Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

caldo, senza importanza, come per un fatto qualunque. Stupefatta

ella fremeva di ansia. Per lei, la passione era

volta, una tragedia: ma per Cesare Dias era, ancora

tragedia in tante esistenze, per alcune altre non è

la interrogava, così, forse per cortesia, mentre ella aveva

vedeva sola, camminando lentamente per la via di montagna

e opprimere il respiro per quel freddo, per quel

respiro per quel freddo, per quel biancore, per quella

freddo, per quel biancore, per quella desolazione di silenzio

devozione dell'amore, finiscono per essere amati, in un

non si contano più, per iscongiurare il freddo demonio

giogo, a voi, che per tanto tempo mi faceste

che era la Passione, per me, era fuggito vigliaccamente

che legarsi alla vostra, per sempre, sapendo la propria

ombra della vostra figura per ricoverarvisi. E questo cerco

amo così intensamente, che per una parola vostra andrei

il dono avrebbe avuto per voi la seduzione delle

Vi dico questo, malinconicamente, per spiegarvi la ragione della

ragione della mia umiltà, per farvi vedere che voi

io lo so: è per la vostra pietà, appunto

io vi amo: è per la pietà vostra, appunto

è l'amore istesso: per sempre, per sempre, niente

amore istesso: per sempre, per sempre, niente altro che

gioia, invocata sempre, sarà per me considerata quale una

fatto: probabilmente non avrete per me neppure della simpatia

tutta la vostra bontà per sopportarmi. Io... non potrei

incredulità, una decisiva sentenza, per me, di morte - ah

nè sul serio, nè per ischerzo: ho paura. Voi

le mani sulle orecchie, per un moto istintivo. E

E ancora una volta, per tutto questo che vi

una ferita insanabile; abbiate per me la indulgenza che

la indulgenza che avreste per un bimbo che, scherzando

fronte infuocata dalla febbre, per essere amato da una

imbarazzo: ed egli sapeva per prova che era la

ed obbedire all'amore. Per adesso, ella si mostrava

speranze, e senza desiderii: per adesso, ella si piegava

cosa di molto carezzevole per il suo vecchio cuore

giunta in cui Anna, per la ragione dell'età

del carattere, del temperamento, per la ragione istessa dell

aveva fatto proprio nulla per far nascere quell'amore

sua mente, una formula per consolarsi di quello che

Morelli? ¶ Cesare Dias finì per iscuotere tutta quella poca

nulla da dirle. Anzi, per affrontare subito le difficoltà

si metteva alla scrivania per scriverle un biglietto freddo

biglietto freddo ed aspro, per dichiararle che ella era

un'audace, una pazza, per dirle una di quelle

dagli occhi bigi. ¶ - E per chi? ¶ - Non mi ha

Laura, uscendo dalla stanza per troncare la discussione. ¶ Ma

con gli occhi chiusi per non vedere il suo

di collera, di disprezzo per la propria debolezza, poichè

paura di vedere sparire, per otto giorni, ancora una

una imminente occasione propizia, per lanciare la grande parola

parole e più fiato per convincerlo, soffrendo l'incubo

Laura e Stella; quando, per la millesima volta, ella

si sarebbe accomodato, almeno per allora, senza dover dire

disse, con accento profondo: - per questo ho domandato consiglio

vi pare... audace? ¶ - Caracciolo, per quella lettera? ¶ - Sì. ¶ - Non

piacere; questo è molto, per una ragazza - e aggrottò

un poco le sopracciglia. ¶ - Per farvi piacere: perchè era

matrimonio - osservò Cesare freddamente. ¶ - Per altri, forse: per me

freddamente. ¶ - Per altri, forse: per me, serve - gridò lei

segreto! Neanche un padre per una figliuola; e voi

onor vostro, vi salvate per un miracolo: dopo, vi

invadeva, avvelenandole il sangue; per la prima volta ella

lei, trasalendo. ¶ - Dicevo, che per rifiutare Luigi Caracciolo, dovete

curiosità, mentre ella piangeva. ¶ - Per carità, non mi fate

così docile, così umile, per tutto quello che vorrete

di un uomo, che per combinazione è un galantuomo

compagnia, trovò un pretesto per lasciar sole le due

a quel merletto mirabile, per la sua tovaglia di

torto, è troppo tardi per riparare alla mia infelicità

