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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

concordanze di «passi»

nautoretestoannoconcordanza
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mamma. Erano a due passi da casa loro; e
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dove sonnecchiava: a cauti passi di velluto bianco s
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il monastero a due passi di qui. ¶ Là dentro
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lenta, svogliata, sui miei passi. Sole e biancor di
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la trovo a pochi passi fuor del paese, svoltando
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poco lungi, circa duecento passi in linea retta dal
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qualche parola, ripartono a passi piú leggeri e piú
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in nero a due passi da me, seduta sullo
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via scelta. ¶ I miei passi cominciano a legarsi: a
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foresta di spiriti. Cento passi ancora, ed eccomi nel
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mi dirompe sotto i passi: le selci acuminate sono
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suo quartiere. A pochi passi, il collegio dei sordomuti
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d'un portico. Due passi innanzi, un androne si
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come uno sguardo. Venti passi in fretta su pietre
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lí dietro, a due passi. A ridosso degli usci
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pugni, scandalo e spavento. ¶ — Passi per le risse. Ma
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silenzio risuonavano de' suoi passi, nei giorni di sole
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la riconobbi, a pochi passi dal suo portone; né
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proseguire: torna sui propri passi: Santa Sofia, Molino delle
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la donna, a pochi passi dalla nicchia: mormora un
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di tutti i suoi passi, Vallone, Vittoria, Molino delle
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suoni gutturali di voce, passi caratteristici delle sue danze
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Sto qui a due passi – disse: salgano un momento