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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

concordanze di «poi»

nautoretestoannoconcordanza
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i ricordi dell’infanzia, poi il nome e la
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schede per farla funzionare. Poi, il paesino era tornato
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ancora vengo scrivendone. E poi me le canto e
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Abbozza. Che te frega, poi». Sta di fatto che
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gialli e simili — che poi infestano il «suo» Paese
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mia interpretazione lessicale, che poi del tutto sbagliata non
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in superficie. Nel Purgatorio, poi, con delizioso contrappasso, li
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dello scirocco teneva Roma». ¶ Poi, negli anni successivi poeti
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di “accidia” e confondendo poi l’“acidia” con l
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avesse il Peppino, che poi era il figlio della
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e che prima o poi se lo sarebbe portato
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e una sera no. Poi, ai primi di maggio
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e i laboratori ematologici. ¶ Poi, qualche anno dopo che
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angioplastica appunto. Che è poi un elegante e pulito
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avevo già sentito, perché poi ho scoperto che molti
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essere esaustivo come vorrei. Poi c’è questa parola
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frode» scrive Gesualdo Bufalino), poi “babboccio”, “babbio” (“ babbi”, nel
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bisogno di qualcosa, e poi da ultimo, quando «rotto
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al plurale, anche se poi si bacia sempre una
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inalare odori sgraditi e poi, appena poteva, puliva la
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dell’antiquariato al Forte. Poi, negli anni successivi, accanto
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per farle apparire belle; poi, all’inizio dell’Ottocento
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volte, da bambino, e poi mai più: una parola
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come si diceva, e poi Luiggino e sua madre
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mille forme di ringraziamento, poi, appena il donatore o
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fogli di giornale, e poi, l’indomani, il babbo
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un paio d’anni. Poi il postino ottenne il
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portava al mare e poi, anni dopo, in Collegio
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in modo maldestro. “Belinare”, poi, imparai, significa intontire una
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Ginnasio e il Liceo, poi, raccolsi dai libri che
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umana e il fato! ¶ Poi, poiché tutto passa, anche
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Normalista d’assalto e poi è vissuta fino a
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Ascona interpellato direttamente e poi buttato a lago, disse
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far rumore (far casino!)’; poi “bordellaio”, sia ‘persona che
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come si vede. Se poi qualcuno volesse saperne di
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caccia per tutto, e poi gli viene la colite
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deriva da calamus, ‘cannuccia’ poi ‘cannuccia per scrivere’ (o
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rebus: vedi → epa) e poi ‘penna’, e che si
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e li portavo via. Poi, rendendosi conto che la
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e l’inglese, e poi amare le parole e
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un caro amico e poi, per un di più
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e mi sarebbe capitato poi con il tedesco e
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patrimonio di parole che poi ti ritrovi ti va
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presunta stupidità, che è poi una forma di intelligenza
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a leggere. Dai dizionari poi sono venuto copiando, negli
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una per una e poi se le succhiava tra
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e non, virilmente, “béne”. Poi per quel suo vestire
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pare, di vorrei ma poi mi pento - il Duccio
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un’epa, che è poi sempre la pancia, ma
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che cosa volesse dire; poi, però, riflettendo sul contesto
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a ben vedere è poi l’eterno dissidio tra
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una cosa è domandarle «Poi facciamo all’amore?» e
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una cosa è chiederle «Poi facciamo l’amore?». La
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Mah! ¶ Nel Novecento letterario, poi, convivono, con la consueta
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lì lì per avviarsi, poi non succedeva niente. In
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cilecca, dubbio che ognuno poi risolse per conto suo
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in realtà farlo, per poi riderne se quello ci
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cilecche»), Lorenzo de’ Medici («Poi m’hai fatto la
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Faldella ed è stata poi ripresa, tra gli altri
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madre e figlio, e poi come figlia, figlia immemore
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lui. Ma io niente. Poi, quando sei nato, la
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avrei chiamato come lui. Poi è morto, e quando
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smarrita allo stesso tempo. Poi, dopo aver preso di
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ti chiami Federico...». E poi ancora una volta e
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piace, mi piace tanto». «Poi allora non ce ne
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segnala il misfatto. Colui poi che viene qualificato con
