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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «oro»

nautoretestoannoconcordanza
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notte, che spolverava d’oro anche il cielo, velavano
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sangue e aureolato d’oro; la Vergine celeste ritta
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palpitavano come volandole d’oro sopra un campo di
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dondolavano i pendenti d’oro fino, sui capelli ondati
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brillòcche celestone montato d’oro dove dentro custodiva una
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mandavano bagliori umidi d’oro, i vetrici i salicastri
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a quella scia d’oro. Sotto le fratte che
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balenò un pallore d’oro, oltre le pioppete umide
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stendeva un telo d’oro nel recinto. Sotto quella
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lattati con sonaglioli d’oro che scampanavano su sentieri
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argento spolverato di lucentissimo oro: il faro, che frangendosi
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libri mascellari filettati d’oro, l’incisivi cariati e
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crepuscolari gementi lacrime d’oro, guardie sagomate di nero
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candelabri coi lucignoli d’oro. Fantastici melograni esplosi, granivano
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irradiava un bozzolo d’oro. Dei bruchi cardavano alacri
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e la aureola d’oro. ¶ — Chi vi protegge? ¶ — Isaia
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torri di monete d’oro. Si diceva che la
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era una libbra d’oro e che nell’anulare
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Oracolo. Tutto lustrente d’oro, anche in bocca, abbacinava
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mette tanti napoleoni d’oro fino a che non
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granturco, che pareva d’oro, dentro un canestro — Pioverà
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tappezzata di teli d’oro, chiariva nella buriana. La
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aria, degli insetti spolveravano oro sulla tomba. I risucchi
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videro selvagge anitre d’oro innalzarsi nell’azzurro acquoreo
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la frappa intaccata d’oro. Su tutta la foresta
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quali stillavano lacrime d’oro. Isaia pareva invocare l
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in una raggiera d’oro, stava per tuffarsi nel
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scalpellava una cupola d’oro acceso. L’arcata del
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Repentinamente i gelsi svettarono oro, i cristalli fusero oro
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oro, i cristalli fusero oro, i pioppi s’imporporarono
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tralucente il calice d’oro: con questo segno vincerai
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areoplani mettevano sfrullazzore d’oro nel cielo, i draghi
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di luna, lucciole d’oro volavano sul drappo di
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mettevano un tremito d’oro sul cielo incenerito. Le
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facciate dei cascinali, lampava oro sugli ammattonati, stiepidiva le
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fioriti di bagliori d’oro. ¶ I crepacci della linea