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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «prese»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
pensò di rapirla. La prese col vaso e tutto
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1956
rosmarino seccò. Il giardiniere prese la ragazza per mano
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1956
si vestì da caccia, prese i cani e andò
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1956
l’aquila e lo prese. Ero disperato. Anche il
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1956
ci sono. ¶ Detto questo, prese un cavallo, lo uccise
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1956
cavallo, s’abbassò, la prese coi suoi artigli e
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1956
Si mise gli stivali, prese la borsa e poi
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1956
cavalieri trasformati in cavalli, prese tutte le pietre preziose
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1956
tutto quel pane gli prese tanta rabbia che non
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1956
figlio santo come me! – prese a dar calci, a
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1956
la Mamma-Draga lo prese per i piedi, succhiò
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1956
il collo ben alto prese anche il guanciale del
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1956
io! ¶ Allora la ragazza prese una delle sette teste
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1956
le è mangiate… – E prese a mettere sottosopra la
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1956
i denti», pensò e prese una strada fiancheggiata da
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1956
migliore locanda e lì prese alloggio. – Conoscete un negoziante
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1956
boccone. Allora, il giovane prese una forchettata dal suo
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1956
dire. ¶ Ma la madre prese a pregarlo e a
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1956
Mentre lei dormiva, lui prese la candela, l’accese
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1956
latte. Il giovane ne prese una mestolata, se la
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1956
trova le tre uova. Prese le tre uova, le
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1956
quella bella giovane, lo prese per mano e lo
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1956
Imperatore Scorzone suo padre, prese la corona da Imperatore
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1956
lo portò sul balcone. Prese le tre uova e
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1956
poi alla mattina si prese il pane, un po
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1956
appena giorno Peppi si prese il bue, una bisaccia
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1956
manna –. La mattina Peppi prese l’aratro, quattro manne
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1956
fare questa festa, allora prese il bambino e andò
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1956
insieme ai vivi. Peppi prese a buttare fuori manciate
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1956
disse che lo persuase, prese i danari e lasciò
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1956
a fuggirsene con lui. Prese un fagottino di roba
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1956
la Regina anche stavolta prese le sue difese. – Queste
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1956
tu sarai Regina –. La prese per mano e disse
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1956
più cervello di me. ¶ Prese la cinghia, la bagnò
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1956
questa ragazza e la prese in moglie, e così
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1956
questo! – disse la sposa. Prese la spada, e baciarono
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1956
funerale, e la sera prese la spada, due pistole
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1956
corpo. E la moglie prese a respirare, a riacquistar
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1956
po’ tu –. La Regina prese a suonare lo zufolo
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1956
ladri. E se la prese col gatto. ¶ – Adesso chi
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1956
tuo ditino. ¶ La ragazza prese un sorcetto che aveva
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1956
chinò, la ragazza la prese per le gambe e
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1956
dentro il forno. Poi prese il lastrone, e chiuse
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1956
Il sorcetto se la prese in mala parte. Chiamò
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1956
a questa pianura deserta, prese a piangere e a
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1956
ventura!», si disse, e prese a camminare. Il sotterraneo
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1956
e per prima cosa prese una bacinella e ci
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1956
un Re. La vide, prese fuoco, e la chiese
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1956
le venne un’idea: prese il mortaio di bronzo
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1956
un Re e si prese la più grande; poi
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1956
un Principe e si prese la seconda, poi un
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1956
altro Re e si prese Mariuzza. ¶ Intanto un barone
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1956
il Sett’abito. Allora prese a strapparsi i capelli
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1956
era un contadinello, lo prese con sé. Così la
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1956
è tempo da perdere –. Prese due sacchetti di danari
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1956
La bella vicina lo prese e lo buttò alla
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1956
vincerà mai. ¶ Il ragazzo prese la corda e se
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1956
Il cavallo se lo prese lui e gli montò
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1956
il brigante entrò lo prese per il collo e
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1956
