parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, I racconti della quiete, 1896

concordanze di «ove»

nautoretestoannoconcordanza
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tremante, lontano dalla casa ove mia madre, cerea ne
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sera, talvolta, nel saloncino ove attendevamo l’ora di
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porta, alla triste porta ove la morte stava per
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sfarzosa, no, la casa ove l’illustre professore Ense
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so tutto, ma ditemi ove si passa. ¶ Il ferroviere
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un piccolo gabinetto elegante ove la luce filtrava discreta
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ben questo il luogo ove si era appuntata tante
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rivide, tutto ricordò; e ove non ricordò, con misteriosa
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solo, qui nel silenzio ove la grande colpa fu
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il cuscino dell’inginocchiatoio, ove già sua madre aveva
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argento eran morti, là ove tante cose eran morte
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nel suo bell’orto ove le piante facevano a
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a usurpare il posto ove già eran cresciuti sani
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suo padre, quella villa ove in quel momento madonna
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senza però fargli noto ove si trovasse, naturalmente. ¶ Tutte
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isola, in uno spazio ove non giunge il musco
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e si volgon indecisi ove ne viene il canto
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io consultai il tacquino ove il nome dello sconosciuto
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ben piccolo il camposanto ove dormiva in pace il
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tutta verde e quiete, ove dormiva così in pace