Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

sento scendere sui miei occhi non so qual liquido

e illuminato da due occhi stranamente dilatati e fissi

che gli splendeva negli occhi scuri, profondi e lucidi

anulare. Raramente i suoi occhi si posavano anche su

Clauss girò intorno gli occhi, si soffermò un istante

prima volta i suoi occhi si posarono attentamente sulla

Ma io non avevo occhi per quelle lontane apparizioni

mi guarda con gli occhi di un cane e

capelli neri e grandi occhi violacei. Sarkis era stato

camminando lentamente. Teneva gli occhi chiusi e sorrideva come

ammutolì, mi guardò con occhi che non esprimevano nè

animò: balenò nei suoi occhi quella strana luce. ¶ — Questa

due immobili e smisurati occhi. Quell'immagine era impressa

sconosciute per la via, occhi curiosi alle finestre, tende

carni così bianche, e occhi così lustri, e bocche

tanto su lui gli occhi senza sorridere. Sterpoli anche

soglia. Volse intorno gli occhi, dardeggiando sopra gli astanti

a sè, bocca e occhi aperti da ebete. Soltanto

ha insultata? ¶ I suoi occhi si volsero un poco

mio rossore. Con gli occhi chiusi non udivo più

un grido, apersi gli occhi e vidi Daria alzarsi

ricevette il colpo sugli occhi come una frustata, restò

delineava dinnanzi ai miei occhi, balzando viva dalla confusione

quando in quando gli occhi, smarrendosi in quell'infinito

fra me. I suoi occhi, la sua bocca, la

più temibile. I suoi occhi sono come quelli dei

pentito, tanto i suoi occhi erano miti e il

foresta. ¶ Io tenevo gli occhi fermi su lui, mentre

non mi leggesse negli occhi altro che un ingenuo

Perchè, — continuai con gli occhi bassi, le gote che

nei riccioli, bocca rossa, occhi bianchissimi e immensi, s

beffardi, mentre con gli occhi pareva mi volesse divorare

Parlava senza levar gli occhi da terra, e la

Anch'io abbassai gli occhi. Ella, ora, taceva, certo

argento. Poi i miei occhi si smarrivano sul tappeto

mi guardava, ora, con occhi un po' inquieti. Pure

ritrassi e chiusi gli occhi. E la mano se

bene inanellati, e negli occhi un'amorosa luce. Noi

ogni donna, ai nostri occhi, una creatura celeste. ¶ M

era rimasta fissa negli occhi fin dalla sera prima

detto che i suoi occhi sono neri? Come hai

lo sguardo, non gli occhi! E che grazia! Quando

sorrideva, uno strizzar d'occhi e due labbra scarlatte

suo insieme. I suoi occhi erano tutto bianco, appena

di Cesare! I suoi occhi cadono sul servo, che

un bacio rubato ad occhi che fingono di non

quei baffi e quegli occhi terribili? ¶ Mi alzai e

e opaco dinnanzi agli occhi, vidi i loro volti

bianca mi rimase negli occhi. Quella macchia bianca, senza

e bianca. Chiudevo gli occhi ed essa si rifugiava

fianco, senza aprire gli occhi. ¶ — Sterpoli! — gli urlai in

Sterpoli schiuse finalmente gli occhi e si guardò intorno

mi guardava teneramente con occhi semispenti, ma pieni di

veduti con i miei occhi... ¶ — Tu! — esclamò Sterpoli. — Anche

che il bianco degli occhi. Riconobbi subito Soave. Ella

i suoi immensi spiritati occhi, mi bisbigliò: ¶ — Dov'è

è Daria? ¶ I suoi occhi erano veramente pieni di

e dinnanzi ai miei occhi tutto ricominciava a rotare

muro. Poi riaprì gli occhi, e levandoli umilmente su

era morta. Apre gli occhi e dice: — Madonna mia

e allora i suoi occhi si fissano dalla mia

spaventosa era nei suoi occhi. Egli si curvò per

sul letto, con gli occhi socchiusi, senza muovermi. Quella

