Carlo Bernari, Tre operai, 1934
concordanze di «più»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1934 | nella lavanderia. Gli operai più anziani lo squadrano, se | ||
2 | 1934 | che nessuno vuol stare più al suo posto» commenta | ||
3 | 1934 | Marco gli diventa sempre più simpatico; lo trova intelligente | ||
4 | 1934 | sguardo non sa posarsi più sulla sua compagna di | ||
5 | 1934 | pelliccia bionda, che fa più lunghi i suoi capelli | ||
6 | 1934 | Cominciò a piovere sul più bello, quando Teodoro cercava | ||
7 | 1934 | La pioggia divenne sempre più fitta e li inseguì | ||
8 | 1934 | Sembra che non trovi più parole e si commuova | ||
9 | 1934 | la pioggia sembrano ancor più sporchi: oggi bisogna combinare | ||
10 | 1934 | lei per un uomo più ricco che la fa | ||
11 | 1934 | un lavoro un poco più decente; e che mi | ||
12 | 1934 | mi faccia guadagnare di più.» ¶ «E perché non ti | ||
13 | 1934 | non ti sei fatto più vivo?» ¶ «Ho avuto molto | ||
14 | 1934 | si compiace di trovarla più buona e più dimessa | ||
15 | 1934 | trovarla più buona e più dimessa. Paragonandola nella mente | ||
16 | 1934 | certo modo, debba essere più “facile” di Anna. ¶ «Dove | ||
17 | 1934 | immagine di Maria quella più fioca di Anna. Con | ||
18 | 1934 | voleva essere qualcosa di più di un semplice operaio | ||
19 | 1934 | operaio, perché aveva letto più degli altri e dentro | ||
20 | 1934 | di meglio e di più, ecco quel che sentiva | ||
21 | 1934 | necessario fuggire, scomparire al più presto; e allora si | ||
22 | 1934 | riaddormentarsi. Cerca una posizione più comoda nel letto, ma | ||
23 | 1934 | lui, che non lavora più? Cammina svelto sotto la | ||
24 | 1934 | massa oscura, e sembrano più bianche, come verniciate di | ||
25 | 1934 | caldaia, eccoli, alcuni smussati; più a destra il livello | ||
26 | 1934 | si dissolve nell’aria; più giù il manometro con | ||
27 | 1934 | passi e cammina senza più pensare. Assume l’aria | ||
28 | 1934 | e forse il sole più tardi. La fontana è | ||
29 | 1934 | un soldo!» ¶ Poi non più una parola: il cielo | ||
30 | 1934 | Teodoro non ne può più: ha bisogno di Maria | ||
31 | 1934 | tutti coloro sui quali più contava per trovare lavoro | ||
32 | 1934 | quello che è, senza più cappotto, con le mani | ||
33 | 1934 | da fare, senza il più elementare programma per la | ||
34 | 1934 | fatto? Non è forse più semplice, più umano ritornare | ||
35 | 1934 | è forse più semplice, più umano ritornare sulle decisioni | ||
36 | 1934 | dove? Bisogna non vederle più queste cose: ma come | ||
37 | 1934 | aveva pensata nei momenti più comodi, e nella maniera | ||
38 | 1934 | decurtazione, fino a diventare più discrete e realistiche: ed | ||
39 | 1934 | di pessimismo, i caratteri più dolci e teneri. Bisogna | ||
40 | 1934 | lavato né truccato appare più dolce, più familiare. Appena | ||
41 | 1934 | truccato appare più dolce, più familiare. Appena vede Teodoro | ||
42 | 1934 | le sue forme appaiano più evidenti. ¶ «Certo, certo» dice | ||
43 | 1934 | l’avvocato, lo vedi più?» Ma subito questa domanda | ||
44 | 1934 | illudevo!” E senza distogliere più lo sguardo dalla scarpa | ||
45 | 1934 | Se ne convince di più, ora che scorge nello | ||
46 | 1934 | persona a cui vuoi più bene. Poi nel mio | ||
47 | 1934 | dirsi. Il desiderio sempre più forte di Maria è | ||
48 | 1934 | s’allunga sempre di più sul mare, senza fine | ||
49 | 1934 | a studiare il modo più pratico per vivere in | ||
50 | 1934 | già non le importava più nulla dei suoi libri | ||
51 | 1934 | operaio disoccupato non è più un operaio. E che | ||
52 | 1934 | potesse guastare ancora di più con quelle idee per | ||
