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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886

concordanze di «più»

nautoretestoannoconcordanza
1
1886
me lo sono domandato più volte. Come il potente
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1886
spesso, scettica sempre. Nessuno più dalla fanciulla, apprende quotidianamente
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1886
spirito restano impenetrabili. Niuno più della fanciulla sente acutamente
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1886
ha fatto passare per più anni di seguito, a
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1886
ricordi si fan tanto più vivi, quanto più s
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1886
tanto più vivi, quanto più s’allontana l’oggetto
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1886
la memoria fanciullesca è più sveglia, più alacre, più
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1886
fanciullesca è più sveglia, più alacre, più fresca? o
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1886
più sveglia, più alacre, più fresca? o per quella
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1886
viva di cose che più non sono, o che
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1886
o che non sono più tali, mi trascinano, mi
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1886
sono stati scritti con più amore, con più tenerezza
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1886
con più amore, con più tenerezza, con più passione
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1886
con più tenerezza, con più passione di questo. Mentre
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1886
di nuovo, a voce più alta: ¶ — Ho inteso, mammà
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1886
l’altra, non potendone più. ¶ — Oh poverello, poverello! speriamo
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1886
il vento aveva reso più vivida la bella bocca
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1886
ombrellini, i mantelli: quelle più poverine, la colazione portata
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1886
o l’uncinetto: le più studiose o le più
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1886
più studiose o le più romantiche, i quaderni. In
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1886
Italia. Nessuno li leggeva più questi stampati polverosi, insudiciati
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1886
di tre ore. ¶ Le più scontente erano le hughiste
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1886
una brava, a una più debolina. Così queste coppie
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1886
affari non si voleva più mischiare, che aveva avuti
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1886
coro, a voci digradanti, più basse, più alte, acute
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1886
voci digradanti, più basse, più alte, acute, lente, frettolose
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1886
che era la miope più insolente, rialzandosi le lenti
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1886
Ma la chiamata risuonò, più viva: veniva da una
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1886
chiamate si facevan sempre più precipitose, le ausiliarie, per
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1886
parlavano dei loro amori, più o meno sfortunati. Adelina
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1886
non ci ricadesse mai più. Eppure era questo il
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1886
era questo il peccato più frequente, commesso con maggior
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1886
con maggior gusto, perchè più pericoloso. Difatti anche in
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1886
che così non faceva più chiasso. Immersa nell’ombra
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1886
come al solito: ma più imprudente, più inesperta, lasciava
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1886
solito: ma più imprudente, più inesperta, lasciava correre la
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1886
stessa che non aveva più nessuno, sola al mondo
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1886
e non le sgridava più, sentendo la mestizia di
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1886
cercando di ecclissarsi quanto più poteva. Ella rendeva alle
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1886
che non ne poteva più; era sempre pronta a
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1886
o tre ore di più in servizio per un
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1886
finivano per non esserle più riconoscenti. Sapevano che bastava
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1886
non mi fa provare più nessun sapore e poi
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1886
sgridano. Noi non sappiamo più che siano Pasqua, Natale
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1886
finiva, insomma le cose più importanti, per evitare errori
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1886
e tutte le ausiliarie, più o meno, chi trasalì
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1886
rigore settentrionale, sgomentava le più audaci. Egli pranzava da
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1886
queste quattro sillabe, soffiate più che dette, facevano agghiacciare
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1886
Caterina Borrelli, non potendone più, disse sottovoce: ¶ — Al diavolo
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1886
