Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

da quella parte gli occhi, e risposi con una

ligure, mentre, ne' suoi occhi di fanciulla, ridevano le

così dicendo i suoi occhi esprimevano un'ironia di

taciuto. Mi fissò gli occhi negli occhi, con un

fissò gli occhi negli occhi, con un riso esperto

una grande bellezza, gli occhi le splendevano d'un

al vetro, seguivo con occhi distratti le figure sghembe

mi scoteva davanti agli occhi l'indice minuscolo in

guardava co' suoi grandi occhi fermi, che le illuminavano

che dovetti chiudere gli occhi. ¶ - Elena, rimanete a pranzo

levò la faccia. Gli occhi le splendevano di una

di fanciulla, con gli occhi pieni di lacrime latenti

con le lacrime agli occhi. ¶ - Ebbene, sia! Non parliamone

cui vagavano due grandi occhi cerulei con uno sguardo

correva lontana. Sognavo; ad occhi aperti sognavo. ¶ ... e la

di Elena, diffondendole negli occhi un'ombra di soave

di cristallo e gli occhi scolpiti nei fregi delle

figurativo, che suscita negli occhi la visione scenica di

nella stanchezza di quegli occhi mansueti. ¶ Ebbi ancora bisogno

bocca, ne' suoi tristissimi occhi azzurri, brillò rapidamente una

dire lentamente, con gli occhi semichiusi, le palpebre sfiorate

d'improvviso, dilatando gli occhi con una specie di

in piedi, con gli occhi un po' folli; una

è! Raccòntami! - E dagli occhi fermi le scendevan lacrime

di me, spalancando gli occhi atterriti. ¶ - Perchè mi domandi

le braccia inerti, gli occhi sperduti, e fece un

a spazzola; due piccoli occhi assai vivaci, un'epidermide

fai... - risposi abbassando gli occhi. - Del resto non si

parve che ne' suoi occhi fermi passasse un tremito

non volgendo mai gli occhi alla strada nè alle

Nel baciarla su gli occhi m'accorsi che s

la faccia sollevata, gli occhi volti all'alta ombra

mi ripugna... ¶ I suoi occhi brillavano stranamente, le sue

una giovine signora dagli occhi soavemente pensierosi, che, muta

energia, si rivelò agli occhi della figlia sotto una

manoscritti quando i poveri occhi stanchi non vedevano più

scenderle sul petto, gli occhi della moribonda volgere verso

il naso diritto, gli occhi d'un color glauco

tutta l'anima negli occhi, per le città straniere

guardava ed era negli occhi attonita, come chi dalla

abito nero. Due chiari occhi morbidi gli splendevano sotto

fronte pensierosa e quegli occhi un po' esaltati, quel

tremare davanti a quegli occhi. Voleva quasi dirgli con

maggior insistenza e gli occhi suoi parevano sempre più

Parigi per studiare. ¶ Gli occhi di Mathias ebbero uno

risposto Elena, chinando gli occhi. Dopo tre giorni appena

propria morte. I suoi occhi non abbandonavano mai Elena

grave, senza volgere gli occhi verso di lui. Mathias

come volesse accogliere negli occhi e nell'anima tutto

nulla: un dolore. Gli occhi gli si oscurarono per

si passava su gli occhi ripetutamente, come per tergersi

guardò in alto: gli occhi del giovine s'illuminarono

Allora egli ebbe negli occhi un sorriso di morte

un baule, con gli occhi sperduti, che la inseguivano

sua gola e negli occhi evadenti fu adunata in

proverò nel chiudere gli occhi per sempre; poichè nella

te...» ¶ Elena chiuse gli occhi e non potè legger

un biondo brunito, gli occhi limpidi, piaceva subitamente per

