Federico De Roberto, I Viceré, 1894

rispondeva qualche Eccellenza sì o qualche Eccellenza no di

con la gente più o meno mescolata nelle cose

d'inaffiamento delle vie o d'illuminazione dei teatri

parlava di cose serie, o si vedeva in compagnia

l'abbia con lui... o con la mamma...» ¶ «Io

che tutti i giovani, o presto o tardi, hanno

i giovani, o presto o tardi, hanno pure da

a carrozze di rimessa, o nei caffè, nei teatri

paesano: la gente sorrideva o restava a bocca aperta

dovette sbarazzarsi di quattro o cinque persone che lo

interrompendosi con un «cavaliere!...» o un «caro commendatore!...» Alle

in una sola regione o sopra una sola casta

ottenere quei posti? Nulla, o ben poco. Mazzarini aveva

il buzzo di cibo o al cospetto della folla

da cima a fondo o li spilluzzicava prendendo note

diffuse subito. Stupiti, sospettosi o rallegrati, i parenti, gli

d'amministrazione, a criticare o lodare uomini e cose

meglio al Comune appaltarli o riscuoterli per conto proprio

Era degli Uzeda liberali o dei retrivi? Più d

Parlamento». Ne citò due o tre paragrafi quasi letteralmente

tornava per la quarta o la quinta volta. Poi

avevano fatto per lui?... ¶ O fatto o non fatto

per lui?... ¶ O fatto o non fatto, donna Ferdinanda

insieme con la famiglia: o un giorno prima, o

o un giorno prima, o un giorno dopo. Ad

dargli il buon giorno o la buona sera; né

il mal di capo o gli si guastava lo

incontrava per le scale, o traversando le stanze, rispondeva

la chitarra ad armacollo, o più spesso castellane inginocchiate

suo cuore di gioia o lo serravano dall'angoscia

per attendere alle minute o ingrate bisogne reali. ¶ La

se avvicinava le signore o le signorine, le metteva

Si tratta di me o di Vostra Eccellenza? Si

viva ancora: un giorno o l'altro il padre

Non lo nominate più! O mando via tutti...» ¶ La

quei libri erano introvabili, o costavano caro e si

in modo contrario, taceva o dava ragione ad entrambi

della fede altrui. Monarchia o repubblica, religione o ateismo

Monarchia o repubblica, religione o ateismo, tutto era per

quistione di tornaconto materiale o morale, immediato o avvenire

materiale o morale, immediato o avvenire. Al Noviziato aveva

primi tempi, se Baldassarre o qualcuno dei lavapiatti o

o qualcuno dei lavapiatti o della servitù alludeva al

e non ne soffriva, o ne soffriva come d

a proposito della sarta o del figurino di mode

nella cameretta di Teresa, o piante rare e delicate

pure provvide e giuste, o non piuttosto per eseguire

vano nasconderlo: il paese, o per lo meno la

pubbliche, giocando al tocco o a briscola coi bertoni

voleva pagare lo scotto, o lo pagava a legnate

volta — lasciandole intanto piangenti o vomitanti un sacco di

un'anima in pena o fermo a considerare la

Quanto ai parenti, essi o lo incoraggiavano a scialare

lo incoraggiavano a scialare, o non si occupavano di

si occupavano di lui, o erano disarmati dalla sua

paese, del grande statista o profetargli un posto al

Pertanto disapprovava quei due o tre antichi suoi compagni

il sanculotto Padre Rocca; o quelli che, senza smetter

Ladri!... Schifosi!... Siete cristiani o turchi?... Pensate all'anima

avrebbero rivisto, di notte o di giorno, e che

capo, per dire sì o no, secondo gl'imbeccavano

tenerezze di donna Ferdinanda o l'interesse degli altri

scritto?» ¶ «Sai leggere, sì o no?» esclamò il padre

arrestarsi, dopo un'interrogazione o una esclamazione, quasi per

a spese della comunità?...» ¶ «O non era quello,» rincaravano

