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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pino Cacucci, Punti di fuga, 1992

concordanze di «penso»

nautoretestoannoconcordanza
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il mio indirizzo. Pazienza, penso. Quando si è nelle
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fumarli tutti entro oggi, penso, e distendo la strisciolina
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Meglio tornarsene a casa, penso, non è una giornata
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potrei senz’altro permettermelo, penso. Non sono poi ridotto
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Potrebbero essere le dieci, penso. Il buio sembra calato
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averne viste di storie, penso. In quarant’anni avrà
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a casa, dico. Poi penso: è meglio che mi
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offrirsi una cena decente, penso. Ha smesso di piovere
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me… ¶ “Signore! Signore, scusate!” ¶ Penso che se vuole i
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cercare un’altra casa. Penso che dovrò affittare un
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stato acceso da nessuno, penso staccando la sacca di
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servirà a ben poco, penso, se fuori ce ne
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riprendere a far ginnastica, penso. Mi fermo dietro la
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caffè, guardando i passanti. Penso a Les Halles prima
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Domani avrò più fortuna, penso. Ho sbagliato a cominciare
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effetto fa da sobria, penso; devo sbrigarmi, se voglio
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trovarmi meglio,” e intanto penso che le ho pagato
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estrarre la pistola, e penso che è stata certo
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Mi alzo, ma non penso ad andargli incontro. Non
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tra le mani. Lo penso anch’io, ma sarebbe
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dice: “Forza, che se penso alla camminata che c
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che conosco. Vincerà lui, penso.” ¶ “Sì, è molto robusto
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un brontolio agonizzante. Pazienza, penso, ce ne sono tre
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rumore con ogni mezzo. Penso a Filippo, alla possibilità
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volta sul solito bastardo, penso. ¶ “È il Polacco. Vedo
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lasciare conti in sospeso. Penso che tu abbia abbastanza
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di assimilare questa sceneggiata. Penso sia ormai ora di
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ed evita di guardarmi. Penso che forse la storia
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Poi dice sconsolato: “Io penso che se si potessero
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pochi.” Continua a sorridere. Penso a Velasco con l
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migliore delle società possibili”. Penso ad Andrea Pazienza, in