parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «po»

nautoretestoannoconcordanza
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1998
erano potuti allargare un po’ di più. Scorgevo di
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tenevano ancora impigliata un po’ di luce. Il padre
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dorate mi pungevano un po’ le dita, mentre cercavo
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il contorno, per un po’. Turibolavo piano, c’era
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ricami inamidati. Luccicavano un po’ lungo le pieghe, per
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spariva, proseguiva per un po’ tratteggiata prima di rientrare
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se stavo da un po’ di tempo fermo con
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stava scuotendo da un po’ di giorni non fosse
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era arrestato per un po’, ma gli vedevo i
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si illimpidiva per un po’, la barriera dei gigli
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sue pieghe tutte un po’ frantumate passarmi sul volto
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mi guardava per un po’ nella luce, mentre oltrepassavo
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di pane e un po’ di cioccolata, anche mentre
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acqua macchiata con un po’ di vino, e la
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la mia veste un po’ impolverata e lo zainetto
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con cura rifletteva un po’ di luce all’altezza
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luce era ruotato un po’ sulla tempia del padre
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che si allargavano un po’ arrotondati, come botti. Era
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opposta, rasentava per un po’ la vetrata e forse
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suo nuovo letto un po’ staccato dagli altri. Il
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mi si annebbiava un po’, arrivava il sonno. Ma
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sui letti sembravano un po’ fosforescenti. Il seminarista sordomuto
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terra, mi traboccava un po’ dalle mani, mentre mi
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si potrebbe andare un po’ più forte?» ¶ «Perché?» ¶ «Siamo
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più distesa, dopo un po’. ¶ «Siamo ancora lontani dal
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lati il muro un po’ diroccato della conceria. ¶ «Eccoli
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che si sollevava un po’ da una parte. L
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emanare nel buio un po’ della sua luce. ¶ «Abbiamo
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sentii sospirare, dopo un po’. «Si spengono, si accendono
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acqua tratteneva ancora un po’ della luce del giorno
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strati dell’aria un po’ più in alto, se
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di arrivarci. ¶ «Dammi un po’ il cambio, sono stanco
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Ci spostiamo per un po’ di tempo lungo le
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sulla pedaliera. Guardavo un po’ ipnotizzato la forcella e
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era già da un po’ di tempo alle nostre
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continuavano a spostare un po’ abbacinate sui crinali. ¶ «Non
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ancora fare con quel po’ che ci resta!» ¶ Gli
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senza guardarmi, dopo un po’ «non hai idea di
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gli occhi per un po’. ¶ «Cambiano tutti casa talmente
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Lo vedevo fissare un po’ esasperato la striscia dell
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proseguiva diritta per un po’, ma dovevo avere girato
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tratto. «Ci sgranchiamo un po’!» ¶ Le stradine erano molto
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da solo, per un po’, senza muovere neppure il
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portiera. Lasciavo passare un po’ di tempo. Mi accendevo
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in fretta per un po’, nel vento della corsa
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braccio, camminavo per un po’ su un ballatoio, fino
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per far passare un po’ di tempo prima di
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La sentivo friggere un po’ mentre correvo. Scendevo a
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riverbero. Mi spostai un po’ con i piedi, provai
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occhi abbassati e un po’ sbarrati, anche quelli che
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qualcuno degli altri, un po’ staccato. ¶ «No, non sono
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si fermava tutta un po’ ritagliata nei polmoni. ¶ «C
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improvvisamente una voce, un po’ allarmata. ¶ «Sono volate a
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pomeriggio. C’erano un po’ di briciole per terra
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tirava di colpo un po’ più forte per accertarsi
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faceva arretrare ancora un po’ fino ai bordi più
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penetrare per sbaglio un po’ di più, oltrepassare lo
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parlava più da un po’ di tempo. Camminavamo di
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dal cancello. Giravano un po’ isolati e con il
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l’aliante aumentasse un po’ di peso. Lo tenevo
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sopra della testa, un po’ spostato da una parte
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sui suoi bordi un po’ scivolosi, in una di
