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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «omai»

nautoretestoannoconcordanza
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geloso. ¶ E benché quasi omai senza domino ¶ del mondo
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nell’andar si tasta, ¶ omai de’ fatti suoi non
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Tommaso, ¶ che il viaggio omai divien più malagevole ¶ e
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dell’arso Gobi traversate omai, ¶ di là dal lago
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Asia i regni tutti omai divora, ¶ e di questa
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e possente ¶ è divenuta omai, nascente ancora, ¶ e della
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Egli è il cotanto omai famoso Toto, ¶ che di
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lungi è il momento omai – recida il fato, ¶ tutto
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condutto» ¶ Tommaso soggiungea «Che omai mi rese ¶ desideroso ancor
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ch’era Catuna ritirata omai ¶ e congedato avea tutto
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non rammenti ¶ cose esecrate omai per ogni lido, ¶ onde
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cielo, ¶ quando Tommaso, affaticato omai, ¶ si partì dalla vedova
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d’ascetiche idee satollo omai ¶ vanne ove disperato amor
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la dimora, ¶ che divenuto omai n’era il pagliaccio
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sì estenso ¶ ch’ella omai non ardia formar pensiero
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e saccheggiati i piatti, ¶ omai mezz’ebri e sonnacchiosi
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mezz’ebri e sonnacchiosi omai ¶ credendo che nessun badi
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l’Impero, ¶ onde sicura omai siedo sul trono ¶ e
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è un voto. ¶ Seguita omai la pubblica e solenne
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Epafrodite; ¶ onde la putta omai portava in seno ¶ visibil
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zelo? ¶ Sulla corrotta terra omai discendi ¶ dalle sedi purissime
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Soggiunse poi: «Diciotto lune omai ¶ il giro lor fero
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non fu possibile, ¶ poiché omai la licenza era spirata
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cui Siven: «Tu divenisti omai ¶ in Mogollia troppo importante
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e la fatal sfortuna ¶ omai sovrasta alla superba reggia
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Tartaria, ¶ più a lungo omai con occhio indifferente ¶ non
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vita che Cutsai traea ¶ omai non atto alle diverse
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ruina, ¶ crede che nulla omai resister deggia ¶ al feroce
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pria che la troppo omai lunga indolenza ¶ e l
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e laudi. ¶ Ma veggio omai quelle masnade e queste
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spedite e attive ¶ erano omai di là troppo distanti
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pastor deserta e priva ¶ omai de’ suoi prodotti è
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lanciaro all’acque. ¶ Ed omai di vascelli una ventina
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e bisognoso di sollievo omai, ¶ stanco dal lungo andar
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scrivere. ¶ Correan tre mesi omai che in Caracora ¶ più
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rassicurossi e non temette omai ¶ pei preziosi giorni di
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asconde. ¶ Carmi dal tempo omai consunti e rosi ¶ vedi
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le sette lune appena omai compiro». ¶ Risponde: «E ciò
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madre, ¶ portava in ventre omai maturo il putto, ¶ onde
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tempi: ¶ peran l’assurde omai massime antiche, ¶ che Catuna
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fu la perdita, ma omai» ¶ ripigliò del Calif l
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Nunzio saracino, ¶ ma più omai non potea trarsi d
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e gli occhi ha omai lividi e pesti. ¶ Nel
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spettator privato. ¶ Giunse che omai, giusta le loro usanze
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ella, che alcun sollievo omai non cura, ¶ in un
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cristiana, ¶ ma che pubblica omai di far propose ¶ profession
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riva l’aurato burchio omai s’accosta. ¶ Posciacché prestò
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lo stesso Giove è omai negletto. ¶ Né onor cotanto
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e inviolabile recesso, ¶ perocché omai fra queste istesse mura
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scellerato e crudo? ¶ Più omai dissimular alfin che giova
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e di non poco omai l’antico affetto ¶ per
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poco ¶ che quasi indipendente omai mi resi. ¶ Ho cacce
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scettro prenda, ¶ né manca omai se non che alcun
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maneggio, si decise ¶ che omai Catuna e Toto insiem
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sulle corna e stufo omai ne sono, ¶ e a
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e Clarche. ¶ Ecco che omai la nave il porto
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che la soffoca e omai le toglie ¶ voce e
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ed occupiamci del presente omai. ¶ Qual fui ti sarò
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d’impegno: ¶ disse che omai la vigoria primiera ¶ il