Vittorio Alfieri, Filippo, 1783

mai gradito al mio padre e signore? ¶ Ma tu

l´innocente figlio al padre irato ¶ parlar, vedresti... ¶ Carlo

di me: nudriala il padre; ¶ quel padre sì, cui

nudriala il padre; ¶ quel padre sì, cui piacque romper

me nel cor del padre, ¶ quanto il dolore entro

cape in cor di padre, il credi; ¶ ma il

tu non sai ¶ qual padre io m´abbia: e

turba; ei d´esser padre, ¶ se pure il sa

ch´ei t´è padre e signor rammenti ¶ sì

falli ¶ mi appone il padre. Il solo, ond´io

mi vi trarrà del padre, ¶ che ha in sé

m´ami; al crudo padre ¶ sottratti. ¶ Carlo ¶ Oh donna

non ho, che il padre; che onorar di un

il deggio. ¶ Silenzio al padre, agli altri sprezzo oppongo

tremendo, venerabil, sacro ¶ di padre il nome, o quel

da un figlio il padre ¶ mai non l´attende

tradito, e d´infelice padre, ¶ qual sia lo stato

re temer, né il padre ¶ dei lusingar: pronunzia. ¶ Isabella

voce anch´odo ¶ di padre in me... ¶ Isabella ¶ Deh

farsi pel figlio al padre, ¶ chi più del figlio

paterne tue cure. ¶ Di padre a lui mostra l

l´ira di un padre; eppur, qual figlio ¶ può

un detto ¶ di vero padre, in suo gran cor

vedrai, ch´io so padre anco mostrarmi; ¶ più che

il figlio e il padre una madrigna fora... ¶ Filippo

i nomi ¶ e di padre e di re: ma

almeno, ¶ da che il padre non ami, il re

patria tua, nulla pel padre; ¶ e il troppo udir

amare io deggia un padre; e il mezzo ¶ con

peggio in lui. ¶ Carlo ¶ Padre, ma trammi al fine

impunito tradimento speme. ¶ Carlo ¶ Padre, e fia che a

come offendo io ´l padre, ¶ nel reputarlo di pietà

in suono ¶ dolce di padre, ho il mio figliuol

se accettarlo pur dal padre or debbo, ¶ e tu

faccia mia. Ti è padre, ¶ ti è padre in

è padre, ¶ ti è padre in somma: e fia

figlio assai, che il padre. ¶ SCENA II ¶ CARLO ¶ Carlo

al fin grazia del padre. ¶ Per quanto io vaglio

in core ¶ di un padre immerger potrem noi l

non vi ascolta il padre; il re qui v

l´ira di un padre affronterò; che padre ¶ tu

un padre affronterò; che padre ¶ tu sei pur sempre

al figlio incontro al padre, andranne ¶ parte sì grande

impero. ¶ Del re, del padre insidiar la vita, ¶ misfatto

e dolce ¶ crescea del padre, dai più teneri anni

ira... Ah! tu sei padre; ¶ non adirarten, ma al

né il debbe, un padre. ¶ Filippo ¶ ... Pietade al fine

e pietà seguo. Ah! padre io sono; e ai

e ai moti ¶ di padre io cedo. Il regno

Perez ¶ Di Carlo al padre... ¶ Filippo ¶ Ed al tuo

sei di Carlo il padre: ¶ e chi ´l dolor

dolor di un disperato padre ¶ non vede in te

te? Ma, tu sei padre ancora ¶ de´ tuoi sudditi

tante spade preceduto il padre? ¶ Filippo ¶ Di notte, solo

duce tu sei?... tu, padre? — ¶ Di me disponi a

uopo? e quali!... ¶ Ah padre! indegni son di un

degg´io? Risparmia, o padre, ¶ i vani oltraggi: ogni

Non mi sforzar, deh! padre, al fero eccesso ¶ di

re, tra figlio e padre, ¶ le leggi, il cielo

non me compiango, o padre. ¶ Filippo ¶ Temerario, in tal

trama. A chi del padre ¶ il sangue vuol, (s

la madrigna abborre ¶ del padre al par) nulla parrebbe

Gomez ¶ Lo accusa ¶ il padre stesso; e prove... ¶ Isabella

e prove... ¶ Isabella ¶ Il padre?... E quali ¶ prove ne

non credea; che il padre, il padre stesso, ¶ il

che il padre, il padre stesso, ¶ il proprio figlio

figlio di un orribil padre. ¶ Isabella ¶ Raccapricciar mi fai

virtù mentita ¶ del rio padre si adira: a sé

Oh non mai visto padre! Ma, più iniquo ¶ il

amore?... A un cotal padre ¶ penetrare il mio amor

sei di parricida; il padre ¶ ti accusa ei stesso

atroce trama ¶ ei del padre svelommi. ¶ Carlo ¶ Incauta! ahi

tardar, t´invola: il padre sfuggi, ¶ la morte, e