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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, Komokokis, 1902

concordanze di «più»

nautoretestoannoconcordanza
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1902
per attingere alle sue più vive sorgenti il pétillant
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frequentatore di quanti ritrovi più ciarlieri e.... spensierati poteva
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sera parigina aumentava sempre più intorno a noi, rimasti
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di aver illuminato per più di dodici ore il
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occhieggiavano, fra gli alberi, più vivide e numerose.... ¶ Qua
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dunque? ¶ — Altro che! tanto più, che è appunto quello
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di gufi insomma.... ¶ — Meglio.... più romantico.... ¶ — Un rudere delle
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tue malinconiche esclamazioni, è più romantica ancora. ¶ — Tu vorresti
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zio! ¶ — Dove troveresti ideale più adatto di tutto ciò
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frontiera, diretti alla stazione più vicina al luogo dove
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villaggi arrampicati sulle rocce più scoscese alle capitali più
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più scoscese alle capitali più rumorose.... ¶ — Instabilità morbosa – aveva
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compagno di viaggio; tanto più che, tolta la sua
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un vago torpore.... ¶ Edoardo, più sveglio e paziente di
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mia mente stanca potesse più percepirne il senso, e
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in quel momento la più splendida zona terrestre che
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che rapidamente si fe’ più decisa e quindi si
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arrampicato, solo, sulle rocce più scoscese, più terribili, su
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sulle rocce più scoscese, più terribili, su quelle punte
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Nel Castello non fu più trovato. Fu cercato da
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caro zio! mi diventa più interessante di quanto credeva
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lassù, non dubitino! Tanto più che c’è ancora
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fu di ordinare la più sontuosa cenetta che ci
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formidabile appetito, reso sempre più aguzzo dalle sottili brezze
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rustica imbandigione!... ¶ Eravamo sul più bello del nostro convito
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muoio.... non ne posso più.... aiuto! ¶ Io lo guardava
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gridò Edoardo, di me più calmo. ¶ — Dio!... non comprendete
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un altro torrente ben più formidabile della sua fame
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e disadorne attestavan il più completo abbandono da secoli
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secondo piano invece appariva più curato e rimodernato. V
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che formava appunto la più grande e misteriosa curiosità
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possibile mai percepire il più lieve e lontano tonfo
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dovevano veramente sprofondare nel più grande abisso, giacchè nel
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a comprendere: – aveva esclamato più volte il mio amico
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lettore, perchè la vedrà più avanti riprodotta e ricordata
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avvenuto giù giù, nelle più fitte ombre dei secoli
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quotidianamente in braccio alle più sacrileghe orgie.... Cose orribili
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paese non c’era più: neppure una casa s
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paesi e castelli dove più li dilettava. Fra questi
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abbastanza recente, rimontante al più ad una quarantina d
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disceso. Sia lunga, il più lunga possibile la fune
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non ne sappiamo nulla più di prima! ¶ — Purtroppo è
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fune? ¶ — “Sia lunga, il più lunga possibile la fune
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uomini.... O, mi spiegherò più chiaro, tale che sia
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alpine di nostra conoscenza più intelligenti e discrete – dovevano
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perplessi e turbati, ma più che mai decisi di
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a vento. ¶ Edoardo, in più, aveva in mano un
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questo nostro pozzo... Tanto più poi che non crediamo
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cesta si disgregavano sempre più.... ¶ Feci istintivamente un balzo
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larga la scelta. ¶ — Tanto più che io sento vagamente
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e il vantaggio in più che posseggo il mio
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Edoardo. ¶ — Mancomale! non siamo più soli!... Qualche essere vivente
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istante, quindi riprese sempre più infervorandosi: ¶ — Sono forse più
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più infervorandosi: ¶ — Sono forse più sensibili alla nostra vista
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essendo luce, le tenebre più non esistono. Ogni cosa
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cotone e il legno; più luminose le pietre e
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nostro corpo. Quindi non più tenebre! ovunque luce! E
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E noi sprofondati ne’ più misteriosi recessi delle viscere
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abbasseranno, tu assisterai al più strano e pittoresco spettacolo
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Che noi, non siamo più, che noi.... siamo morti
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essa si andava sempre più slargando: una strana vegetazione
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tremolanti e iridiscenti, alti più di un metro. ¶ — Forse
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nel nostro, avea la più lontana idea. ¶ Come ho
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così dire, slargarsi, farsi più vasto, da tutti i
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rive si facean sempre più folte di nuove e
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per alcun poco, sempre più indecisa fra le luminose
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le giubbe per essere più agili, – disse ancora Edoardo
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lo spettacolo si faceva più limpido e meraviglioso. ¶ I
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le rive si facean più grandi e rivelavano ai
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ci pendevano sempre i più strani festoni di fronde
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così, finchè un chiarore più intenso ci fe’ accorti
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nostra commozione era dunque più che giustificata!... ¶ Fattoci coraggio
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qua, tra noi. ¶ Il più brevemente che mi fu
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noi non sappiamo di più. ¶ — E voi chi siete
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VIII ¶ Strano paese e più strani abitatori! ¶ Man mano
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ad esse prosperavano altre più bizzarre e fantastiche piante
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steli variopinti, dal roseo più tenue e ideale al
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al verde dello smeraldo più intenso, dal berillo più
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più intenso, dal berillo più terso al rosso corruscante
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rami dall’aspetto il più vago. ¶ Tale appariva a
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essa poi volteggiavan le più meravigliose farfalle che mente
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gioia, dà la morte più nera la seconda volta
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ne ho proprio il più vivo desiderio... poichè in
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comprendo, – lo sentii mormorare più volte. ¶ — Che ti succede
