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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «pareva»

nautoretestoannoconcordanza
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sua discesa umana gli pareva, stando curvo sopra le
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altri della sua famiglia pareva il rampollo di una
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rideva a crepapelle. Gli pareva davvero inverosimile che lo
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il collo. Certo non pareva così raffinata e lisciarda
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nel ventre, che le pareva crescesse a vista d
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né guardare alcuno; le pareva che tutti potessero leggerle
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del Riotti, poichè gli pareva che il farmacista esagerasse
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rimordere il cuore; gli pareva d’essere ingiusto verso
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ora che il giovinetto pareva prendersi a gabbo la
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fumare la sigaretta, e pareva quasi che parlasse una
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tutta la sua persona pareva muoversi e vivere in
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amore. Qualche volta gli pareva di nascondere in sé
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non conosceva; ma gli pareva che fosse una forza
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sì forte, che gli pareva non ci fosser argini
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sé. Qualche volta gli pareva insieme di odiare acerbamente
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della bocca limpida, che pareva una bocca di donna
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trasparenza così delicata che pareva quasi azzurra e lasciava
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spiegarsene il perchè, le pareva che gli avrebbe perdonato
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di selvatica vita, che pareva splendere di continue palpitazioni
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piccola e nervosa, che pareva nella sua delicatezza esprimere
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grembo desideroso, cosìcché le pareva talvolta di sentirsi morire
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per davvero, a quanto pareva! Taluno si ricordò d
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un poco artifiziosi, che pareva un essere pressoché incapace
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essere onesto e gli pareva di riacquistare prestigio quando
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maturanza di grappoli e pareva bruciasse nei giardini con
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dardeggiava d’occhiate lusinghevoli, pareva quasi che volesse prosternarle
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in piedi. Non gli pareva quasi vero d’esser
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non era, o non pareva essere, vano. Più oltre
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occhi della Ruskaia e pareva divertirsi mezzo mondo a
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maggiore libertà. Ormai gli pareva che la sua casa
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alla sua vita. ¶ Gli pareva di avere in sé
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fatiche. Inoltre a lui pareva che avesse un cuore
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suo barbuto barone, che pareva sdilinquirsi a guardarla negli
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nervoso e venato che pareva un minuscolo gingillo nella
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occhio esperto, che involontariamente pareva quasi apprezzarne il valore
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sopra di lui, quasi pareva che tentasse di fasciarlo
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chiudeva un infinito scherno; pareva quasi domandargli: E tu
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è? ¶ La sua voce pareva un sottil zampillo d
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venivi a trovarci, mi pareva che venisse un estraneo
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con una esperienza che pareva singolare in lui, lo
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non è difficile! ¶ Mirabile pareva, in quel viola che
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sua capigliatura soavissima. Questa pareva potersi disciogliere per una
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di raggiere: così ella pareva essere, nell’ombra del
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quando tutto il resto pareva perduto, c’era sempre
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lettuccio d’inquieta vergine, pareva cominciasse con un buon
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sue braccia. Non le pareva più affatto che fosse
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un petto virile. Le pareva che la musica d
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una canzone scapigliata; le pareva in quel buio di
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egli più volte, poiché pareva ella non udisse. Quel
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l’istintivo amore. ¶ E pareva che, guardando Arrigo, entrambi
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odor di maggengo saporito pareva sentirsi dilatare nei fianchi
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quella voce, che gli pareva di non aver conosciuta
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rumor così lieve che pareva esser solamente una freschezza
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un amante, così le pareva naturale dirgli: « Préndimi nelle
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fra tutti più iracondo, pareva inseguirli da presso lungo
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tu sapessi!... ¶ In verità pareva un uomo perduto; la
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sua immaginazione, che le pareva di non esserne mai
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piacere degli uomini. ¶ Gli pareva che tutti indovinassero la
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vicini. E la folla pareva spingere col suo fiato
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un galoppo facile, e pareva nettamente il più forte
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Un sole in cui pareva scintillasse il pallido oro
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Bloomy Boy cedeva, Versilia ¶ pareva ormai incapace di contendere
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più di lui, anzi pareva che volesse ad ogni
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continuar quel gioco le pareva inutile, più che inutile
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sua mente calcolatrice, le pareva peccato buttar via quella
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cervello, ed anzi le pareva contenessero una incontrastabile verità
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e la vita le pareva più facile, quel sogno
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e, vicino a lei, pareva su le spine. Di
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e tanto splendeva, che pareva ruotasse; la casa parrocchiale
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ferma, così genuflessa che pareva una suppellettile della chiesa
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naturale delle cose; le pareva che in tal caso
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fiori sopra una fontana. Pareva le muovesse un dolcissimo
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ritornava in lui; gli pareva quasi che quel cielo
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diveniva più fanciulla e pareva scordarsi fra quella novità
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cose della terra gli pareva che nel suo sentimento
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a larghe tese, ella pareva più giovine di qualche
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ridere, vivere, splendere, gli pareva che ogni movimento svestisse
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una immobile ombra, che pareva subacquea. Le ville, i
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della donna perduta, e pareva quasi addormentarsi dopo aver
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era pur lontana, tutto pareva cedere al sonno, sentirsi
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dava noia, che anzi pareva ¶ in un certo senso
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ogni cosa per intorno pareva esser pregna di quest
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vicino alle finestre, che pareva, stendendo una mano, di
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affranta com’era, le pareva che mai le sue
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tornato?... Forse mai. Le pareva che non lo avrebbe
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e la vita le pareva inutile. ¶ Ma i giorni
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negli ultimi giorni, gli pareva di sentirla quanto mai
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le parlerò io. ¶ Ella pareva contare immensamente su la
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prestigiosa di questo nome pareva ravvolgerla in un velo
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un essere immondo; gli pareva che tutta la famiglia
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occhi; qualche volta gli pareva che i muri delle
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lor due soli. Gli pareva di sentirsi nelle braccia
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sua gran desolazione gli pareva di voler bene a
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sua fronte chinata, ella pareva guardarlo con infinita malinconia
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più. ¶ Tutto questo ella pareva esprimere con uno sguardo
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sguardo d’amore, che pareva gli offrisse con umiltà
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Quando eravamo soli, mi pareva che intorno a noi
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il calor del giorno pareva esser rimasto sospeso come
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a perdita d’occhio, pareva sopraffatto ed esausto per
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scherzosa luna. E le pareva che il ruscello cantasse
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la notte più stellata. Pareva che ogni stella avesse
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casa; entrava nei prati, pareva perdersi: ricominciava. Lontano, all
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dai rami, e le pareva di sentirsi ghermire. Poi
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tenace, fermo, continuo, che pareva stranamente fondersi col silenzio
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zanzare, che a lei pareva mandassero un gran romore
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bocca torta, nel ridere, pareva che sui labbri avesse
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paura? ¶ Non rispose; ma pareva che un’angoscia, una
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ma, ecco, insieme gli pareva che ombre passassero, in
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grande felicità. ¶ Anche gli pareva di rammentarsi un’altra
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pianura, ed ogni cosa pareva oscillasse in una dorata