regola, non si permetta più di dare la buona
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1886
Stavano immote, senza aver più neanche la forza di
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1886
chiacchiere vane, non desideravano più niente. Quelle che dovevano
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1886
le giunture, non avevano più nessuna vanità, non provavano
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1886
nessuna vanità, non provavano più nessun stimolo. ¶ — Io resto
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1886
tentavano lo spirito delle più serene: tutti i piccoli
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1886
direzione, si sentivano le più forti: volevano mostrare di
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1886
prestato un’ora di più di servizio. Grazia Casale
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1886
fili con Roma, due più dell’ordinario, e il
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1886
rimboccate per poter trasmettere più facilmente: accanto a lei
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1886
diceva al corrispondente: trasmettete più presto, io so ricevere
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1886
corsa, dicendogli ogni tanto: più presto, più presto, più
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1886
ogni tanto: più presto, più presto, più presto. ¶ Sulla
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1886
più presto, più presto, più presto. ¶ Sulla linea Napoli
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1886
Peppina Sauna, una delle più forti, se non la
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1886
forti, se non la più forte, della sezione femminile
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1886
che arrivava a intuire, più che a leggere, la
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1886
penne, di carta; le più disadatte alla corrispondenza, registravano
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1886
trasmessi. Non vi erano più distinzioni di turno, di
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1886
nere di acqua. Le più prudenti, appena entrate, si
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1886
potevano spendere, non era più composta della granita di
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1886
torcevano il muso: le più educate tacevano, le più
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1886
più educate tacevano, le più pettegole dicevano che vi
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1886
mesate, ella si tratteneva più a luogo in ufficio
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1886
la pioggia non vedeva più le isole di Ponza
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1886
telegrafò che non vedeva più Capri; le comunicazioni semaforiche
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1886
guastò addirittura, non rispose più nessuno. Tutta pensosa la
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1886
siamo: Madonna, assistimi. Ma più spesso il guasto si
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1886
già trenta elementi di più: che posso farvi? — rispondeva
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1886
la macchina, si regolava più delicatamente il sistema di
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1886
tanto: ¶ — Non si corrisponde più con Benevento. ¶ — Che guasto
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1886
diceva: ¶ — Non si va più con Reggio: vi è
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1886
le disse: ¶ — Non comunico più con la Sicilia. ¶ E
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1886
notizia. ¶ — Non si corrisponde più colla Sicilia. ¶ Le fanciulle
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1886
Sicilia, che era il più importante, sembrava l’abbandono
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1886
segnava a ogni tuono più forte e si vedevano
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1886
alla direttrice. Ora la più bella della sezione era
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1886
di rosa morta, anche più pallide. Una disgrazia, quella
88
1886
due. Il tuono rombava più forte: in tutti i
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1886
quel lutto, senza curarsi più dell’elettricità: certo ella
90
1886
un nuovo fulmine cadde più vicino. ¶ — Linee alla terra
91
1886
bene, ma ella è più forte di te, amore
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1886
le donne maritate sono più forti di noi altre
93
1886
del lavoro che era più grande delle altre, ne
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1886
Gesù! — esclamò Eva, scandolezzata. ¶ — Più un cappellino, con un
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1886
una gradazione di sorrisi più o meno amabili, Eva
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1886
Massimo Daun non avrà più trovato nè un amico
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1886
trasparente. Ella apparteneva alla più nobile, più antica famiglia
98
1886
apparteneva alla più nobile, più antica famiglia napoletana, la
99
1886
e si faceva sempre più sottile, sempre più rosea
100
1886
sempre più sottile, sempre più rosea, come un cero
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1886
tempestò Anna Doria. — Tutte più o meno ci meritiamo
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1886
meritiamo di maritarci, tutte più o meno siamo buonine
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1886
malignità a tutti, ma più di tutti a sua