piega e che finisce per giacere infranta, non morta

bontà, sulla vostra indulgenza, per farmi perdonare la mia

sparvero dalla mia anima, per sempre, da quel giorno

atti tesori di umiltà, per convincervi che io vedo

temo di perdermi nuovamente, per sempre, se voi non

mi date la leva per sorreggere la mia esistenza

no. Egli non è, per me, che la vana

di mente!... ed è per questo, che il mio

creato un idolo, così per prostrarmi, per adorarlo. Dio

idolo, così per prostrarmi, per adorarlo. Dio, Dio, come

mi torco le mani per la disperazione, poichè veramente

del proprio cuore, stupidamente, per vederli dispersi nella inanità

e che ha finito per rifiutare, per paura, sì

ha finito per rifiutare, per paura, sì, per paura

rifiutare, per paura, sì, per paura! Perchè dovrei odiarlo

io ho voluto amarlo, per forza, se io ho

colpevole in tutto e per tutto; io porto questa

ore di vita bastano per una conoscenza acuta del

stessa, poichè l'amore, per essa, è il vero

so quale spirituale lavacro, per purificare il mio cuore

pensiero e del sentimento, per cercare colui che debbono

che debbono veramente amare, per sempre, ecco, è compiuto

sempre, ecco, è compiuto per me. Il mondo non

Il mondo non è, per chi conosce la passione

la lettera, la rilesse per la terza volta e

inventasse tutte le combinazioni per poter vedere quasi ogni

tutti gli innamorati prendono per le più semplici cose

pareva la facessero partire per il paese dei sogni

parola degli uomini corretti - per un giovane, un bravo

perfettamente dimenticato. ¶ Questo dialogo, per poco, appagava Luigi Caracciolo

bruciava le labbra. Ma, per riguardo, la respinse sempre

egli sentiva bene che per arrivare al suo scopo

amano. Lo contraddiceva, spesso, per partito preso: se egli

piaceva moltissimo. ¶ - Voi approvate per compiacenza: che debolezza! - diceva

una vivace antipatia. Finì per osservare Cesare Dias, che

Obbedirò - mormorò ella. ¶ Ma per varii giorni fu di

amabilissima. Egli prese tutto per moneta contante: ma Anna

fosse il suo suggeritore, per prenderne la parola. E

quello sforzo di dolcezza per piacere a lui, Cesare

la sua antipatia nascente per Luigi Caracciolo crebbe e

infine? ¶ - Sì - egli ribattè per la terza volta. ¶ - Ebbene

una quantità d'indulgenze per molte stravaganze; ma che

Non aveva mai mancato per tanti giorni, quando stava

battuto; furioso non solo per il suo amor proprio

a che aveva potuto, per non dispiacergli, per non

potuto, per non dispiacergli, per non dargli di sè

Luigi Caracciolo, ora che per costui ella aveva dovuto

testa e la parola, per offenderlo! Nei due primi

di scrivergli due parole per chiedergli perdono, ma subito

sordo dolore che finì per convertirsi in una smania

fatale giorno di Pompei, per ubbidirgli, anima devota, anima

lo ha ogni uomo, per un mese, per un

uomo, per un mese, per un anno, per dieci

mese, per un anno, per dieci anni: come lo

della gelosia, che guastano per sempre ogni purissima gioia

che ella amava, aveva per lei una devozione così

era seduta al tavolino per scrivergli una lettera, dicendogli

vedere Cesare Dias, finivano per sembrarle o sfacciate, o

più che mezzo adoperare per ricondurlo in casa Acquaviva

incontrarono Dias, a piedi, per il marciapiede di via

dal gesto. ¶ - Non è per cortesia, è per affetto

è per cortesia, è per affetto..., è per gratitudine

è per affetto..., è per gratitudine - aggiunse, fissandolo. ¶ - Bene

allontanò, non volendosi fermare per molto tempo con quelle

Luigi Caracciolo lo prese per sè e sferzò più

di suo, a passeggiare per via Caracciolo, giusto in

la sola persona amata, per far trasalire di gioia

già vinta, già legata per sempre, mormorando fra sè

aveva aspettato questo nome per poter mostrare a Dias

la causa dell'offesa, per delicatezza; e Anna si

poi, vedendo che Anna per farsi perdonare quella prima

riprese terreno e finì per diventare di nuovo e

poteva. Però mentre ella, per piacere a Cesare Dias

quella nuvola, sentiva avvinghiata per sempre la sua volontà

