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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «occhi»

nautoretestoannoconcordanza
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muro e chiusi gli occhi, in attesa che uno
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avessi incontrato i suoi occhi furenti. Fu in quell
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farmi tornare ai due occhi spietati di mia madre
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lontano. Quando sollevai gli occhi, incrociai il suo volto
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ovulando?» ¶ Lei socchiuse gli occhi e si lasciò vincere
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e cercò con gli occhi la mia collaborazione. ¶ «Già
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schiena dritta e gli occhi carichi di luce. Vorrebbe
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la testa e gli occhi le si sono illuminati
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l’aggeggio sotto gli occhi. ¶ Ho impiegato alcuni secondi
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un viso alquanto inespressivo, occhi piccoli che sprofondano dietro
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lei che chiudeva gli occhi e si lasciava sostenere
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figlia, mi guarda negli occhi e prosegue: «Secondo me
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Lei mi punta gli occhi addosso e sussurra solo
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gli zigomi pronunciati, gli occhi chiari un po’ incavati
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punto, Arianna puntò gli occhi tristi sull’album dei
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che mi fissava con occhi inespressivi. ¶ «Allora?» ¶ Avevo quasi
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ma lei sembrava avere occhi solo per quell’omaccione
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le ricadevano davanti agli occhi rendendola ancora più misteriosa
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Lei mi guardò negli occhi e rispose senza turbarsi
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Ammutolii e socchiusi gli occhi. Non avevo mai conosciuto
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dirmi che...» ¶ I miei occhi dovrebbero puntare mio fratello
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e affascinante, con gli occhi scuri spesso fissi sul
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dichiarasse morta, ai suoi occhi prima ancora che a
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anni davanti ai nostri occhi quando le nostre varie
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costretta ad abbassare gli occhi. Tutti, tranne Valerio, che
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nostro quartiere, lontano da occhi indiscreti. Lei aveva lasciato
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la portò davanti agli occhi, rise e commentò: «Erri
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di voce e gli occhi lucidi. ¶ Giovannino abbassa solo
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a Charlie Brown. Gli occhi si perdevano nei contorni
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sporgenza. Ciononostante, sgranai gli occhi e annuii, mentre il
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sorriso e punta gli occhi tristi nei miei. «Guarda
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affascinava, rendendola ai miei occhi sempre più bella. ¶ A
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né giovane né vecchio, occhi azzurri e capelli neri
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con te.» ¶ Dilatai gli occhi e restai a fissare
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landa deserta i miei occhi si accorsero per la
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di Clarinda, strabuzzai gli occhi e ingoiai la saliva
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castani, pelle color ebano, occhi neri un po’ a
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perdutamente innamorato. Non avevo occhi che per lei e
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a tre, chiusi gli occhi e mi lanciai sulle
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fine ha chiuso gli occhi e mi ha lasciato
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avvicinò e puntò gli occhi nei miei. «Di’ la
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quindi lo allontano dagli occhi e guardo gli altri
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viene incontro con gli occhi lucidi e mi posa
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stavo facendo. Almeno agli occhi degli altri. ¶ Intanto il
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mi persi nei miei occhi stanchi, nella bocca contorta
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guadagni qualcosa.» ¶ Strabuzzai gli occhi e stavo per mandarlo
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curvo sulla poltrona, gli occhi attenti e le orecchie
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e davanti ai miei occhi scorreva di continuo una
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mi vede. ¶ Ha gli occhi gonfi di sonno e
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cosce favolose. Strabuzzo gli occhi per la sorpresa prima
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me. Mi guardava con occhi strabiliati se mi portavo
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mi vide sgranò gli occhi e corse ad abbracciarmi
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al letto e gli occhi verdi non hanno perso
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della mia e gli occhi chiari mi piaceva, anche
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per demolire ai miei occhi la figura paterna e
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della vittima.» ¶ Sollevai gli occhi ancora impantanati nel foglietto
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dopo Flor puntò gli occhi sui miei boxer e
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cominciò a guardarmi con occhi diversi, cosa che mi
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secondi. Allora chiusi gli occhi e pensai alle sue
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mi guardò fisso negli occhi. ¶ Le offrii un succo
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porta Valerio. I suoi occhi si posarono sulla mezza
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di te.» ¶ I suoi occhi verdi si fecero ancora
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figlio. Mi stropiccio gli occhi e sbuffo. ¶ «Che c
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ingegnere.» ¶ Giovanni abbassa gli occhi. «Sì, è vero.» ¶ «E
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fissa con i suoi occhi neri. Sono imbarazzato, se
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vita. Indugiai con gli occhi sul suo viso regolare
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poterti prestare i miei occhi per farti vedere quanta
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bocca e sgranò gli occhi, quindi corse in bagno
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ancora immerso nei suoi occhi e non sento quel
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espressione assente e gli occhi lucidi. ¶ «Che c’è
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e sorridente, strabuzzai gli occhi e sbirciai dietro le
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capitava spesso. Aveva gli occhi lucidi e mi stringeva
