Remigio Zena, L'ultima cartuccia, 1895?

se io fin d’ora presumessi un dominio che

dichiararsi già sufficientemente istruito, ora che conosce il sommario

per cinque minuti. ¶ - Ed ora, sergente Faraone, veniamo all

più tardi, forse un’ora dopo, aperta la cassa

nel ripostiglio attiguo ed ora improvvisamente fornita d’olio

astuzia, l’ipotesi fatta ora da voi che si

dirò io fin d’ora: sia che non ci

sarà altrettanto al dibattimento. - Ora che avete da obiettare

di guarnigione; all’ultim’ora fu punito e non

per Isernia, a qualunque ora si parta da Sulmona

passato la notte, per ora non si sa: la

la prego fin d’ora, per non dimenticarmene, di

sotto il porticato. - Ed ora spiegatemi come mai nei

che una domenica, all’ora della libera uscita, foste

sarò trovato a quell’ora nella sala di scherma

il giorno e l’ora, il negozio, la fabbrica

rimasi perplesso fino ad ora, una battaglia terribile si

inutile. - Signori del Tribunale, ora la carta è gettata

testimonianza della Di Crescenzio ora ridonderebbe tutta a mio

lealtà: non l’apra ora, aspetti ad aprirla in

in mia facoltà. Se ora vi pentite d’un

appiglio per costruire almanacchi. ¶ Ora, ciò che importa è

come diavolo si chiamava? ora è colonnello anziano - glielo

a casa per l’ora di pranzo. ¶ - Dovrebbe tosto

Più tardi lo sapremo. Ora lei ha bisogno di

goderne il frutto, e ora inferocita dal pericolo non

da più di mezz’ora? Che c’è da

Lasciatelo così, non toccatelo. Ora dorme. ¶ - Non c’è

svegliato, probabilmente tra un’ora circa, forse prima, forse