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d’acqua faticava un po’ a passare, non capivo
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la carlinga era un po’ più spaziosa, il corpicino
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padre priore, dopo un po’. ¶ Dovevo avere gli occhi
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voce si era un po’ allarmata. ¶ «Cerca di stare
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al piattello. Rimbombavano un po’, poi il loro suono
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fosse col tempo un po’ otturato. “Come faranno a
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far entrare almeno un po’ d’aria nei polmoni
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stesse facendo da un po’ di tempo il Gatto
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L’osservavo per un po’ dal mio letto, stando
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tavola. Si afflosciavano un po’ mentre li portava al
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di verdura pendeva un po’ sfilacciata dalla sua forchetta
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padre priore camminava un po’ emozionato nel cortile. Gli
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banco. ¶ Ora uscivano un po’ più rapidamente dalla vecchia
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con la testa un po’ viola verso il proprio
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si vedeva spuntare un po’ del bianco della camicia
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gesto di affrettare un po’ il passo, quando il
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camicia, che sporgevano un po’ dalla veste, e mi
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a mano faticava un po’ a sbloccarsi. Il padre
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che si muoveva un po’ sfuocata nella bocca della
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era un oggetto un po’ complicato nella sua bocca
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dalle ultime maglie un po’ allentate. ¶ Lungo le tavolate
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stato spento da un po’ di tempo nel cortile
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alle mie spalle, un po’ staccato. ¶ «Proverò a mandarti
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parte, le spalle un po’ strette... Potrei grattarmi d
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volendo, per minimizzare un po’ la cosa...” ¶ Non sentiva
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correggeva un movimento un po’ troppo brusco del collo
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di vederci sempre un po’ meno quando veniva accesa
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La giostra cigolava un po’ e si fermava, la
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sua mano tremava un po’ mentre ne prendeva manciate
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lo aveva forzato un po’ con il braccio, sorrideva
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schiena, la testa un po’ arrovesciata, quasi incollata al
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Era riapparso dopo un po’ con il cappello rotondo
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il cappello rimaneva un po’ staccato al centro della
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macchina. Si spostavano un po’ inebetiti sotto i tigli
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a camminare per un po’ nel corridoio tra le
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la mia testa un po’ sollevata dal cuscino. Ma
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Soltanto il pavimento un po’ bagnato a uno dei
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che mi girava un po’ la testa, mentre attraversavo
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per guardarmi. ¶ «Fate un po’ di posto anche a
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Cercavo di inspirare un po’ d’aria nelle brevissime
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cielo le macchioline un po’ arrugginite degli spari, mentre
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quasi ferma per un po’, quando le due correnti
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limitava a correggerne un po’ la traiettoria, a imprimerle
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da una zona un po’ lontana, i loro volti
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era stato spostato un po’, perché non c’era
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usciva al massimo un po’ di vapore sprigionato dal
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vedevo minuscole scaglie un po’ ghiacciate fin sui gradini
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per farla ruotare un po’ su se stessa, ma
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avevano consegnato biancheria un po’ più leggera. Il padre
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nuova pianeta verde un po’ accecante. Dalla cascina di
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erano apparse da un po’ di tempo alcune api
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pomeriggio. Mi sollevavo un po’ la veste per non
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Se la spazzolava un po’ con le mani, alzandosi
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giornate stavano diventando un po’ più chiare e meno
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Lo teneva tutto un po’ attorcigliato attorno al volto
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sopra un ginocchio un po’ sollevato, ne sorprendevo qualcuna
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pallina ruotava appena un po’, si fermava un istante
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a mia volta un po’ d’aria, la pallina
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striscia di luce un po’ sfalsata, la stradina attraversava
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correva di colpo un po’ più forte, faceva volare
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si stringeva per un po’ a uno dei lati
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case. Ad allungare un po’ le braccia si potevano
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padre priore, dopo un po’. ¶ Ci eravamo tutti raccolti
