Lorenzo Marone, Magari domani resto, 2017

tramite dell’avvocato Geronimo. Poi, suppergiù a metà degli

alle compagnie, le quali poi si rivalgono sempre sui

motorino. Ma questo, che poi è il motivo per

lì per sempre!”. E poi ci aggiunsi un bel

cuscinetti del sedere e poi scoppiò a ridere insieme

diede una certa soddisfazione), poi, ancora vestita, mi tuffai

e rimase a scrutarmi. Poi tornò a poggiare le

più nulla di lui. Poi, esattamente due Natali dopo

ancora da chiarire. Sapemmo poi che l’avevano freddato

testa sua, come sempre. Poi tornò in ospedale dove

per i capelli, per poi dar vita a uno

per un breve periodo, poi le perdiamo o le

insomma, e siccome, ho poi capito, ad Arminio Geronimo

autobus? A piedi?” ¶ “E poi non avrei potuto fare

di fiori che dovranno poi essere potati e raccolti

aveva già tanti collaboratori, poi rispose “vediamo” e, infine

con il collo, per poi tornare a fissare la

si avvicina col busto. Poi aggiunge: “Mettiamola così: e

ché tanto prima o poi me ne andrò, questo

e scendo nervosa, e poi semmai rispondo male a

i vicoli sotto casa, poi mi sono infilata nel

altro giorno?” ha detto poi Sasà, ancora inginocchiato accanto

l’aggio riconosciuto subito, poi mi ha salutato e

nun me piace, perché poi mi vengono ’e duluri

duluri reumatici, il torcicollo.” ¶ Poi finalmente mi sono zittita

fann’ male ’o stess’!”. Poi ha afferrato la birra

puntandogli l’indice contro. Poi gli ho afferrato la

davanti a noi e poi sussurrargli nell’orecchio: “Guarda

intervallo di uno sbadiglio, poi, inevitabilmente, i movimenti contrari

della statua vivente, che poi non è altro che

spicchio di cielo. E poi, chicca finale, ha anche

la statua tutto felice, poi inizia a scodinzolare interessato

un colpo a salve, poi si gira e mi

farmi ridere senza chiedermi poi nulla in cambio. ¶ Nessuno

incamminai verso l’ingresso. Poi ci ripensai, tornai indietro

dica mai cosa fare.” ¶ Poi rimase lì a guardarmi

piega dal parrucchiere e poi chissà in quale turbinio

salterà fuori prima o poi. Sono solo due giorni

ad assentire e, quando poi gli andavo vicino per

è sempre allegra, e poi è fissata col figlio

braccioli della carrozzina, “e poi non so cucinare”. ¶ Rialzò

mia. “Affare fatto!” disse poi con entusiasmo. “Vorrà dire

piacerebbe conoscerla prima o poi”. ¶ “Meglio poi,” dico, e

prima o poi”. ¶ “Meglio poi,” dico, e mi verso

riflettere, non è che poi la mia vita sia

rischia di accecarti! E poi, se non esistesse il

l’ultima volta e poi filerò allo studio Geronimo

mano alla donna per poi rispondere: “Nessun problema, finisco

per uscire dal bar. Poi torna indietro e aggiunge

ha già mangiato. E poi non torno tardi,” precisa

me finché ho finito. Poi dopo vado a letto

di tornare alla televisione. Poi si volta ancora e

me questo esserino? E poi, come fa a essere

altro po’ di latte. Poi aggiunge: “Volevi bene al

mi porge la tazza. Poi, con ancora un baffo

la mammina?” dice e poi chiude con un simpatico

digito senza pensarci troppo. Poi mi inginocchio e cerco

telefonare all’avvocato Geronimo, poi penso di rispondere a

nulla per nasconderlo. E poi da quando è entrata

si tuffa sul divano, poi seguono le altre, che

per una pazza,” dice poi. ¶ “Ma no...” ¶ Mi interrompe

nei Quartieri Spagnoli, ma poi, come faceva la gente

lucidità e, alzandomi, commentai: “Poi vi domandate perché la

davanti all’altare e poi fuori dalla parrocchia si

a un attimo fa), poi mi volto d’istinto

addirittura fede, tuttavia quando poi ti ritrovi per caso

mento, come faceva sempre, poi aprì la dispensa e

e che diamine! Ma poi cosa mai avranno avuto

dei ragazzi, anziché balbettare poi di fronte a quelle

addobbati a festa per poi vendere le foto all

sbalorditi. “Iamme, preparatevi,” disse poi, “che stasera vi porto

ballava e rideva. ¶ E poi giunse pure il gol

che riverberano il sole. Poi ci domandiamo perché esista

un bel visino, e poi sei intrigante, con questo

libera e intelligente, e poi cade come una crisommola