due. ¶ E il brigante prese a dire: – Ma perché
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1956
leoncino. La madre si prese una gran paura; poi
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1956
su uno scoglio. Lo prese vivo e lo mise
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1956
portò a vendere e prese sei ducati. Il granchio
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1956
muratore stava un sarto. Prese a dire: – Non si
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1956
finta di niente e prese la borsa. – Già, già
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1956
corona in capo. E prese a comandare. ¶ Il minore
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1956
acqua e Ninetta lo prese, ma rialzando il capo
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1956
sembrava di sognare. Gliele prese di mano, se le
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1956
così? – e l’amica prese un temperino e squarciò
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1956
tuo padrone. ¶ Il giardiniere prese la mira e stava
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1956
bellezza senza eguali. Poi prese a sciogliersi le trecce
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1956
a Genova. ¶ Anche Caterina prese un brigantino e andò
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1956
regina qual era, si prese per mano Napoli vestito
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1956
ci restò di sale: prese la porta e se
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1956
rivestitosi, alle prime luci prese la via per tornare
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1956
e finalmente se lo prese con sé. – Moglie mia
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1956
più nulla da rimetterci». Prese il vecchio in groppa
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1956
si posò una colomba, prese nel becco la pettinessa
79
1956
volta la ragazza, indispettita, prese una scaletta di seta
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1956
alla finestra. La colomba prese il volo e andò
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1956
ragazza si sentì morire. Prese a camminare, e mentr
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1956
Alla sera, la madre prese da parte la figlia
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1956
di salire. ¶ Don Giovanni prese su per gli scaloni
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1956
d’onore. Don Pidduzzu prese una bottiglia del balsamo
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1956
crede. ¶ La comare la prese e si disse: «Che
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1956
erba bianca. L’eremita prese in braccio la bambina
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1956
Re salutò l’eremita, prese in sella Erbabianca e
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1956
così buona e virtuosa, prese a volerle molto bene
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1956
la Regina suocera la prese in simpatia. Disse in
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1956
E davvero la Reginella prese a far vita da
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1956
mare! ¶ Il Capitano si prese quella sventurata, e partì
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1956
vi vorrei, – e la prese per giovane di studio
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1956
lo impalazzò e lo prese per Bracciere. ¶ Lasciamo loro
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1956
Bracciere disse di sì: prese con sé un gran
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1956
tre peluzzi e si prese una gran mancia. Il
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1956
essere decapitato. Il carceriere prese la lettera e la
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1956
cacio in dispensa, si prese un così brutto spavento
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1956
memoria di suo padre, prese a odiare il moro
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1956
figlia e per sé prese la testa. ¶ La notte
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1956
tornò al pagliaio e prese in sposa la saggia
101
1956
poi perse la pazienza, prese un vecchio straccio e
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1956
buttò. La gallina lo prese col becco, e cominciò
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1956
Ora ci penso io! – Prese il maiale e lo
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1956
gliela faccio io!», pensò. Prese un bel fascio d
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1956
tornava con la minestra, prese il fascio che gli
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1956
per raggiungerla. La cavallina prese di petto la salita
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1956
un mercante che la prese per garzone. Era il
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1956
le mercanzie al Re prese a mandare questo giovane
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1956
che l’aveva seguito, prese a mordere e sradicare
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1956
farsi riconoscere. ¶ La Regina prese scettro e corona e
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1956
fu svelto abbastanza: si prese una grandinata di busse
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1956
queste pecore, le hai prese? – gli chiedeva la volpe
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1956
comprò un cavallo e prese cento ducati in prestito
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1956
Mogio mogio, il figlio prese la strada tra le
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1956
del signorino. ¶ Il figlio prese la padella e la
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1956
Alla notte il locandiere prese la mazza e provò
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1956
tutti i maestri, si prese i cento ducati e
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1956
ribaciò, e solo solo prese la via del ritorno
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1956
cavezza! Franco di cavezza! – prese a gridargli dietro il
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1956
dal falcone, e le prese tanta pena. Il discepolo
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1956
