Pietro Aretino, Angelica, 1535

reverendi movimenti de gli occhi vostri, stassi godendo de

sol per aver begli occhi e belle chiome? ". ¶ 17 ¶ Cosí

l'ama. ¶ 24 ¶ Quando gli occhi a l'imagine il

in ver' lui gli occhi rivolga. ¶ S'ad Angelica

han visto cosa gli occhi miei ¶ che per piú

la benda a gli occhi e in man questo

cavallo, ¶ perché de gli occhi tuoi basta il terrore

schiere cotante; ¶ con gli occhi or torna in dietro

lume al sole. ¶ 96 ¶ Quegli occhi affige in lui, quegli

affige in lui, quegli occhi dove ¶ il suo trono

maggior Cupido tene, ¶ quegli occhi in cui, tosto che

sol sen viene, ¶ quegli occhi a i quali fino

altero il mantiene, ¶ quegli occhi ove han le Grazie

e basci grati ¶ gli occhi e i labbri notriti

i Sonni i begli occhi assaliro, ¶ la donna ora

ne i lor begli occhi entrò come a lui

contento, ¶ i lor sacri occhi abandonar non vole; ¶ l

bella ¶ prima con gli occhi fe' sereno il cielo

sua fronte, u' gli occhi porse, ¶ Arme, Religion, la

imago han fissi gli occhi. ¶ 18 ¶ Lo stuol famoso, di

sé conversi avea ¶ gli occhi e 'l cor di

il fratello ¶ su gli occhi al padre, e la

fronte ardita, ¶ con gli occhi fissi a le mie

lui: " Sgombra da gli occhi il velo, ¶ ch'a

piovere col cielo ¶ questi occhi, e con il mar

mestamente pie ¶ ne gli occhi miei, onde l'alma