Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

d'intraprendere le due o tre scalate, per ritornare

in cerca di lei, o avrebbe tranquillamente smorzato il

è restata immobile due o tre volte, fra le

collera mi ha due o tre volte fatto perdere

sue ruine: cercami dovunque, o piuttosto, no, vieni nella

raggiungesse in quella sala, o che qualche persona di

rispose due volte. ¶ Due o tre volte ella si

mi vuoi bene... ¶ Due o tre volte egli rispose

dove talvolta dimora due o tre giorni uno straniero

straniero appassionato di archeologia, o dove riposano, per qualche

forse? Potrai forse domani, o in avvenire? ¶ - Non potrò

dimentica in un giorno o in un anno, per

poichè peccò per amore o per miseria... son perduta

che non sa fuggire o che non sa uccidersi

commessa una grande ingiustizia, o sussultava di sdegno come

tutta la sua superbia, o tremava di vergogna all

arrivo di Cesare Dias, o rimpiangeva straziata tutto il

ore alte dell'amore o del dolore, quando tutta

palpebre le batterono due o tre volte: si passò

si levò, fece due o tre passi vacillanti e

Laura Acquaviva, la sorella, o Stella Martini, la damigella

la damigella di compagnia, o suor Crocefissa, che vegliavano

piangendo, la malata singhiozzava, o si lamentava o sospirava

singhiozzava, o si lamentava o sospirava. ¶ Era un tacito

Anna, la sorella Laura, o Stella Martini, la damigella

la damigella di compagnia, o suor Crocefissa, la monaca

galante, era venuto due o tre volte al giorno

per ogni cosa bella o brutta, buona o cattiva

bella o brutta, buona o cattiva, ma che le

sorvegliare il torpore affannoso, o la veglia di Anna

una partita di bèzigue, o a una prima rappresentazione

lieve eccitazione del pranzo o della imminente festa, Cesare

Laura Acquaviva, che due o tre volte essa li

anima nata troppo tardi o troppo presto, diversa dal

una debolezza del carattere o del temperamento, ella, colpita

altra stanza, a leggere; o riceveva qualche visita, nel

qualche visita, nel salotto: o usciva, con Stella Martini

fingeva di non accorgersene, o le chiedeva: ¶ - Che avete

di piangere per essi, o di dichiarare che li

ritenuto un cuore arido o inaridito: ma adesso! Così

lo dovete credere adesso, o lo crederete poi... ¶ - Giammai

innanzi al vostro capriccio, o alla vostra passione, per

un uomo per bene o una donna per bene

bene, nessuno ci crede, o chi ci crede fa

crede fa delle restrizioni, o chi ci crede, li

di procedere avanti... ¶ - Godendo o soffrendo? - e la domanda

vissuto e aver amato, o se fosse più saggio

nascosto i suoi errori o aveva saputo sfruttarli, colui

napoletano, qualunque opera, vecchia o nuova, vi si dia

mentre già li conosceva, o per fama, o per

conosceva, o per fama, o per averli uditi in

Così che, per tre o quattro ragioni palesi, o

o quattro ragioni palesi, o per moltissime ragioni nascoste

Natale, trasformarono le occupazioni, o gli ozii della loro

le signore; tutti sacrificarono o la passeggiata, o le

sacrificarono o la passeggiata, o le visite, o l

passeggiata, o le visite, o l'ora del pranzo

l'ora del pranzo, o la siesta del dopo

fresco, coi mustacchi arricciati, o la barbetta castana tagliata

rosso foderati di pelliccia, o nelle brevi mantelline bianche

con certi sciallini rosei o azzurri che stringevano loro

capelli intrecciati sulla nuca, o buttati giù sulle spalle

notizia, a chi voleva o non voleva udirla, Laura

ella, parlando a sè - o meglio, amo soffrire così

donna che aveva amato, o che lo aveva amato

quelli che erano giovani o si sentivano ancora giovani

legge della passione, nascente o morente, vigorosa o languida

nascente o morente, vigorosa o languida, fiaccola riattizzata dalla

persona cara non sapeva o non voleva sapere, o

o non voleva sapere, o era lontana da quel

governo ho visto? Otto o nove forse. Ho più

È meglio la gioventù o la vecchiaia? È meglio

vecchiaia? È meglio sapere, o meglio ignorare? Qui si

di essere il maestro, o è più felice il

