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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «poi»

nautoretestoannoconcordanza
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Meriti tai non eran poi sì rari ¶ che, a
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un modellin di cera; ¶ poi destramente la ripose ov
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benché spesso vi tornasse poi, ¶ nessun mai sospettò de
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ogni cristiano analogo ¶ pensò poi ch’ei faria contro
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parte ¶ per poter meglio poi porlo ad effetto. ¶ Pur
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delle alte mura, e poi gettarli ai cani. ¶ Ma
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guattero in Francia. ¶ Dormiron poi per racquistar la lena
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contrastar non giova. ¶ Zelmira poi del suo signor novello
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tolga, ¶ frati anche lor. Poi traversò l’Ucrania, ¶ il
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testa e partir denno. ¶ Poi dell’immenso stuol che
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tracce ovunque passa. ¶ Varcando poi gli auri-fecondi Altai
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vaste campagne del Caracatai. ¶ Poi le trascorse; e le
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dal tartaro furor distrutta poi: ¶ or fino il luogo
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figlio. ¶ Circa la morte poi di questo Sire ¶ vari
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coll’ano. ¶ Nulladimen, montata poi sul trono, ¶ qualità dispiegò
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nella dottrina ¶ e incoronata poi dal Cutuctù; ¶ e così
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si stringe a lui, poi dice: «Io voglio ¶ che
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fama consacrò i difetti. ¶ Poi soggiungea: «Tu che sì
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il luogo ¶ da viver poi con lusso e con
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lo contemplò, l’esaminò, poi disse: ¶ «Se non mentisce
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incolpo». ¶ Nelli privati appartamenti poi ¶ ritirossi Catuna a riposare
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e valente. ¶ Ch’ella poi sia gentil, umana e
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dell’Asia? ¶ Di gentilezza poi se mi ragioni, ¶ ti
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ognor convenienti. ¶ Che fia poi se osservar vuolsi il
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tutto e tutto male». ¶ Poi soggiungea: «Mira il ridicol
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non piue; ¶ i generali, poi, chi sei, chi sette
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aiuti avendo, e scorta poi ¶ d’artista insigne entro
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l’oggetto appar; ma poi, qualora ¶ s’appressa più
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con più lento ¶ supplizio poi muore d’inedia e
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inedia e stento. ¶ E poi grandioso elogio a me
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e straccia ¶ sferza crudel, poi lacerati e mozzi ¶ nell
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orsi, ai lupi!» ¶ Passaron poi nei pubblici lavacri, ¶ ove
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Mosé, ¶ e se dovesse poi fruttar di più ¶ adorerebbe
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piacere amante, ¶ e moltissimo poi, se si combina ¶ amante
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di gregge. ¶ Sulli diari poi tutto è difforme, ¶ tutto
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sotto giogo terralle adulte poi, ¶ né più le degnerà
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la mammana?» ¶ Spazioso giardin poi traversaro ¶ destinato pel pubblico
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e indispensabil cose. ¶ Usan poi con plebee donne ordinarie
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Ma a un tratto poi sottraggono i promessi ¶ trattamenti
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a ciò non dicon poi sì male. ¶ Pur le
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allor tenne nascosto, ¶ ma poi tutti gli scrupoli ha
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orrendo mostro e brutto. ¶ Poi disse: «Le più vili
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dà quel di generale. ¶ Poi riceve i coresi ambasciadori
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lo vinse. ¶ In dono poi da Gengiscan l’ottenne
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Ma per Dio! Bravo!» ¶ Poi, meglio contemplandolo, esclamò: ¶ «Colonello
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alquanto, e con Tommaso poi ¶ Toto tornò ne’ gabinetti
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tua dai voler miei». ¶ Poi, ripigliando un tuon più
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e di soppiatto. ¶ Dissele poi: «Pria che con lui
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proposta ¶ e che ritorni poi per la risposta». ¶ Turfana
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varie guise, ¶ lo fece poi cader sovra lui stesso
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Io te l’invidio». ¶ Poi soggiungeva: «O cavalier valente
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stanno amore e maestà». ¶ Poi, tornati a Catuna, un