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1886
che aveva il carattere più aperto di tutte le
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1886
che vuol farsi credere più cattiva di quello che
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1886
Eva, la buona, la più vivacemente affettuosa, aveva detto
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1886
il segreto di Felicetta? Più taciturna, più riservata, ella
108
1886
di Felicetta? Più taciturna, più riservata, ella non lo
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1886
diede un’intonazione anche più seria a quella riunione
110
1886
signora, le due figliuole più grandi, quindicenni, vestite di
111
1886
Chiarina, ballava abbastanza, ma più le piaceva di chiacchierare
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1886
i due giovani, fatta più di intenzioni che di
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1886
che di parole, consistenti più in certi minuti particolari
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1886
Willy Galeota, il giovanotto più alla moda della società
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1886
dicevano di lei le più orrende e le più
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1886
più orrende e le più belle cose: — Willy era
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1886
che il ballo conviene più alle bellezze irregolari, non
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1886
di approvazione di Maria. Più tardi aveva inventato di
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1886
in giro una delle più belle ragazze di Napoli
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1886
altri. E non era più venuto; ella non aveva
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1886
ballava, la luce era più mite, le tende che
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1886
il vestito bianco, sembrava più magra, più alta, più
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1886
bianco, sembrava più magra, più alta, più trasparente che
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1886
più magra, più alta, più trasparente che mai, come
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1886
per mare, non voleva più stare nelle case di
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1886
Daun, ma non aveva più impresse sulla fisonomia l
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1886
ragazze non si scompagnavano più, da quando il matrimonio
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1886
l’accompagnamento funebre. ¶ — Sei più graziosa dell’usato; — mormorò
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1886
promesso di non giuocare più, — mormorò Eva. ¶ — Domandalo dunque
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1886
andava popolando dei viaggiatori più frettolosi che arrivano un
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1886
Gullì-Pausania la trovava più sartina che mai; era
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1886
Strano a dirsi, non più la faccia di Giovanella
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1886
di contemplazione serena. Non più essa si accompagnava con
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1886
con suo padre: non più Angiolina, non più una
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1886
non più Angiolina, non più una donna, ma uno
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1886
e chiedere molto di più, ma Cantelmo era un
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1886
saluti. Ella era sempre più carina, nel suo vestito
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1886
chi non si raccapezza più. ¶ — Olga mia, la vita
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1886
Ora, la stessa gente, più numerosa forse per la
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1886
che nulla poteva arcuare più, nel gaio riso della
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1886
strada, come se nulla più potesse interessarla. Dietro di
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1886
il rosario insieme, la più grande cominciava, sottovoce, la
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1886
scena. E quella che più s’inabissava nella preghiera
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1886
per coloro che mai più avrebbero avuto pace. ¶ Il
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1886
vivacissimo, feriva la fantasia più di qualunque espressione dolorosa
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1886
donne che guardavano, senza più pregare, ansiose, frementi, provavano
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1886
non se ne facevano più, una così ardente vocazione
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1886
Poi la funzione divenne più lugubre ancora. In mezzo
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1886
Sersale, che non trovava più lagrime nell’ardore della
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1886
sonno profondo, donde mai più viene a svegliarci lo
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1886
dove non si pensa più, non si ama più
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1886
più, non si ama più, non si soffre più
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1886
più, non si soffre più! Come avrebbe voluto esser
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1886
Creatore, che sentiva sempre più liberarsi il suo spirito
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1886
meno male, non avendo più pretese, non era troppo