53 | 1934 | verso. ¶ Anna non parlava più, ma teneva gli occhi | ||
54 | 1934 | Non ti sei fatto più vedere alla Camera del | ||
55 | 1934 | Alla periferia c’è più movimento nelle strade. I | ||
56 | 1934 | pensa che non sei più un bambino e ora | ||
57 | 1934 | Ecco, egli non è più il disoccupato in cerca | ||
58 | 1934 | dice andrà via al più presto; al più presto | ||
59 | 1934 | al più presto; al più presto possibile perché non | ||
60 | 1934 | perché non ne può più. Quella vita da sfruttatore | ||
61 | 1934 | Non lo rivedrò mai più. ¶ Nel centro del piazzale | ||
62 | 1934 | sera. Non vorrei pensarci più, ma che sofferenza ricacciare | ||
63 | 1934 | estraniarsi...). Ripete l’operazione più volte, fino a che | ||
64 | 1934 | leggera...» Ma non sa più oltre continuare nella menzogna | ||
65 | 1934 | guarda negli occhi senza più muoversi, inchiodata com’è | ||
66 | 1934 | decisione ha sempre trovato più opportuno rimandare. Perciò Anna | ||
67 | 1934 | Teodoro non si staccherà più da lei. E lui | ||
68 | 1934 | stesso. ¶ Stamattina hanno cominciato più presto del solito a | ||
69 | 1934 | a fiori, scorticata in più punti. I barattoli di | ||
70 | 1934 | loro materia diventa ancora più labile. Questo ambiente, col | ||
71 | 1934 | cosa che riesce loro più difficile, dopo l’ultima | ||
72 | 1934 | altra cosa. Domani al più tardi partirò. Tanto, mi | ||
73 | 1934 | lì non ci posso più tornare? Che vado a | ||
74 | 1934 | cosa importa?» ¶ «Non so più da che lato prenderti | ||
75 | 1934 | a dire in tono più affettuoso, «cerca di capire | ||
76 | 1934 | e gli par vera più che mai la massima | ||
77 | 1934 | insieme qualche cosa di più, che ora non sa | ||
78 | 1934 | preparargli il pranzo al più presto. Infatti ella lo | ||
79 | 1934 | perché non si sia più interessato di lei; intuisce | ||
80 | 1934 | bocconi: se li rimastica più volte, sino a provarne | ||
81 | 1934 | tremano negli occhi: quasi più non vede le cose | ||
82 | 1934 | io non potevo stare più con mio padre... Poi | ||
83 | 1934 | in due è sempre più difficile. Io vengo ad | ||
84 | 1934 | io non ci posso più tornare.» ¶ «Eh! figlio mio | ||
85 | 1934 | deciso di non partire più.» ¶ «Ma questo è sciocco | ||
86 | 1934 | lasciata, senza far sapere più niente di sé, le | ||
87 | 1934 | risanato e lei diventata più forte e più piacente | ||
88 | 1934 | diventata più forte e più piacente... e infine trovare | ||
89 | 1934 | nuovo, ove la gente, più che preoccuparsi della parte | ||
90 | 1934 | capo di niente. E più i giorni passavano e | ||
91 | 1934 | i giorni passavano e più la debolezza la stordiva | ||
92 | 1934 | s’ha bisogno, riesce più difficile trovare lavoro: se | ||
93 | 1934 | santa pace. Tutt’al più ti può svegliare un | ||
94 | 1934 | ella fa le prove più strane per addormentarsi; fino | ||
95 | 1934 | non capisco, non sento più niente. Ma basta che | ||
96 | 1934 | darsi da fare quanto più può per trovarne si | ||
97 | 1934 | mentre il cuore batte più forte. Ode un leggero | ||
98 | 1934 | ci si può andar più; il bambino riprende a | ||
99 | 1934 | fargli pagare il servizio più del normale? Ma allora | ||
100 | 1934 | a considerare la donna più benevolmente. Comincia a notarla | ||
101 | 1934 | notarla nei suoi aspetti più piacenti. Le guarda il | ||
102 | 1934 | chiudendo il rubinetto: «Desidera più niente il signore?» aggiunge | ||
103 | 1934 | mentalità da noi! Siamo più liberi, più indipendenti. Da | ||
104 | 1934 | noi! Siamo più liberi, più indipendenti. Da noi, per | ||
105 | 1934 | quei non, per rendere più amaro il loro significato | ||
106 | 1934 | vi dev’essere gente più colta di me; ma | ||