spazzare, a un altro prese in mano i panni
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1956
fare un bel regalo –. Prese il più bell’abito
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1956
Venite con me, – e prese a seguire le pietruzze
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1956
suoi stivali. ¶ Nanna-Orca prese tutte le monete, gli
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1956
Alla mattina, la massara prese cappuccio14 e coltello, e
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1956
disse alla moglie. La prese per i capelli, l
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1956
il Nemico. ¶ Il pescatore prese a tremare: – Quale? ¶ – Quello
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1956
lassù parecchi anni, gli prese la nostalgia di casa
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1956
al letto. Liombruno, invisibile, prese la tazzina e si
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1956
Emilio furono inutili. Cannelora prese il suo fucile a
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1956
sella al suo cavallo, prese il suo cane al
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1956
le diede la pala, prese lo scatolino e scappò
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1956
fiamme. ¶ Filo d’Oro prese per mano Filomena: – Questa
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1956
sprecare sale e olio: prese una caldaia d’acqua
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1956
città, e anche lui prese a gridare: ¶ Chi mi
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1956
la lettera, lesse, poi prese un pugno di sabbia
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1956
rimontò a cavallo e prese la via del ritorno
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1956
li aspettava sulla scala. Prese il bambino e lo
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1956
le fu davanti la prese a schiaffi. – Perché mi
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1956
suo mantello e lo prese al volo. Sua moglie
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1956
potendone più dalla malinconia, prese un cavallo, una borsa
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1956
quale condizione essi erano, prese a commiserarli. Diceva tra
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1956
fu coricato, la ragazza prese la candela e andò
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1956
lo stesso popolo la prese e la mise in
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1956
non avendoci più legna, prese una corda lunga lunga
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1956
cento scudi. Per spago prese un canapo da mulino
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1956
do dieci minuti. ¶ Giuanni prese la corsa, e andò
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1956
un albero saltò giù, prese due bufale e fece
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1956
s’alzò di buonora, prese i ferri e andò
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1956
adatti. E anche lui prese i ferri e se
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1956
andare per il bosco, prese la via di casa
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1956
Barca, cammina per terra, – prese la via del palazzo
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1956
pure. ¶ E l’omone prese la bufala infilzata allo
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1956
Si tenga forte, Principessa –. Prese la corsa, arrivò con
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1956
di netto. Poi lo prese e lo buttò nel
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1956
gambe all’aria. Allora prese il fucile e sparò
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1956
papere tutte infiocchettate e prese la via del ritorno
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1956
lo scoglio. Il Re prese sottobraccio Belsole e se
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1956
Lo ricevette la Regina, prese il ritratto della ragazza
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1956
la moglie le staccò, prese una piccola marmitta che
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1956
ne volle sapere. Si prese tutto il denaro che
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1956
un altro paese e prese alloggio in una locanda
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1956
il babbo!», si disse. Prese una pezzuola nera e
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1956
figlio del Re, annoiato, prese una paletta dal focolare
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1956
vivere con lui, le prese una malinconia da morire
166
1956
io, – e la cameriera prese uno dei gobbi e
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1956
vorrà anche bastonare!» Gli prese una stizza da mettersi
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1956
lingua. Poi se lo prese in collo e dritto
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1956
Il figlio del Re prese l’acqua nel cavo
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1956
e senza brocca! – Lei prese un’altra brocca e
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1956
in capo uno spillone. Prese lo spillone e glielo
172
1956
bellezza. ¶ Basta, lui la prese in carrozza e la
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1956
male. Allora Giuseppe Ciufolo prese il suo zufolo e
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1956
elemosine. ¶ Così Giuseppe Ciufolo prese ad andare col mendicante
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1956
la sposa. ¶ Giuseppe Ciufolo prese il coltello con mano
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1956
si ruppe il pettine. Prese un altro pettine e
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1956
nelle sue stanze e prese a piangere. La Regina
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1956
nell’armadio, se la prese con le anime dannate
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1956
che cercava lavoro, lo prese per garzone. La moglie
180
1956
in battaglia. Il tignoso prese il cavallo zoppo, andò
181
1956
il tignoso s’alzò, prese il cavallo zoppo e
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1956
anima viva. La ragazza prese a fargli le faccende
