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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «più»

nautoretestoannoconcordanza
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paretaio gigantesco; sul cornicione più alto un uccello bianco
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Allora gli occhi folgoravauo più vivi, la bocca sgallava
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sua fissità. ¶ Essendo il più quartato dei fratelli lo
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belve del deserto han più cuore di te... ¶ — Taci
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ch’egli non portava più il segno del cristiano
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fu imporporato un cardinale; più tardi il gonfalone della
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giù, gli fu filato più di cento braccia di
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che nella notte vede più che il giorno, e
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un bastimento, perchè stentava più polli lui di una
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a te che fai più ribrezzo dell’olio di
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sotto degli stracci: il più grande si ciccava la
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ciccava la lingua, il più piccolo lo tenevano ravvolto
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era imbullettato due palmi più su della terra, tutti
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giorni son passati via più leggeri che la spola
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Gesù Cristo, o quelle più lussureggianti dei pioppi argentei
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i catecumeni non udivano più il picchiottio dei mazzuoli
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l’uomo si annienta. Più la divinità si fa
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si fa grande e più l’umanità diventa miserabile
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sembravano comunicati. ¶ L’apostolo più pacato parlava loro delle
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orbita e avvicinandosi ancor più ai neofiti, disse tremulo
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le parole non ricevevano più suono dalla mia lingua
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contrazione veruna mi disse: — Più forte. ¶ — Non potevo articolar
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e tessere nelle taverne più sozze. Mentre guardavo stupito
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signoreggiare l’Io. ¶ Idee più grandi di loro cozzavano
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L’IDEA DI UN PIÙ CIVILE MONDO ¶ DI SUBLIME
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un tono di voce più dolce. Filiberto scrutava Amedeo
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presentimento di non rivedere più il fratello lo inteneriva
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amorosamente ammannito qualcosa di più al desco. Amedeo era
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cui abiti non avevano più il primo pezzo, dalle
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come soglion fare i più, che capitano in una
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c’e la Liguria. ¶ — Più in là: in America
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L’America non è più quella di un tempo
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tricolore della Patria. ¶ Il più giovane dei marinai scese
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viso non mi uscirai più di memoria. ¶ — Bevete con
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Tarmito, dopo aver salito più risoluto il caruglio che
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uomini non li amerei più. ¶ Ritornarono alla taverna. A
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che la paranza possa più reggere a questa tempesta
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annegati. Fuggite il pericolo più imminente. ¶ Governammo la barca
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ci avessi a tornar più ci anderei, ¶ ma, v
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ci avessi a tornar più ci anderei ¶ qualor che
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fiancate in carena. Alcuni più in là davano il
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braccia polpute e vigorose: più grandi del vero. Le
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di sulla rupe: ¶ “Mai più, mai più divisi, ¶ o
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rupe: ¶ “Mai più, mai più divisi, ¶ o cara, noi
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lo specchio di poppa più turchino del mare. ¶ Una
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le paranze. Uno dei più giovani s’alzò, gli
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si stendono sempre di più nel mare. Il faro
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Ma v’è di più: un giorno, i codardi
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della tigre; e pure più spaventevole ancora è l
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Cesare sceverarono i libri più buoni, gli altri furono
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di un sangue non più vegeto. L’uomo aveva
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pareva una sua sorella più piccola. Sfogliarono insieme tanti
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e pervenute ai rami più alti ricadevano profondandosi nella
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sul capo un carico più pesante di lui incurvato
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Isaia, io non ho più denti in bocca, ho
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un colpo gli arbusti più esili, sui quali se
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d’errare in sempre più grande spazio. — Isaia lesse
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ossa. Io non reggo più gli anni sui trabalzi
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metterà nell’anima sempre più forte il desiderio di
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vostri piedi non renderanno più sangue voi potrete affrontare
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accende ogni giorno di più nel mio cuore. Sappiate
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anni ed anni nel più folto intrico dei boschi
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abbattevano sommergendo le vegetazioni più basse: un oceano che
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il Rio che non più rattenuto dall’intrigo del
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a ritirarsi in luoghi più sicuri, tagliavano la pelle
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di cavallo e portato, più morto che vivo, davanti
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quali si poteva pervenire più presto al luogo dove
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asserì di non poter più ritrovare il sentiero che
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onde pervenire in luogo più agevole per trovare pascolo
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che avevano l’occhio più vivo, domandava se nella
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Le opre non scassavano più la terra, i raccolti
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se ne vanno ancor più lontano in cerca di
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di maggiore spazio e più luce invece di rimanere
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confini della Patria, non più espressione di dogane, ma
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dell’addiaccio, non tolleravano più la mollezza delle coltri
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dal desìo di fiumi più larghi, di selve più
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più larghi, di selve più vaste, che aveva mangiato
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che non vedranno mai più! ¶ XXV. ¶ Il “Toscana” era
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I piedi, due palmi più su del pietrato, gli
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sorta di cose in più parti, — illuminò Cesare — a
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un profondo sospiro: — Mai più! ¶ Assopito sul carabotto parve
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spalle come schiavardato: ¶ — Mai più! ¶ I battiti del cuore
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orbite ed esalò: — Mai più! ¶ Isaia fe’ cenno che
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tanto da non vedere più aria. Forse il cane
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stanchi del suo fratello più piccolo, quando il giorno
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i pantaloni un palmo più lunghi delle sue gambe
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Un soldato si fece più in là e dette
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tutte intorno al pioppo più alto. Apostoli, capitati nessuno
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del mare non saranno più merce da stiva ma
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alberi. ¶ Morettina un ballo più ¶ che le è morta
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ha sofferto niente. ¶ — Sempre più diventa peso. ¶ I cristiani
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lui non si seppe più nè nuova nè novella
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e non si vide più. Il tuo Gobbo fu
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anche lui. Il tuo più piccolo fu colto da
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campi arati. Il tuo più piccolo ne volle svelgere
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Per te non ho più occhi da piangere, diceva
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nell’azione d’agosto. Più di mille morti erano
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ufficiale aveva la carnagione più bianca del bavero ed
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Non gli si sente più il battito del cuore
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ora non ne abbiamo più. ¶ Al gener nostro il
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gli uccelli non cantarono più, le acque dei canali
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e affissavano il cielo. ¶ Più lontano un cadavere salutava
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Così non si può più andare avanti. Qui alla
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I boschi non esistevano più, li aveva scerpati del
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soli all’affanno ¶ che più non hanno ¶ pace nel
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arie si facevano sempre più chiare. La notte non
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luminoso. La sassaia diventava più celeste della ghiaia di
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Le spere non scioglievano più le stelle che vi