107 | 1934 | salutata. ¶ A chi può più rivolgersi per un aiuto | ||
108 | 1934 | viva. Forse non abita più con Maria, forse s | ||
109 | 1934 | lui non la vedrà più; e non potrà più | ||
110 | 1934 | più; e non potrà più confortarla, come aveva sperato | ||
111 | 1934 | porta degli opifici. I più, assillati dalla malaria, o | ||
112 | 1934 | altro tatto: è diventato più prudente, più sicuro di | ||
113 | 1934 | è diventato più prudente, più sicuro di sé: la | ||
114 | 1934 | non sia tra i più semplici. Ma nei mesi | ||
115 | 1934 | azione proletaria perdere sempre più di unità e di | ||
116 | 1934 | uscita dalla guerra intenzionata più che mai ad allargare | ||
117 | 1934 | uomo come Teodoro è più mortificante. Ed egli intravede | ||
118 | 1934 | cosa può fare di più? Gli tocca agire con | ||
119 | 1934 | eccesso di zelo.» Tanto più quindi gli toccava essere | ||
120 | 1934 | cortesia di non farvi più vedere.» Apre la porta | ||
121 | 1934 | un vociare rauco, poi più distinto e nuovamente sopraffatto | ||
122 | 1934 | al flusso del mare, più placido, monotono. ¶ Ad un | ||
123 | 1934 | contenta che non sbatti più a destra e a | ||
124 | 1934 | non mi fa stare più sulle spine. Come ti | ||
125 | 1934 | padroni che sono sempre più forti come dice lui | ||
126 | 1934 | scrivi subito.” ¶ Teodoro legge più volte questa lettera, seduto | ||
127 | 1934 | le volte che è più felice, come a farlo | ||
128 | 1934 | dalla mente i ricordi più inquietanti, poiché di riflesso | ||
129 | 1934 | di riflesso si sente più sola ed abbandonata. Quei | ||
130 | 1934 | che si fa sempre più urgente, a tagliarle il | ||
131 | 1934 | teme di non attrarre più il suo sguardo. Perciò | ||
132 | 1934 | di pentimento: doveva mostrarsi più amorevole, più cordiale, si | ||
133 | 1934 | doveva mostrarsi più amorevole, più cordiale, si ripete Anna | ||
134 | 1934 | la soluzione, non vederlo più; oppure concederglisi subito, per | ||
135 | 1934 | le so per esperienza: più un organismo è malato | ||
136 | 1934 | un organismo è malato, più è debole, e più | ||
137 | 1934 | più è debole, e più in certi casi c | ||
138 | 1934 | ciao con la mano. Più tardi accendono la luce | ||
139 | 1934 | che al buio sembra più grande e fredda. Il | ||
140 | 1934 | migliora e non piange più. Tutto il sabato sta | ||
141 | 1934 | non si finisce proprio più con Pippetto per farlo | ||
142 | 1934 | Anna si è svegliata più tardi del solito e | ||
143 | 1934 | lui. Io non riesco più a farmi un vestito | ||
144 | 1934 | vestito. Basta non ho più niente da dirti e | ||
145 | 1934 | in un angolo, e più niente da fare. La | ||
146 | 1934 | quante volte, la rende più triste; e un torpore | ||
147 | 1934 | brandelli di giornale ingiallito. Più su, il suo sguardo | ||
148 | 1934 | dentro. Giorgio non torna più. Ricorda le parole del | ||
149 | 1934 | direttore e le sembrano più vere adesso: Non date | ||
150 | 1934 | diritto a una vita più comoda; quella vita a | ||
151 | 1934 | fotografia in bicicletta; e, più sotto, le tre cartoline | ||
152 | 1934 | ma i riformisti sono più forti di lui e | ||
153 | 1934 | stessi, si mostravano ancora più restii che per il | ||
154 | 1934 | cercarsi qualche buon amico, più vecchio del luogo e | ||
155 | 1934 | cose, se non le più povere ed insolubili? – dicono | ||
156 | 1934 | voi chiedete le cose più assurde, per farmi la | ||
157 | 1934 | un atteggiamento indifferente; e più si sforza a sorridere | ||
158 | 1934 | sforza a sorridere, e più nota che il viso | ||
159 | 1934 | E Teodoro non dice più una parola: ora gli | ||
160 | 1934 | e che potrei avere più fortuna. Ma qualche cosa | ||
