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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «occhi»

nautoretestoannoconcordanza
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turbava? Ricordava i suoi occhi chiari, che sotto la
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quasi la luce degli occhi, metteva accanto alla precisione
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guardarlo, un lampo degli occhi cerulei, quasi di sdegno
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siete? parevano dire quegli occhi. Che ardite? Non vi
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sempre soltanto i suoi occhi che gli erano piaciuti
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dolcezza. E da quegli occhi, da quella voce, era
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della donna. I suoi occhi parvero illanguidirsi, il suo
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sala e, alzando gli occhi, vide da un palco
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da un palco due occhi azzurri sfolgoranti che lo
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che lo aspettasse. Gli occhi erano diventati sorridenti, quasi
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piena, su cui gli occhi mettevano il contrasto di
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lo guardò. I suoi occhi erano sereni, adesso, come
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lo guardò, con gli occhi di nuovo incupiti, come
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pallida e allungata, gli occhi piccoli, che ella teneva
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scintillarono. ¶ E furono gli occhi più che la voce
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Marco cercò con gli occhi chi sapeva che doveva
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il rotar di quegli occhi nell'orbita, sotto le
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lo seguì con gli occhi e disse ancora: ¶ – Ecco
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e le fioriva negli occhi... ¶ Tutti questi particolari Marco
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sorrideva più. Aveva gli occhi fissi su di lui
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empì di tristezza gli occhi violetti, le occasioni di
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E Bardosi rotava gli occhi sotto le dense sopracciglia
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brutalmente la blusa. Gli occhi di lei ebbero un
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davanti; e, con gli occhi che brillano, con la
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più bruna, con degli occhi dolci, anche lei, delle
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un leggero scintillìo degli occhi, senza parlare. Avutili, correva
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la testa e gli occhi. E un rossore leggero
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rotondo della madre: gli occhi, sempre dolci, si avvivavano
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Non ti rovinerai gli occhi con questa luce, Laurina
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ancora come inespressi, due occhi grandi di un colore
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lui i suoi grandi occhi indefinibili: ¶ – Lo so, lo
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non vedeva i suoi occhi velati dalle lunghe palpebre
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credé di vedere gli occhi della signorina Noemi fissi
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una leggera luce negli occhi come se i premi
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la fanciulla. Ma gli occhi del giovane ufficiale erano
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chiese Noemi aprendo gli occhi. ¶ – Qualcheduna – disse Marco ridendo
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atto finì. Girando gli occhi distrattamente sui palchi, adesso
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di poter baciare cogli occhi il suo sorriso... ¶ Una
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gli fece voltar gli occhi da quella parte. E
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testa e levò gli occhi dal libro di preghiere
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in pensiero e negli occhi l'aspetto di quella
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le aveva letto negli occhi al suo giungere, che
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razze manca. I suoi occhi sapevano brillare, la sua
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il cuore e gli occhi di quella vista marina
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le ne restava negli occhi, dove scintillava sotto le
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svaniva, fuor che agli occhi raffinati o esercitati; di
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il quale teneva gli occhi fissi sul gesto grazioso
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contento che i suoi occhi, di un azzurro tenero
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anni... E i suoi occhi si velavano nel crepuscolo
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sue ciglia lunghe sugli occhi violetti e d'oro
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una di esse. ¶ Gli occhi azzurri della signora Almieri
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egli vide i suoi occhi, finalmente. Parevano smarriti, languidi
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come ne dà agli occhi delle donne l'amplesso
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non tanto che gli occhi non le brillassero di
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pareva incupire i suoi occhi. ¶ – Sono stanca – mormorò. ¶ – Ha
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brillino di più, negli occhi, nei sorrisi, in alcunché
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pesava. Cercò con gli occhi i palchi: e come
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volger languido talvolta degli occhi, con un moto del
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volgeva un lampo degli occhi, ripeteva, crudelmente: ¶ – Lo champagne
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testa, confusa. I suoi occhi parevano più grandi, nel
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rimprovero inconscio passò negli occhi di Laurina. ¶ Marco si
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ebbe un lampo degli occhi, un moto della testa
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qualsiasi. Lo aprì; gli occhi gli caddero sopra una
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Come sta? ¶ I suoi occhi grigi, verdi, violetti, striati
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In quell'attimo gli occhi della fanciulla parvero un
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di saluto con gli occhi e col capo. Egli
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ridendo. ¶ Noemi aprì gli occhi: non ricordava. ¶ – Così mi
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labbra: un cenno degli occhi, come un palpitar delle
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Marco vi gettò gli occhi; e di nuovo il
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l'ombra dei suoi occhi. E il resto, gli
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o pareva. Aveva degli occhi così chiari che il
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non sorrise; i suoi occhi parvero imbrunirsi, come quando
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vissuto. E i suoi occhi si aprivano talvolta meravigliati
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meno belle e gli occhi meno profondi, se non
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non vale molto agli occhi dei più, e molto
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stornato un attimo gli occhi; quando li rivolse su
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E Marco chinò gli occhi: vide soltanto il piccolo
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crudele, nel lampo degli occhi, nella piega delle labbra
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proprio esasperato? I suoi occhi brillavano: ella fissava adesso
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era luminoso. Solo negli occhi un'ombra di crudeltà
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ormai fatto chiaro dagli occhi profondi e striati, con
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egli bevve con gli occhi quella gaiezza che si
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Ma poi, alzando gli occhi egli aveva incontrato quelli
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il suo fascino, quegli occhi di sogno e di
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sul viso: i suoi occhi parevamo rifiutarsi, velati dalle
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istante, ambiguamente. Poi gli occhi tornarono in ombra. ¶ – Me
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indifferente! ¶ Ella volse gli occhi. Erano non più pieni
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ormai rugosa, dietro quegli occhi imperiosi ancora, e quegli
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nulla, mamma? ¶ Allora gli occhi della donna parvero ammollirsi
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Una volta i suoi occhi guardandolo paiono nell'ombra
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più. Rivederla! I suoi occhi, i suoi capelli, il
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talvolta gli sfugge dagli occhi e gli rimane nella
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quello che celavano gli occhi; quando si coglievano senza
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il sole nei suoi occhi, quasi nelle sue mani
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finì. Ernestina alzò gli occhi verso Noemi e disse
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l'ombra de' suoi occhi, la notte divina de
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che io abbassai gli occhi con un brivido...» ¶ Fu
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empì quell'ombra degli occhi. Ogni orgoglio in Marco
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sue palpebre sui suoi occhi inebriati. Come un'onda
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lo aperse, e gli occhi corsero alla firma: Bardosi
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quell'indugio? Adesso gli occhi di Monsignore parevano scrutarlo
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non si esaurisce. Gli occhi soli parevano vitrei, empiti
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suo unico amore. Gli occhi vitrei brillarono: l'ombra
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nel vuoto, con gli occhi aridi. Ad un certo
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odiarla. Poi, alzando gli occhi, la vide; e rabbrividì
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amore. Poi, come gli occhi gli caddero su tutta
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guardò. Ella vide due occhi di agonia, uno sguardo
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ella dire, co' suoi occhi dove, sotto il cruccio
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portava l'immagine negli occhi, il suono della voce
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ragazze che... ¶ Fissò gli occhi su una donnina più
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Remo gli tornò negli occhi. Là aveva principiato ad
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a un tratto gli occhi gli caddero sullo specchio
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un po' pallido, gli occhi un po' infossati, le