di nuovo i miei occhi si posavano su quel

svolta sotto i loro occhi, avrebbero dovuto anche soltanto

bellezza, come i suoi occhi oltremarini, come le vene

di lentiggini. I suoi occhi piccini piccini sembravano anch

e un par d'occhi che parevan fatti con

Andromaco. ¶ Bombita strizzava gli occhi, e, guardando Egle, rideva

stretti e schizzando gli occhi dalle orbite. Ma stette

in spalla e gli occhi bassi, qualche cosa di

ora fatale, i suoi occhi furono attratti da ben

non sapeva distogliere gli occhi da quella pietra verde

sasso. ¶ Porfirio accostò gli occhi allo smeraldo e lo

E Porfirio, spalancando gli occhi e soffiandosi furiosamente nella

e senza staccare gli occhi dallo smeraldo che la

avrebbe voluto. I suoi occhi non potevano addormentarsi, come

luce che feriva gli occhi chiusi di Porfirio era

ricordo. Appena riaperti gli occhi, egli si sentì felice

tubino unto calato sugli occhi, e in tutti i

concorrente gli chiuse gli occhi, che pur senza svegliarsi

mi supplicava con gli occhi di sorridere un poco

uno per uno con occhi che esprimevano una gran

sangue e chiusi gli occhi per non vedere quello

come elemosine. I suoi occhi, che erano un tempo

negrore notturno i suoi occhi scuri mandano luci fredde

la seguiva sempre con occhi pieni di allegrezza, quando

portata di tutti gli occhi e di tutte le

con lunghi capelli, grandi occhi, un viso ovale e

braccia, tremando, con gli occhi chiusi, il respiro soffocato

uno sforzo riaprì gli occhi e sospirò: ¶ — Laggiù... Sull

il ferito riaprì gli occhi, e li posò su

rossa, dinnanzi ai miei occhi. Allora non c'era

innocente. ¶ Mi stupivano gli occhi delle ragazze che, passandomi

Allora, mentre i miei occhi possono posarsi un poco

guardato con quei suoi occhi gelidi, con cui guarda

s'irradi da due occhi che ti guardano con

più perchè i miei occhi, non ancora abituati al

per terra, aguzzando gli occhi e spazzando il pavimento

di me i suoi occhi pieni d'odio, che

Non guardarmi con questi occhi cattivi! Che cosa sono

lettera, poi levò gli occhi al cielo, e, giungendo

dita, senza alzare gli occhi su me, sono inutili

Silvio, quantunque avesse gli occhi aperti, non era sveglio

le udiva. I suoi occhi erano dilatati nel delirio

l'una dotata di occhi dolcissimi, di una bocca

collo torto, i grandi occhi ipocriti levati al cielo

gli sembra che gli occhi di lei ora confondano

gran fretta, pallida, gli occhi pieni di lacrime, chiamando

poco sotto i nostri occhi, consumata da quel dolore

al mattino apriva gli occhi svegliato dal sole, era

Silvina guardava con gli occhi abbarbagliati dalla gran luce

sola. ¶ Silvina staccava gli occhi dal soffitto, li fissava

dici con quei tuoi occhi di cielo? le domandava

Silvio allora baciandoglieli lievemente. Occhi tutta trasparenza, tutto azzurro

tra noi, miei cari occhi, questa Silvina cattiva non

parlano così i tuoi occhi? ¶ E Silvina assentiva con

e riattaccava i suoi occhi al soffitto. ¶ Allora Silvio

bella matrona con gli occhi bendati e in equilibrio

e bocca, dove gli occhi, privi di sopracciglia, sembravano

del soffitto voltò gli occhi dalla parte dell'uscio

domandò guardandola fissamente negli occhi: ¶ — Non la disturbo, signora

Lulù. ¶ Quindi, levati gli occhi su Loreto, madama Humbert

madama Humbert abbassando gli occhi modestamente. Vuol parlare della

giù per le spalle, occhi chiari, bocca innocente, mentre

cuscini. Ma i suoi occhi si riposano su Silvina