161 | 1934 | in tutti i sensi. Più indietro, sfuocata, si riflette | ||
162 | 1934 | i rumori si facciano più impetuosi nel buio improvviso | ||
163 | 1934 | altro. E mentre i più poveri si lagnano, la | ||
164 | 1934 | curioso, ora non trova più gli argomenti e infine | ||
165 | 1934 | avrebbe dovuto fare, di più o di meno? E | ||
166 | 1934 | vetri appannati, nei punti più chiari, si vede correre | ||
167 | 1934 | Dopo questa disavventura Teodoro, più che mai triste, esce | ||
168 | 1934 | per non turbarlo di più. Così, evidentemente per distrarsi | ||
169 | 1934 | colli delle bottiglie: la più grande, quella che sta | ||
170 | 1934 | perché la vista è più facile e poi c | ||
171 | 1934 | ora scure; e sembrano, più che lottare, abbassarsi e | ||
172 | 1934 | chimico riprende a fischiare più forte, più forte; in | ||
173 | 1934 | a fischiare più forte, più forte; in direzione delle | ||
174 | 1934 | valigia delle sue cose più necessarie e s’avvia | ||
175 | 1934 | sospetti; se fossi stato più calmo, se avessi saputo | ||
176 | 1934 | trascinarla con me? E più pensa e più vede | ||
177 | 1934 | E più pensa e più vede chiara la sua | ||
178 | 1934 | pane, non l’ho più trovato; e indovina un | ||
179 | 1934 | svegliarla. Vi si recherà più tardi, quando il sole | ||
180 | 1934 | non le ha spedito più un soldo. È giorno | ||
181 | 1934 | febbraio. Teodoro non ode più nulla: le orecchie gli | ||
182 | 1934 | e neanche lei aveva più forza di combattere e | ||
183 | 1934 | vita le divenne ancor più grave. ¶ Con gli aiuti | ||
184 | 1934 | sofferenze non si contavano più. Avrebbe accettato qualunque situazione | ||
185 | 1934 | ciminiere. Si spinsero ancora più fuori là dove i | ||
186 | 1934 | ogni settimana, la soluzione più logica per tutti e | ||
187 | 1934 | gliene avrebbe voluto di più, se ella si fosse | ||
188 | 1934 | ella si fosse mostrata più arrendevole? O forse meno | ||
189 | 1934 | forse meno arrendevole ma più innamorata?... Non sapeva neppure | ||
190 | 1934 | nella caramella le cose più bianche di luce attraverso | ||
191 | 1934 | Pippetto, che non apre più gli occhi e non | ||
192 | 1934 | occhi e non parla più. ¶ Di fuori si sentono | ||
193 | 1934 | Ma ora non prova più l’emozione che ha | ||
194 | 1934 | cosa» aggiunge in tono più basso. ¶ «Non vi preoccupate | ||
195 | 1934 | adesso, non si sta più sicuri, è un vero | ||
196 | 1934 | Anna è diventata ancora più difficile: le sue condizioni | ||
197 | 1934 | Marco è apparso sempre più impaziente e nervoso: per | ||
198 | 1934 | cercarsi un nuovo lavoro più redditizio. ¶ Teodoro è a | ||
199 | 1934 | vi pensa ne è più persuasa, perché ora la | ||
200 | 1934 | si arrangia la cravatta più pulita e si veste | ||
201 | 1934 | lì a poco ripetere più volte nell’interno da | ||
202 | 1934 | Non ti sei fatto più vivo! Ecco» aggiunge poi | ||
203 | 1934 | Maria con la sua più naturale spensieratezza, «ci racconta | ||
204 | 1934 | grammofono erompono le note più alte e melodiose, e | ||
205 | 1934 | melodiose, e gli acuti più verticali di una desolata | ||
206 | 1934 | non dover incontrare mai più per tutta la vita | ||
207 | 1934 | gli altri si occupano più di lui. Sicché quando | ||
208 | 1934 | torto: ora le appaiono più evidenti i difetti di | ||
209 | 1934 | deciso di non pensarci più, e ora non voglio | ||
210 | 1934 | dire perché egli sia più espansivo? quel tanto che | ||
211 | 1934 | dei due sentimenti sia più spontaneo non distingue; ed | ||
212 | 1934 | il primo è ancora più ambiguo del secondo, in | ||
213 | 1934 | come la tratterebbe; e più avanti, come si comporterebbe | ||
214 | 1934 | di luna, che fa più bianche le pareti, e | ||