il Re chiamavasi Francesco o Vittorio; ché, entrato nella

Me li hanno regalati, o li ho rubati, perché

a dispetto di tutti, o sarebbero scesi in piazza

a ricominciar le schioppettate. «O Roma o morte!» vociferava

le schioppettate. «O Roma o morte!» vociferava il professore

come con un fanciullo o con un pazzo: finsero

cuore! Basta, un giorno o l'altro egli s

aver perduto la testa. O scherzavano? Attaccar Napoleone? L

potesse mettersela in tasca o portarla a vendere alla

volta accompagnato da quattro o cinque tra governanti, bonnes

un sorso di brodo o di latte. ¶ «Aiuto!... Bismarck

ti voglia avvelenare io? O Giacomo? O Raimondo?...» ¶ Il

avvelenare io? O Giacomo? O Raimondo?...» ¶ Il pazzo sorrideva

e giù. Dopo due o tre minuti riapparve don

che le finestre illuminavansi o restavano serrate e buie

un servitore di trattoria o per un bigliardiere di

i registri dei conti o le chiavi della cassa

occhi. ¶ «Sei pazzo?» ¶ «Perché? O non credi forse che

insinuante d'un sensale o d'un mezzano, e

dolore d'averla lasciata o il sospetto d'esserne

sapremmo se è vivo o se è morto... Adesso

da lavoratori della gleba, o donna Ferdinanda da una

ordinare la sua cameretta o a badare alle sue

dorati, ricoperti di velluto o di pelle odorosa: mesi

vestirsi per far visite o per riceverne, o per

visite o per riceverne, o per andare al passeggio

per andare al passeggio o al teatro, ella s

Quando passavano dalla modista o dalla sarta, se dovevano

se dovevano sceglier stoffe o guarnizioni o minuti oggetti

sceglier stoffe o guarnizioni o minuti oggetti d'ornamento

principessa narrava qualche cosa, o se il principe discorreva

bisognava metter fuori biancherie, o frugare negli armadi, o

o frugare negli armadi, o riporre qualche cosa nelle

gai, dalle ricche guarnizioni, o le prime buccole, un

di andare a casa, o, se vi andava, non

domandava perché il tale o tal altro guattero era

programma della nuova legislatura, o la signora donna Lucrezia

fratelli e alle sorelle?... O le sue carte? Le

Misura? Sono misuratissimo, sono! O credete che mi dolga

carrettieri seduti sulle stanghe o appollaiati in cima al

sotto l'altro governo? O per pagar la ricchezza

di cenci in capo, o sotto il braccio, o

o sotto il braccio, o infilati ad un bastone

sui monti dell'Elce o dell'Urna, a sterminare

signori rifugiati al Belvedere o nei dintorni, gli acquisti

gloriava. Se la principessa, o donna Ferdinanda, o qualche

principessa, o donna Ferdinanda, o qualche altro parente non

lire di cartelle, capisci o non capisci?» ¶ «Ma credo

a studiare i bisogni o ad ascoltare i voti

marito, un grande onore o molti quattrini, meno male

hanno fatto cavaliere, sì o no? È verità o

o no? È verità o è menzogna?» ¶ E per

dinanzi a donna Ferdinanda o a don Blasco: ¶ «Del

da spiegarmi il latino? O torniamo coi cavilli che

tornava a gola, esclamò: ¶ «O Vostra Eccellenza non aveva

principessa andava peggio, e, o fosse la paura del

la paura del colera o il disagio della fuga

schioppettate dai terrazzani atterriti; o, se riuscivano a trovare

egli stesso decidesse. ¶ «Vuoi o non vuoi venire?» le

principino insisté: ¶ «Mamma, resta... o prendimi con te,» e

fatta qualcuna delle sue? O la signorina stava poco

mio» a tutto andare, o addirittura la sfuggiva, lasciando

se diceva sul serio o se scherzava; poi uscì

rivolta a don Blasco: ¶ «O allora perché rivendichi i

qualità di consigliere comunale o di presidente del Circolo

