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Paolo Maspero, Odissea [traduzione da Omero], 1867

concordanze di «padre»

nautoretestoannoconcordanza
1
1867
aspra vendetta ¶ Farà del padre, Oreste. A quel consiglio
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1867
ricercar novelle ¶ Del caro padre, e a far di
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1867
cor trasfusa ¶ Il gran Padre le avea. Poi dall
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1867
molestasse, e dell'assente padre ¶ Così dato gli fosse
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1867
volta, o sei del padre ¶ Ospite antico? ché ben
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1867
giunto ¶ Vi fosse il padre tuo, come la voce
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1867
ei poscia impetrò dal padre mio ¶ Che soverchio l
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1867
doni, ¶ Quali di tanto padre a cara figlia ¶ Si
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1867
e cerca aver del padre ¶ Novelle, o dalle genti
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1867
gli avea l'amato padre ¶ A tradimento ucciso? E
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1867
egli rispose, ¶ E di padre a figliuol, sono i
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1867
così dicea, del caro padre ¶ Una fervida brama in
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1867
cedean del re suo padre ¶ L'antica scranna, ove
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1867
era congiunto; convivean col padre ¶ Gli altri, e del
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1867
Gli altri, e del padre custodìan gli averi. ¶ Ma
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1867
forza. Un caro, illustre ¶ Padre io perdei, che pure
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1867
a voi fu sempre ¶ Padre assai più che re
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1867
presentarsi ¶ Ad Icario suo padre alcun non osa, ¶ Che
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aiuto! Che se il padre mio ¶ Di voi qualcuno
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1867
dì n'avrebbe ¶ Il padre mio, che forse ancora
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1867
scopro ¶ Che vive il padre, e in Itaca ritorna
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1867
dì re nostro, ¶ Anzi padre benigno. Io non accuso
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1867
antichi amici ¶ Di suo padre, a Telemaco la nave
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1867
avanza la virtù del padre, ¶ Di raro la pareggia
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1867
orme ¶ Andrai del caro padre all'alma Pilo. ¶ E
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1867
d'uopo di mio padre in cerca. ¶ A questo
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1867
in cerca di tuo padre, ¶ Se da gran tempo
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1867
dove si nasconde il padre ¶ E qual destino il
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1867
gli esorta accanto al padre ¶ E al fratel Trasimede
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1867
Chieder potesse del lontano padre, ¶ E procacciarsi fra le
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1867
Che a me fu padre, e per valor famoso
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1867
vicende: solo di mio padre ¶ Non piacque a Giove
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1867
gorghi. È per mio padre ¶ Ch'io ti stringo
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1867
d'ingegno ¶ Con tuo padre potea, tanto l'eroe
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1867
Giusta vendetta fe' del padre Oreste, ¶ E la Grecia
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1867
caro, come già tuo padre ¶ Sotto l'iliache mura
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1867
a vendicar l'amato ¶ Padre, d'Atene fe' ritorno
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1867
dessa, che onorò tuo padre ¶ Più che tutti gli
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1867
e celibe col vecchio ¶ Padre ancora abitava. In solitaria
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1867
lato il mise ¶ Del padre, che fra lor così
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1867
se aspettar che il padre ¶ L'ospite nominasse, o
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1867
consiglio. ¶ Come del morto padre s'addolora ¶ Un giovinetto
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1867
prudenza singolar fornito ¶ Il padre mio dicea. Benigno or
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1867
si scorge ¶ Di qual padre nascesti. Agevolmente ¶ Si riconosce
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1867
per aver novelle ¶ Del padre io venni. Una superba
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1867
verace, immortal Proteo, che padre ¶ A me si dice
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1867
gli giovi ¶ Andar del padre navigando in traccia. ¶ Tacque
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1867
Sparta andò del caro padre in cerca. ¶ A tal
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1867
pèra, ¶ Come quello del padre, anche il suo nome
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1867
Pilo ¶ Per conoscer del padre i fati occulti, ¶ Io
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1867
servo ¶ Che diemmi il padre il giorno di mie
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1867
Ch'ei mite come padre un dì reggea. ¶ Misero
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1867
figliuol, se il caro padre, ¶ che un demone maligno
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1867
veneranda genitrice e il padre? ¶ Su via, ti leva
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1867