levato: parve avesse compreso, o sapesse che Dias restava

tanto, posava lo sguardo o puntava l'occhialino? Non

miseria della loro figura o del loro carattere, una

divamperà l'anima sorella, o se i ghiacci del

tutti gli amanti, speranzosi o disperati, morsicati dal dubbio

disperati, morsicati dal dubbio o nobili di fiducia, tetri

nobili di fiducia, tetri o lieti, avevano in cuore

sotto lo stesso tetto, o nella stessa camera della

solo chi amava, uomo o donna, sapeva. Le fanciulle

qualunque cosa ella facesse o dicesse. ¶ Si vedeva che

quando le più semplici o le più care idee

volta, in un concerto o in qualche rara festa

quadriglia; e sempre presente o Laura, o Stella Martini

sempre presente o Laura, o Stella Martini, o la

Laura, o Stella Martini, o la zia Sibilia; e

Sibilia; e sempre presente, o sorvegliante da lontano, il

le due fanciulle. ¶ Volontario o involontario, Cesare Dias era

un'impressione troppo forte: o se era lieta, la

tetraggine invincibile vi succedeva, o se l'allusione era

sorvegliava la coppia: due o tre volte quando Anna

la più semplice conversazione o un ballo di più

anche nel sonno. Due o tre volte, un po

parola. E dopo tre o quattro incontri, in cui

tutte le donne, tranquille o stravaganti, il metodo dell

segreto d'amore, lungo o breve, frivolo o profondo

lungo o breve, frivolo o profondo, come lo ha

lei, è vero? Tre o quattro volte si era

Dias, finivano per sembrarle o sfacciate, o frivole, o

per sembrarle o sfacciate, o frivole, o inefficaci: ed

o sfacciate, o frivole, o inefficaci: ed ella lacerava

casa, leggendo un libro, o lavorando a una bellissima

di Anna. Accettarlo così: o perderlo. ¶ - Stava bene, il

di un qualche lento o improvviso mutamento nell'animo

la contessa d'Alemagna, o presso un'altra qualunque

momento d'immensa dolcezza, o giammai più. Luigi Caracciolo

so se siete buona o cattiva: non perdo il

Luigi Caracciolo non sa, o sa appena; ma chiunque

Era una delle due o tre circostanze della sua

contro un ostacolo misterioso o invincibile; e che lui

in collera con me... o piuttosto, sì, è meglio

il rispetto m'impone, o quella che più fortemente

vigliaccamente, poichè non amava, o, almeno non amava abbastanza

vive, in questo mondo, o nel mondo degli spiriti

non dimenticatelo: un giorno o l'altro me lo

un'ora della mattina o della sera, in cui

nel raggio del sole, o, nella serata, l'ombra

che stando a casa, o rientrandovi, una lettera di

l'aria di vedere o di udire quello che

di aver camminato. Due o tre volte, quando si

della gran palude. Due o tre volte, unico segno

là. ¶ - Che fa? ¶ - Piange, o prega, o pensa. Non

fa? ¶ - Piange, o prega, o pensa. Non ho potuto

a cui sono mancate, o più non servono tutte

agitavano anche più: due o tre volte, non reggendo

inginocchiata accanto al letto, o seduta presso una finestra

ancora. Bisognava chiamarla due o tre volte. Quelle dimore

e signore si raccoglievano, o per una piccola festa

nei saloni del Victoria o del Tramontano: ella andava

napoletane; invano i due o tre yachts aristocratici accendevano

scopo, per propria colpa o per derisione del destino

ogni parola vostra, dura o soave, di scherno o

o soave, di scherno o di amichevole affetto mi

non era per voi, o che non l'avreste

avreste mai più provata, o che non l'avreste

donna che vi piace, o quella che avete amato

quella che avete amato, o quella che amate? Volete

vi ho ripetuto, due o tre volte, che cosa

verso quel capezzale dicendo: ¶ - O mamma, mamma, voi avreste

nodo forte, con tre o quattro forcinelle di bionda

appartamento dove occupava due o tre stanze con Stella

stage di qualche amico o in phaéton, solo, per

entrando trovarono ancora tre o quattro equipaggi d'amici

aver fastidi, chiamano esaltate, o, semplicemente, seccatrici; capiva bene

tutta quella gente felice o che credeva di esser

avrebbe che sofferto, sempre, o fatto soffrire, sempre? ¶ - Eccovi

niente, ella non udiva: o udendo, non capiva. Le