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forosette, foresette e foreselle. Poi, però, queste signorine, ora
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fregno”, ‘membro virile’, e poi, secondo i dizionari ‘uomo
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e simili. Da cosa poi venga “fregna / frigna”, che
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nessuno si commuove, e poi non bisogna dare a
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maglioni alla Standa e poi all’Upim. Da ultimo
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Equatore. A “gaglioffo” è poi riconducibile la voce gergale
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con il Gandula, ho poi sempre guardato con sospetto
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sgretolati, il vento gavazza». Poi, nel Novecento, la recuperano
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di fatto, ho ritrovato poi puntualmente in un suo
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bambino, la lingua, raccontava poi, gli si attorcigliò più
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maestra a scuola, come poi tanti altri negli anni
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nomi propri, mi sia poi capitato di scoprire che
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in fondo plausibile e poi bella, degna del nonno
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Peek-Frean alla vaniglia [...]»). Poi un giorno, a Siena
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sdolcinatura e leziosaggine: lui poi, e come lui, a
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per traslato, voglia, capriccio: poi, e anche oggi, cantilena
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mio nonno Salvatore). “Guazzoso”, poi, è il campo rorido
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donne chiamano “uno straccetto”, poi anche un fastidio, un
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da porre in copertina. Poi i due si salutarono
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inzinghetto” o un’“inzinghetta”, poi, era quello o quella
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fanno i conigli, e poi ‘gridare, piangere’, e il
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sangue e di gioventù». Poi, invece, il termine ha
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quindi del lubrico, è poi il «lussurioso», che è
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di scritti»). L’«impudico», poi, è, ancora più semplicemente
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di toccamenti reciproci e poi il grandioso e bellissimo
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esagerare. Dante, che è poi Dante e non l
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legittimare i suoi eccessi; poi però si commuove fino
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della carne, che è poi il desiderio di un
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altro. ¶ Tutti, prima o poi, siamo stati, stoltamente e
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nutritivo: un male, spiegava poi il dizionario, che si
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infermità del corpo’ e poi, per estensione, anche ‘debolezza
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tranquillitas, scrive Cesare). Ma poi, nel latino parlato, per
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era una bambina e poi una ragazza di San
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eravamo lì. ¶ Di malmostose poi ne ho conosciute molte
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furbo di Tonio. Ma poi, dopo aver sciacquato il
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in modo tautologico e poi, quasi altrettanto tautologicamente, spiega
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aveva fino al 2001, ma poi l’ha tolto, probabilmente
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sostantivo, ‘eunuco’. Per estensione, poi, come sempre i termini
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una micetta. La nonna, poi, per chiamare a sé
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che fosse. E detta poi dalla signorina Virginia, una
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una mocciosa». Un moccolone, poi, oltre che un grosso
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a qualcuno non era poi una cosa innocente come
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anatomico “ano” (inizio del 1400), poi, è il latino anus
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Serao, ahimè, la usò poi in senso figurato per
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i fiammiferi. Sono pericolosi. Poi se scoppia un incendio
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ti vengono a prendere». Poi: «Non bere mai l
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pace senza fine, e poi dolcemente rispedirmi a casa
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nutrice, la balia, e poi la nonna e i
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i nipotini del mondo. Poi la parola è passata
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spogliata... », incominciò Chiara, e poi andarono avanti insieme, lo
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come termini di medicina. Poi, sia l’idea di
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lodarne la forma, ma poi ho lasciato perdere, parola
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gli antichi Romani e poi i cristiani chiamavano Roma
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o anche “pif paf”: «Poi è arrivato suo padre
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di Luigi Stadera e poi la consultazione di vari
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E la mamma tace? Poi, da capo: ¶ Pelosetta è
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anno, il sacrestano e poi, ormai quarantenne, era diventato
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un mortaio di marmo. Poi, la sera, al bar
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da bambino quella parte poi tanto amata del corpo
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reggipetto e chiusa lì. ¶ Poi conobbi la parola “seno
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di ‘incavo’ e ‘cavità’. Poi a cose finite, «patrato
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a me carissimo è poi il diminutivo “tettine”, e
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usi per anni e poi la metti da parte
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diventando rossa rossa e poi bruciava da morire, come
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busto, quella pezzuola che poi appariva, invece del candido
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un momento pensierosa e poi sbottò «Vaca!». Forse aveva