dice: ¶ Non è ver, padre mio, che mi prepari
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1867
ne indovinò l'accorto padre, ¶ E sorridendo le rispose
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1867
siamo, e che mio padre ¶ Si chiama Alcinoo, ed
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1867
gli stranieri ¶ Dal gran Padre de' Numi, e non
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1867
E all'albergo del padre, ove adunato ¶ Tutto il
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1867
l'han chiesta al padre! ¶ Così talun direbbe, ed
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1867
se vuoi che il padre ¶ Ti rimandi a' tuoi
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1867
i fioriti ¶ Orti del padre mio, così vicini ¶ Alla
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1867
lei di fronte il padre ¶ Vedrai, pari ad un
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1867
Al tetto ¶ Giunta del padre, si fermò nell'atrio
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1867
dimora il mio buon padre. ¶ Ma tu segui in
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1867
al regio ostello, ¶ Ospite padre, tolse a dir Minerva
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1867
al ciel converso, ¶ Giove Padre, proruppe, ah fa' che
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1867
eroe, così dicendo: ¶ Ospite padre, orsù, tu pure in
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1867
mutata, e grida: ¶ Ospite padre, un cieco ancor potrìa
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1867
Era dal suo gran Padre in quell'istante ¶ Ritornata
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1867
Numi ¶ Così dicea: Saturnio Padre, e tutti ¶ Voi beati
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1867
tu felice sempre, ospite padre, ¶ E sperda il vento
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1867
mi dicea Nausitoo, il padre mio, ¶ Ch'era con
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1867
la madre e il padre, ¶ E me Nessuno chiamano
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1867
resta che pregar tuo padre, ¶ Il re Nettuno. - Se
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1867
si vanta ¶ D'essermi padre e la perduta luce
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1867
godesti ¶ Di chiamarti mio padre, ah! fa' che Ulisse
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1867
ostello ¶ Li condusse del padre, ove, giungendo, ¶ Videro su
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1867
tua moglie, e tuo padre, che nudrito ¶ T'ha
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1867
sue frecce? Parlami del padre, ¶ Di mio figlio mi
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1867
chiamato. Il tuo buon padre ¶ Vive fra i campi
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1867
ed egli, ucciso il padre ¶ In moglie la condusse
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1867
ambita. Ma sposarla il padre ¶ Volea solo a colui
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1867
suo ritorno il caro ¶ Padre, ed ei gettarassi al
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1867
ed ei gettarassi al padre in braccio. ¶ Ma l
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1867
Ahi! campion di mio padre io più non sono
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1867
saprei! ¶ Del tuo buon padre nulla udir m'avvenne
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1867
armenti a custodir del padre. ¶ Se, al ritorno pensando
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1867
acceso il Dio, ¶ Saturnio Padre, giusti Numi, esclama, ¶ Ah
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1867
mi diedi. ¶ Il gran Padre de' Numi e de
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1867
con questi detti: ¶ Giove Padre, chi più fra gl
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1867
tristo vaticinio ¶ Di mio padre avverarsi. Ei mi dicea
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1867
tentò, perché a suo padre ¶ Obbedir non mi piacque
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1867
valore ¶ Non men del padre. Ma, pur troppo, alcuno
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1867
Creta, e mi fu padre un saggio ¶ E ricco
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1867
la solinga ¶ Notte al padre pensando, non potea ¶ Al
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1867
io stesso ¶ Mentre del padre vo cercando invano. ¶ Più
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1867
me fu sempre ¶ Come padre benigno, allor che i
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1867
Così potessi ¶ A mio padre narrar quale accoglienza ¶ Io
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1867
ciò piacesse ¶ Al gran padre de' Numi! ed io
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1867
allarga ¶ Pria che al padre sia noto il nostro
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1867
forti figli ¶ Il fe' padre, d'Antìfate e di
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1867
Ed Ulisse m'è padre, se pur vive ¶ Mio
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1867
se pur vive ¶ Mio padre ancora; perocché già forse
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1867
della madre ¶ E del padre d'Ulisse mi favella
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sue mogli ¶ Avea mio padre una fenicia donna, ¶ Grande
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1867
Gli mostrò di mio padre, e gli rispose: ¶ Io
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gli altri di mio padre al regno, ¶ Ed alle
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1867
lucenti. E quale un padre ¶ Il figlio abbraccia, che
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1867
di vegliar costretto. ¶ Sì, padre mio, Telemaco rispose, ¶ Per
