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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «poi»

nautoretestoannoconcordanza
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si fa indolente scontrandosi poi nello sguardo del padrone
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corpo massiccio. ¶ «Accoglie?» dice poi. Gli piace quel vocabolo
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filo da torcere» dice poi. ¶ Don Luigi ama il
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puzza? Sentite niente?… E poi…» ¶ Stava per elencare altre
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come si conviene, e poi v’insegno pure il
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ferri chirurgici e finita poi zeppa di babà e
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con continui richiami, e poi timoroso di aver ecceduto
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comperavano come pane trasformandole poi e ammodernandole con finti
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bocca a cuorfedele e poi lo infrange sulla cortina
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Scusate signor Me’» aggiunge poi mollando uno scapaccione a
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lei lo aspetta… E poi che c’è di
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a prendermi dieci nazionali… Poi arriva da Erminio il
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bambino fin sulla strada, poi si rivolge di nuovo
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sue sedute. ¶ «Quello, via; poi si vedrà.» ¶ Sul “poi
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poi si vedrà.» ¶ Sul “poi si vedrà” si accordavano
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tutti qualcosa: prima sfamarsi, poi respirare più liberamente, poi
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poi respirare più liberamente, poi dormire, poi… Nella catena
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più liberamente, poi dormire, poi… Nella catena del poi
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poi… Nella catena del poi c’è tutta la
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e di tirar dritto, poi cercavano di assumere un
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cominciato il freddo» aggiunse poi «e il caffè è
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combattere con quella! E poi la creatura veramente s
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fece Elvira. «I guaglioni poi il chiamano Mamma e
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questione d’abitudine» soggiunse poi per mitigare lo sconcerto
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spregiudicatezza. ¶ «Quando si ubriacano poi non ne parliamo» afferrò
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cose differentemente… E tu poi ti sei fatta una
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dense di allusioni. «E poi, non c’è pericolo
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pianoforte. Quel che avviene poi è una apoteosi in
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per le ossa. E poi è meglio se i
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barattolo di birra che poi lanciava vuoto sulla strada
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i piedi sul tavolo, poi si toccava di nuovo
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e da modificare: e poi radioamatori lo sono un
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Arcangelo Gabriele: «E perché poi a voi si deve
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fa?» ¶ «Faceva il postino… Poi entrò nella milizia.» ¶ «Mh
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perderlo che trovarlo? E poi, lo dici tu stessa
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alla vittoria… Di Radiolondra poi non ne parliamo e
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da camera. ¶ «Dunque» disse poi sedendosi «siedi. Veniamo a
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sotto la luce. Tenendola poi sospesa fra due dita
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un buon incontro, e poi ha detto un’altra
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adatta per quell’esperimento… Poi se potete passare da
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il monte di Apollo. Poi disse: «L’incontro di
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per ora è Luogotenente poi si vedrà. E da
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Ecco» riprese a dire poi, fisso lo sguardo nel
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che cominciò a sfogliare. Poi disse: «Ottobre ottobre: Bilancia
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d’oro. Vai» soggiunse poi, passando al tu. «Di
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e dille pure che poi, poi passerò a prendermi
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dille pure che poi, poi passerò a prendermi il
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caffè. ¶ «L’ultima e poi chiudo» diceva Elvira. «Perché
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proprio l’ultima, e poi chiudo». Ma non era
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vetro… Quella» aveva detto poi indicando il gruppo della
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ventiquattr’ore di fila. Poi lo cacciate alla luce
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il vostro sguardo, ma poi siccome è fesso e
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coperte come per raggomitolarsi; poi, quasi l’avessero morsicato
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voi siete servita» disse poi porgendo la caffettiera alla
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gli ho fatto?» chiese poi Pascalotto, richiamandosi nell’orbita
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di varcare la soglia. Poi disse: «Be’, buon giorno
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fila Mastrovincenzo l’elettricista; poi vennero insieme il baroncino
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figlio del cavalier Capezzuto; poi vennero in fila indiana
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lunga sorsata di caffè; poi disse: «Ti ricordi la
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lire cinque fogli e poi disse: «e queste sono
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mi mettete soggezione. È poi non so ancora niente
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di mille colori e poi gli voltano le spalle
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sei spiegata… Se tu poi mi domandi l’idea
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soddisfatta che lo circondava. Poi trasse un pacchetto di
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cullò infatti un poco, poi volgendo gli occhi al
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capire. Signor Me’, quando poi si dice che la