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1886
si elevò di nuovo, più forte del rumore del
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1886
il numero, volendone uno più basso, per entrare più
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1886
più basso, per entrare più presto, ma Adelina aveva
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1886
sala si stipava sempre più: erano le dieci mezzo
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1886
Elena de Pasquale, la più carina delle due sorelle
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1886
mezza, non vi erano più sedie disponibili nel salone
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1886
di loro resiste, la più brutta, la più storta
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1886
la più brutta, la più storta. Financo Maria Jovine
164
1886
era levato e sembrava più meschino, più rattrappito, in
165
1886
e sembrava più meschino, più rattrappito, in piedi: andò
166
1886
due centesimi. Ma nessuno più si occupava di lui
167
1886
d’ingenua. ¶ Ma quello più attento era un gruppo
168
1886
esse si maturavano, la più grande aveva trent’anni
169
1886
di un impiegato municipale, più o meno brutte, straccione
170
1886
erano stati gittati, talvolta, più per grazia, che per
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1886
essere veduti: le ragazze più vanitose che sentimentali, più
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1886
più vanitose che sentimentali, più civettuole che amorose, le
173
1886
destra formata dalla gente più matura, dalle ragazze un
174
1886
dalle ragazze un po’ più antiche, molto eleganti, che
175
1886
la sinistra, un po’ più democratica, era fatta dalle
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1886
bassi, i due fidanzati più innanzi, sereni, discorrendo placidamente
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1886
Sanges, che era la più brutta di tutte. ¶ — La
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1886
brutta di tutte. ¶ — La più grande avrà almeno trentadue
179
1886
clientela, avrebbe sposato la più piccola delle De Pasquale
180
1886
che arrivava, non trovava più sedie, era una processione
181
1886
la Brown diventava sempre più malinconica, vittima bella e
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1886
quasi mai: e le più schive famiglie borghesi di
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1886
che si accalcava sempre più e sempre più andava
184
1886
sempre più e sempre più andava piano. ¶ Matilde Cipullo
185
1886
terza sorella Cafaro, la più giovane, rimase isolata, silenziosa
186
1886
la rotonda luminosa, passeggiavano più innanzi, nel cosidetto boschetto
187
1886
occhialino sul naso rendeva più originale, si distendeva e
188
1886
partivano prima le famiglie più borghesi, quelle che profittavano
189
1886
seguiva. ¶ — Non verremo mai più in questa Villa, — aveva
190
1886
la dentiera falsa. ¶ — Mai più, — aveva risposto sua moglie
191
1886
E attraverso i viali, più rada ma continua, ricominciava
192
1886
pallido e bello.... ¶ tanto più che il nuovo studente
193
1886
l’anno seguente: Riccarda più vivace, più spiritosa, ne
194
1886
seguente: Riccarda più vivace, più spiritosa, ne teneva a
195
1886
scoperto che Mariannina, la più piccola delle Galanti, filava
196
1886
bellissimo, che la rendeva più goffa dell’usato; malgrado
197
1886
sedie di paglia, scompagnate, più basse, più piccole, con
198
1886
paglia, scompagnate, più basse, più piccole, con la spalliera
199
1886
specchio, soddisfatta di essere più bianca delle Galanti, più
200
1886
più bianca delle Galanti, più snella della Malagrida, più
201
1886
più snella della Malagrida, più colorita della Falco, più
202
1886
più colorita della Falco, più piacente della Borrelli, più
203
1886
più piacente della Borrelli, più alta della Casale, più
204
1886
più alta della Casale, più bella insomma, di tutte
205
1886
me la fa di più, per soggezione di Arturo
206
1886
sera non ne aveva più di cinquantotto; è vero
207
1886
e ricco, e i più benevolenti la compativano, sì
208
1886
quei quattrini, e i più severi l’accusavano d
209
1886
la tenesse per la più venale delle donne, datasi
210
1886
senza che lui pensasse più a invitarla; tutte le
211
1886
le ragazze, ballava infine più degli altri: ella rifiutò
212
1886
impietosita non avrebbe voluto più bere, ma temette offendere
213
1886
sapesse che era il più cattivo complimento da farle
214
1886
la quadriglia con la più bella ragazza della, festa
215
1886
sua madre non sapendo più come bastonarla per non
216
1886
ma non si pensava più a discorrere, ad amoreggiare
217
1886
per non farle vedere più nulla — diede un colpo
218
1886
non fu possibile trattenere più le lavoranti, ebbero la
219
1886
il rombo si sentiva più forte, assai, le ragazze
220
1886
dell’eruzione, non sentiva più le parole che si
221
1886
rosso; ma non avevano più gusto a ridere, ed
222
1886
di malinconia, non pensando più nè alla recita, nè
223
1886
Castelforte — di anni 25 — andava più avanti di tutti, non
224
1886
piovosa. Le interne erano più quiete, coi loro vestiti
225
1886
corso, non le voleva più bene; Giuditta Pezza sorrideva
226
1886
che si davano sempre più alla meccanica di metter
227
1886
dovendo studiare le cose più opposte, in preda a
228
1886
Giuseppina Nobilone era la più infelice fra tutte, non
229
1886
o non pensandoci, istupidite più che mai da quella
230
1886
ripetizione sopra un tôno più acuto si trascinò un
231
1886
e oscuro, ma le più tristi rimasero con la
232
1886
Era uno spirito superiore, più versatile che profondo, un
233
1886
a vicenda, le sante più taciturne e più indulgenti