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mamma stanotte?» ¶ Strabuzzai gli occhi. Renata Ferrara e Raffaele
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mio fardello. Ai miei occhi Mario era colui che
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sorrideva e aveva gli occhi lucidi. Quando si chiusero
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perché mamma avesse gli occhi lucidi, né se con
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mi supplicava con gli occhi di metterla al corrente
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entrare, e sgranò gli occhi. «Ma che stai dicendo
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in silenzio, con gli occhi fissi sul mio volto
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L’imbarazzo dipinto negli occhi della donna mi ha
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fissarmi con quei suoi occhi che ti mettono a
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mi fissa con gli occhi sbarrati, come se mai
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forza e chiudere gli occhi. La verità è che
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mio fianco, strabuzzò gli occhi. ¶ «Come va?» chiese poi
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rispose Arianna con gli occhi lucidi. ¶ E in quel
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loca!» ¶ Chissà perché, agli occhi di Rosalinda sono sempre
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sono goduto i suoi occhi che mi vedevano bello
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alla parete. I miei occhi indugiano sui suoi piedi
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piaceva vedere i suoi occhi famelici su di me
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maglietta. Lui stropicciò gli occhi, sudava freddo e apriva
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fumo davanti ai miei occhi. Se lei avesse fatto
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prima volta?» ¶ Strabuzzai gli occhi. Quella domanda mi coglieva
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faceva schifo, ai miei occhi ormai era un ragazzino
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ho chiaro davanti agli occhi. Ho fatto tutto questo
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per incontrare i miei occhi. «Davvero lo pensi?» ¶ «Certo
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però almeno apre gli occhi, permette di vedere cose
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me!» ¶ Lui spalancò gli occhi e fece di no
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più nulla.» ¶ Chiudo gli occhi e cerco di recuperare
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in avanti tieni gli occhi ben aperti, che la
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accumulano ai bordi degli occhi. Alla fine risponde: «Non
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plasmava lontano dai miei occhi. E ogni volta che
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tutta sorridente, strabuzzai gli occhi e inghiottii la saliva
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ridere. Papà sgranò gli occhi. «Che cos’hai da
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sforzavo di tenere gli occhi aperti per aspettarlo. Non
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un istante, i nostri occhi si ritrovarono come un
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stretta mentre con gli occhi seguivo quel vecchio «fuori
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te.» ¶ Mario strizza gli occhi e a me viene
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solita espressione distaccata. ¶ Agli occhi di chi la conosce
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solo un attimo gli occhi e inclina la testa
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ribatto. ¶ Lei spalanca gli occhi. «Perché me lo chiedi
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così» replica, con gli occhi che fissano il pavimento
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lo rialza ha gli occhi lucidi. Allunga la mano
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ho ancora davanti agli occhi papà e Mario seduti
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la carnagione scura, gli occhi chiari e il buonumore
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miei genitori. Ai miei occhi le coppie sembravano invertite
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uguale bagliore ai miei occhi. Rosalinda era la vitalità
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riccio coloratissimi. ¶ Strabuzzai gli occhi. «Dove li hai presi
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le ricadevano davanti agli occhi, un piede attorcigliato all
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bastava ascoltare, chiudere gli occhi e aspettare che tutti
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apparteneva più. Chiusi gli occhi e mi sforzai di
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tentativo di apparire agli occhi della mia nuova conquista
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di me con gli occhi di fuori. «Ma dove
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di noi. Pensa quanti occhi innamorati si sono posati
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ho visto davanti agli occhi la scena di te
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e lo fisso negli occhi. ¶ «Eh...» ¶ «Niente, è che
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cose senza senso agli occhi degli altri.» ¶ «Già, e
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certo non sfuggono agli occhi vigili di una donna
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vita». ¶ Lui spalancò gli occhi e rimase a fissarmi
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me?» ¶ Lei spalanca gli occhi divertita e mi scruta
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mia vita?» ¶ Sgrano gli occhi incredulo, non avrei mai
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lei punta i miei occhi e dice: «Quante cazzate
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sembra supplicarmi con gli occhi di non guardare il
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e punta i miei occhi: «Erri, non basta una
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un po’ all’insù, occhi grandi e ciglia lunghe
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trovavo sempre davanti agli occhi e questo mi permetteva
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tutto più difficile.» ¶ Gli occhi le si fanno enormi
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Perciò guardo Matilde negli occhi e ascolto le mie
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dalla porta, non avevo occhi che per lei, la
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certa Marta, capelli corti, occhi neri da cerbiatto, vita
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lei aveva spalancato gli occhi e, dopo un passo
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anche se ai miei occhi era splendida. Qualche chilo
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per cominciare, e gli occhi e la fronte piccoli
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mentre risponde con gli occhi fissi nei miei. «Ho
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a letto.» ¶ Strizzo gli occhi per rimuovere l’immagine
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parola «sogno» i miei occhi brillarono. Io l’avevo
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grande del Meridione. ¶ Agli occhi miei e dei miei