Walter Siti, Troppi paradisi, 2006

sotto del quale non posso cadere – e questo pavimento

mi dicono buongiorno non posso fare a meno di

a casa; non ne posso più di vederli mangiare

cibo – ma quello non posso più darglielo da tanto

divorzio. ¶ Vi chiederete come posso, in questa situazione, parlare

in persona? Non ci posso credere, ma Rutelli si

l’aggettivo. Quello che posso fare con lui mi

e meschino! Ora non posso che essere contento della

pasticceria di sotto («non posso stare sempre con le

ha capitolato). ¶ «Non ci posso credere, oggi abbiamo passato

vestito e pronto, non posso fare a meno di

dovuto sopportare – non ne posso più di concioni che

poi non me la posso neanche permettere una famiglia

anche a me. Che posso fare, che posso fare

Che posso fare, che posso fare? In un cassetto

passato. Oggi però non posso pranzare con lui, c

indebolisci tutto il gruppo.» ¶ «Posso dire che quando abbiamo

tafanario, oh, non mi posso mica mettere a piangere

Occidente” – ma non ne posso parlare così, bisogna prenderla

di ingannarmi, non glielo posso negare. ¶ Così adesso, con

mi ha esaudito non posso lamentarmi. ¶ «Se non ci

ti dice all’orecchio «posso essere sincero? se tengono

in basso che non posso invocare tribunali per nessuno

cambia nulla; con te posso parlare perché non sei

un tale benessere che posso occuparmi di sciocchezze, e

occuparmi di sciocchezze, e posso chiamare sciocchezze le forze

lo sai che io posso seguirti solo fino a

per il prossimo anno, posso aiutarti col mutuo.» ¶ «Sto

di bisogno io ti posso ospitare, per te è

e grazie ai soldi posso piegarlo (pregarlo) come voglio

a cui soprattutto non posso sottrarmi: sono debitore all

elettrodomestici in garanzia, «io posso essere il tuo lasciapassare

che si sente libero: «Posso fà tutto?». ¶ «Sì.» ¶ «Posso

Posso fà tutto?». ¶ «Sì.» ¶ «Posso mettertelo dentro ancora?» ¶ «Sì

mentre famo mica je posso dì metteme ’n attrezzo

cacà… come cazzi naturali, posso arrivà a prendere un

Aspetta che nun me posso appoggià co’ la mano

me fermo più tardi posso pure dormì qui, vuol

e alloggio, nun ne posso più d’andà avanti

nubilato per sciampiste – che posso farci se per me

è… che almeno me posso sistemà in camera, andà

davvero soltanto un revival. Posso tenere sotto controllo la

sono autocongratulato, «be’, non posso lamentarmi del livello di

di guerra. ¶ «Che gli posso chiedere sul terrorismo?» ¶ «Non

che non ti voglio?» ¶ «Posso sgridarti quando ho l

partito qualcosa che non posso più fermare; o sto

è un prezzo che posso pagare. Ma ieri stavo

lo sei… non ci posso credere che l’hai

primo pensiero è “non posso camminare, sono distrofico”: il

comunque quello che ti posso dire è scopalo, frustalo

cosa risponderesti?» ¶ «No. Non posso. Non dipende da me

di intimità: «nun lo posso spegne» e non riesco

che vado fuori uso, posso fà tutto ma no

uomo e io non posso darglielo; il mio, il

dalla finestra; se non posso avere Marcello, non ha

casa di Sergio: non posso infliggergli anche questo. Ma

il mio alzaymer». Come posso pensare di fare a

un grosso favore.» ¶ «Se posso… mi annoio senza di

quarant’anni mica me posso ritrovà così, ma che

vuoto in cui non posso che continuare a cadere

continuare così, Walter.» ¶ «Non posso continuare neanche diversamente.» ¶ Questa

esiste ma non lo posso vedere, toccare? Il divieto

la sua voce (non posso rischiare di coglierlo in

di devozione? Io non posso che morire per lui

che mi riguarda (né posso pregare Marcello di non

anche internazionale, e ti posso assicurare che ormai domina

dietro l’altra, la posso avere a sconto ma

sotto l’occhio. ¶ Non posso più aspettare, il Principe

a mi’ padre, mica posso gravà tanto su ’e

questi mesi, ora lo posso raccontare, una specie di

ha risposto «che ce posso fà, oh, se questo

cose che nun le posso dì a nessuno, fidete

dello sfruttamento sostenibile.» ¶ «Non posso che incoraggiarti sulla strada

realizzare in fretta: non posso permettermi di fare lo

conto della contraddizione, non posso evitare il sospetto che

fai, che cavolo… non posso vederti qui con la

soffre, perché io nun posso sudà alla cardio?» ¶ «Così

durissimo ma come anestetizzato: «Posso stropicciarti le orecchie? alle

più libero.» ¶ «Io nun posso esse libero, sinnò me

occhi).» ¶ «Ma che ce posso fà si me va

la parannanza, al sole, posso essere un onesto operaio

dei valori, non lo posso fare di nascosto… se

avvicinarti tu qualche volta…» ¶ «Posso farti una domanda diretta

così, ormai nun peggioro: posso solo migliorà.» ¶ Non s

la verità.» ¶ «Porcodue, nun posso avé un po’ de

che lo conosco non posso più guardare il cielo

alla Prova del cuoco, posso vomitare. Per la prima

avrò voglia di lavorare posso farlo anch’io, però

tollerava. Ho capito che posso sfilarlo e rimetterlo, se

erotismo di anni – ora posso richiamare con tutti i

m’abbiocco, e non posso staccarlo perché se chiama

del tutto soddisfatto («te posso meravijà ancora»). In quegli

con la divinità non posso più contarli e il