ne andava dalle parenti, o dalle amiche, e cominciava

e se il principe o donna Ferdinanda le rammentavano

lo attribuiva all'ambizione o lo negava del tutto

incarichi gratuiti ma indirettamente o moralmente profittevoli, egli faceva

duca vinceva quegli scrupoli, o adducendogli le necessità della

necessità della lotta politica, o impegnandosi a riparare più

a riparare più tardi, o facendogli semplicemente comprendere che

il Municipio. Poiché presto o tardi il duca si

vi aveva ficcato due o tre giovanotti che non

alto di un break o d'uno stage, attillato

natali. Se egli comperava o vendeva una pariglia di

cavalli, se mandava via o riprendeva un servitore, se

un servitore, se vinceva o se perdeva al giuoco

di stocchi, di rivoltelle o anche di semplici coltelli

solenne, se con una o con due elle. Richiesto

generale, di casi immaginari o senza interesse, gli prendeva

neppure per dir sì o no; ma in sala

era di gente più o meno familiare che gli

le notizie di seconda o di terza mano, per

mezzo del marchese Federico o degli estranei, il monaco

propria...» ¶ Vedendosi guardato due o tre volte, Benedetto, mentre

domande d'un posticino, o d'un sussidio, o

o d'un sussidio, o d'una pensione, andavano

lettera, almeno, di pentimento, o l'intromissione di qualcuno

stava accrocchiata nel salone o nelle Sale Rossa e

quei suoi clienti soddisfatti o prossimi ad essere soddisfatti

a terra il cucchiaino, o si rovesciavano addosso la

quasi fosse acqua fresca, o prendevano i dolci a

senza aiuto di medici o di levatrici. Il guaio

testa a qualche compagno, o s'arrampicava sui muri

dunque fare il medico o l'avvocato o il

medico o l'avvocato o il teologo? Ai Benedettini

di stanarlo dalla stalla o dalla scuderia. ¶ «Che hai

a fare i locandieri o i bottegai! Si mettano

il suo. ¶ L'Abate, o di buona o di

Abate, o di buona o di mala voglia, doveva

importava loro della prossima o lontana fine della cuccagna

le solite discussioni più o meno burrascose, quando un

non si sapeva perché o, meglio, si sapeva benissimo

grido della nuova guerra: «O Roma, o morte!...» Poi

nuova guerra: «O Roma, o morte!...» Poi, dove andò

Giovannino Radalì e due o tre altri erano rimasti

Parlo con una bestia o con un essere ragionevole

battuta, lasciandoci nel ballo! O credi forse che voglia

Delle due l'una: o agiva d'accordo col

di restare a Catania; o il governo gli si

orizzonte, col cannocchiale spianato; o, curvo sulle carte, studiava

studiava i suoi piani, o riceveva la gente e

diretto, se in Grecia o in Albania; ma dopo

La carrozza della padrona!... O buona donna, se questo

sarebbero andate in collegio, o, se la padrona voleva

che la morale più o meno sincera della provincia

Egli poteva aver torto o ragione di lagnarsi della

famiglia, le signore più o meno timorate volevan salve

il numero dei battiti, o si palpava dappertutto con

e delle dita, due o tre volte la settimana

era stato in Toscana, o era andato e tornato

tra parenti od amici o semplici conoscenze, approvava il

avea corso la cavallina?... O forse speravano di poter

sue robe da Firenze o da Napoli, ma dava

per diverse ragioni, incoraggiandolo o contraddicendolo, avevano contribuito al

cederle, la visitava tre o quattro volte il giorno

camera con la sorella, o la tirava in un

non l'avrebbe maritata, o l'avrebbe maritata il

avrebbe dovuto un giorno o l'altro accasarsi, che

io se è difficile o è facile!...» ¶ Da quel

sgridate, per una ragione o per un pretesto qualunque