234
1886
sante più taciturne e più indulgenti, le spregiudicate più
235
1886
più indulgenti, le spregiudicate più ciarliere e più insolenti
236
1886
spregiudicate più ciarliere e più insolenti. ¶ — Isabella Diaz, dite
237
1886
confusa, stordita, non intendendo più nulla. Già tre volte
238
1886
il filo non potette più ricominciare, il suo male
239
1886
quelle che studiavano di più. Quale scorno, per la
240
1886
alla forca, attaccandosi ai più piccoli pezzi di quel
241
1886
indice teso, ella parve più forte e più malvagia
242
1886
parve più forte e più malvagia di essa. ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …Per
243
1886
dito e potrebbe essere più attenta ai suoi arnesi
244
1886
intonazione, col lusso sempre più posto in evidenza dei
245
1886
neppure il pizzo aveva più quel moto nervoso. Quando
246
1886
cui occhi poco vedevano più, da quella mano disfatta
247
1886
precisa, insistente, continua, sempre più complicante ed esplicante le
248
1886
carattere, non ci entrava più. La malattia non gli
249
1886
e per divertirsi di più: ogni camerino costa un
250
1886
giovanette, involontariamente, non vergognandosi più, nella comune inquietudine, ognuna
251
1886
convincertene e non avrai più paura. Hai capito? ¶ — Sì
252
1886
e non si capisce più nulla... ¶ — Io sono stata
253
1886
si sovrapponeva quella materiale più urgente, del bisogno che
254
1886
Barracco. ¶ — Non vi preoccupate più di nulla, l’esame
255
1886
esser mai felice, mai più, con quella tetra visione
256
1886
che Isabella Diaz parve più brutta, più meschina, più
257
1886
Diaz parve più brutta, più meschina, più ripugnante in
258
1886
più brutta, più meschina, più ripugnante in quel contrasto
259
1886
le notizie erano sempre più contradditorie. Defeo si era
260
1886
l’esame cresceva sempre più, a tanti spettacoli, a
261
1886
aumentava. Oramai, non pensavano più a ripassare quel tale
262
1886
storia, non si curavano più di farsi dire da
263
1886
deciso, non avrebbero mai più imparato niente. Sapevano quel
264
1886
fatale si complicava sempre più di avvenimenti: vi era
265
1886
se fosse stata la più zelante, la più studiosa
266
1886
la più zelante, la più studiosa fra le alunne
267
1886
settembre, non ci era più rimedio e questa notizia
268
1886
affisso nel cortile. Tutte, più o meno, lo sapevano
269
1886
dopo aver invano scritto più volte all’ispettore scolastico
270
1886
città si facevano sempre più difficili. Nell’estate ultima
271
1886
sfigurare agli esami: di più, è sempre malaticcia, manca
272
1886
a letto, non potendone più, alla sua povera casa
273
1886
di canto, alle ragazze più agiate del paese, e
274
1886
stato mandato alla sorella più grande: esso è straziante
275
1886
pedagogica. Direttrice della scuola più popolosa di Napoli: da
276
1886
vecchi metodi punitivi. ¶ NON PIÙ! ¶ I. ¶ La piazza del
277
1886
persone, Grazia Orlando, la più bella creatura di Santa
278
1886
balcone del municipio il più ricco come doti passate
279
1886
anni. Sticco era il più ricco del paese, aveva
280
1886
del paese, aveva la più bella casa con cinque
281
1886
poi Luisa Ciccarelli, la più brutta ragazza del paese
282
1886
Sticco si faceva sempre più serena, affettuosa, nella bonarietà
283
1886
dalla sciabola scricchiolante, tanto più bello di Vincenzino Sticco
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Vincenzino Sticco; Maria Orlando, più calma, meno sognatrice, calcolava
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bravo, bravo, senza potersi più contenere — e Grazia Orlando
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immemorabile, la zitellona non più collerica nè ridente, ma
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conti non era la più infelice di tutte. Quelle
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radi che non coprivano più il giallo della cute
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rugosa, dove niuna impressione più si rifletteva, in quel
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Emma. ¶ — Questo è il più bello — disse la madre
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che quello è il più bello. ¶ — Già — acconsentì la
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gli occhioni bruni erano più che mai nuotanti nel
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Maria aveva illanguidito sempre più gli occhi orientali; Lucrezia
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levatrici. ¶ Tutte mostravano il più grande interesse a sapere
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occhi languidi si facevano più tristi, più trasognati che
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si facevano più tristi, più trasognati che mai. ¶ Dalla
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e di non aver più un cane che ti
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giorno, non mi manda più da Chiarina e mi
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donna che ascoltava, senza più lavorare, dietro la persiana
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maschi. ¶ — A chi vuol più bene? ¶ — Vuol bene a
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Carluccio che è il più bello di tutti.... ¶ — Tu
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tutti.... ¶ — Tu sei la più bella.... ¶ —.... non m’interrompere
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i figliuoli, non amano più il marito, — disse solennemente
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sè, per non ascoltare più quella conversazione. Era una
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fervore. Ella non aveva più nulla da chiedere, nè