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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

concordanze di «padre»

nautoretestoannoconcordanza
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clarino alla morte del padre. Quando gli raccontai dov
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salterà fuori anche mio padre. ¶ – Tuo padre, – mi disse
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anche mio padre. ¶ – Tuo padre, – mi disse, – sei tu
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Perché è morto tuo padre? ¶ E Nuto diceva che
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vizio, bisogna smettere. Mio padre diceva ch’è meglio
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hai tu se tuo padre ti dà via? Basta
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che fa piovere… Tuo padre l’ha fatto il
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come avrebbe detto suo padre: – Allora andiamo un po
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basta che guardi suo padre. Basta che vada in
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uscire dalle grinfie del padre. – Sarebbe meglio fosse nato
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verrà su come suo padre. ¶ – Ce n’è delle
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l’uva insieme al padre. Chi sa se anche
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Salto, nella bottega del padre di Nuto. Qui c
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facessero per me. Il padre di Nuto leggeva il
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suo nonno e suo padre avevano avuto la mania
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adesso quel Cinto. Suo padre gli era sempre addosso
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invece Nuto e il padre, dalla stalla. – Avete una
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i cacciavite… Se tuo padre ti lasciasse, io ti
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le spalle. – Per mio padre… – borbottò, – non glielo dico
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lavorava già con suo padre; lo vedevo al banco
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prete, che sembrava suo padre. Il sor Matteo gli
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un ferro per suo padre e mi vide davanti
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disse qualcosa a suo padre. Disse: – È andato qualcuno
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che tutti conoscevano suo padre e che lui nelle
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so, credo da suo padre e dai vagabondi; lui
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giocavano a carte. Suo padre, mi disse, era in
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e cercavamo. ¶ – Se tuo padre lo vede, – gli dissi
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senza ciglia. – Per mio padre, – disse. – Se me lo
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bicchiere, e raggiunse suo padre. Sparirono insieme nel sole
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lui, con quello stesso padre, magari con quella gamba
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roba dei nonni, del padre del sor Matteo che
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che capissi dove avessero padre e madre e la
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venisse, chi fosse suo padre o suo nonno, non
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figlio somigliasse a mio padre, a mio nonno, e
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a caccia. Già suo padre è morto in quel
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sua nello studio del padre. Fu una cosa che
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in faccia a suo padre come avesse la febbre
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storie. Tuo fratello, tuo padre, tua nonna, che fine
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che facevamo con tuo padre nella bottega? Lui diceva
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povero meschino come mio padre, per aprirti gli occhi
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credemmo. Diceva che suo padre aveva bruciato la casa
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cane abbaiava, che suo padre attaccava il manzo. Era
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Tírati su, – diceva il padre, – matta –. Ma Rosina era
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fatto nel cortile. Il padre sulla porta aspettava, tutto
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aveva sentito che il padre dava calci dappertutto, che
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visto la fiamma. ¶ Il padre era uscito fuori con
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nel prato perché il padre l’avrebbe visto come
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i piedi di suo padre, e la scaletta per
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gli fecero vedere il padre morto disteso sotto un
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altri soldi a suo padre, strizzava l’occhio anche
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seppe lei prima del padre e di tutti. La
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le dita, – trovategli un padre –. Ma quando fece per
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seppellirono senza che suo padre lo sapesse, ma lui
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signora Elvira e dal padre di Arturo, aveva un
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parlare. Arturo e suo padre si davano il cambio
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si rimise intorno al padre e gli faceva le