non levò le mani per applaudire. Guardava nel palco

uscivano dal proprio palco per lasciar posto ai visitatori

Ugonotti, Stella? - disse Anna, per dir qualche cosa, per

per dir qualche cosa, per liberarsi, anche un minuto

nuovo, silenzio nella sala, per il secondo atto. ¶ Ancora

non muoversi: restava chi per anni di amore, di

quattro, di prima fila; per guardarlo, doveva voltarsi un

non riesciva a celare. Per due minuti le battè

precipitosamente, sotto la gola, per la vergogna di essere

piaceva di vedere, quando, per darsi un'aria disinvolta

cuore, vampa più alta per l'arte, per la

alta per l'arte, per la bellezza, per la

arte, per la bellezza, per la seduzione, per la

bellezza, per la seduzione, per la ricchezza. Invero, quella

e neppur questo finiva per importarle, tanta era la

Borsi, prendeva l'occhialino per osservare un'acconciatura, così

lacrime roventi, che stavano per scenderle sulle guance. Impensierita

disse Luigi Caracciolo, inchinandosi, per sottolineare il complimento. ¶ Anna

abbastanza - riprese Cesare Dias, per ispiegare il complimento e

ispiegare il complimento e per dare sfogo alla sua

sfogo alla sua filosofia. - Per quanto io stia spesso

di aver cento anni, per lo meno. Quanti cambiamenti

Grazioso - confermò Stella Martini, per cortesia, e perchè le

Stella Martini. ¶ - Starete male, per vedere lo spettacolo - disse

risposto nulla, lei. Adesso, per cortesia, non si voltava

tutta verso il teatro, per non dare le spalle

di pizzo bianco, caduto, per non obbligare Cesare a

aveva graziosamente chiamata Minerva, per il suo puro profilo

il suo puro profilo, per la serenità del volto

la serenità del volto, per tutto l'incanto, che

lo agitò sul volto per aver meno caldo. A

Cesare Dias aveva appoggiato, per un minuto, il ventaglio

desiderio di prenderlo, lei, per toccare quello che egli

luce calda e carezzosa per tutti i sensi ammaliati

consumazione dell'anima che per sempre si è data

momenti erano troppo preziosi per perderli in un'analisi

dal petto di Valentina per fermare l'audace amante

gittato la loro vita per il minuto divino? Oh

Oh, anni di sofferenza, per Anna, non avrebbero mai

a Stella Martini. ¶ - Sì, per le dodici - rispose la

ora cara è fuggita per sempre, e che quello

signorine. ¶ E si arrestò per far passare la carrozza

Come, non vi era? ¶ - Per me, non vi era

in un dolce errore. Per tanti sintomi che non

spiava tutti i modi per riescire gradita, pur sacrificando

cattiva e quella buona, per credere che si potesse

si faceva trovare così per combinazione; insieme qualche volta

altruismo più affettuoso; sì, per chiunque. Non avrebbe detto

uno stordimento di testa, per cui non potea fissarsi

manifestava il suo disprezzo per tutte le transazioni umane

scherniva le follie umane, per cui si perdono le

Martini. Infine il pretesto per andarsene lo trovava sempre

sua coscienza di fanciulla per bene: quando impallidiva, quando

una rosa? - chiese ella, per placarlo. ¶ - No. ¶ - E perchè

replicò, duramente. ¶ - Come, neanche per metterli all'occhiello, quando

la debolezza di piangere per essi, o di dichiarare

le era stata risparmiata, per un breve periodo, ma

stessi, e gli altri, per quanto si può. Tutto

incominciò lui, più freddamente. ¶ - Per carità, non lo nominate

dunque, vi amava. Ma per non farsi accusare di

farsi accusare di speculazione, per non avere dal mondo

fruttare danaro all'amore, per non restare sotto l

una ragazza pei quattrini, per non farvi soffrire, almeno

rinunziato, intendete? ha rinunziato per onestà, per virtù, affrontando

ha rinunziato per onestà, per virtù, affrontando la vostra

e il vostro disprezzo per tutta la vita. Cara

martire del suo dovere, per parlare con una frase

o alla vostra passione, per ripetere quello che dite

gesto desolato delle mani, per dire di sì. ¶ - Ed

incontra veramente un uomo per bene o una donna

bene o una donna per bene, nessuno ci crede

sacrifizi, rinunziamo - povero Morelli! - per raccogliere egualmente la disistima