Piano a guardarla negli occhi, signora mia! - esclamò Lazzaro

schermo della mano agli occhi per meglio discernere. ¶ - Quello

qui, davanti ai lor occhi, su quel terrazzo che

la gola turgida, gli occhi pieni di chiarità; la

proverbio dice: Lontan dagli occhi... ¶ E scoppiò in una

mie vene. Chiusi gli occhi e rividi come in

tempo senza levare gli occhi, tacendo. Poi tornammo indietro

voce, ne' suoi chiari occhi d'amante, nell'anima

della campagna volgendo gli occhi ansiosi verso la meta

accesi di voluttà negli occhi dipinti, i giovini patrizi

ricolmo. ¶ Allora tutti gli occhi dell'ansiosa moltitudine si

nivali ed i loro occhi splendevano come nell'ebbrezza

cui scintillano due malvagi occhi ambigui, e sorrideva di

discorso fatto a quattr'occhi, non ci sarebbe che

per metà; i suoi occhi brillavano, ma la sua

guardò con i suoi occhi penetranti e riprese: ¶ - Invece

Dio, che creatura! che occhi! ¶ - Quando l'avete veduta

allora!... ¶ Ed i suoi occhi brilli splendevano di un

e partendo guardavo con occhi sereni, su la torre

espressione di sarcasmo negli occhi arguti, il mento adorno

milioni e chiuse gli occhi al penitenziario. L'essere

sorriso incomprensibile, i suoi occhi si fissavan ne' miei

la fronte vasta, gli occhi azzurri, mobilissimi, astuti. Quella

tremito e impallidì. Gli occhi suoi, che mi fissavano

repentinamente, fissandomi con gli occhi pieni di un'ira

ricco?... ¶ Ed i suoi occhi acuti mi fissavano con

vizi, e questo, agli occhi di quel terribile uomo

quelle donne dai grandi occhi neri, entro quei palazzi

ed i suoi bellissimi occhi risplendevano. ¶ - Oh, conte, perchè

ne vedevo con altri occhi tutte le orride, le

dell'ambra, due vasti occhi le splendevano sotto la

giuoco, ed i suoi occhi parevano compiacersi di quella

E rise. I suoi occhi perversi mi guardavano, grandi

come i suoi grandi occhi neri. ¶ IV ¶ Avevo solamente

medesima positura, con gli occhi fissi all'alto, fumando

ma vidi che gli occhi le si empivano di

ad ascoltarmi, tenendo gli occhi fissi ne' miei, tranquilla

la veglia, con gli occhi cerchiati di nero, i

anche! ¶ La fissai negli occhi attentamente, come per scrutarla

anima oscura; ma quegli occhi erano troppo splendenti perchè

mi piaci! ¶ Aveva negli occhi profondi una specie di

nasconderti più a' miei occhi; è inutile. Conosco troppo

ma solamente guarda con occhi pieni di taciturno dolore

volse nel viso gli occhi profondi, troppo intensamente lucidi

con le lagrime agli occhi. - Ma tutto questo è

la vedevi con altri occhi! Una di quelle bellezze

rinnovandola quasi a' miei occhi. L'idea ch'ella

camminando per via. Negli occhi ebbi la visione di

mia, per offrirsi agli occhi della folla multanime, da

la cercavo con gli occhi, vidi lei che mi

impicciolivano a' miei propri occhi, mentre il mio carattere

Torre Guelfa... ¶ I suoi occhi si empirono di lacrime

crudele! - mi rispose. Gli occhi suoi fissavano un punto

ombra che i suoi occhi fissavano. Tra noi cadde

direttamente, ella chinò gli occhi e rispose: - Volentieri. ¶ Esitai

convulso. Allora, sotto gli occhi, negli angoli della bocca

La donna volse gli occhi al mio terrazzo e

vide. Con i suoi occhi lucenti mi mandò un

una mano su gli occhi, o premerla contro il