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poco lavato, ancora un po’ arrossato. Continuavo a fissarla
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la fronte, dopo un po’. «Ergo rex es tu
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altare avevano chiuso un po’ alla volta gli occhi
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Gesù si strinse un po’ nelle spalle, gli sorrise
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gruppo che da un po’ di tempo lo seguiva
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quel modo per un po’. La strada stava cominciando
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C’era ancora un po’ di gente sparpagliata intorno
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la tenne per un po’ appoggiata su una spalla
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in seminario, stava un po’ sollevato sul sedile dello
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che era sopraggiunto un po’ trafelato dalla vecchia costruzione
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diventava obliqua e un po’ deformata sui muri della
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si era allargato un po’, le sue zone interne
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uncino, che luccicava un po’ nella sua mano. Il
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teneva gli occhi un po’ stretti per la luce
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frammento di filo un po’ più lungo gli usciva
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chiedere ancora, dopo un po’. ¶ L’angelo si era
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Si guardavano attorno un po’ accaldati, dopo l’ultimo
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panciute si aprivano un po’ clandestinamente qua e là
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costruzione veniva da un po’ di tempo il suono
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il terreno, slittando un po’ da una parte. Ci
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come una fibbia un po’ spropositata. La perdevo di
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irregolare e tutto un po’ sbudellato, sulla ghiaia. Sentivo
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chiedevo, perché da un po’ di tempo non la
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Lenìn stava da un po’ di tempo rastrellando. Girava
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oltrepassava di un bel po’, sembrava spostarsi per conto
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più forte per un po’, carambolando tra i cumuli
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di cinta dove un po’ di terra saliva per
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Se c’era un po’ di vento mi sembrava
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L’inseguivo per un po’, balzando con entrambe le
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irradiava una luce un po’ più scura, nella stagione
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era rimasta neanche un po’ di fanghiglia in cui
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sollevata, qualche rana un po’ gonfia e tramortita deflagrava
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Rimasi fermo ancora un po’, mentre il rimbombo della
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la Pesca spostava un po’ le gambe rattrappite sulla
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rimaneva puntata per un po’ contro un ginocchio. Risaliva
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testa, mi puntellavo un po’ meglio sulla ghiaia, non
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pelli rovesciate e un po’ gonfie dei conigli, quelle
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pallini. Mi puntellavo un po’ sui mattoni che fluttuavano
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che sporgeva appena un po’, riuscì a trascinare fuori
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i primi passi un po’ traballanti sulla ghiaia, verso
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veste era ancora un po’ pieghettata, segno che il
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tavolata, si stringeva un po’ nelle spalle. ¶ «Mi sei
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Poi potresti inclinarti un po’ all’indietro e prenderti
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con gli occhi un po’ sbarrati, un’infinità di
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tutt’intorno. Scorgevo un po’ più in alto la
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mi sia andato un po’ di sangue alla testa
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si erano tese un po’ di più, come se
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la Pesca. Stava un po’ staccata dagli altri, si
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massa, che sprofondava un po’ per l’estrazione. Fuggivano
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si staccavano per un po’ di tempo dalla massa
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e poi fumavano un po’ spegnendosi poco per volta
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dovevano avere rubato un po’ di cibo dalla ciotola
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grado di rallentare un po’ l’andatura, per imboccare
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La ghiaia scricchiolava un po’ trasparente sotto le basse
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con la testa un po’ reclinata. Me l’ero
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terra per frenarla un po’, ma le rotelle degli
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ripreso a fare un po’ di attrito sulla ghiaia
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la fiamma cominciava un po’ più decisamente a declinare
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Bortolana stava seduto un po’ pensieroso sulla muraglia annerita
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Mi fermai ancora un po’ accanto alla massa. Seguivo
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ancora minuscole fiammelle un po’ più scure, quando rovesciava
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di colpo, per un po’. L’Albino la spegneva
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occhi aperti ancora un po’, uscendo dal cortile, e