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essere fermato.... proprio sul più bello! Ed in conseguenza
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Pel momento, non ancora.... più tardi, forse, non so
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escursioncella che sfido i più audaci sportsman avere mai
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cominciare a non meravigliarci più di niente! Ti pare
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si faceva meno grave, più sottile, più confacente ai
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meno grave, più sottile, più confacente ai nostri polmoni
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grande conca di luce più chiara emergeva più vivida
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luce più chiara emergeva più vivida: il lago. ¶ In
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costruzione bianca, un poco più grande delle solite, ma
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cespi di tutte le più delicate sfumature del bianco
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caro signor.... Sapiente! Tanto più che da quanto vediamo
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e non vi stupirà più quando saprete.... tante cose
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abbiamo finito per essere più al buio che in
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di adozione sono la più pacifica e quieta gente
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invece è rimasto nella più grossolana e stolida ignoranza
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del fiume. Egli, ora, più che mio amico e
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grande matematico e il più grande ancora allucinato non
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sotto l’Europa: se più verso il Sud o
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tutte quelle creature. La più comune era una certa
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quest’ora, non sarebbe più così attraente.... ¶ — Perchè mai
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fiore con un palpito più lento ma più duraturo
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palpito più lento ma più duraturo che conceder non
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ne’ grandi abissi delle più tenebrose grotte: e che
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e donne, giacchè la più perfetta eguaglianza di attribuzioni
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E tutto ciò nel più perfetto buon accordo e
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e tranquillità, senza la più lontana e imaginabile contestazione
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silenziosi ascoltavano con la più grande attenzione la parola
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cui forma bizzarra, ma più di tutto la lucida
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incubo? Io non percepiva più, dentro di me, che
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grande orgoglio e un più grande errore possiede tutti
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di questa Vita, che più grande e sublime di
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altri doveri da compiere, più tardi parleremo. Ora vado
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Io non lo riconosceva più. ¶ La sua mente, già
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Kalika. ¶ Egli era il più intimo e fidato amico
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rendesse degna del nome più venerato in Komokokis: quello
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si alzarono. ¶ I quattro più giovani, che già l
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è considerato la cosa più alta, più nobile, il
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la cosa più alta, più nobile, il dono più
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più nobile, il dono più squisito concesso da Dio
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Riparleremo di questo. Tanto più che sorge nel mio
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luce. ¶ III. ¶ Kamelia – il più candido fiore di Komokokis
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e pareva immerso ne’ più gravi pensieri. ¶ Al rumore
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tu ami.... ¶ — Non posso più ormai! ¶ — Ma pensa.... ¶ — Che
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che pensi? io ormai più non sento e non
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quasi non mi trovassi più a chissà quante migliaia
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si impedisce il nostro più sacrosanto diritto: quello di
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lassù essa non sarà più soggetta alle leggi fatali
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volto corrugato appariva la più grande perplessità. ¶ — Noi fuggiremo
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sempre in preda alla più grande inquietudine, mi alzò
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tra i fiori, i più meravigliosi colori e gli
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colori e gli olezzi più soavi.... tu, fiore bellissimo
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mio; qui non è più il caso di titubare
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occhi. Ciechi, nelle tenebre più fitte, essi avean sentito
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Maestri, non s’eran più veduti tornare. ¶ Molti anni
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in compenso ci apparì più erta e diritta, innanzi
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a noi. ¶ Ora procedevamo più lentamente ancora: sentiva Edoardo
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ma conquistava l’amore più profondo e completo. ¶ La
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gomito. ¶ Svoltammo. ¶ L’oscurità più profonda era davanti a
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cammino ancora nella tenebra più fitta. ¶ La salita si
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non mi pesava addosso più di una piuma. ¶ Tacevamo
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pozzo non fosse finito più? – borbottò ancora. ¶ — Doveva finire
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la mezz’ora e più di riposo che prendemmo
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imparato a cogliere i più vaghi barlumi naturali.... Io
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resistenza e compattezza, il più forte legname delle nostre
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strane creature vegetali, alte più di un uomo, mostravano
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tre metri e anche più. ¶ Provammo a smuoverla, la
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Una fede secreta? ¶ — Nè più nè meno. ¶ — Quand’è
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di non riveder mai più.... o abbandonarci fidenti alle
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nel mezzo – il posto più sicuro – della nostra imbarcazione
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corrente, immersa nelle tenebre più profonde. ¶ VII. ¶ Sentii una
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Ormai ella non avea più altri che me: ella
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me: ella non avea più patria, non più parenti
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avea più patria, non più parenti, non altri amici
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nostra bizzarrissima barca, fu più eloquente di qualunque lunga
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superficie terrestre. Non siamo più nell’assenza totale della
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rapido viaggio nell’oscurità più profonda, quando ad un
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me, mi si avviticchiò più tenacemente. ¶ — Cos’è successo
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dopo pochi istanti il più benefico sonno calava sui
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gli occhi. Le tenebre più fitte ne circondavano sempre
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impetuoso, si faceva sempre più vicino e minaccioso: e
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Edoardo.... ¶ Non lo sentii più presso di me. ¶ Preso
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tante ore alle tenebre più profonde, riuscivan in quel
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verremo a riprendere con più comodo per portarti nel
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noi si faceva sempre più viva. ¶ Kamelia, sempre nelle
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superficie della terra! ¶ Riprendemmo più celeri il cammino. ¶ Non
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cuore. ¶ Esso non batteva più. ¶ Gettai un grido. Come
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della piccola morta. ¶ E più io teneva lo sguardo
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sguardo affiso in lei, più ella sembrava farsi piccina