più saldo. «Sposerò Benedetto, o nessuno,» diceva alla cameriera

lei rispondeva chiedendo tempo, o non rispondeva affatto; in

a Firenze, a Parigi, o a casa del...» ¶ «Andiamo

aperta successione: hai capito? O vuoi fatto il conto

Sono tre anni, sì o no? Vuoi saper altro

delle bambine. ¶ «Verranno qui, o andrete voi a raggiungerle

fare a modo suo? O che io abbia sposato

predire che un giorno o l'altro l'avrebbero

posto in tasca, Napoleone!...» ¶ «O non l'avevate con

casa di donna Ferdinanda o di altri parenti del

punto l'opinione pubblica? O non era piuttosto da

un terno al lotto? O credete che Garibaldi venga

se Garibaldi sarebbe entrato o no a Palermo. ¶ «A

mani per ottenerne tre o quattro sigari che Giovannino

gli angoli delle case, o dalle terrazze. Le spie

parti lo salutavano rispettosamente o cordialmente: i popolani s

erano stati in galera o tornavano dall'esilio. Adesso

per eccitare il popolo, o per discutere il da

frequente quanto «Viva Garibaldi» o «Vittorio Emanuele!...» Queste enormità

quei nemici di Dio o non ti guarderò più

questi rifiuti di galera? o dei bardassa sguaiati e

quasi non avesse udito o non avesse compreso che

una comitiva di dieci o dodici individui, fra i

del paese...» ¶ I tre o quattro popolani tenevano il

per rifiutare, ragioni private o di affari, noi c

riconoscere se è capace o pur no!» ¶ Tacendo Giulente

sarebbero sperperati sopra tre o quattro persone; e poiché

trovavano attaccati alle cantonate o circolavano pei caffè e

parole, in forma dubitativa o interrogativa, ma trovavasi sempre

scatenati contro di lei: o non le rivolgevano la

le rivolgevano la parola, o la colmavano d'improperi

torti fatti a lui o ai suoi, ma al

dote...» ¶ «Che ci badino o no, che cosa m

legittimari. Avevano tutti ragione, o hanno torto tutti: non

so se ha ragione o torto... Ma ormai bisogna

cameriera, la cugina Graziella o una delle tre levatrici

il sindaco, altri otto o dieci cittadini più ragguardevoli

di sua propria iniziativa o d'accordo con lui

chiedergli se eran vive o morte. Raimondo, per conto

la lingua a casa o, se diceva qualcosa, parlava

non lo riguardassero punto, o intorno alle quali egli

manìa d'essere nobili o per lo meno nobilitati

dell'ostilità degli Uzeda, o l'attribuivano al liberalismo

il figliuolo, di metterlo o al collegio Cutelli fondato

l'idea; perciò, solo o accompagnato dal ragazzo, che

scavi. ¶ «Vostra Eccellenza scherza, o dice davvero? Scavar la

di rivolgere al duca o a donna Ferdinanda. Ma

mentre gli altri chiacchieravano o giocavano. A poco a

che donna Ferdinanda derideva o disprezzava, dei quali storpiava

quali storpiava i nomi o ai quali assegnava bislacche

principe, quando incontrava Benedetto, o suo padre, o suo

Benedetto, o suo padre, o suo zio, al casino

alla Zafferana, mandava biglietti o ambasciate coi carrettieri quasi

che giocavano a tombola, o a spiegar sciarade, o

o a spiegar sciarade, o combinavano escursioni per la

aveva avuto oggetto determinato, o aveva continuamente mutato d

badavano alle loro «sciocchezze», o lavoravano ad offuscar lo

chiamavano Presidenti del Regno, o Viceré non proprietari, e

non potevano dare feudi o burgensatici che oltrepassassero la

ricercato un mandato SPECIALE O SPECIALISSIMO...» Chi poteva dunque

I maestri, però, poco o molto, bisognava pagarli, e

ai castelletti, oppure zappavano o coltivavano ciascuno i propri

che adesso erano monaci o alle case loro, narrando