non dover spasimare più per nessuno, e non dover

spargere le sue lagrime per nessuno: si sentiva soffocare

più saggio sacrificare tutto per il piacere, per le

tutto per il piacere, per le apparenze salvate, per

per le apparenze salvate, per i godimenti di un

e nella solitudine, avendo per sostegno solo il proprio

alzò dalla sedia, passeggiò per la stanza, tornò a

vedeva e udiva. ¶ IV. ¶ Per la prima rappresentazione del

costituisce sempre un avvenimento per il gran pubblico napoletano

pubblico li doveva udire per la prima volta, mentre

già li conosceva, o per fama, o per averli

o per fama, o per averli uditi in altre

altre opere. Così che, per tre o quattro ragioni

quattro ragioni palesi, o per moltissime ragioni nascoste, le

siesta del dopo pranzo, per avviarsi al teatro. E

otto, sotto il porticato, per le scale, pei corridoi

guardando negli altri palchi, per vedere chi vi fosse

segnata colà dal dolore, per sempre; e in tutta

un grande amore infelice, per cui era stata prossima

felice, che Anna, piena per lei di una devozione

Roberto Stagno si avanzava, per filare la romanza dove

di essere venuto colà per un interesse personale, senza

scena la distoglieva, era per un breve momento: quasi

anche lei finiva, dunque, per l'amore, poichè per

per l'amore, poichè per l'amore non aveva

voce di costui mormorare, per la prima volta impietosita

che vegliavano una notte per ciascuna, si piegavano sul

febbre purpurea digradò giorno per giorno, lentissimamente, ogni giorno

non si aprivano, adesso, per la immensa debolezza, appariva

potevano essere un freno per il padre, che godeva

fondo alle sue follie, per poter sorvegliare le sue

sorvegliare le sue figliuole, per maritarle presto e bene

scevro di segrete noie per lui, con una correttezza

che era una fortuna per lui esser solo, senza

non erano due figliuole per lui: egli non le

tutti gli uomini mondani per le fanciulle da marito

in fondo al cuore per nessuno, e molto meno

nessuno, e molto meno per le ragazze di Francesco

si piega, sorridendo, incuriosito, per afferrarne meglio i contorni

aperto, leale, turbolento, infiammabile per ogni cosa bella o

immaginazione, capace di entusiasmarsi per una romanza, per un

entusiasmarsi per una romanza, per un paesaggio, per un

romanza, per un paesaggio, per un racconto triste, per

per un racconto triste, per un volto di sofferente

un volto di sofferente, per una voce commossa, quel

In presenza di lei, per contrasto, egli assumeva un

austero, pieno di severità per tutte le sciocchezze della

pieno di misterioso disdegno per tutta la rettorica umana

segreto senso di rispetto, per quest'uomo che aveva

la pena di riscaldarsi, per una creatura bizzarra, degna

abbandonato la sua famiglia, per darsi in balìa di

e, degli aforismi prestabiliti, per tutte le evenienze della

fanciulla a lui affidata! Per la prima volta, mentre

Una pietà lo animava per questa creatura debole, senza

delle persone pratiche, positive per tutto quello che è

benevolo, come si fa per chi commise un grave

dicendole nulla, chiamandola solo per nome quando ella si

nell'altra stanza, allontanandosi per ritornare più tardi, nel

dovevano chinare su lei per udire la sua risposta

non ci vollero parole per dire il suo sentimento

di ogni decoro femminile - per chi, per chi? Per

decoro femminile - per chi, per chi? Per uno sciocco

per chi, per chi? Per uno sciocco senza cuore

cuore e senza coraggio, per un uomo che non

che non l'amava, per una creatura inetta e

ella aveva voluto abbandonare per lui: Giustino così timido

la grande febbre, era per lei una dolcezza non

con lo sguardo. ¶ Sì, per quello che le diceva

ideali dello spirito: sì, per quello che le diceva

prima di macchiarsi; sì, per quella poveretta della sua

ingannata così dolorosamente; sì, per la buona suora che

borsetta infilata al polso, per gittarsi nelle braccia di