altro; portare via negli occhi l'ultima, la più

un altro.» ¶ Con gli occhi un po' ebbri, che

sul petto, chiuse gli occhi, divenne assai più pallida

pianto, io vidi gli occhi suoi segnati all'intorno

nelle spalle, chiudendo gli occhi, abbassando il viso; ¶ - Sì

poterci guardare. Avevamo negli occhi entrambi l'ardore della

vidi che aveva gli occhi pieni di lacrime, ed

riuscivo a guardarla negli occhi. La presi a braccio

vacuità, mentre i miei occhi la fissavano senza mai

restammo vicini, con gli occhi fissi negli occhi, pieni

gli occhi fissi negli occhi, pieni di stupore, in

buio, che volgeva gli occhi asciutti verso l'uscio

Ludovico, ed aveva gli occhi umidi nel rivedermi. Strinsi

neghittosa di chiudere gli occhi e dormire il sonno

dovevo sedermi, chiudere gli occhi, fortemente respirare. ¶ Evitavo le

le mie forze; gli occhi, sotto le palpebre, mi

carta ruvida. I miei occhi, senza tregua, si volgevano

che avevo davanti agli occhi m'ipnotizzava come un

una gonna; levai gli occhi, le due portiere vetrate

vertigine, senza chiudere gli occhi, non vidi più nulla

tranquilla, e chinò gli occhi, mentre, perplessa, intrecciava le

sua faccia china gli occhi si levarono a guardarmi

e da' suoi limpidi occhi mi guardava pensierosamente. ¶ - E

avrei dette; avevo negli occhi la visione della sua

con un sorriso negli occhi limpidi. ¶ - Rispóndimi! - la esortai

lentamente ed i suoi occhi m'investirono con uno

caddero due lacrime dagli occhi, ed ansava. Mi levai

e bionda, con gli occhi un po' tinti, le

sorpresa. Ma i suoi occhi ambigui, dietro quel sorriso

che dai grandi suoi occhi, pieni di pensiero e

entrai nella sala, gli occhi di tutti corsero involontariamente

mi sentivo addosso gli occhi di tutti, molesti e

Egli mi sogguardò con occhi obliqui, accese una sigaretta

Sapevo che con questi occhi avrei vedute ancora le

volsi. Pallida, con gli occhi semichiusi, il busto un

ella mormorò, chiudendo gli occhi. ¶ Le stringevo il braccio

più con gli stessi occhi. ¶ - Forse. ¶ Poi trattenne la

levando i suoi grandi occhi, mansuetamente, come faceva una

ricordi?... ¶ Ella chiuse gli occhi e piegò il mento

lo ami? ¶ Con gli occhi semichiusi, la faccia un

me? ¶ - Tu? ¶ Aperse gli occhi mi guardò, mi fissò

V'era in quegli occhi azzurri un'ombra che

mondanità; vi osserva con occhi attenti, senza dirvi nulla

la corte, con gli occhi, da molti mesi... avresti

rumori. ¶ Poi due grandi occhi m'apparvero, da tutti

de' bòccioli, ma gli occhi già profondi e consapevoli

cercando di spalancare gli occhi assonnati. ¶ - C'è di

mano mi copriva gli occhi; un gesto che poteva

i denti minuti; gli occhi desiosi le brillavano al

guardai. ¶ - No, chiudi gli occhi! ¶ E mi passò nel

di te. ¶ - Con gli occhi azzurri? ¶ - Mi fai sempre

Non importa, rispondi: che occhi aveva? ¶ - Scuri. ¶ - Allora ti

passai le mani sugli occhi come per riprendere conoscenza

pareva che i suoi occhi spenti si fissassero ancora

pareva che i suoi occhi spenti si fissassero ancora

fissarmi con i suoi occhi pieni di morte. ¶ Era

straordinariamente bianco e negli occhi aridi le sue pupille

fissarmi con i suoi occhi pieni di morte. ¶ X

notte, perchè i miei occhi non debban sorridere guardando

l'altra, nei chiari occhi, paia della mia morte