di sana autoironia. Che poi, diamine, non so nemmeno

alla mia dignità. Che poi, a dirla tutta, una

di solidarietà femminile... e poi perché la gente che

dieci euro sul tavolino. Poi mi riprende sottobraccio e

facile, un altro accappatoio, poi me ne dimentico e

e accendo una sigaretta, poi premo il pulsante “play

per il piccolo salotto. Poi squilla il cellulare. E

aria. ¶ “Come stai?” chiedo poi. ¶ “Bene. Tu?” ¶ “Tutto a

si sarebbe sopportata. E poi ci vuole un maschio

chi devi perdonare e poi torna qui con tuo

ennesima giornata sprecata e poi, proprio quando sei lì

da appena tre mesi poi!” ¶ “Uff, lascia stare,” disse

mi schioccò un bacio. Poi scese di fretta e

lo giuro, prima sommessamente, poi sempre più forte. Lui

inferno, lo so, ma poi passa, così dicono, perlomeno

ho provato a dirglielo, poi però mi bloccavo all

parte la cervella, e poi mi pento di quel

scusa è buona!” ¶ “E poi c’è anche un

un genitore assente, che poi resti per tutta la

fissare il vuoto, che poi non è per nulla

me, eppure uguale. E poi c’è la casa

la tenda sulla pancia, poi afferra i lembi e

niente c’entra e poi caccia fuori le parole

una cosa così?” domando poi. ¶ “Così come?” ¶ “Bella.” ¶ “Ma

anno dopo anno, e poi, a un certo punto

grandi e luccicanti. ¶ “E poi ci hai insegnato a

per il prossimo? E poi che fate, al primo

la immaginavo diversa. E poi così non potrà nemmeno

di famiglia normale. Ma poi cos’è la famiglia

me la scelta. ¶ Che poi vorrei sapere perché le

un pizzico di noia. ¶ Poi mi sono ricordata che

fosse la soluzione migliore. Poi mi sono ritrovato in

accende con tre boccate, poi torna a fissarmi. “Sì

Sì, cara Luce,” dice poi, “una possibilità di salvezza

fortuna, si arricchiscono, però poi muoiono prima, perché tutta

giorno dopo giorno, finché poi esplode con un infarto

piacciono le fotografie,” dico poi. ¶ “Forse perché non ti

china sulla foto. ¶ “E poi mi fa arrabbiare chi

e se ne fotta poi di alzare ogni tanto

giusto, proprio così!” ribatto. Poi, dopo ancora un istante

e mi guarda sorpresa, poi si riprende ed esordisce

fritto, però, m’arraccumann’!”. ¶ Poi si bacia le dita

moine dapprima scodinzolando e poi sdraiandosi a pancia in

a pensare all’idea, poi torno in me e

perdonare qualche magagna, e poi sorrise (ma tanto lui

pizzicotto sotto il mento, poi infilava le mani nel

Vicienzo, il quale, ho poi saputo, non è che

fossero trenta gradi), che poi mi invitava a portare

di sì,” ribatte candidamente, poi torna a ciò che

la manina di Kevin, poi torno a guardare la

venuta meno. Solo che poi interviene Alleria, che a

sconosciuto che ti sorride? Poi mi ricordo il motivo

giro al sicuro, e poi basta un francesino che

piacciono les soldats?” chiede poi. ¶ Il bambino nasconde il

la versa in testa, poi tira fuori un asciugamano

non ha ancora abbandonato. Poi si accovaccia per rivolgersi

So che prima o poi arriverà anche per me

Essere abitudinari non è poi così da sfigati. ¶ I

olio in una padella, poi il prosciutto sminuzzato e

qualcosa del genere, che poi le ha infilato nel

quella dei figli, salvo poi rinfacciarglielo. Ma mi sarei

di andarsene chissà dove”. Poi ha ricambiato il mio

ti piace far credere.” ¶ Poi Alleria ha fatto uno

di notte... ah, sì, poi volevo diventare una stilista

si chiamerebbero sogni. E poi chi te l’ha

fermarsi. ¶ “Comunque,” ha ripreso poi, “io penso che mentre

e ha riso divertita. Poi ha abbrancato il povero

ti devo?” ha chiesto poi, e io ne ho

uccellino che canta, e poi mi ha raccontato dello

brava guagliona,” ha dichiarato poi, “non so, con te

mi avrebbe protetta, e poi teneva sempre ’nu sacco

Vuoi salire?” ha chiesto poi e nell’asciugarsi il

perché, mi ha raccontato poi, non voleva farmi ingelosire

arrivava una botta, e poi un’altra, e sotto

quello che non riusciamo poi a essere nella vita

mi ero ficcata, e poi non mi piaceva per

te sta bene, e poi ha pigliato una brutta