al bigliettinaio un biglietto per Pompei. ¶ - Col ritorno? - domandò

neppure di esser sola, per la prima volta: e

dovette fare uno sforzo per salire nel vagone, vincendo

Torre Annunziata, si mise per la bruciata e brunastra

ed erano anche spariti, per sempre, i fantasmi della

cortiletto oscuro, si mise per una scaletta che sale

via: quanto tempo, ancora, per le due! Dopo aver

avviato innanzi a lei, per farle spiegazione delle ruine

delle fibre, si misero per la bellissima, la dolcissima

le rovine dell'antichità, per la città sacra all

mattinata sciroccale, essi andavano per gli alti marciapiedi, penetrando

vecchietto e lei camminavano per la via stretta fra

il vecchio le disse, per la terza volta: ¶ - Adesso

ripetuto continuamente, le serviva per sottile linea di luce

umana persona. Andarono, così, per le vie di Pompei

ella impaziente. ¶ - Il treno per Metaponto non passa che

pranzare, così, volgarmente, come per dominare l'imbarazzo della

deciso, si era allontanato, per parlare con l'oste

archeologia, o dove riposano, per qualche ora, delle straniere

mi dispera! ¶ - Anna, ascoltami, per carità, per la memoria

Anna, ascoltami, per carità, per la memoria di tua

intendimi. Io sono disperato per te, per il passo

sono disperato per te, per il passo che hai

passo che hai fatto, per il tuo avvenire che

avvenire che hai giuocato, per la infelicità che ti

tutto il tuo cuore per apprezzare; non lasciarti trascinare

nuovo tacquero. Ella, macchinalmente, per nascondere il tremore delle

mi amavi? ¶ - Non abbastanza, per obliar tutto in questo

al cielo, chiedendo forza per sopportare il suo martirio

soltanto, quell'uomo che, per salvarla, le infliggeva una

bocca ardente ai vetri, per soffocare il suo strazio

o in un anno, per cui non basta una

disperato coraggio. ¶ - Giustino, Giustino... per amor di Dio, pensa

fece uno sforzo immenso per resistere. ¶ - Non posso, Anna

dolore... ¶ - Tutto è finito per me, Giustino: è la

di me, poichè peccò per amore o per miseria

peccò per amore o per miseria... son perduta, così

generoso del tuo cuore, per una persona che non

Anna, l'ho fatto per te, per il tuo

ho fatto per te, per il tuo bene; adesso

d'imboccar la viottola per recarsi alla stazione, andarsene

stazione, andarsene a piedi per la via maestra verso

divano mordendone i cuscini per non gridare, sentendosi la

Ah ella soffriva, sì, per tutte le sue fibre

le sue fibre, gemeva per tutta la tenerezza, per

per tutta la tenerezza, per tutte le delicatezze della

folli. ¶ - L'ultimo treno per Napoli è già partito

le si era diffusa per tutto il sangue, bruciandole

cuore al cervello. Spesso, per sollevarsi, avrebbe voluto emettere

facendo scricchiolare il letto, per udire se poi si

ma ogni difficoltà vinta per vestirsi, senza fare nessunissimo

nel salottino, sospirando liberamente. Per non far cadere lo

la porticina inferiore che, per mezzo di una scaletta

Anna. ¶ Ma ella, prendendolo per mano, attirandolo a sè

la parola più alta per corrispondere a quella commozione

dolore, una forza grande per affrontare quell'ultimo colloquio

della morte - ribattè Anna, per la terza volta, con

nostre anime erano fatte per vivere insieme, ma le

vita è ancora bella per te: piangerai, sì, soffrirai

hai? - le chiese, fremendo per mille sensazioni. ¶ - Ho, che

volle staccare da lui, per andarsene. Giustino, disperato, la

onore e la dignità per amarvi, povere creature folli

pensiero li tenne silenziosi per qualche tempo: egli si

Apostoli. Dopo... ti scriverò per dirti tutto. Non posso

dovessi abbandonare questo paese, per non tornarvi mai più

fervidamente, stendendogli la mano per salutarlo. ¶ Egli prese quella

due o tre scalate, per ritornare sulla terrazza della

e trascinava i passi per la casa buia, attraverso

piangendo, singhiozzando, gridando: ¶ - Perdonami, per carità, Laura, perdonami! Laura