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a bizzeffe e finir poi ¶ nel letto della gloria
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offizio. ¶ E quando stanca poi d’un amatore ¶ novello
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giurarono. ¶ In altra stanza poi furon condotti, ¶ ove splendida
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stuol di mimici attor poi rappresenta, ¶ poiché grave armonia
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la pingue Voliamisa ancora; ¶ poi, giusta il rango e
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orsi e le monne. ¶ Poi le giovani spose e
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non il suo splendore». ¶ Poi tacque e fra la
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in schiavitù ¶ e venni poi per vari casi in
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assalto in pria temette, ¶ poi si sbarazza; e senza
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favor, ma vano ¶ se poi riesce il lor intento
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quartier di Tommaso, e poi serrò. ¶ Trovò ch’ei
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faccian d’or in poi d’attorno al soglio
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ma d’ora in poi ¶ liberamente a me venir
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a tempo suo parlerem poi ¶ per non mettere il
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pazzo dissipator, prodigo erede; ¶ poi, debitor universale, eterno, ¶ sembragli
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e intemperanze tali ¶ onde poi morbo abitual s’ingenere
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riconobbe e a Scardassal poi disse: ¶ «Signor, che veggio
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del general Tommaso». ¶ Soggiunse poi: «Diciotto lune omai ¶ il
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cartelli e ne’ diari; ¶ poi di partir segnaron la
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più di quattro settimane. ¶ Poi tutta scombuiar la roba
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schivi, ¶ ma non proveggon poi che parimente ¶ partendo i
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tutto; ¶ ma s’esser poi legislator pretende, ¶ ridicolo e
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ringraziollo della gentilezza; ¶ congedandosi, poi, partir volea, ¶ ma Tommaso
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Ove amico potrò ritrovar poi ¶ che in savio avvedimento
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stesero l’abbozzo. ¶ E poi lo consegnaro a Tiribara
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e raddolcia l’editto. ¶ Poi Tiribara a leggerlo si
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sedeasi e lunga cena; ¶ poi crocchio e giuoco ancor
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cavalcar spendea qualch’ora; ¶ poi pranzo, e spesso avanti
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sostituendo, sfigurò l’editto. ¶ Poi d’ordin di Cutsai
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sorvenne Turfana e Toto poi ¶ per presentare il general
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il gran Taiano. ¶ Morto poi Gengiscan, lasciò la corte
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e di quei ladri poi farò un carnaio». ¶ Così
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avea turgidi e rossi. ¶ Poi fe’ la riverenza e
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lo stramazzò, morto gelato. ¶ Poi contro Ufan lanciossi e
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giova a me, se poi nel mar m’annego
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gaio e giocondo, ¶ ma poi il favor per gelosia
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quali inutili imbarrazzi ¶ ciascun poi li neglige e li
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e le messe. ¶ E poi gli soggiungea: «Questo paese
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universale ¶ e coi sussidi poi, che ad ora ad
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universal cloaca. ¶ Di colà poi tornato il venturiero ¶ artefice
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che d’allora in poi più non potesse ¶ scioglier
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dovette espor, come dirassi poi. ¶ O santi tempi, o
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Catuna all’armamento, ¶ cui poi con più calor Caiucco
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voto. ¶ In rustica magion poi s’arrest’ella ¶ per
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stile ¶ e il trattò poi come trattollo pria. ¶ Ciò
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e d’indi in poi ¶ seminario ne fe’ de
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segretari e simili persone; ¶ poi carra cogli attrezzi e
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offrir al Nume loro. ¶ Poi genti di governo e
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dall’Oriente il giorno. ¶ Poi, del lago Miloc giunta
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e il fiume stesso poi mena a Potala; ¶ che
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orti e ne’ vigneti. ¶ Poi col grave seguian ordine
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estremamente affaticata. ¶ Si rimbarcaron poi nell’altro giorno ¶ e
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Sua moglie, che fu poi di Gengis madre, ¶ portava
