Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

alzò, giunse fino alla porta, come se avesse voluto

e s'avventò alla porta, come se fuggisse perché

quel mentre, aprì la porta Enrico, senza richiuderla; tenendo

fratello gli accennò la porta, e quegli escì. ¶ Enrico

in affitto fuor di Porta Camollia, lo salutò frettolosamente

un passo verso la porta, per andarsene. ¶ Niccolò gli

testa. ¶ Andarono fino a Porta Camollia e poi in

voltarono ai vetri della porta; sempre con lo stesso

un'occhiata dentro la porta; per vedere se ci

più leste; arrivando a Porta Tufi quando la zia

Sopra l'arco della Porta, di fuori, una meridiana

le parti, congiunte alla Porta, cominciano due muraglie; d

dritta; mentre, verso la Porta San Marco, stramba a

La poggiaia fuori di Porta Romana s'appiana, aprendosi

sopra una finestrucola nella porta. Due statuette, come due

vedeva la campagna tra Porta Ovile e Porta Pispini

tra Porta Ovile e Porta Pispini. Ma era già

si volsero verso la porta, sentendo toccare la maniglia

al muro; vicino alla porta. Era deciso a dire

lei mi sbattevano la porta in faccia. ¶ Il Nisard

baldanza. Andò fino alla porta, tornò a dietro; poi

distanza, gli aprì la porta; e, prima di escire

mise al vetro della porta, fissando in viso tutti

mettere i sigilli alla porta e poi.... ¶ — E poi

libreria, ne aprì la porta come se andasse a

pazzo; e appuntellò la porta per paura che venisse

la tendina rossa della porta e teneva gli occhi

entrare in città. Quella Porta è più stretta delle