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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Salvatore Di Giacomo, Nella vita, 1903

concordanze di «occhi»

nautoretestoannoconcordanza
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nota soltanto a' lor occhi o alla loro immaginazione
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interrogandola con gli azzurri occhi contenti, pieni di candido
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piano, rapidamente, guardandolo negli occhi: ¶ - Tu non devi dire
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lento. Avea chiuso gli occhi, s'era allungata sul
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sue braccia tremanti, gli occhi suoi s'erano aperti
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e pianamente riaperse gli occhi e guardò il fiume
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destra e stringeva gli occhi cercando d'affisar bene
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guardò fisamente e gli occhi suoi piccoli e vivi
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oscurità i suoi grandi occhi pieni d'orrore. ¶ Urlò
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le imperlava sotto gli occhi la fine epidermide, le
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altra sgranò tanto d'occhi e scosse la testa
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piccola con certi grandi occhi neri lucenti, vestita di
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muta, livida, con gli occhi pieni di lacrime. Risaliva
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tutta nera: i grandi occhi immobili delle locomotive rossi
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sobbalzare sui cuscini, gli occhi le diventavano vitrei. ¶ - Ho
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di Bartolo, levando gli occhi dalla Gazzetta di Venezia
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diventati minacciosi quei piccoli occhi tondi, fin allora così
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era passato sotto gli occhi mentre mi rasciugavo la
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rifece alla memoria degli occhi miei, doloroso e insistente
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non potette. Levò gli occhi al cielo e li
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sua condanna?... Chiusi gli occhi. Rividi, come in un
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ripassarono confusamente davanti agli occhi miei, come in una
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si dissolveva - e agli occhi della mia fantasia, che
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Tornai a gettar gli occhi su quel foglio timbrato
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guardava, ora, con gli occhi ridenti. ¶ - Ho fatto la
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lo pose sotto gli occhi. ¶ - Ecco leggi! - mi fece
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sua triste infermità d'occhi, mi domandai perchè mi
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se non davanti agli occhi suoi, la visione della
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continuava a sgranar gli occhi in faccia e taceva
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tornò a chiuder gli occhi. ¶ - Rasoio: - mormorava il medico
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La rossa sgranò gli occhi, spaventata, e tentò rizzarsi
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mormorò Cosentino, levando gli occhi in alto. ¶ - Luna piena
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La rossa aperse gli occhi e sorrise. ¶ - Quel povero
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rossa avea chiuso gli occhi. Pareva assopita. La suora
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feltro molle su gli occhi, ronzava da un pezzo
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altro, un rossiccio dagli occhi grandi e stupidi, mezzo
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adesso, e socchiudeva gli occhi lagrimosi. ¶ Con le gambe
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aveva squadrata con certi occhi pieni di sangue. ¶ Dopo
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lo guardava, con gli occhi sgranati, pieni di desiderio
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sull'erba, chiuse gli occhi e s'addormentò. ¶ PESCI
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una brodaglia rossastra. Gli occhi miopi del de Laurenzi
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Stazza, serio, socchiuse gli occhi, con quel suo solito
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anima, da due limpidi occhi azzurrini. No, non ponevo
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vado. ¶ Interrogavo con gli occhi il direttore e gli
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Eccolo che leva gli occhi. Guarda quassù, guarda i
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in volta alzava gli occhi e li faceva correre
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con le lagrime agli occhi. ¶ - Quel povero signore! Che
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sottile, pallida, con due occhi dolci e timidi che
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poco a poco agli occhi della servetta. Vagamente, nella
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gomito, si protendeva. Gli occhi di lei lucevano nell
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suoi grandi e dolci occhi azzurrini si velarono, stanchi
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sorrise, malinconicamente. Con gli occhi indicò gli scritti sparsi
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suoi buoni e dolci occhi azzurrini. ¶ Si levò dalla
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i suoi compiti. Gli occhi le si erano empiti
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interrogava lungamente, con gli occhi in su, quella fetta
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nulla traspariva per gli occhi, erano pupille immote, inespressive
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altra, pallide, palpitanti, gli occhi pieni dell'orrore della
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schiuma bavosa. De' grandi occhi azzurrini nei quali palpitava
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le suore abbassarono gli occhi, rabbrividendo. ¶ - Dunque rimarrete con
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se volessero strapparla. ¶ Gli occhi arrossati della vecchia peccatrice
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di luce. Due grandi occhi cilestrini s'affisarono sulla
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impallidito improvvisamente, e negli occhi suoi stralunati cresceva un