atroce impotenza spirituale, due o tre volte: ne ricominciava

lesse a lungo. Due o tre visite vennero: la

tornando dal San Carlo, o da qualche circolo, e

spesso, chinava gli occhi, o si voltava in là

si voltava in là, o fissava, senza vederla, una

meglio, dunque. Un giorno o l'altro ripenserete a

e l'espressione. Due o tre volte si fermò

spazio, attraverso la notte o attraverso le cose, per

che la dimenticava. Due o tre volte le parve

dai doveri della riconoscenza, o qualcuna che rappresentava la

stracco ma pur forte, o il breve nodo del

chiassone, appartengano al teatro o recitino l'amore nel

crudelmente tinte in rosso, o fosse una di quelle

alla sconosciuta di ieri, o alla sconosciuta di oggi

quale Anna viveva tre o quattro giorni, sino alla

che Laura scriveva, lettera o giornale. Nel luglio erano

a uno scopo piccolo o grande, era efficace di

giuoco di prestigio sentimentale o nervoso. ¶ Tutto questo egli

sempre, che un giorno o l'altro, Laura denunziasse

che una forte passione o un forte desiderio, finiscono

a chiacchierare, e due o tre volte Cesare aveva

forestieri, fra cui due o tre americane indiavolate, che

americane: e di sera o di mattina, senza stancarsi

la tieni, da lontano o da vicino. ¶ - La gente

Per questo: un giorno o l'altro te lo

tornava e li trovava, o discorrendo, o ballando, faceva

li trovava, o discorrendo, o ballando, faceva un cenno

fra gli altri quattro o cinque romanzi d'amore

quale istinto di lealtà, o di raffinata vanità, o

o di raffinata vanità, o di calcolo sottile amoroso

era stato l'anfitrione, o almeno uno dei protagonisti

dichiarati: e altri tre o quattro, ancora incerti - rispondeva

entrare in un salone, o per la via, allontanandosi

ma niuna potenza, umana o divina, le poteva distruggere

partivano, tornavano, dopo quattro o cinque ore di assenza

aveva letto una linea; o chiudeva gli occhi come

la lasciò cadere, due o tre volte. Spesso sua

lei, negli ultimi tre o quattro giorni, l'abbandonò

l'accasciava, da due o tre settimane. Ma Caracciolo

più rispetto sulla terra, o un suo ordine: aspettando

sulla sedia di riposo, o buttata addirittura sul letto

un luogo d'inferno, o si rinchiudeva nella sua

pensava fra sè. ¶ Due o tre volte, però, Cesare

di seccarmi un giorno o l'altro, è vero

si fece fare otto o dieci vestiti, decisa a

un bacio sulle labbra, o sopra una spalla che

la mandava con Dio, o col diavolo - egli diceva

ma che un giorno o l'altro ella avrebbe

cui si è fatto, o si vuol fare qualche

bene, in una forma o in un'altra, purchè

parola durante il tragitto, o grandi landaux di famiglia

si trascinavano dietro tre o quattro figliuoli, o carrozzelle

tre o quattro figliuoli, o carrozzelle da nolo, tutti

tacevano ambedue, non melanconici o pensosi, ma come se

e sempre sorridendogli: due o tre volte, con uno

il suo mustacchio: due o tre volte, quasi volesse

Non vi era spettacolo? O ti sei sentita male

ogni sua frase, buona o irosa, non aveva trovato

nessuna eco di generosità o di affetto nel cuore

la caduta nell'abisso, o vi adagerete nel letargo

e lacerati altri due o tre foglietti, ella versò

una veglia di giuoco o di amore. Anche quella

sapeva se sarebbe uscita o se sarebbe restata in

grazia. Vuoi farmela? ¶ - Chiedete, o bella dama: e malgrado

la cortesia di spiegarmi, o passionale signora Dias, come

avete commesse, da quattro o cinque anni a questa

comincia il secondo romanzo, o il secondo dramma, o

o il secondo dramma, o la seconda tragedia, come

che non vuole amare o che ama altrove, l

il patto; è vero, o non è vero? ¶ - È

mi amavate; è vero, o non è vero? ¶ - È

è potuto accadere iersera... o in altra sera del

stette in piedi, tre o quattro minuti sulla soglia

per la stanza, aprendo o richiudendo quietamente i cassetti

si spezzano in otto o dieci sentieri, ella guardò

una parola troppo volgare, o frivola, o vanitosa, la

troppo volgare, o frivola, o vanitosa, la profonda intimità

piccola mano guantata, due o tre volte: brevi baci