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o sostando per un po’ di tempo in piedi
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rimboccati sbalzavano appena un po’ nella penombra. Avrei voluto
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porta filtrava adesso un po’ della luce delle scale
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testa che spuntava un po’ dalle coperte, qualche oggetto
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liquido bianco e un po’ cremoso, lo stesso col
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ippocastano si erano un po’ diradate, sfere brulicanti d
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disperdersi nell’aria, un po’ sfuocate, mentre saltavo giù
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bianchissima testa inclinata un po’ di lato, gli occhi
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si fosse allontanata un po’ di più sopra la
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cercando di forzare un po’ la chiave nella speranza
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Cominciai a tirarla un po’ da ogni lato, per
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nel buio e un po’ assonnati, sorpresi in una
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riflettevano chissà come un po’ di luce. Scorgevo le
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meglio lo spigolo un po’ smussato di un gradino
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Il pavimento luccicava un po’ sotto di noi. Era
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pavimento, anche se un po’ di luce entrava dall
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punto vicinissimo. Stringevano un po’ gli occhi per la
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rimanere fermo per un po’. Vedevo una porzione di
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lenzuolo. Mi giravo un po’ sul fianco, mentre un
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in tanto, per un po’, senza neppure ricordarmi di
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mano, spariva per un po’ in fondo al materasso
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lenzuolo. Ma dopo un po’ la scorgevo di colpo
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si era ripresentato un po’ capovolto nello squarcio del
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si era schiarito un po’ nel varco del soffitto
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barbiere. Li ungeva un po’ sulle tempie, se li
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e lo trascinava un po’ emozionato per un braccio
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abiti festivi. Stavano un po’ in disparte, vicino alla
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un braccio. Camminava un po’ irrigidito, la sua camicia
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stava fermo da un po’ di tempo di fronte
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la mano. Camminavano un po’ staccati dagli altri, verso
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parte, gli svolazzava un po’ sfilacciata su una spalla
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verde, cipolline stufate un po’ violette, che però cambiavano
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Era passato ancora un po’ di tempo, perché in
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loro volti girarono un po’ su se stessi, si
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improvviso. ¶ Osservavo da un po’ di tempo le quattro
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mento dall’angolo un po’ arrotondato, le sue ciglia
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Sentivo ancora per un po’ i suoi passi diretti
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trovavo inaspettatamente vicina, un po’ di tempo dopo, il
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con la testa un po’ arrovesciata sul sedile. ¶ Poi
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volo stranamente, restavano un po’ di sghimbescio nello spazio
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con gli occhi un po’ sbarrati, piombavano a terra
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volare incastrati per un po’ battendo una sola ala
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strada, piombavano per un po’ verso terra prima di
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a sua volta un po’ di sbieco perché potessi
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portavano al tetto, un po’ inclinati, troppo stretti per
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Il cortile era un po’ inclinato da una parte
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il caminetto. ¶ «Prenda un po’ d’acquavite!» sentivo che
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sulla sua superficie un po’ appannata. ¶ Poi la Dea
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fermava a guardarle un po’ perplesso, di tanto in
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Si mosse appena un po’, ma gli fu sufficiente
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1998
cercava di abbassarsi un po’ sulle gambe e arrovesciava
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erano anche zone un po’ sfuocate contro le quali
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sue pantofole scricchiolavano un po’, invisibili sotto l’orlo
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1998
vicinissimo e appena un po’ più in basso, il
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i loro bordi un po’ sfilacciati, le pieghe ancora
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1998
motore che accelerava un po’ per l’impazienza, mentre
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1998
volti avevano colori un po’ irreali in quell’ora
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qualche capigliatura ruotava un po’ su se stessa, irradiandosi
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e leggermente largo, un po’ fuori dal colletto della
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1998
veste. Guardavo, spostando un po’ le foglie dei rampicanti
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passi interruppe dopo un po’ la mia lettura. Alzai
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porta della serra, un po’ sollevati e molto tesi
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più. Spariva per un po’ dentro la serra, dove