215 | 1934 | Capisci, non dovrei guardarlo più in faccia!» dice entrando | ||
216 | 1934 | Marco con tutte le più gelose domande: lo ami | ||
217 | 1934 | nei palazzi dai cortili più spaziosi si sono acquartierati | ||
218 | 1934 | sarebbe: uno e venti più sessanta, la metà, e | ||
219 | 1934 | uno e ottanta. Dodici più uno e ottanta guadagnerei | ||
220 | 1934 | labbra che la parte più superficiale: non hanno nemmeno | ||
221 | 1934 | posizione, di guadagnare di più, tanto di più. ¶ Mentre | ||
222 | 1934 | di più, tanto di più. ¶ Mentre la sirena suona | ||
223 | 1934 | alla spiaggia, curandosi il più possibile. Egli continuerebbe il | ||
224 | 1934 | giornata, si fa riprendere più volte dal capo reparto | ||
225 | 1934 | fonderia che sorgeva poco più lontana, cominciò a costruire | ||
226 | 1934 | passavano sull’imbrunire il più lontano possibile da quella | ||
227 | 1934 | quella parte, invece, appariva più sporca e triste. Il | ||
228 | 1934 | buona volontà e il più perfetto zelo. La sua | ||
229 | 1934 | Vallaresi & C.” Marco rilegge più volte la dichiarazione, gongolando | ||
230 | 1934 | della lavanderia, e quello più recente dei cantieri T | ||
231 | 1934 | scelta. Torna a leggere più volte l’elenco, ma | ||
232 | 1934 | Anna a non accettare più niente da Teodoro, e | ||
233 | 1934 | senza inasprire ancora di più i rapporti tra i | ||
234 | 1934 | del conflitto. Ha sempre più paura che la lotta | ||
235 | 1934 | va ogni giorno di più complicandosi. Bisogna trovare una | ||
236 | 1934 | ha svolto il lavoro più massacrante per rendere popolare | ||
237 | 1934 | la lotta può riaprirsi più cruenta; ed occorre perciò | ||
238 | 1934 | litiganti si sente sempre più attratta da Teodoro, il | ||
239 | 1934 | a chi dovevo dare più retta? Tu Marco lo | ||
240 | 1934 | pace. Io non ho più la forza di combattere | ||
241 | 1934 | non ce la faccio più. Vado giorno per giorno | ||
242 | 1934 | giorno per giorno sempre più giù. Sono sfortunata» e | ||
243 | 1934 | Neppure tu ti accorgi più di me. Se esisto | ||
244 | 1934 | Ti rimetterai completamente. Vedi? più t’arrabbi e più | ||
245 | 1934 | più t’arrabbi e più stai male...” e non | ||
246 | 1934 | in vista di nuove più vaste agitazioni, s’è | ||
247 | 1934 | hanno resa la vita più amara e difficile; perciò | ||
248 | 1934 | e Marco nelle pose più assurde, la fotografia di | ||
249 | 1934 | Vedrai» continua in tono più grave, «dove si va | ||
250 | 1934 | acquetate; e lei, adesso, più che di una chiarificazione | ||
251 | 1934 | visita medica le è più che mai necessaria... ¶ Sul | ||
252 | 1934 | Teodoro...” e in fondo, più piccolo, quasi invisibile, “Marco | ||
253 | 1934 | precipita che non potrà più risalire. ¶ Dalle imposte accostate | ||
254 | 1934 | sola; e non potrà più dire a Teodoro quello | ||
255 | 1934 | così ella non sa più qual punto del corpo | ||
256 | 1934 | Ma ora non fa più niente.» ¶ «E perché?» domanda | ||
257 | 1934 | In fondo v’importano più le otto ore e | ||
258 | 1934 | a dire in tono più grave: «Allora ti convinceresti | ||
259 | 1934 | gli uomini si mostrano più testardi, allora il partito | ||
260 | 1934 | In certi momenti sono più pericolosi quelli che stanno | ||
261 | 1934 | quell’altro: se dice più di quello che voi | ||
262 | 1934 | varietà degli argomenti, ritiene più opportuno non immischiarsene, e | ||
263 | 1934 | blu, ma se guardato più fisso, diventa blu su | ||
264 | 1934 | che sono gli elementi più pericolosi. ¶ «Senti a me | ||
265 | 1934 | che s’è dichiarato più capace in queste azioni | ||
266 | 1934 | Anna. Bussa alla porta più volte, ed attende impaziente | ||