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prima farvi arricchire e poi dichiararvi… In modo… in
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significato ingiurioso della canzonetta; poi si voltò brusco dalla
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nervosamente il panciotto rappezzato. Poi si fermò e disse
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prima verso di sé, poi lo respinse con un
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e allontanarsi, prima grande, poi sempre più piccina, tutt
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No, non ti capisco» poi quasi col pianto in
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quanto la prima curva, poi sputò in faccia ad
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fastidio. Sapere qualche parola! Poi si dice a che
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a finire”, si disse poi, rassegnata. ¶ Il non conoscere
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sbarre dei cancelli, e poi lunghi tratti di silenzio
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foglie azzurre dei fichi. ¶ Poi cominciarono i prati. Napoli
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è male. Il vino poi, o meglio ciò che
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e buonanotte; speriamo che poi sa trovare la strada
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gentile quella stretta; ma poi sempre più decisa, più
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Scendi, figlia di zoccola!» Poi, dopo una lunga pausa
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Cariati e Montecalvario. E poi, donna positiva, com’era
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Immagine del Santissimo Rosario, poi tentò di aprire uno
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gesto soddisfatto e materno; poi infilò il fazzoletto nell
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è proprio svenuta» disse poi. ¶ Elvira si scosse: ¶ «Si
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si. Sta bene» aggiunse poi, indicando il muro di
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for you, here» disse poi il sergente. Al gesto
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gialle del Joe. Ma poi perché gialle? Non portava
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mai bene… Ecco» aggiunse poi «la vedete come si
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della Cafettèra. ¶ «Dunque» fece poi quando fu arrivato con
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afferrava subito la verità poi gli sarebbe toccato arrampicarsi
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non è più idea?» Poi si rabbonì e riprese
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tutto è luogotenente; e poi come se fosse re
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i miei passi… E poi dicci pure questo alla
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principe, della principessa, e poi tutta la famiglia reale
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come faccio io?» disse poi «iscrivo la gente cosi
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fa di nuovo grancassa. Poi un colpo come nel
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una cosa fina» disse poi facendo la bocca a
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Ma insomma!…» Lunga pausa; poi: «Insomma qua se uno
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un sole: ¶ «Niente» disse poi. «Vi giuro niente.» ¶ «La
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un serra serra; ma poi la gente tornò ad
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E che c’entra poi la tela non l
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sua testa di rame. Poi risollevandola con un sorriso
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canottiera di bemberg azzurra. Poi si alzò, e avvicinandosi
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gridò Mastro Vincenzo. E poi al ragazzo: «Sempre mamme
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la so sbrogliare. E poi che dovrei fare?» ¶ «Fai
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mai belli; e se poi parli di difficile, sai
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son pigliata con Nannina. Poi mammà si è ricordata
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sbigottito. ¶ «Ma tu, disse poi, le centomila lire le
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disse offeso Michele. «E poi» riprese a dire «le
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non esagerare. Centomila lire poi sono.» ¶ «Sicuro, centomila lire
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dire: col caffè. E poi, l’avete detto voi
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la brace alla punta; poi tirò una boccata e
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il ragazzo trasognato. «Ma poi io voglio un poco
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ma che cosa? E poi, leggendo come, se uno
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anche col mio principale… Poi ci faremo tutta la
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prima su un fianco poi sull’altro; infine Mastro
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malincuore gli aveva ceduto; poi uno strapuntino, e via
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lo sfottono anche, e poi non gli danno neppure
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Dalla carezza era emerso poi il dito mignolo munito
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quei soldi; ma saranno poi veri? “Esisteranno veramente?” ¶ “Voi
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Per mare, meglio. Lagrime, poi, di chi resta e
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questa è una pazzia!» Poi, schiacciandosi con una mano
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più possibile nuovo. Se poi per le tasche di
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e fiori. Ma so’ poi veramente Rose e Fiori
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del suo petto curvo, poi tese una mano verso
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leggero, una penna!» disse poi, appendendo il copricapo ad
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andarmele a vendere. Se poi tu gli vuoi far
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dire prima un “Grazie”, poi un “Buongiorno” stralunati, quasi
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te lo credi… E poi, ricordati il detto che
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come dico io, e poi ti faccio vedere se
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E chi sa quando poi ti trovi in America
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vi credete voi?… E poi appena mi so’ sistemata
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vuoi che vada io!» Poi sollevando il fagiolino controluce
