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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Sciogli la treccia, Maria Maddalena, 1920

concordanze di «ove»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
cartone a quadretti geometrici, ove, con un lungo spillo
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1920
dimorava nella capitale inglese, ove suo padre esercitava con
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scriver libri – libri anzi ove l'amore snuda sé
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folla dei Palaces cosmopoliti, ove s'incontrano a decine
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1920
una bella serena finestra, ove al mattino il sole
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1920
a piè della scalinata, ove una folla di bellissime
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d'una terra spensierata, ove, su tutte le miserie
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minuti. Nella vecchia Spagna, ove tutto procede alla mercé
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1920
per queste libere strade, ove incontro fiori che mi
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1920
cappa e di lancia, ove il toro diede prova
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1920
isola di Santa Clara, ove, in quell'ora calma
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1920
camera vostra da quella ove tra poco si addormenterà
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1920
faceva pensare alle nicchie ove si custodiscono i tesori
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1920
leggermente la mia spalla, ove rimase un po' di
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sonvi dappertutto, nei luoghi ove convengono donne galanti, certe
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in quelle sale medesime ove ogni giorno ero solito
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1920
di-virtù!... Corrono tempi ove tutto passa traverso gli
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1920
Sebastiano, la bella Concha, ove pensai che fosse più
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1920
di «trente et quarante» ove c'erano state quattordici
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È andato a Londra ove dimora suo padre. Tornerà
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M.me de Lonard, ove la gloriosa cantante aveva
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alle buie camere pomeridiane ove si consuma il tradimento
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sorgente piena di natività ove ogni labbro si disseta
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ogni labbro si disseta, ove la febbre dionisiaca del
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1920
danzatrice ignuda nei conviti ove rideva il buon vino
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cedri e dei carrubi, ove ridono bianche fontane fra
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1920
è lecito scriver libri ove bruci l'ardore dei
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di Madlen, nella stanza ove ancora ondeggiavano i fumi
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Sciampagna, in quella vita ove tutto brucia, urla, splende
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ogni giorno più inafferrabile, ove i piccoli pregiudizi, tanto
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1920
e riveder la muraglia ove cadde ferito il giovine
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arrampicava tra case decrepite, ove i panni sciorinati tra
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delle case più antiche, ove, ogni tanto, qualche treccia
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a quelle cartoline illustrate ove sono dipinte viole del
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furono scagliati nella gabbia, ove piombarono quasi di volo
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Dormono. Son case mediocri, ove regna l'abitudine. Anche
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d'una strada nascosta, ove non passava quasi nessuno
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d'una città immensa, ove la febbre della gioia
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i suoi occhi dorati, ove pareva salisse dal fiore
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capitale dell'antica Navarra, ove il condottiero Ignazio da
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romantica, un po' addormentata, ove il secolo ventesimo, pieno
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malagevoli, campi senza fertilità, ove ogni tanto s'incontra
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1920
nel silenzio della Basilica ove si eterna il sogno
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il sogno di Bernadette, ove a migliaia brillano i
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terribile città del dolore, ove giungono gli inguaribili di
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occhi scuri, troppo fissi, ove la giovinezza era già
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a piè della collina, ove più tardi sorgerebbero le
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villaggio di quaranta catapecchie, ove Bernadette visse i primi
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il camino la pentola ove usava ogni giorno cuocere
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riversi e gonfi, attente ove mettere il piede. ¶ Ora
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tale da nominarsi miracolo, «ove non sia congiunta con
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nostra, piena di templi ove si vende Cristo e
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Cristo e di postriboli ove si vende l'amore
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venivo dalle città infernali, ove splendono le vetrine del
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piacere... Venivo dai roghi ove arde la torbida fiamma
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1920
profumano di ciprie scintillanti, ove i bicchieri brillano, l
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1920
sorgevan dalla rupe medesima ove nacque il sogno di
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1920
ai giardini dell'Esplanade, ove i mercanti assalivano a
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1920
del mondo, la tomba ove seppellirò il mio cuore
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urlare nelle coltri sconvolte, ove uccideranno, sotto il bacio
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1920
bottega di atroce medievalità, ove governan senza pudore il
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1920
coinvolge in sottili formule ove la nostra vana spiritualità
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partita fra quattro despoti, ove ognuno si giocasse il
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della peccatrice di Mágdala, ove saliva l'ultima canzone
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1920
palmeti, su l'erba ove nascosta gérmina la fragrante
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statue, dai frontoni dipinti, ove i mimi imbellettati come
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alle bacheche dei cambisti, ove rilucevano le monete auree
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per i vicoli ambigui ove le belle prostitute di
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oscure moltitudini di Lourdes, ove un giorno eravamo tornati
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povertà, una sala mistica ove le turbe inginocchiate aspettavano
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danzatrice ignuda nei conviti ove spremuto rideva il grappolo
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gemme della folle Tiberiade, ove nessuna finestra mai si
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gloriosa di eccelsi cristalli, ove ogni fiamma si rompeva
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tumidi, e quelle facce ove la speranza del miracolo
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quivi, come nelle Arene ove si vede sprizzare il
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sangue rosso del combattimento, ove cadono le belle fiere
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danzatrice ignuda nei conviti ove spremuto rideva il grappolo
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di ortopedìa, nelle barelle ove tremavano i moribondi, sui
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dramma, la torturata creta ove s'imprimerebbe, davanti alle
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agonìa. ¶ Dentro quelle vasche, ove pareva si conservasse l
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mondo – questa buia Lourdes – ove ancora un Cristo poteva
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Mágdala... ¶ E sul guanciale ove discioglierai la tua treccia
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mezzo a questa morte, ove ti condussi per intendere
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questa città così deserta, ove si comprime a stento
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formidabile. Nella sua casa, ove par che ogni uscio
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fra queste mura stinte, ove pesa l'ombra della
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danzatrice ignuda nei conviti ove spremuto rideva il gráppolo
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1920
cedri e dei carrubi, ove ridono bianche fontane fra