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1998
con il Nervo. Un po’ spostato, quasi di fronte
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1998
zona della montagnola, un po’ chinato in avanti per
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1998
attorno con aria un po’ assonnata. Stavo già camminando
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1998
rimasto sganciato e un po’ allargato attorno al collo
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1998
mia veste svolazzava un po’, mentre giravo su me
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uno. ¶ Seguivo da un po’ di tempo le fasi
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nell’aria per un po’ prima di ricadere moltiplicate
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occhio. Lo teneva un po’ aperto, ci guardava dentro
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Se mi sporgevo un po’, lo potevo vedere mentre
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gli si avvicinava un po’ troppo con la mano
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d’arrivo. Sembrava un po’ più disteso, adesso, anche
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destro tutto annerito, un po’ carbonizzato, come l’interno
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1998
volò fuori soltanto un po’ di cenere, quando Bortolana
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Stavo guardando da un po’ di tempo i colombi
266
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Sentivo ancora per un po’ dei passi lungo le
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1998
quell’unico letto un po’ gonfio e come sollevato
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intonaci polverosi e un po’ staccati. ¶ Continuavo a rifarmi
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teso e persino un po’ aggrottato, quando lo Ziò
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Ne scendevano uomini un po’ tarchiati, dall’aria indifferente
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tormentandosi i baffi un po’ incollati per la nicotina
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irrompevano trasparenti e un po’ abbacinati nella villa. La
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delle due sorelle un po’ più giovani che stavano
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Nervo, mentre camminava un po’ isolato sulla ghiaia del
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parco parevano diminuire un po’ d’intensità, iniziavano a
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si era gonfiato un po’ per la cena, la
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finestra per avere un po’ di luce senza dover
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di colpo, appena un po’. Stavo già iniziando a
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zona pubica sbalzava un po’ nella penombra, con gli
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interno restava sempre un po’ inturgidito, ancora tumefatto per
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leggero li spostava un po’, mi consentiva di seguire
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infatti muovendo da un po’ di tempo nell’aria
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Pesca doveva inclinare un po’ la testa, e liberare
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stavano facendo da un po’ di giorni grandi pulizie
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alle finestre. Sporgendomi un po’ da un davanzale, potevo
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Fece ruotare ancora un po’ la rosa. Un istante
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si era inclinato un po’ nello spazio, dietro le
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la coda, mulinandolo un po’ prima di lanciarlo lontano
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Mi aggiravo per un po’ nell’altro campo, perché
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ricacciavano fuori, dopo un po’, mentre intralciavo senza volerlo
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che gironzolava da un po’ senza fare niente ai
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ne accorgesse per un po’, e che ciascuna delle
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eravamo rimasti per un po’ nello stanzone degli abbeveratoi
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I piedi scantonavano un po’ nella vaschetta, non appena
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studio guardavo da un po’ di tempo, oltre i
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mi fossi spostato un po’ in avanti con la
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ne accorgeva dopo un po’, controllava la corona di
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acqua, che era un po’ umido all’esterno. ¶ L
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labbra gocciolava ancora un po’ del miele che avevo
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scivolare giù per un po’, si sporgeva di lato
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a guardarmi per un po’, severamente. ¶ «Vuoi sapere davvero
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come a fatica, un po’ accigliato. Finché il padre
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bocca si fosse un po’ deformata, come se non
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piccoli oggetti vibravano un po’ nei comodini, qualche cassetto
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chiuso usciva di un po’ e subito tornava indietro
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testa tappata e un po’ stritolata dalla pressione tremenda
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definitivamente. Mi distendevo un po’ meglio nell’aria, con
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pareva che per un po’ di tempo calciasse la
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mentre era ancora un po’ sollevato nello spazio. Il
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lo vedevo da un po’ di tempo inquieto e
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costruzione e dopo un po’, in mezzo alle voci
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verdura cotta perdeva un po’ di liquido e bagnava
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posate dovevano da un po’ di tempo contrariarlo, perché