Basta essere ai Benedettini, o monaco o novizio, per

ai Benedettini, o monaco o novizio, per significare che

volte che un Padre o un novizio passava dinanzi

un nomignolo spesso ingiurioso o avvilitivo, col quale erano

PP. si sentivano male, o si seccavano di scendere

un poco più tardi, o a cui doleva il

favore a vecchi fornitori o sagrestani ritirati, parte erano

pensò di ordinarle che o pagasse regolarmente l'affitto

osato dar lo sfratto o pretendere un baiocco dalla

mettersi da canto, presto o tardi la morte non

all'ombra dei portici o dinanzi al portone: liberali

monastero, ma parecchi parteggiavano o pel governo o per

parteggiavano o pel governo o per la rivoluzione. Uno

domandavano se era liberale o borbonico, faceva il segno

litania di quei reali o principeschi donatori, in suffragio

fazzoletto profumato alle labbra, o agitava il ventaglio di

di piume, guardandosi attorno, o chinava il capo sul

citare i pagatori morosi, o ad impacciarsi in tutte

gli esponeva un dubbio, o chiedeva il suo parere

a titolo d'anticipo o di prestito. Non s

Isabella, in casa propria o in quella di lei

anche in una campagna o in un deserto, a

le sere a chiacchierare o a giocare al casino

a giocare al casino o nella barcaccia del Comunale

un angolo, il principe o donna Ferdinanda stavano a

dovesse scriversi con una o con due elle; tutti

domande che le facevano, o rispondeva a vanvera; poi

qualcuno raccontava un fatto o manifestava un'idea, ella

che andavano «a tutti» o per lo meno «al

in mano ad altri, o che, per lo meno

la vedeva allo specchio, o le rare volte che

per qualcuno dei figli o dei cognati contro la

padroncina, quando la vestiva o la pettinava: «Com'è

toccava pel momento secondare o per lo meno fingere

non già per affezione o per rispetto, ma per

eran «pazzi» come lei, o che eran pazzi altrimenti

opinione, subito era secondato, o per lo meno non

pareva composto di quattro o cinque diversi pezzi di

quella di don Blasco, o un'estrema magrezza come

per paura di castighi o di busse; ella aveva

una matassa di cotone o un palmo di nastro

Torino, vivere a Firenze o a Parigi. ¶ Al primo

una salma di frumento o di terreno, quanti rotoli

al morale essi erano o sfrenatamente amanti dei piaceri

e il contino Raimondo; o interessati, avari, spilorci, capaci

facendo anticipazioni sopra valori o sopra merci: ogni sorta

il notaio, il sensale o il patrocinatore venivano a

commoversi per qualunque avvenimento o lieto o triste, ella

qualunque avvenimento o lieto o triste, ella s'appassionava

cadetto siciliano si ritraeva o, peggio, faceva debiti che

speranze non erano morte o cominciavano a risorgere. Passata

i padroni checché facessero o dicessero, tenendo in riga

osavano mormorare dell'uno o dell'altro. Pertanto madre

un po' di carne o di pesce. Anche quando

ragazzo. E nessuna raccomandazione o minaccia serviva a Lucrezia

un eroe del Tasso o dell'Ariosto. E la

di passioni estreme, amico o nemico fino alla morte

lui, con lui tristi o dolenti; il padre tutto

pietà per l'intrusa, o in odio alla principessa

voluta in quella casa o in odio a Raimondo

non veder la cognata o, se volgevasi dalla sua

per piangere, giacché egli o la derideva per quella

per quella «stupida» affezione, o dichiarava di non voler

d'interessi è inutile: o non mi dà retta

non mi dà retta, o non capisce... o finge

retta, o non capisce... o finge di non capire

dovrei averla con lei, o con altri? Io ho

Quello è un pazzo!...» ¶ «O gli altri, dica Vostra

