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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «occhi»

nautoretestoannoconcordanza
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cosa che salta agli occhi dello spettatore anche distratto
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e socchiudendo appena gli occhi o storcendo un po
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dal basso socchiudendo gli occhi, fingendo di neppure accorgersi
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Cosicché oltre che gli occhi per rassegnazione e la
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schizzare, come dita negli occhi, le rose da un
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solamente. Salta subito agli occhi che tale costruzione venne
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fitti alle tempie. Gli occhi neri, grandi e molto
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sorella, invece, piantava gli occhi in faccia senza alterigia
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l’antica doratura. Gli occhi chiarissimi, non più celesti
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il Santo dai grandi occhi chiari che fissavano il
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la cosa ai loro occhi presentandola avvolta di timori
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nei fantasiosi sogni, ad occhi chiusi o aperti (notizia
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punto di chiudere gli occhi, e un sorriso estatico
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loro, e i suoi occhi vivi, come una rosa
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camminare, e magari degli occhi solamente, dei denti, dei
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corna, si capisce.» ¶ «Gli occhi bianchi gabbano Cristo e
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piaceva indugiarsi, socchiudendo gli occhi e abbandonandosi ad una
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solo guardando tutto a occhi incantati e lasciandosi annientare
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flebili sospiri, riaprendo gli occhi a fessure, sentendosi riavere
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accennare un bacio, gli occhi intelligenti giudicando con disinvoltura
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da farle abbacinare gli occhi con uno sguardo. Quella
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la pelle. I suoi occhi naufraghi si aggrappavano al
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tronco di salvataggio: gli occhi azzurri e un po
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sulla strada direttamente, gli occhi di Niobe ritrovato l
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borbottava dietro dietro: «Che occhi! Che tracagnotti! Che zampe
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dava ancora ai suoi occhi, sempre giovani, tanta gioia
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al suo aprire gli occhi non aveva visto una
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le guardava con due occhi neri e grandi, di
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quale influenza esercitano gli occhi sulle persone stabilendo una
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propri perfettamente. Questi bellissimi occhi erano incorniciati da ciglia
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asciugò la fronte, gli occhi, e divincolandosi sul cuscino
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vermiglie e gettando dagli occhi fari di luce senza
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lì sospiri, ricordi, invocazioni, occhi al cielo, mani giunte
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dal ridere. Visto da occhi nuovi e in quelle
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fosse che i suoi occhi non prendevano mai un
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poteva credere ai propri occhi per la felicità. All
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trafitto; ma leggendo negli occhi di Niobe quanto essa
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la benda sopra gli occhi e, preso bene lo
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l’altra con gli occhi le due sorelle: ¶ «Non
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la bocca e gli occhi per modo che le
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contenerli, e socchiudendo gli occhi guardava laggiù laggiù… non
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La direttrice roteò gli occhi in senso pratico. Era
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il rivale, sgranò gli occhi, spalancò la bocca mostrando
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una contravvenzione. Ma gli occhi di Remo sapevano far
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Teresa doveva distrarre gli occhi come per sfuggire a
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faceva sentire i propri occhi, lo prese, lo strinse
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un tempo brevissimo, gli occhi e la bocca tradivano
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guardava l’uomo negli occhi senza dir niente, nel
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quali leggevano nei suoi occhi tanta volontà e penetrazione
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fantasie, davanti ai loro occhi sbarrati dall’impazienza e
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indugiassero a guardare. ¶ Gli occhi di Remo, sormontati da
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di esteriore vitalità; gli occhi non guardavano mai avidi
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era impossibile chiudere gli occhi. Sapeva portare l’abito
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parte per mostrare gli occhi arrossati dal lavoro notturno
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più sensibile, bastavano gli occhi per farla divincolare. ¶ Palle
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non appena aperti gli occhi, senza attesa… senza doverlo
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fino dall’aprire gli occhi, il compagno di spedizione
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macchina in corsa gli occhi di Remo abbassavano le
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la tensione vivissima. Gli occhi di Palle divenivano sempre
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che almeno con gli occhi non abbia tradito il
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prova più convincente.» ¶ Gli occhi di Teresa sfavillarono di
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o sgranavano tanto d’occhi: “Ma con chi è
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che aprivano loro gli occhi facendo vedere tante cose
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e sapiente. I loro occhi d’altronde, attraverso lenti
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e bionda, con grandissimi occhi azzurro carico, le labbra
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anni, biondo con gli occhi chiari, di quella dolcezza
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testa bassa e gli occhi chiusi per lasciar comprendere
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capo e spalancando gli occhi eroicamente Carolina che ancora
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ma leggendo chiaro negli occhi delle sorelle l’attesa
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voleva scapparle fuori dagli occhi, dalla bocca, da tutta
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la sua minaccia, gli occhi della madre rossi di
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si vestiva rasciugandosi gli occhi, andava a Firenze dopo
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aveva mai distolto gli occhi dal nipote, si alzò
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si volse sgranando gli occhi per avventarsi e colpirlo
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lungo la persona, gli occhi rossi, che non piangevano
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col grembiule e gli occhi all’avambraccio, tendeva l
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loro letto con gli occhi chiusi anche se incapaci
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letto, e tenevano gli occhi chiusi per non vedere
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affrontarlo per aprirgli gli occhi sul conto delle zie
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Non credeva ai suoi occhi. Erano proprio quelle le
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amano di cambiare”. ¶ Gli occhi di Niobe sfavillavano dalla
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bello a ridere. Gli occhi delle tre donne sfolgoravano
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scambiavano certi colpi d’occhi maligni, dei risolini velenosi
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Carolina si velarono gli occhi di lacrime, mentre Teresa
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tortora calzato fino agli occhi secondo la regola. ¶ Seguivano
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a tutti con gli occhi cattivi: “non è vero
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vita, e i suoi occhi avidi di bellezza, piangevano
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un pallore funebre, gli occhi fissi, le bocche contratte
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protette, nascoste. I poveri occhi non distinguevano nel mulinare
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ma solo levando gli occhi per chiedere a Dio
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vecchie, perché i loro occhi esausti non erano più
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tigli che i loro occhi avevano visti con la
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cosa che saltò agli occhi dopo averle scorte tutte
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estatiche, stupidite, con gli occhi sbarrati ancora per il
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emergeva su tutte. Gli occhi troppo grandi non battevano
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che le luccicava negli occhi simile ad una gemma
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Mi farei sbarbare gli occhi piuttosto che cucire la
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avere aperto bene gli occhi.» ¶ «Ah! Ah!» ¶ «Ah! Ah