lei, poi abbassa gli occhi, per lasciarsi liberamente guardare

ella incontrava i suoi occhi che la guardavano e

sorridevano dolcemente, i suoi occhi continuavano a fissarla immobili

fissarla immobili, inespressivi. Erano occhi grandissimi e belli, ma

la musica. I suoi occhi si posarono un poco

coraggio... ¶ Incontrò nuovamente gli occhi della ragazza seduta accanto

su lei quei grandi occhi senza dolcezza. E le

troppo chiare: i tuoi occhi ci si perdono. Perchè

non ti tingi gli occhi di nero? ¶ — Vedo, disse

dipingerla. Prima furono gli occhi. I chiari occhi di

gli occhi. I chiari occhi di Silvina, i chiari

di Silvina, i chiari occhi che mia madre baciava

non furono più gli occhi di una fanciulla. Poi

non torse vergognosa gli occhi da quella sua triste

si imporporava, chiudendo gli occhi per il piacere che

densi. E Silvina, ad occhi chiusi, si lasciava accarezzare

ad un tratto gli occhi, si vide così nuda

aridi, sorriso a quegli occhi insensati. La giornata invernale

parole, egli abbassò gli occhi modestamente ed attese. Silvina

lo zio Stanislao, agli occhi di Silvina, mutarsi in

senza sembrare ai vostri occhi il più ridicolo degli

per un attimo gli occhi su Silvina, la vide

il principe chiuse gli occhi e disse: ¶ — Per aver

che le riempiva gli occhi di lampi. Egli udì

il contorno nero degli occhi. Ma, la sera, prima

ogni momento chiudere gli occhi per non cadere di

e scarno, i suoi occhi sparuti, lo stento con

sfogliato sotto i suoi occhi un gran registro con

di riabilitarsi ai suoi occhi mentendo, trovando scuse di

rossa, e i suoi occhi grandi e neri, e

così rossa, i suoi occhi così profondi e ingranditi

e, incontrati i suoi occhi pieni di umiltà e

per vedere come gli occhi di lei, nel momento

chiamare. Poi chiudesti gli occhi, e ricominciasti a vaneggiare

fingendo di dormire, ad occhi chiusi, cercava cercava inutilmente

quasi ella avesse gli occhi e la bocca dipinti

la vide aprire gli occhi; e, posando accanto a

solenne promessa, i suoi occhi caddero sulla mantellina di

tinse di nero gli occhi, di rosso le labbra

intorno. ¶ Ma i suoi occhi s'incontrarono con gli

s'incontrarono con gli occhi di Silvina, sfavillanti di

al principio che quattro occhi vedono meglio di due

preziose. Allora sollevò gli occhi su Silvio, e avrebbe

mio fianco, tenendo gli occhi fissi dinnanzi a sè

suo letto, riaprì gli occhi, ma non erano più

più i suoi soavi occhi di prima. Una tristezza

giorno furono due imploranti occhi che invocavano da Dio

la mamma fissava gli occhi su quell'immagine e

madre, con i suoi occhi già fissi in un

tossì, si coprì gli occhi con la mano, e

madre levò i suoi occhi su noi, che le

al mio fianco, gli occhi chiusi e le mani

guardarono, interrogandomi con gli occhi, non osando parlare. Soltanto

riposare. Ma i suoi occhi lo guardarono fissamente, con

riaversi e i suoi occhi semispenti si ravvivassero. Allora

appena tinte, i suoi occhi con le ciglia brune

madre stava con gli occhi fissi sull'uscio. Quando

senza parlare, con gli occhi pieni di lacrime, la

Silvina.... ¶ Silvina abbassò gli occhi: non osò più guardare

io leggevo nei suoi occhi una sofferenza penosa, perchè

piccola Silvina... I suoi occhi vedevano ancora lucidamente, la

costringeva ad alzare gli occhi, rispondeva di no col

le lacrime che dagli occhi colavano sulla sua faccia

profondo sospiro chiuse gli occhi per meglio contemplare quella