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sul letto di mio padre i ragni. ¶ Benché in
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farei ¶ Che venisse mio padre. Il tuo messaggio ¶ Compiuto
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vuoi tu? Sono tuo padre, ¶ Il padre tuo, che
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Sono tuo padre, ¶ Il padre tuo, che tanto hai
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dicea, che Ulisse ¶ Il padre mio non sei: ma
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1867
ti desta ¶ L'amato padre, or che in tua
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Deh! narra, ¶ Narra, o padre, qual legno e quai
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garzone: È grande, o padre ¶ La gloria del tuo
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E il suo gran Padre? ¶ Certo, a lui rispose
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1867
non sono ¶ Quali tuo padre, ad Ilio navigando, ¶ Qui
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giovinetto: In breve ¶ Vedrai, padre, chi sono, e se
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1867
d'Eumeo ¶ Favellava col padre il buon garzone, ¶ I
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Dunque oblïasti che tuo padre un giorno, ¶ Dal popolo
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lui torcendo, dolcemente al padre ¶ Guarda, e ride il
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1867
In traccia di tuo padre. Or dimmi, o caro
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1867
Aliterse, ¶ Vecchi amici del padre, eran seduti; ¶ E si
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lunga assenza ¶ Un amoroso padre accoglie il figlio ¶ Che
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è la vergogna. ¶ Giove Padre, sclamò l'accorto Ulisse
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Alla percossa dell'amato padre ¶ Telemaco si cruccia; e
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avvenga! ¶ Sia come dici, padre mio, rispose ¶ Il buon
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a Niso Dulichiense, ¶ Al padre tuo, che buono al
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1867
confidando ¶ Nell'aiuto del padre e de' fratelli, ¶ Molte
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1867
più che prima, il padre mio ¶ E la mia
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1867
Mentre assente era il padre ed io fanciullo, ¶ Abbia
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luce. ¶ Oh qual mai, padre mio, strano portento! ¶ Telemaco
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scettro. E fu Minosse ¶ Padre al buon padre mio
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Minosse ¶ Padre al buon padre mio Deucalïone, ¶ Da cui
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Vergine si congiunse, e padre il fece; ¶ E tu
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i Proci. Il caro padre ¶ Non oblïava l'Ulisside
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cura, ¶ E tacito nel padre intende il guardo, ¶ Impazïente
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gioco ¶ Del mio gran padre vincitor sortissi. ¶ In questo
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con la testa il padre un cenno, ¶ E l
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trafigga. Ei quindi al padre ¶ Accostossi, e parlò: Padre
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padre ¶ Accostossi, e parlò: Padre, due lancie ¶ Ed un
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Melanzio, ha noi tradito! ¶ Padre, rispose il giovinetto, io
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Telemaco l'udendo, O padre, esclama, ¶ Guàrdati dal ferir
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aita, ¶ E chiedi al padre, che in punir gli
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sé ti chiama ¶ Il padre mio, che favellar ti
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tenea ¶ I disegni del padre, onde secura ¶ Compir sui
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Comparve alfin, mandato ¶ Dal padre suo, Telemaco a chiamarmi
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non t'avvicini ¶ Al padre mio? perché non gli
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a te consigli, amato padre? ¶ Telemaco rispose, a te
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campi ad abbracciar mio padre, ¶ A consolarlo; e tu
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prima ¶ E dopo il padre. Sotto le sembianze ¶ Di
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in traccia ¶ Del caro padre, e spïerò se ancora
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circondar di siepe. ¶ Il padre solo vi trovò, che
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mente, se il diletto padre ¶ Baciar dovesse ed abbracciarlo
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narici. Verso il caro padre ¶ Alfin s'avanza, se
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volte lo bacia, e, Padre, dice, ¶ Ecco, o padre
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Padre, dice, ¶ Ecco, o padre, chi cerchi: io son
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ti creda. - Vedi, o padre, vedi, ¶ Gli rispose l
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di ciò pensiero, o padre, ¶ E n'andiamo all
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Così dicendo Ulisse: O padre, un Dio, ¶ Per certo
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Indi vicino all'amoroso padre ¶ Altri a destra sedendo
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d'Antinoo il desolato padre, ¶ E negra nube di
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Giove interrogò, così dicendo: ¶ Padre e re de' Celesti
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ardimento e gagliardìa famosi! ¶ Padre, vedrai, Telemaco risponde, ¶ Che