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Vittorio Alfieri, Virginia, 1783

concordanze di «padre»

nautoretestoannoconcordanza
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Virginia appresso il fero padre armato ¶ di disdegno, di
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pria ti strinse ¶ il padre a lui, che a
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oltre, apprendi, ¶ ch'è padre a lei Virginio; e
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a un tratto, ¶ e padre, e sposo, e libertà
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forza. Io d'alto padre ¶ figlia, certo, son io
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nostra. Ogni marito e padre ¶ saprà, se figli abbia
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ebbi altro che il padre; ¶ priva di lui, come
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ingiuria: in campo il padre ¶ si stava; e udita
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troppo è necessario il padre. ¶ Non lungi è il
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mio cresciuta, ¶ amor del padre, e mio. V'ha
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vero, o finto, il padre ¶ qual è della donzella
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lice, ¶ s'anco il padre non v'è. ¶ Popolo
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Popolo ¶ Ben dice: il padre ¶ è necessario. ¶ Marco ¶ Non
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Non è conscio il padre, ¶ vel dissi io già
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speme, amor, pietà di padre. — ¶ Ma, più mi appresso
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chiederlo ardisco; son io padre ancora? ¶ Icilio ¶ Finor tua
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io. Ma tu sei padre; ¶ un'arme hai tu
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e osai ¶ chieder del padre. — Oh qual terribil grido
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la plebe andarne ¶ tremante padre, e chieder lagrimoso ¶ tua
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render la figlia al padre, a me la sposa
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la causa: ¶ tu sei padre, e nol senti? O
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fratel, del figlio il padre: ¶ corrotti i vili, intimoriti
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essa io sparsi. ¶ Squallido padre, canuto, tremante, ¶ ad ogni
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canuto, tremante, ¶ ad ogni padre io narrerò la trista
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oh gioia! ¶ Virginio! ¶ Virginia ¶ Padre! ¶ Virginio ¶ Oh ciel! Figlia
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abbraccio sì, finché nomarti ¶ padre a me lice. ¶ Numitoria
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rivederti mai. ¶ Icilio ¶ Misero padre! ¶ non che parlar, può
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duolmi esser marito, e padre; ¶ grande è dolcezza, ancor
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e inerme sono; e padre, e sposo, ¶ e tutto
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sangue!... Ah! trucidarli pria. — ¶ Padre io non son; se
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non ancor contaminato, scorra, ¶ padre, sposo, ferite: eccovi il
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il cor di un padre omai romano troppo. ¶ A
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si concede. Oh sventurato padre! ¶ brevi hai momenti a
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valor canuto di guerriero padre, ¶ e di tribun sediziose
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la legge? ¶ Virginio ¶ Odimi. — Padre io son, pur troppo
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pur troppo! ¶ e come padre io tremo. Invan mi
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figlia a un vero padre torre? ¶ Serbargliela anzi del
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Io son soldato, io padre, ¶ io cittadin: d'ogni
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non pera. ¶ Virginio ¶ ... Misero padre!... A che son io
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ira mia: canuto, e padre, ¶ è l'un; possenti
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qui vedrai. ¶ Virginia ¶ Col padre favellasti? ¶ Numitoria ¶ Pentito sei
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amante;... ¶ e del tuo padre. ¶ Numitoria ¶ Oh crudo!... ¶ Virginia
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Oh crudo!... ¶ Virginia ¶ Il padre! ¶ Appio ¶ Tutti. ¶ Cade chi
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pietà... L'amante... il padre... ¶ Numitoria ¶ Spenti ¶ due tali
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mio amante, e il padre, ¶ vita serbar mai non
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Or sei Romano, e padre. Accenna dunque; ¶ ratto al
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gran tempo. ¶ Appio ¶ Qual padre il de'? ¶ Qual roman
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il de'? ¶ Qual roman padre il debbe. ¶ Appio ¶ Rotto
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infausto giorno! ¶ Virginia ¶ O padre, ¶ tu vivi almen; tu
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Me misera! Anco il padre?... ¶ Virginio ¶ È ver, son
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son di Virginia il padre: ¶ un traditor fu Icilio
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d'inganno trar misero padre, ¶ che tal si crede
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pria sei tu? ¶ Virginia ¶ Padre, tu cangi ¶ in questo
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de' sua figlia ottimo padre, io t'amo. — ¶ Deh
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morte. ¶ Virginia ¶ Oh... vero... padre!... ¶ Numitoria ¶ Oh ciel! figlia