267 | 1934 | coperchio smaltato. Bussa ancora più forte, perché Anna ha | ||
268 | 1934 | il caso è ancora più grave, poiché si tratta | ||
269 | 1934 | Poi è impossibile andare più oltre in quel pensiero | ||
270 | 1934 | Tutto rivela un aspetto più triste; e l’estate | ||
271 | 1934 | servirsi degli attrezzi è più inesorabile di un’opera | ||
272 | 1934 | e non si muoverebbe più. Ansima, pare che gli | ||
273 | 1934 | dei vicini farsi sempre più chiare, stringersi alle sue | ||
274 | 1934 | ma discreto, qualche altro più ardito fa un passo | ||
275 | 1934 | lenzuolo è macchiato in più punti. Ecco la boccetta | ||
276 | 1934 | Gira per i posti più deserti del cantiere, che | ||
277 | 1934 | potrà spiegargli tutto con più calma, confortarlo. E perché | ||
278 | 1934 | fabbrica, che appare ancora più triste per le mura | ||
279 | 1934 | fumo. Il vociare ora più lento, col calar della | ||
280 | 1934 | matassa s’aggroviglia di più, ai fatti reali si | ||
281 | 1934 | solo e non vedrà più nessuno, e non parlerà | ||
282 | 1934 | nessuno, e non parlerà più con nessuno... E i | ||
283 | 1934 | polvere arsa. Perché riescano più precisi bisogna camminare dove | ||
284 | 1934 | i loro sospetti diventano più fondati; e, sul momento | ||
285 | 1934 | Quanti anni aveva? I più coraggiosi si sono spinti | ||
286 | 1934 | far trascorrere le ore più calde. Teodoro è ossessionato | ||
287 | 1934 | quelli che nell’ora più calda del pomeriggio se | ||
288 | 1934 | lavora a un tornio, più per passatempo che per | ||
289 | 1934 | trenino aereo è ancora più sbrigativo e arrogante degli | ||
290 | 1934 | che non la riveda più. È morta! gli ripete | ||
291 | 1934 | lavagna; e poi sempre più chiaro, più chiaro; fino | ||
292 | 1934 | poi sempre più chiaro, più chiaro; fino a che | ||
293 | 1934 | sole, la ruggine diventa più rossa e le scaglie | ||
294 | 1934 | intorno a lui; perciò, più per intimorire che per | ||
295 | 1934 | pioggia riprende a tamburellare più fitta sugli ombrelloni; Teodoro | ||
296 | 1934 | Non ce la faccio più e adesso glielo dico | ||
297 | 1934 | Rimette le scarpe, batte più volte coi tacchi a | ||
298 | 1934 | fare un passo di più; fermarsi così per sempre | ||
299 | 1934 | per sempre, senza aprire più gli occhi. E chiude | ||
300 | 1934 | e sente nascergli sempre più forte il desiderio di | ||
301 | 1934 | un povero diavolo senza più la sua faccia da | ||
302 | 1934 | dico: Questo non è più il tempo... A chi | ||
303 | 1934 | chi dirlo? Non ha più nessuno a cui dirlo | ||
304 | 1934 | cui dirlo. Non è più tempo per lui! È | ||
305 | 1934 | non possiamo darti di più, hai capito? Ci hai | ||
306 | 1934 | voce che non è più la sua. ¶ «Che storie | ||
307 | 1934 | che ora non ha più il sapore di quando | ||
308 | 1934 | Maria. Somiglia a Maria, più vecchia. Anche Maria sarà | ||
309 | 1934 | vecchia. Anche Maria sarà più vecchia e farà come | ||
310 | 1934 | la sua voce sembra più dolce e intonata. Teodoro | ||
311 | 1934 | dire» fa Teodoro stringendo più forte le monete nella | ||
312 | 1934 | ne sente la superficie più liscia o più scabrosa | ||
313 | 1934 | superficie più liscia o più scabrosa. Scopre perfino che | ||
314 | 1934 | vado avanti» e fa più rapido il passo. In | ||
315 | 1934 | borsetta, un giornale ripiegato più volte, da cui esce | ||
316 | 1934 | sollievo, ma allontana sempre più il letto, che s | ||
317 | 1934 | nella mente diventa sempre più piccolo. Suda, col capo | ||
318 | 1934 | il suo corpo sempre più grosso e disfatto. Solo | ||
319 | 1934 | l’acqua non cade più nella bacinella, ma si | ||
320 | 1934 | poi uno zolfanello strofinato più volte su una superficie |