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fagiolino appena pulito, e poi: «Ieri», e abbassò la
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a favore del principe.» ¶ Poi costretta a ripetere ad
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una ciocca del grembiule, poi disse: ¶ «Ma che sarà
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braccio dalle dita nere. Poi mentre stava per accendersi
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anni e so’ pochi.» Poi si guardò intorno, si
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la riscossa dei monarchici. Poi l’acquaiolo di S
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o stringendo le braccia; poi, per quattro, seguivano i
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per resistere al richiamo, poi fu udita dire: ¶ «Piuttosto
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vanno appresso ai comunisti, poi?». Ma dopo pochi passi
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cercate di nasconderla perché poi è peggio… E poi
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poi è peggio… E poi non siamo noi soli
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sempre dritto di qua. Poi domandate di Carmilina la
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cinque famulisde! E se poi tiene roba alliata sotto
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si chiese se era poi giusto pigliarsela così allegramente
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soltanto da fare» disse poi. ¶ «Da fare, da fare
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donna Filomena. ¶ «E perché poi la dovrebbero arrestare?» domandò
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gli occhi, va’! E poi venitemi a dire che
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di contenere lo scandalo. Poi chiamò affannosamente Ciccillo, Nannina
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è destino, Ciccì… E poi non ti scordare che
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Ti senti male?» chiese poi alla ragazza Mastro Vincenzo
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ilare sullo zigomo destro, poi con quello accigliato alla
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sentita accalorata?» aveva chiesto poi a Nannina. ¶ «Chi se
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Ciccillo, trasalendo, e chissà poi perché, dal momento che
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vi debbo dire… Quella, poi, mia moglie, lo sapete
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detto semplicemente il dottore. Poi maliziosamente aveva soggiunto: «Ma
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stare a posto! E poi, col pericolo di mischiare
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può – sapere – mai – niente! Poi venne il turno della
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attesa della causa; e poi venne donna Filomena ad
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chiedere ospitalità da Nannina, poi fredda, in ultimo decisa
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aiutano il pezzente e poi si mettono vergogna di
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gli piacciono troppo. E poi mi sai dire se
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farle» Con la Pizzicatala poi, nemmeno nominare, la voglio
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addentò anche una mano poi si precipitò per le
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del male. ¶ Ma chissà poi se dormiva o vegliava
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gli capitava a filo. Poi s’accostava al letto
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a contare. «Basso» diceva poi: «Troppo basso!» E rivolto
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basso. E stupiva tutti, poi, quando tornata in sé
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va a finire. E poi, non gli parve giusta
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scudo della repubblica. ¶ Temendo poi d’aver sbagliato, ambedue
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essere sollevata a sedere, poi le ordinò: ¶ «Pettinami, fammi
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che non glielo porgesse; poi esplose: ¶ «E chi te
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escono dalle mani» disse poi, legando a quella sensazione
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il gesto del figlio, poi disse, al primo curioso
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pianta adesso, che quando poi…» ¶ La frase lasciò stupiti
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tempo…» farfugliò la Cafettèra. Poi riuscì a farsi capire
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di Ciccillo, senza offenderlo. Poi cerca una salvezza più
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sono passate le undici, poi le undici e un
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un fetore di pollaio, poi dagli ovini col loro
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loro lezzo di capra; poi dalla carne della macelleria
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punto sempre di corrompersi, poi dai pesci, dal baccalà
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ed è facile perdervisi. ¶ Poi gran rumore per la
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be’ questa è lei, poi una spada; va’ capisci
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spada; va’ capisci. Gelosia? Poi un viaggio, chiaro, bello
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di farmi capire.» ¶ «E poi?» ¶ «Niente… Ma che so
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quella morte, già. E poi mi fa: sapete Michele
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Che ne so» dice poi. ¶ Dondolando la mortadella avvolta
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non ci appurate niente.» Poi rivolto al bambino: «Ah
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nei tubi dell’acqua. Poi rimase disoccupato e affamato
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margini del capannello, e poi sempre più lontano, verso
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non son contenti. E poi con la malattia di
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una morte doveva esserci. Poi dicono che la magia
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righe mormorandole appena e poi attacca: ¶ «…Siamo partiti per
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ne potevo più. E poi a Napoli vi siete
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Napoli, potrei trovarmi brutto. Poi viene subito il problema
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trovare prima la casa. Poi se vuole se ne
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guarda a lungo Ciccillo, poi sospira: ¶ «È inutile… l