il suo silenzio ha per me qualche cosa di

incisiva mi ferisce, prima per il tono, poi per

per il tono, poi per le dure parole che

stamane, quando è venuto per la consueta visita; gli

esistano dei grandi amori, per cui si vive e

stravaganti e più ciniche; per convincermi che io m

violenza della mia passione per te, amore, scoppiava in

detto lui, severamente, alzandosi per far cessare il colloquio

tutta la mia vita, per un sogno d'amore

accompagnato la mia adolescenza? Per chi debbo io sacrificarmi

alla stazione di Pompei, per non destare sospetti, ma

sospetti, ma starò girando per la città morta guardando

sole e poi partiremo per Metaponto e per Brindisi

partiremo per Metaponto e per Brindisi, dove c'imbarcheremo

Brindisi, dove c'imbarcheremo per l'Oriente. Io ho

sai che Cesare Dias, per non avere noie, aveva

non posso comunicarti; debbo per forza eseguire quello e

non dormo di notte per istudiarne i particolari più

Nevoleia Tyche; non dimenticare, per carità; se tu non

ogni cosa, ogni persona per me, e il mondo

trent'anni, che finiscono per rassomigliare a bambole vecchie

mordicchiava il labbro, nervosamente. Per molto tempo ella tenne

disse lei, levandosi risolutamente. ¶ Per tornare da Stella Martini

gli restava nel cuore, per quell'anima smarrita. Ma

un fazzoletto sulle labbra per soffocare le folli grida

Acquaviva, che aveva abbandonato per sempre la sua casa

di levare una mano per ischiudere le tende, incapace

di muovere un piede per avanzarsi, schiacciata e irrigidita

acutissimo senso della visione, per cui ogni linea di

interiori di volontà, erano per poter chiudere i suoi

occhi a quello spettacolo, per poter abbassare le palpebre

palpebre schiuse e immobilizzate, per mettere un velo fitto

Laura avevano lampeggiato. Mentre per la seconda volta Cesare

amavano e si baciavano, per farla morire. Poichè ella

nè parlare, nè muoversi, per rompere il maleficio, poichè

faceva più acuto, quasi per afferrare l'impercettibile rumore

aveva fatto nessun gesto per trattenerla, non l'aveva

ella facesse uno sforzo per vincere un inesorabile impulso

Ma quanto? ¶ - Tutto. ¶ - E per quanto tempo me ne

me ne vorrai, Laura? ¶ - Per sempre. ¶ Adesso Anna tremava

vitalità si fosse allontanata per sempre dal suo organismo

osava fare un gesto, per rialzarsi sulle spalle la

piume azzurre alla bocca, per soffocare le sue grida

tempo? ¶ - Da... sempre. ¶ - E per quanto tempo? ¶ - Per sempre

E per quanto tempo? ¶ - Per sempre. ¶ Insopportabile, insopportabile. Una

la tenda, gridando, urlando per la insopportabilità di quel

conduceva verso la porta, per farla andar via. Ella

appoggiandosi a una sedia, per non cadere: la voce

nastro annodato del vestito, per non gridargli il suo

gridargli il suo tradimento, per non rinfacciargli l'atroce

graziosamente, attraverso la porta, per salutare. ¶ - Ah infame, infame

le cose assumono, quasi per influsso di simpatia, l

velluto e di pelliccia per terra; il corsetto del

rimpiangano la persona assente: per terra i lunghi guanti

discesero dagli occhi rossi per le guance, cadendo sul

le tenebre, sulla terrazza, per proporre a Giustino Morelli

di quelle persone finite per sempre, attorno a lei

testa fra le mani per non vedere. Quattro ore

No - disse quella, fieramente. ¶ - Per la Vergine dei Dolori

Quelle due ombre passarono per tutta la casa, senza

Pallida, mordendosi le labbra per reprimere la propria collera

chiaramente, limpidamente, senza insultare per esaltazione, per istravaganza. Non