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pezzo. Guardai per un po’ la lucina magmatica contro
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stavo servendo messa un po’ trasognato ai piedi dell
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Avevo imparato da un po’ di tempo a intagliare
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di assopirmi per un po’, e di vedere e
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e camminando per un po’ sulla pedana di un
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a guardare per un po’ la superficie dell’acqua
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dei tubi fumare un po’, dove i muratori avevano
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accigliando sempre più, quel po’ che spuntava dalla calotta
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con una ruota un po’ sollevata dal terreno. Qualcuno
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era rimasta ancora un po’ di luce. L’uomo
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scattato di colpo un po’ in avanti, arrampicandosi sul
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la bocca tutta un po’ screpolata dal vento della
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labbro inferiore era un po’ spappolato al centro, come
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ripreso a oscillare un po’ più piano. Eravamo già
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un millimetro. Aprivo un po’ gli occhi, mentre stavo
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perché svolazzava da un po’ di tempo troppo vicino
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riuscire a vedere un po’ di più, mi puntellai
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che si ergeva un po’ prima dell’apertura di
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Il terreno sprofondava un po’ al centro. Prima di
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attorno, camminai ancora un po’ nel leggero odore d
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Mi fissavano per un po’ mentre passavo, torcendo la
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tela era ancora un po’ fradicia di rugiada, l
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con stupore, stringendo un po’ gli occhi come per
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sbarrati, la testa un po’ sollevata dal cuscino, nella
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rimanendo intatta. Vibrava un po’ nella corsa, durante la
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di tenerlo sempre un po’ spostato in avanti, perché
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chiesa, bisognava camminare un po’ addossati al muro perché
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stava aspettando da un po’ di tempo per la
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priore accelerava appena un po’ la sua preghiera a
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a stupirmi sempre un po’ nel ritrovarmi pochi istanti
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calice internamente dorato, un po’ accecante, scollando il pollice
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a sedermi per un po’ sulla piccola scarpata, dove
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aggiravamo ancora per un po’ lungo la ringhiera di
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serramenti guardavo per un po’, lavandomi le mani con
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cancello. ¶ Si allontanava un po’, come fingendo di passeggiare
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via tranquilli, dopo un po’, senza accorgersi e neppure
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il cielo indietreggiava un po’, come sempre succede di
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a guardare per un po’ certi accecanti quadrati e
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occhiali scomparve per un po’. L’aria si era
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parte. Era passato un po’ di tempo, avevo visto
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Nella fila opposta, un po’ spostata, riposava la testa
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cui interno da un po’ di tempo le lucine
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dita, l’inclinava un po’ da una parte perché
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di vivere per un po’ nel seminario, poi se
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fila appariva adesso un po’ più pigiata e compressa
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fu una discussione un po’ concitata, a bassa voce
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a guardarlo per un po’ prima di metterci dentro
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dopo essersi spremuto un po’ di pasta dentifricia sopra
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Era caduta, canonicamente, un po’ di neve e molti
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arrossato, le lenti un po’ gelate ai bordi. Rimanevano
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inequivocabilmente femminili. ¶ Rabbrividivo un po’, allontanandomi dalla piccola scarpata
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fila, e muovevano un po’ le guance per accentuare
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la forchetta ancora un po’ emozionato, in refettorio. A
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mascella gli sbalzava un po’ in fuori per la
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La mattina dopo, un po’ prima della messa, mentre
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e illucidita, e un po’ di schiuma gli era
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altri cinque campanelli un po’ più piccoli e per
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la vasta chierica un po’ terremotata riusciva ad affiorare
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cucchiaio friggessero per un po’ sopra le carbonelle. Ma
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priore. Stava girato un po’ di lato, perciò riuscivo
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a guardarla per un po’, senza riuscire a fare
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e là. Da un po’ di tempo non vedevo