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con fausti auspici ¶ cangiò poi nome e Gengiscan fu
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augurio ¶ per chiunque ivi poi nato sarebbe; ¶ né il
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prime, ¶ ma titol parve poi sì triviale ¶ che in
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gergo artistotelico ¶ che tanto poi piacque al dottor angelico
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si propone, ¶ che se poi trovar vuolsi antica o
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assurdi ed empi. ¶ Se poi sempre Azzodin oprasse o
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ma in altri punti poi non fu al di
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contemporaneamente ¶ Soria, Bisanzio e poi tutto Occidente. ¶ Poiché ognor
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e Mogol ne invaser poi ¶ l’ampio domino, e
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gran sovrano; ¶ ma quando poi l’esaminar dappresso, ¶ aria
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or nol vedo. ¶ Se poi meco Zelmira unir si
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di Zelmira bella ¶ soggiunse poi che la credea felice
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ch’ivi accade ¶ racconta poi, per menzogner si prende
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di Mostansero ¶ pria Carpin, poi Tommaso, e stupefatto ¶ disse
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i primi offici e poi ¶ ringraziollo de’ servigi suoi
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fe’ grave inchino e poi ¶ a immergersi tornò ne
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ad uno ad un, poi diè risposta: ¶ «Vedi i
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nel lusso, e riformato poi ¶ profonde i doni della
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qual fia stupor se poi prevarica? ¶ Altri, per soddisfar
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tosto Orenzebbe a riverire; ¶ poi presentogli il pontificio messo
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farà una volta. ¶ Soggiunse poi: «Se il ciel ti
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appartenne, egli a Batù. ¶ Poi di sorte il capriccio
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concede ¶ della perfezion contemplativa. ¶ Poi da Zelmira si congeda
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ella sopra tutte amolla poi, ¶ siccome ama ciascuno i
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che all’inglese ¶ disselo poi l’occidental paese. ¶ Miransi
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gli osserva e ride. ¶ Poi mira il vasto imperial
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egli stesso lasciò scritto poi ¶ nel racconto fedel de
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la mise in furia. ¶ Poi presentolle un giovine di
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e la bottiglia. ¶ Morto poi Gengiscan, lumi e consiglio
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Parlerem, mangerem, berremo e poi ¶ se vuoi ragazze fra
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un cane; ¶ che se poi preferisci ire alla pesca
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ma registro cangiar vedeasi poi ¶ quand’era in corte
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Oh, circa a questo poi» Bozzon riprese ¶ «Con tua
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me, benché marito. ¶ Io poi, qualunque volta iva a
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che il motto comprese; ¶ poi disse: «Eppur Catuna o
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ei non si vive poi cotanto male». ¶ Tommaso allor
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venne ¶ e dal successo poi reso più ardito ¶ all
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fisso è a ciascun, poi libertà riceve». ¶ Cui rispondea
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gelo. ¶ Ma che diresti poi se ti dicessi ¶ che
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il successor del figlio ¶ poi con Turfana all’isole
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sorgente sua limpida viene; ¶ poi fangosa nel corso e
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l’invase immantinente. ¶ Ma poi d’umanità nel seno
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lì solo. ¶ Le storie poi non parlan più di
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idea non le andò poi felice ¶ perché il partito
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regnò un anno e poi morì. ¶ Dopo la morte
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di Mengo al trono poi fu successore: ¶ Mengo, che
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tutt’insiem non era poi cattiva; ¶ e forse fra
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dose di contagio, ¶ e poi qualche difetto è in
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a caso il seppe poi. ¶ Mulbrando ai ricevuti ordin
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breve ¶ e fosti prigionier poi di Batù. ¶ Or dimmi
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afflizione; ¶ e il giorno poi, partendo alla francese, ¶ lasciò
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gli altri amici, e poi, ¶ traversando l’Europa, irsen
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sua vita. ¶ Le circostanze poi della sua morte ¶ le
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vendette a un Gritti; ¶ poi d’una in altra