un bacio sulla guancia, poi, prima di chiudere la

un piccolo rutto, e poi mi dedico al mio

di essere madre. E poi non amavo Nic, forse

per chiedergli aiuto, ma poi tornai sotto le coperte

niente,” ribattei senza guardarlo. Poi mi voltai e lo

cosa arrivi prima o poi a sparigliare le carte

avvio dall’avvocato. Che poi già me lo immagino

tutto il sistema nervoso, poi ha una premura e

tempo per riflettere e poi dice: “Luce, una volta

ssaje o no? E poi hai descritto quella donna

n’è andato?” domanda poi con occhietti furbi. ¶ Ora

faccio i complimenti, per poi sviscerare le mie ansie

sarà mai, prima o poi ne troverai un altro

giacca e l’accende. Poi resta a fissarmi con

che è depressa, e poi s’è fatta brutta

queste commedie patetiche! E poi devo andare, si è

di meraviglia. ¶ “Embè?” dico poi. ¶ Un’orda di altri

viva solo adesso. Però poi lo sguardo mi cade

me. “È nuova,” risponde poi, riferendosi alla maestra, “è

a sorridere. E quando poi a casa le chiedevo

tutta) che prima o poi nella mia vita sarebbe

era il momento, e poi c’era Kevin fra

conficcata nella sabbia per poi restituirla a un nuovo

tu diventerai donna. Ma poi, perché questa fretta? Guarda

Guarda che non è poi tanto bello essere adulti

posto,” dice, “mia sorella poi ci ha parlato con

le mani in tasca, poi dice: “Senti, Luce, io

vuò sapé niente? Ma poi, non vuoi sapere niente

avere la pelle. E poi c’è il profumo

con aria ferma. ¶ E poi non c’è nemmeno

e ad Antonio. Ma poi, a un certo punto

che escono dal fornello, poi, quando la moka già

sono passati gli anni. Poi un giorno, di fronte

uomo, famme capì! Ma poi, chi lo vuole ’sto

impulso è di urlare, poi penso di andarmene senza

mi faceva ridere, e poi era sempre allegro, confuso

costruire niente...” ¶ “Sì, e poi me li sono dovuta

gentile, sorridente. Il figlio, poi, non sembra il suo

sa mai,” risponde, “e poi sono abituata così, non

mi volto per andarmene, poi, un attimo prima di

guarda a lungo e poi fa: “Tu a tuo

piacevano, così ingombranti, e poi mi facevano sentire goffa

per trovare la forza, poi si risollevò ed emise

avrebbe riparato prima o poi. Perciò, appena arrivò la

a togliermi il respiro. ¶ Poi Antonio fece un passo

ci guardava terrorizzata, e poi mi accorsi dello specchio

madre è più facile poi avere a che fare

mi trovassi lì, però poi lui era così simpatico

ce n’erano, e poi lui non se ne

sgabellino, i vermi, e poi guarda qui quanti ami

unico che abbiamo preso!”. Poi, di fronte alla mia

in Sud America e poi la spedì alla nonna

sta cacchio di canzone, poi mi ricordo che lui

avvocato, almeno credo, e poi faccio la padrona di

padre l’abbia presa poi così bene. Se tu

proprio di presente, che poi è l’unica cosa

un attimo indietreggia disorientato, poi parte all’attacco e

il cuoio capelluto, e poi sento i peli delle

per l’emozione e poi... cacchio! ¶ Apro gli occhi

una femmena maggiorata, e poi mi sono scordata di

e mi riconoscerà, e poi ci abbracceremo e mi

dormire da me, e poi... e poi mi blocco

me, e poi... e poi mi blocco a qualche

lui lecca il gelato. Poi, d’improvviso, il buzzurro

scherzava con Kevin. E poi c’era proprio lui

domanda delle sue, per poi non udire la risposta

la mia vita, ma poi il tuo gesto mi

neanche ad andarsene...” ¶ E poi gli sussurro in un

una nuova famiglia?” chiede poi con tono ironico. ¶ Non

per rifiutare la chiamata, poi mi viene a trovare

capa...” rispondo d’istinto. Poi cerco di rimediare e

sarebbe rifatta prima o poi. La mia vicina rimane

è troppo forte, e poi credo si vergogni da

scorgere dispiacere e solidarietà, poi ritira il braccio e

iniziano a litigare, e poi se ne va,” dice

moto ogni tanto, e poi mi ha portato lui

giusta.” ¶ “No, no, tanto poi litigheremmo sempre, e a

riesce di arrabbiarmi. E poi ti farei sempre un

soffro di vertigini. E poi non credo esistano più

andare sui tronchi, e poi ti comprerei i popcorn

di chiazze cremisi. E poi, all’improvviso, tutta la

trovato il modo, e poi i giorni sono passati