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suo fondo per un po’. Andai a sedermi dove
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togliere quell’umidore un po’ deformante che produce il
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dal letto, ritornavano un po’ di tempo dopo sotto
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nuca, le ginocchia un po’ sollevate sotto le coperte
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sue labbra erano un po’ grigie e un po
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po’ grigie e un po’ tirate, come se avesse
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tanto, vagavo per un po’ nel dormitorio, andavo a
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puntine staccate rimanevano un po’ spostate rispetto al resto
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callo igneo, facendo un po’ di pressione per staccare
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cucina a scaldargli un po’ di pasta avanzata nel
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sulle gambe. ¶ «Faccio un po’ fatica a muovere il
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il cucchiaio!» ammetteva un po’ contrariato. ¶ Mi sporgevo per
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a sbuffare, dopo un po’. Mi sporgevo a guardare
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portavo lunghi e un po’ profumati... “Eccolo, è lui
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L’altro socchiuse un po’ gli occhi, provò a
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neanche girarsi, dopo un po’. “Ha avuto da poco
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l’unica manina un po’ tremarella che muoveva ancora
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a fissare per un po’ la testolina di Lenin
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suoi occhi sempre un po’ fuori dalla testa. Passavano
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boccuccia si deformava un po’ attorno al cucchiaio, un
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attorno al cucchiaio, un po’ di zuppa gli scolava
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Lenin faceva ciondolare un po’ la testina, sorrideva. ¶ “Qual
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a mormorare, dopo un po’, «a guardare sempre e
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gliela vedeva ancora un po’ caramellata. Si apriva nuovamente
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nel parco, per un po’.” ¶ La villa brulicava, vedevo
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contemplare per un bel po’ tutta quella cristalleria. “Che
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sospirare. Giravo per un po’ nelle cucine, lungo i
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più avanti, per un po’, qualche sala si spegneva
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la camerierina, per un po’...» il Gagà riprese a
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l’orecchio per un po’, si sentiva solo il
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contrarsi galvanicamente, per un po’. Posava anche l’altro
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dallo scalone. Sbattevo un po’ gli occhi, balzando fuori
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perfetto silenzio per un po’. Sembrava, a vedere da
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considerare sottovoce, dopo un po’. “Se quella... camerierina... ha
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mentre andavo sollevando un po’ i piedi per scavalcare
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e le teste, un po’ le spalle...” ¶ Poi la
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si era già un po’ guastato prima ancora di
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la fronte, dopo un po’. “Improvvisate un piccolo forno
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di soprassalto, dopo un po’. Faceva oscillare sulla tavola
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la lingua già un po’ tannificata. “È tutta scoppiata
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trattavamo certe parti un po’ delicate con la fiamma
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agitava ancora per un po’ la bomboletta, riprendeva a
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in ascolto per un po’. Smetteva di masticare, per
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conto loro, dopo un po’. Mi premevo il fazzoletto
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i vetri tremavano un po’, anche la stanza vibrava
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si vedeva sempre un po’ troppo per poter vedere
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quel rumorino garbato, un po’ dinoccolato. ¶ Gettai dentro il
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ultimo piano, dopo un po’. ¶ Il cielo era bianco
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Le mattonelle bollivano un po’ sotto le mie scarpe
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in qualche angolo un po’ riparato, in un paese
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sopra la fronte un po’ aggrottata. ¶ «Va bene...» lo
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porte. ¶ «Ti chiamerò un po’ prima dell’alba, così
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del cieco, dopo un po’. ¶ Eppure mi parve di
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stanzetta era bassa, un po’ surriscaldata. Lo guardavo con
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il volto, dopo un po’. ¶ Si avvicinò alla finestra
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in un punto un po’ fuori mano. Vedevo correrci
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la bocca girata, un po’ scoppiata. ¶ Balzò fuori dall
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di essere stata un po’ trascurata, ultimamente...» ¶ La luce
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suo volto tutto un po’ sfracellato, contro la base
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un angolino ancora un po’ inesplorato. Tirai con forza
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Fa’ vedere!» ¶ Tossivo un po’, per la polvere che
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occhi, rimase per un po’ senza parlare. Si sentivano
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sentivo ansimare, per un po’. Il vice stava impalato