vostra madre è giusta o no; accomoderete tutto con

incapace di provare gelosia o qualunque altro sentimento per

troppo ardito, quasi provocante? O perché, una volta al

donn'Isabella: «È vero o no?» oppure: «Parlate voi

quelle di un bambino o d'un inferiore; una

cavallo d'un asino o d'una mula a

e se il cameriere, o il fattore o le

cameriere, o il fattore o le altre sue guide

finestrelle del primo piano, o scendevano anch'essi giù

principessa nuora: sapevano nulla, o avevano loro nascosto la

quell'ora, si chiudevano o si socchiudevano, secondo il

di forme di marmellata o di cioccolata, di frutta

di bottiglie di moscato o di rosolio, e allora

i Francalanza avevano fondato o sussidiato, venivano i rettori

loro rammarico al portinaio o al sotto-cocchiere. Il

una piattaforma alta sei o sette gradini dal pavimento

alto, ma ancora vuoto; o giravano dalla parte opposta

apparato, aveva tentato tre o quattro volte, per conto

cosa significa?» ¶ «Importa interamente, o vogliam dire del tutto

già svenute, in due o tre punti si litigava

che vuol dire? Babbeo o no, il principe non

che sia dei sanculotti o di quel ladro di

che i rivoluzionari, con o senza l'aiuto dei

notai, i parenti, sì o no?... Qui invece il

marchese, «che hanno scroccato o vogliono scroccar quattrini a

per inghiottirlo del tutto o vomitarlo. ¶ «E il testamento

Siracusa...» cominciò don Mariano. ¶ «O Siracusa o Caropepe, se

don Mariano. ¶ «O Siracusa o Caropepe, se avevano i

capo coronato d'alloro, o chiuso negli elmi, o

o chiuso negli elmi, o coperto dai cappucci; con

un quadernetto di due o tre fogli. Dopo un

ai poveri della città o perché ne faccia celebrare

rosso come un pomodoro: o per le lusinghiere parole

per le lusinghiere parole, o perché non gli toccava

e falsamente mi vai...? O credi che a me

Matilde gli sguardi irosi o severi di don Blasco

di servire un'altra o un altro. E adesso

né comprare un cappellino o un paio di guanti

quartiere e manteneva tre o quattro ganze, fra cui

far visita agli sposi, o non li trovarono abbracciati

dopo avere annunziato quattro o cinque volte, per troppa

quindi ella aveva ragionato o «sragionato», a giudizio di

il monaco di rimando. «O credi che la gente

solo, con la pialla o con la sega o

o con la sega o con la zappa in

a lavorar da stipettaio o da giardiniere, in maniche

camicia, come un operaio o un contadino. Da bambino

sfasciar scatole di legno o di cartone per farne

cartone per farne teatrini o altarini o casucce che

farne teatrini o altarini o casucce che regalava poi

nessuno riusciva a trovarlo, o si rifugiava nella bottega

di cui udiva parlare o che leggeva nei trattati

nei trattati d'agricoltura o che speculava da sé

bene i suoi ordini, o dello scombussolamento delle stagioni

candidamente, lasciando di piallare o di rimondare. «Non è

far la sua partita o a giudicare gli equipaggi

grande uomo tedesco, inglese o francese ogni mezzo minuto

con la loro; ma, o signori del Consiglio, in

si tratteneva, di riffe o di raffe, una buona

che sfoggiava stemmi più o meno fantastici. Ma per

da stringere le altrui, o le stringeva coi guanti

di cose di servizio, o gli riferivano lo stato

fatto aumentare lo stipendio, o concedere gratificazioni, o accordar

stipendio, o concedere gratificazioni, o accordar licenze, o condonar

gratificazioni, o accordar licenze, o condonar colpe: tutti quelli

importi il mio piacere o il mio dispiacere...» ¶ «Mamma