senza insultare per esaltazione, per istravaganza. Non insultare, così

istravaganza. Non insultare, così, per la eccitazione della tua

non puoi dire nulla, per giustificare le tue ingiurie

mi hai chiamata qui, per vilipendere una innocente! ¶ - Laura

una donna esaltata. Ma per essere sicuri, bisogna chiudere

nei convegni di amore: per essere sicuri, parlandosi di

porte, chiudere, Laura, chiudere, per essere sicuri... ¶ - Io non

Ella fece un giro per la stanza, concitatamente, poi

ammogliato... ¶ - Si è ammogliato per forza, Anna. ¶ - Infine, è

castissima può turbarsi più, per un'ingiuria? Tu hai

albergo di Pompei, sola, per una giornata intera, con

la porta, come te, per sapere la verità - concluse

ballate al Victoria, voi, per l'addio? ¶ - No, io

po' pallido. ¶ - Non è per voi, è per tutti

è per voi, è per tutti. Non sono fatta

tutti. Non sono fatta per il mondo, io sono

ella avrebbe parlato, così, per naturale confidenza. ¶ - Sorrento vi

assai triste, Anna, non per causa mia, per un

non per causa mia, per un altro: eppure io

mano; egli la baciò, per confermare il doppio giuramento

stanza; uscendo alla mattina per lunghe passeggiate a piedi

di ricorrere alla religione, per calmare tutte le amarissime

cercato del suo confessore, per dirgli tutto: ma quando

a guisa di sonnambula, per lunghe ore, fermandosi distrattamente

e stringimenti di cuore, per cui sembra che si

ella si trovava indegna per tale dubbio, ella si

dubbio, ella si biasimava per i suoi tormenti, ella

che Anna aveva perduta per sempre; poichè ella capiva

dall'anima quella passione, per guarire. D'altronde, mentre

Cesare e di Laura, per la sua assenza. Capiva

malinconie erano un sollievo per loro, perchè evitavano loro

stato di sogno e per cui tutte le cose

vederne gli occhi rossi. Per reazione, Anna volle uscire

gelosia, esaltandosi e languendo per un uomo come Cesare

anche nel matrimonio, almeno per un certo tempo, e

che svia l'anima, per successivi minuti, e talvolta

conservasse il suo amore per suo marito, ma che

Anna si metteva, almeno per un tentativo, per quella

almeno per un tentativo, per quella strada, egli era

nuovi cenci, che trascinava per le feste e per

per le feste e per i teatri un cuore

avessero una ferita sanguinante per cui non vi era

non vi era balsamo, per cui perdevano la forza

vestirsi pel teatro. Mise per la prima volta un

lungo strascico, vestito audace per il colore che è

trionfo della sua bellezza, per affascinare un minuto il

in forma di promessa, per consolarla - e torneremo insieme

a cui si riaccorda, per bontà d'animo il

Andarono al teatro. Ma per Toledo, trovarono una quantità

attaccato sul cartellone bianco. Per una indisposizione improvvisa della

sera al San Carlo: per l'ora tarda, era

della vanità, dell'amore, per quella serata perduta. Anche

nell'ombra. Era tristissima per la sua serata perduta

immediatamente a casa. Ma per quanto filasse la lieve

al cordone della campana, per suonare un colpo, ella

e non respirando più, per non farsi udire. Cesare

in quella mano, unita per sempre alla mano di

fatto anche di trionfo, per la presa di possesso

non è abbastanza forte per destarsene, incapace di aprire

di aprire la bocca per cacciare un suono, di

si allontanava di nuovo, per figurare nei lancieri, di

non era dunque niente per quest'uomo, che la

quando essa le riconosce per una certa finzione! E

giovane, intelligente e grazioso, per un uomo che aveva

amava prima, e che, per premio, non amava neppure

della passione di Anna per Cesare, di quella di

di quella di Caracciolo per Anna, riappariva nelle conversazioni

riappariva nelle conversazioni, sempre per venire alla conclusione che

che Anna aveva avuto per lui, svaniva, scacciata da

chiese, dandole il braccio per uno di quei lunghi

e cortese, non altro, per lei, solo la prima

poco ripreso quella disinvoltura, per cui egli stava il

essa era troppo grande per essere accompagnata da una

il cognato. Talvolta Anna, per non perdere di vista

a Cesare, a Laura, per nulla, mai. ¶ Ma non

forza a se stessa, per non udire, per non

stessa, per non udire, per non vedere. Sì, anche

non vedere. Sì, anche per non vedere. Qualunque atto

braccio a sua sorella, per entrare in un salone

in un salone, o per la via, allontanandosi, ella