Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

è mandato da suo padre in rifugio in casa

al cor d'un padre ¶ È udirsi dir che

una innocente. ¶ ADELCHI ¶ O padre, ¶ Ch'io corra ad

ancora ¶ Lascia. Tu al padre ed al fratel rimena

dov'ebbe regno il padre, ¶ Ove han fautori a

non sia, voce di padre ¶ Che benedice? A lui

che troppo presta, o padre, ¶ Una parola dal tuo

l'affretto. ¶ ADELCHI ¶ O padre, un altro ¶ Giorno io

cangia. Il core, o padre, ¶ Basta a morir; ma

non ti sfugga: il padre ¶ Te lo comanda. ¶ SCENA

fratel tuo, dinanzi al padre, in mezzo ¶ Ai fidi

benedetta ¶ Voce de' miei! Padre, fratello, il cielo ¶ Queste

della vendetta. ¶ ERMENGARDA ¶ Oh padre, ¶ Tanto non chiede il

l'ameresti ancor? ¶ ERMENGARDA ¶ Padre, nel fondo ¶ Di questo

è nulla per me. Padre, un estremo ¶ Favor ti

d'un re. ¶ ERMENGARDA ¶ Padre, concedi ¶ Ch'io mi

dura inchiesta ¶ Quando, o padre, mertai? ¶ DESIDERIO ¶ Venuto è

opposti sieno? ¶ ADELCHI ¶ O padre! ¶ Un nemico si mostra

la salvezza di tal padre oprai, ¶ Uomo di Dio

tu lasci ¶ Quel che padre tu nomi. Il suo

desiato amplesso ¶ Del gran padre Adrian giunger m'è

volte il mio gran padre ¶ Corse; una gente che

sommo Levita, il comun padre, ¶ Il nostro amico, in

l'hai respinto. Il padre tuo n'esulta; ¶ Tutto

alte ¶ Lodi d'un padre. Salvator d'un regno

il tuo guerriero, o padre, ¶ Ubbidiente seguiratti. ¶ DESIDERIO ¶ E

canizie mia, braccio del padre ¶ Nella battaglia, e ne

teco. ¶ ADELCHI (avviandosi) ¶ O padre; accorri. ¶ Veglia alle Chiuse

ADELCHI, e DETTI ¶ ADELCHI ¶ Padre, ti trovo! ¶ (s'abbracciano

ADELCHI ¶ Oh! che rammenti? ¶ Padre, tu vivi; un alto

riposo, a difesa, o padre, intanto ¶ Restar potrai: cinta

io ti confido il padre. ¶ Il duca di Verona

mio vigor: partiamo. ¶ ADELCHI ¶ Padre, io t'affido a

E teco ¶ Aspetterò. ¶ ADELCHI ¶ Padre... ¶ (a un soldato che

lunge io sarò; pel padre ¶ Io pregherò, per quell

mia mente suprema. Al padre, Ansberga, ¶ Ed al fratel

loro! - Oh cielo! il padre ¶ Negli artigli di Carlo

fino alla tomba, al padre ¶ Lasciar questa memoria; il

è questo. ¶ Conserva al padre la sua speme: ei

resta per ora; al padre ¶ Fa che di me

egli è; difese il padre: or questo ¶ Gli è

Parla, o crudele, al padre. ¶ ARVINO ¶ La luce ei

D'immedicabil colpo. Il padre ei chiede, ¶ E te

Senza lamenti che del padre, e sparsi ¶ Innanzi ad

Ahi, figlio! ¶ ADELCHI ¶ O padre, io ti rivedo! Appressa

di pace, ¶ Credilo, o padre, è giunta; ah! pur

i lamenti, ¶ Cessa o padre, per Dio! Non era

quale ¶ La imploreresti al padre tuo, se il cielo

Solo d'Adelchi il padre, ¶ E il pio ministro

mio diletto! ¶ ADELCHI ¶ O padre, ¶ Fugge la luce da