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di quelle ore un po’ morte che ci sono
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appannava. ¶ «Dovrebbe accendere un po’ il riscaldamento!» suggeriva da
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vie. ¶ «Ci sono un po’ di problemi con i
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a guardarlo, per un po’. ¶ «Ma come fai a
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Temo di avere un po’ di febbre...» si scusava
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fa piacere stare un po’ con noi...» ¶ Il bagliore
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Mi lasci ancora un po’ di tempo...» mormoravo. «Mi
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scusi se sono un po’ spettinata, ma ho dovuto
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scale, andava per un po’ nelle altre stanze, nell
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incominciava a scaldare un po’ la stanza. ¶ Andai a
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rimasi per un bel po’ girato verso la vetrata
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tutto ghiacciato, sapeva un po’ di vermouth. ¶ «Vuoi che
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un tanfo sottile, un po’ pestilenziale. ¶ Arrivavamo in silenzio
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senza girarsi, dopo un po’. ¶ Posava il pettine, si
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marciapiedi tutti già un po’ pestati dai passanti. Incontravo
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aria. ¶ «Dovresti coprirti un po’ di più!» gli dicevo
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pieno di punte un po’ ghiacciate. Le ruote pigiavano
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me li ungo un po’ per riuscire a ficcarli
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Ne ho ficcati un po’ dentro lo zaino. Ho
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lungo quei saloni un po’ mitragliati, scavalcando di tanto
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senza girarsi, dopo un po’. ¶ «Sì, sì, adesso vado
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gradini. ¶ «Bisognerebbe togliere un po’ di neve col badile
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mi è sembrato un po’ indispettito per non averti
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volante, accelerai ancora un po’. Le ruote giravano senza
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piano, farle girare un po’ all’incontrario, come se
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ruote bloccate per un po’. ¶ “Ecco la casa!” ¶ Salii
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dal parabrezza ancora un po’ ghiacciato, mentre andavo slittando
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già spalancata. Sbarrai un po’ gli occhi, prima di
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volto. ¶ «C’è un po’ di afrore, in effetti
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gambe tutte distese, un po’ allargate. ¶ Mi arrestai. ¶ La
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Si fermi ancora un po’, non se ne vada
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bocca. ¶ «Ho fatto un po’ tardi...» si scusava la
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portone. ¶ «Stai trascurando un po’ il lavoro...» mi faceva
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testa puntata, dopo un po’. ¶ Capivo da un leggero
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sue palpebre cadevano un po’, capivo dal suo sorriso
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diceva inaspettatamente, dopo un po’, quando credevo che ormai
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una volta, dopo un po’. ¶ «Che ore saranno?» domandava
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tutto, si vedeva un po’ di neve sbalzare agli
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Se potesse darmi un po’ il cambio per la
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era rimasto per un po’ con la portella aperta
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volta. ¶ «Mi sento un po’ meglio!» sospirava svegliandomi di
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quando era già un po’ calcificato. La donna lo
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si lanciano tutti un po’ segnalibrizzati dalle cime...” ¶ Arrivavo
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Le mattonelle bollivano un po’ sotto le mie scarpe
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quando restavo per un po’ nel dormiveglia. Sentivo sotto
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l’orecchio per un po’. Mi addormentavo ancora. Finché
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i gradini erano un po’ cancellati, solo una linea
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Ha centrato un bel po’ di ragnatele impolverate, scappando
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mai visto!» ¶ «Mah, un po’ qui e un po
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po’ qui e un po’ là! Questa sede è
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testa. ¶ «Mi avevi un po’ spaventato...» ¶ Mi lasciai cadere
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La sentivo muoversi un po’ disossata, contro la mia
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di voce, dopo un po’. ¶ Mi girai a guardarlo
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lembi di ragnatela un po’ caramellati dalle pieghe più
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mi precedeva barcollando un po’ sulle gambe. Sui suoi
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Cercavo di rendere un po’ più accoglienti i locali
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in silenzio, per un po’, mi sembrava che, invece
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senza fiatare, per un po’, finché scorgevo un sassofono
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gli chiedevo. ¶ Sollevava un po’ il braccio, come se
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si fermava per un po’ a curiosare vedevo l
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cercava di sistemare un po’ meglio le tegole spaccate
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di nuovo, dopo un po’, o addirittura il giorno