questo nun è meglio. Poi sei arrivata tu e

non con il padre.” ¶ Poi smette di parlare e

sono un inciso. E poi, comunque, fra un mese

ragazzo sembra innamorato, e poi questa cosa dell’inciso

del necessario,” ribatte secco. Poi sospinge la carrozzina fino

e si chiamava Geppo. Poi c’erano la moglie

ad Antonio. La sera, poi, mi bastava attraversare la

e un taglio. E poi dal rumore del piccolo

guardarci come due nemiche, poi scappai via.” ¶ Antonio mi

lungo, prima l’uno poi l’altra, infine allungò

a perdonare mia madre”. Poi si trascinò di nuovo

abbia sorriso, anche se poi ha cambiato discorso. “Mi

vedere suo nipote. E poi si è scusata per

eri sempre da nonna. Poi ti sei fatta grande

venti anni!” ¶ “Va be’, poi a un certo punto

fermato un attimo e poi è corso verso di

dovete chiamare!” ¶ “E certo.” ¶ Poi mi ha dato un

gelato a Posillipo e poi, nella famosa curva che

è che lui fosse poi questa persona così romantica

un calcio nel culo, poi sfilai l’anello e

non un’auto, e poi sapevo che mamma mi

altra dei palazzi per poi imbucarsi in uno slargo

tirai un calcio, e poi ancora un ceffone che

in mano la mattonella. Poi dissi: “Cirù, mò stammi

Uccido prima te e poi me. E lo sai

incrociare il mio sguardo poi, col passare delle settimane

salpi da Napoli per poi tornare allo studio Geronimo

la voce familiare. E poi sentiamo il cucù di

importa delle candeline. E poi a me non piace

mano una stanghetta e poi si strappa il tessuto

un attimo l’orizzonte, poi si è girato a

merce appena pescata. E poi c’erano gli scugnizzi

un paio di sbuffi, poi ha esordito: “E se

e ora eccoci qui...”. Poi si gira e mi

alla forza del mare. Poi si accorge che fisso

successe in mare...” dichiara poi mentre fissa il Monte

sigaretta e gliela passo. ¶ “Poi un giorno mi ritrovai

non le risposi più.” Poi si zittisce e finisce

ubriacarsi di speranza e poi... vada come deve andare

a mazzate nun so’ poi tanto brava, però da

àncora al mio torace. Poi stringe forte. Impiego più

tosse, un lungo respiro, poi guarda don Vittorio, infine

che qualcosa prima o poi si smuoverà e mi

Guarda F.S.,” aggiungo poi, e mi rivolgo a

diversa, cchiù allegra, e poi gli occhi, sono luminosi

è mio padre, ma poi, mi faccia capire, a

fra i contatti. “E poi ti devi fare più

che non c’è poi mica tanto da ridere

al lupo per tutto”. ¶ Poi mi infila una mano

mentre fa l’occhiolino. Poi si gira e con

corsa verso le scale, poi ci ripenso e mi

al suo fianco. E poi mi giro ancora un

che attendevi da sempre. Poi Kevin mi cinge la

mio fratello, quasi imbarazzato. ¶ Poi, per un istante, il

sorso di birra calda. Poi mi sono alzata, ho

ha guardato prima lui, poi me, e ha risposto

ha detto mamma, “e poi sarei io quella che

del genere,” ha aggiunto poi mamma, stavolta rivolta ad

mentre strizzava l’occhio. Poi si è girato verso

dita prima dolcemente e poi sempre più forte, finché

con le braccia aperte. Poi all’improvviso si è

a lasciare stare, ma poi è arrivato anche Thomàs

sembra quasi osservarci, e poi inizia anche a cantare

mancava la mamma, e poi che non poteva stare

anche di lui. E poi quelli come mio marito

occhio e lui sorride. Poi Carmen mi offre il

quella di mia madre. Poi noto il braccio di

beaucoup de chaleur, e poi volevo brindare aux deux

piace il vino, e poi sono piccolo, perciò brindo

non sia mamma. E poi ho conosciuto don Vittorio

il naso. ¶ “Bene,” dice poi il vecchio, “ci siete

sto imparando ad apprezzare. Poi volevo brindare a te

la mia ammirazione. E poi ci sei tu, mamma

gli occhi bassi. E poi ci sei tu, e

e non rancori! E, poi, l’ultimo grazie non

non lo so, vediamo...”. Poi ci rifletto un istante

rendete orgoglioso. ¶ Silenzio. Fruscio. Poi un respiro profondo. ¶ Il

nulla. ¶ Un brusio improvviso, poi un abbaio. Sempre lo

sono diventati tre, e poi quattro, e alla fine

coraggio ’e turnà. E poi non avrei saputo cosa

impregnato di napoletano. ¶ E poi ringrazio le persone che