differenza di parole! Duca o barone!... Pazienza ci fossero

questi titoli la ducea o la baronia!» ¶ L'avversione

dichiarato che sposerai Michele, o nessuno. Non ho voluto

Don Giovannino aveva sì o no fatto la corte

La signorina aveva sì o no mostrato di gradirla

duca Michele era sì o no del tutto indifferente

altra, e voleva sì o no un gran bene

oppure li menava prigioni o li spegneva tra spasimi

lagnarsi della sporcizia stradale o dei cani senza guinzaglio

accorreva come alla commedia o al giuoco dei bussolotti

giuoco e lo denunziavano, o non erano creduti, o

o non erano creduti, o erano sospettati d'invidia

erano sospettati d'invidia o di malignità, o finalmente

invidia o di malignità, o finalmente, se trovavano credito

campagna e scriveva due o tre volte il mese

disposta a comporre musiche o poesie, ma sedeva ancora

ne vuole andare, sì o no?...» e come don

sindaco serva da usciere o da accalappiacani?» ¶ Era chiaro

qualche ufficio alla provincia o alla prefettura. E il

un posto di professore o di cassiere, tanto da

Gliene davano due, una o anche mezza; egli metteva

si stringevano nelle spalle, o dicevano: «Bisogna finirla», senza

secondo la promessa, due o tre visite al figlioccio

visite brevi d'uno o due giorni. Dicevano che

senza importanza della madre o del fratello, si spazientiva

quattrini in opere più o meno utili le finanze

all'Ospizio di beneficenza o certi vecchi a quello

a quello di mendicità o certi ammalati agli ospedali

volevi: è vero, sì o no? Ed era un

mi fa ripetere due o tre volte le cose

che Consalvo s'ingannava, o almeno che esagerava sicuramente

potuto pensare al male o solamente rammentare il passato

giunta a tal segno, o piuttosto non aveva compreso

sapevano a che attribuirlo, o lo mettevano in conto

d'autorità: ¶ «Volete sì o no andarvene a casa

tono di scherzo. ¶ «Ora... o te ne pentirai!» ¶ Egli

zia approvavano. ¶ «Una volta o l'altra,» diceva Michele

tutti i figli, maschi o femmine, primogeniti o...» Scorgendo

maschi o femmine, primogeniti o...» Scorgendo l'atteggiamento umile

invece un'altra proprietà... o un compenso in denaro

l'amministratore chiedeva ordini o schiarimenti, egli lasciava dire

ai disinganni, era sincera o non piuttosto una forma

era più sostenibile; bisognava o imporre tasse o contrarre

bisognava o imporre tasse o contrarre un debito, ed

da dire. Vorresti difenderli? O tieni loro il sacco

desinare?» ¶ «Come ti piace.» ¶ «O credi che sia presto

proprio colpa di Consalvo, o non piuttosto di quella

chi è più forte, o lui o noi!» ¶ 9. ¶ La

più forte, o lui o noi!» ¶ 9. ¶ La situazione del

il signore più ricco, o la persona più influente

influente dava un pranzo o un ricevimento in suo

Ma, dopo il banchetto o la refezione, dopo la

sulla crisi dei vini o degli agrumi, sulla gravezza

sorti per sostenere questa o quella candidatura, o per

questa o quella candidatura, o per speculare sulla curiosità

su questo tono. Presto o tardi il diritto legittimo

pel corruccio delle bocciature o per la gioia delle

piccoli gruppi di avversari o d'indifferenti restavano silenziosi

con l'aristocratico Signori o il repubblicano Cittadini. Uno

per volger d'anni o per mutar di fortuna

grandioso spettacolo nulla dice, o ben poco; all'alpinista

seppero se notare impressione o silenzio o movimenti diversi

notare impressione o silenzio o movimenti diversi; ma già

varrebbe che contenesse acqua o un altro fluido qualunque

dalla Corte il richiamo... o anche la testa!... Le