una sola parola. Gli occhi non le si chiusero

di pelo calati sugli occhi, servette dalle anche rotonde

addosso nell'aprire gli occhi. Silvio credeva che tutti

la fronte alta, gli occhi ridenti, se ne andò

come in certi begli occhi stanchi, una luce che

allineandole sotto i loro occhi, in silenzio. Prima fu

non sapeva staccare gli occhi da quella pietra verde

credettero ai loro propri occhi, poi si guardarono in

cercando di allontanare dagli occhi i ciuffi di capelli

forze, e già gli occhi gli si annebbiavano. Chiamò

si guardò intorno con occhi torvi, come se contasse

labbruzze aperte e gli occhi rovesciati, che mostravano fra

esclamò poi strofinandosi gli occhi cisposi. Chi ti ha

pietra infernale. I suoi occhi bovini, tondi e neri

con i suoi mille occhi sfavillanti di sole, si

trovava. Finchè i suoi occhi non si posarono sopra

e senza staccare gli occhi dal volto della Madonna

solo che abbassi gli occhi sul fondo della strada

ringhiera, e chiudo gli occhi per non vedere, e

quando ancora i miei occhi non si erano posati

della finestra, ficcai gli occhi in quella notte buia

ora, se alzo gli occhi dal foglio su cui

di forare i loro occhi con uno spillo. Altre

altro là, quei suoi occhi avrebbero continuato ognuno per

di bello che gli occhi. Erano due grandi e

due grandi e malinconici occhi neri, in un viso

Avevi quel giorno negli occhi una luce diabolica. Mi

vedo invece con gli occhi dell'anima le tue

col doppio mento, gli occhi stanchi e lividi, la

suscitato dinnanzi ai miei occhi l'immagine di altre

si raddrizzò, alzò gli occhi al cielo, si torse

evidenza dei miei poveri occhi di idiota! Maledissi Esposito

Allora, quando chiusi gli occhi, ebbi la prima sensazione

smarrito. Ma abbassando gli occhi vidi d'un tratto

sul letto, con gli occhi fissi su lei, come

la penosa fatica degli occhi, Luisa mi veniva incontro

capo, con quei suoi occhi senza pensiero che parevano

ch'io levassi gli occhi dal piatto e facessi

Credevo, soggiunse abbassando gli occhi, credevo che ti dispiacesse

necessarie, costringendo i miei occhi a consumarsi sulle bozze

di fucilate? ¶ Riaprii gli occhi e stetti un momento

della sua razza: gli occhi grandi e neri, le

dai peli e dagli occhi, e domandava dolce: ¶ — Si

poltrona con quei suoi occhi di stupore, e si

quando svegliandomi aprivo gli occhi, la prima cosa che

e piccini, con gli occhi sull'ago. ¶ — Non affaticarti

costringeva a chiudere gli occhi per non vederla. E

gli sorrideva con gli occhi. Ah! che luce, che

ilarità insolite erano negli occhi di Luisa, quella sera

aveva preso, lui, quegli occhi? Grandi e neri, ma

e smorti, anche gli occhi di Isacco brillavano d

stato innocente solo negli occhi di un fratello. Ma

aveva la sete negli occhi, e, sollevatole il mento

Mentre così sognavo ad occhi aperti, sentii Luisa muoversi

di Isacco. Teneva gli occhi chiusi, e dai suoi

chiusi, e dai suoi occhi gocciolavano due lacrime. — Amore

tremava vertiginosamente, i suoi occhi mi fissavano morti. Non

lunghi, senza distogliere gli occhi da lei, attraversai la

con le mani sugli occhi si avvicinò allo specchio

i fianchi, chiuse gli occhi. Incominciava allora il giorno

fosse bianco, fuorchè gli occhi e i capelli e

uscivano che i suoi occhi enormemente dilatati dalla febbre

su me quei suoi occhi spiritati. Allora mi rivoltavo

gli dicessero i miei occhi con quello sguardo. So

uccisa! ¶ Isacco chiuse gli occhi. Il suo viso spettrale