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parlando, le parole, per poi ricomporle in forme nuove
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della vocale iniziale e poi la sonorizzazione della consonante
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impiglia dappertutto e che poi finisce sempre per bruciare
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paura mista a ribrezzo. ¶ Poi, un giorno, proprio mentre
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significa dapprima ‘resina, gomma’, poi ‘muco, moccio, catarro’ (la
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sempre e sempre sarebbe poi stato: un libero uccello
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guardò e gli piacque. Poi, però, la guardò meglio
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altra», gli parve, disse poi, di cogliere nella disinibita
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sagge parole perché, raccontava poi, mai avrebbe voluto provare
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riduzione in prosa -, e poi da adolescente, quando alle
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o mirava a frequentare. Poi, però, alle Medie me
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nova» (Donato Serpieri), feci poi la giusta esperienza, anche
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di buon alito [...] e poi ne sono messe in
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con speranza di marito; poi, fuggita la speranza [...], si
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don Mariano, sono «pochissimi»; poi «i mezz’uomini», i
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del baco da seta, poi, per estensione, è passata
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in bocca e passandoselo poi sulla smagliatura. Ma nessuno
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quella scucchia, quella → bazza!». Poi, dopo Federigo Tozzi, senese
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laurea di qualche anziano. Poi, quando cominciai ad andare
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alla mia bisnonna, che poi maledisse per decenni quell
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dell’isola di Ceylon, poi Sri Lanka), composto nel
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si libera la fantasia. Poi c’è da dire
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al lavoro. Li vedo. Poi svaniscono, sostituiti ai miei
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vedere anch’io, e poi dalla forma di un
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Quindi ricompaiono i buoi, poi il carro e l
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comporsi un libro. E poi, spesso, donne, tante, tante
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del gergo dei giornalisti. Poi, però, l’ho sentita
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di volte all’anno, poi, il sonante epiteto riecheggiava
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infermiere e prima o poi se le scopava, approfittando
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delle Myricae , prima o poi piombava a sorpresa nello
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di lì prima o poi dovevano passare. Di fatto
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tenerle solo per me. Poi ho capito che per
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ginecologo. ¶ In taluni casi, poi, due o più parole
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letteratura francese antica e poi attraversa, con il suo
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l’elegante “natura”. E poi, a ruota libera, “chitarra
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gondolina”, “puzzettina” e “orgasmina”. Poi, un nome carico di
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di nostra madre, e poi a partire dall’aprile
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bambino di sette anni. Poi, però, poiché gli smargiassi
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diciotto-vent’anni e poi la dismisero come tutte
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scomoda e inutile, e poi è già tanto se
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da Grazie zia. Se poi pensate che ogni mezz
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nei regni dell’orròr». Poi, uscendo dal campo dei
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e Terza elementare e poi anche a quella, molto
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rozzo”, “villano”, “maleducato”. E poi certe parole precise precise
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del prefisso intensivo ex-, poi diventato s-. I dizionari
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sbatteva, il Paolo decollava. Poi, quel tipo particolare di
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posarsi sopra qualche cosa»; poi aggiunge: «Il [dialetto] Brianzuolo
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suo territorio, che è poi il mio amato giardino
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turgido sporgea». “Turgidi” sono poi “i lumi”, cioè gli
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decimo compleanno. La mamma, poi, non aveva vestiti turchini
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entrambi, prima “turchese” e poi, con cambio di suffisso
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nel mondo antico e poi fino a tutto l
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morti, morti di vecchiaia. ¶ Poi, crescendo, mi misi il
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prima alla nonna e poi all’aquila che aveva
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Rigutini, C. Verdesi, Roma 1886, poi ibidem 1891 e G. Barbera
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trovano negli altri dizionari, poi Dizionario moderno delle parole
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da Salvatore Battaglia e poi diretto da Giorgio Bàrberi
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nel 1922 (Zanichelli, Bologna) e poi riproposto, variamente rielaborato e
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lingua italiana, Garzanti, Milano 1987; poi, con ampi interventi, 1993 e
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Terzolo, TEA, Milano 1991 e poi, ampliato, Garzanti, Milano 2002 -, nonché
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Le Monnier, Firenze 19682 e poi Oscar Studio Mondadori 1979; il
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Quarantotto, Newton Compton, Roma 1987, poi Dizionario delle parole nuovissime
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i miei testi, e poi li ha ribattuti e
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che li scrivevo e poi tutti insieme, tre volte