183
1956
ragazzetto, giocando con Mandorlinfiore prese a litigare e gli
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1956
s’addormentò, Belfiore gli prese la lettera e la
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1956
Re lo seppe, gli prese tanta rabbia che morì
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1956
a lei, se lo prese in braccio e scappò
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1956
grufolare come un maiale, prese lo spiedo, ne arroventò
188
1956
allora, senza far rumore, prese il montone, lo scorticò
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1956
finito di dirlo, che prese sonno anche a lui
190
1956
rivestì tutti da monaci. Prese il castrato più grosso
191
1956
s’addormentò. Franceschiello allora prese tutte le statue della
192
1956
cento ducati. ¶ Il vecchio prese la borsa e svenne
193
1956
in fondo al pozzo, prese il cadavere del gobbino
194
1956
dimenticare la tessitrice. ¶ Fioravante prese un cavallo brillantino, e
195
1956
branco, gettò il laccio, prese due cavalli, gli mise
196
1956
bella Isolina. L’uccello prese l’ampolla col becco
197
1956
Fioravante gli ridiede libertà, prese l’ampolla e la
198
1956
dalle grandi ali, la prese con gli artigli e
199
1956
dài e dài, la prese di sorpresa e le
200
1956
nelle zampe. La ragazza prese l’erba e corse
201
1956
contenta della bella sorpresa, prese a mandar loro ogni
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1956
un urlo: – Ah, sciagurata! – Prese un coltello, le volò
203
1956
accoltellarono. La giustizia li prese mentre stavano ancora soffiando
204
1956
ti ubbidisce. ¶ Geppone ringraziò, prese la scatola e via
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1956
alzò di buon’ora, prese un cavallo, molti quattrini
206
1956
quella fine. Il giovane prese un buon cavallo, molti
207
1956
dall’albero e lo prese lui. ¶ – Allora, non me
208
1956
poté sfuggirli. ¶ Al ritorno prese un’altra strada, e
209
1956
mio cavallo, – e la prese in sella. ¶ In quel
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1956
già e voleva ritornarci. Prese con sé la Principessa
211
1956
portano sempre uno stiletto. Prese lo stiletto, e si
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1956
di far svelta. ¶ Prezzemolina prese lardo, pani, spago, scope
213
1956
del Bel-Giullare, la prese, e via di corsa
214
1956
era Memé che la prese per mano. ¶ La condusse
215
1956
tre. Le ragazze furono prese da sgomento, perché erano
216
1956
per la corrente. Lo prese, vide quella creatura così
217
1956
montò a cavallo e prese su per la montagna
218
1956
foglie che suonavano, e prese il ramo più alto
219
1956
si vestì da cavaliere, prese una boccetta d’Acqua
220
1956
Ecco, t’ho uccisa, – prese a gridare, – l’hai
221
1956
una brava vecchia e prese a benvolere la ragazza
222
1956
altro. ¶ Così il Re prese ad andare in quella
223
1956
era verso di svegliarli. Prese il catino d’acqua
224
1956
l’assassino. ¶ Lei uscì, prese la pistola dal marito
225
1956
campagna comparve un pavone, prese il volo e si
226
1956
allora corse a riva, prese il canino e glielo
227
1956
a vedere –. Si vestì, prese un rampone e andò
228
1956
presto delle altre volte, prese il suo gomitolo, lo
229
1956
tutto il resto. Nina prese a corrergli dietro, e
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1956
ci vado, – disse Nina. Prese il lume e scese
231
1956
ammazzo anche voi! – Lei prese il morto per il
232
1956
innamorato e lei lo prese per mano e gli
233
1956
dote da principesse; poi prese marito anche lei, e
234
1956
entrò dentro. La volpe prese a girare per tutto
235
1956
nella botte, la matrigna prese una caldaia d’acqua
236
1956
A metà strada gli prese fame e sete e
237
1956
metterlo alla prova e prese lui insieme a un
238
1956
bocca per mangiarlo. Quattordici prese la lingua con la
239
1956
Andò in città e prese alloggio in una locanda
240
1956
Gigante. – Chi vive? ¶ Giuanni prese in mano una ricotta
241
1956
mise a mangiare. Poi prese il lume, passò in
242
1956
del letto. ¶ Bellinda ringraziò, prese un baule e lo
243
1956
disabitato da cent’anni. Prese a chiamare il Mostro
244
1956
armature, abiti da principe, prese scudieri e servitori, e
245
1956
fuori l’organino e prese a suonare. I carcerati
246
1956
il 21 marzo dell’anno 203». Prese una bottiglia dell’acqua
247
1956
loro sorpresa il Re prese a baciarli ed abbracciarli
248
1956
ci credeva molto. Ciononostante prese il cane per il
249
1956
al cane. Bello lo prese al volo, e appena
250
1956
Un morto ammazza tre ¶ Prese i tre corvi e
251
1956
lo spiedo già preparato. Prese il fucile a uno
252
1956
presto finito in rovina. Prese a passeggiare per il
253
1956
e la sua nascita, prese alloggio in una locanda
254
1956
suo fazzoletto ricamato lo prese al volo e prese
255
1956
prese al volo e prese il galoppo per uscire
256
1956
parola di Re, – e prese dalle mani della scimmia
257
1956
carine! – fece e le prese in grembo, facendo loro
258
1956
Corte. Riconobbe Rosina, la prese tra le sue braccia
259
1956
di vedere un luccichio. Prese il cavallo per la
260
1956
una borsa di quattrini, prese con sé il fido
261
1956
eremita uscì pian piano, prese l’anello dalla fronte
262
1956
sbucò fuori dagli alberi, prese la ciocca, e quando
263
1956
che non ci riusciva, prese a piangere così forte
264
1956
eremita uscì dalla grotta, prese il fazzoletto e restò
265
1956
contadino, fiutando l’incantesimo, prese con riguardo la testa
266
1956
e buone grazie. ¶ La prese per mano e la
267
1956
porte né finestre. Pietro prese a seguirlo torno torno
268
1956
la figlia del ciabattino prese il posto del cuoco
269
1956
si sciupi. ¶ Il cameriere prese l’anello e se
270
1956
pezzo; poi il becchino prese un coltello, scorticò la
271
1956
piacque tanto che ne prese tre volte. Allora la
272
1956
d’accettarlo. ¶ Il Re prese il mortaio nelle sue
273
1956
udienza. ¶ Il contadino allora prese a girare intorno al
274
1956
Finalmente il figlio mezzano prese moglie, e il padre
275
1956
a un cadavere, lo prese per i capelli con
276
1956
tra le fave. La prese con sé e la
277
1956
forno! – e la legna prese e andò nel forno
278
1956
faccio! ¶ Lo sposo la prese in parola e fece
279
1956
Regina madre se la prese con gli Ambasciatori: – Ma
280
1956
il coltello, lei lo prese e si tagliò un
281
1956
suo figlio. Il Principe prese la cavallina di sua
282
1956
da morire in 12 ore. Prese la boccetta e si
283
1956
cavalli e il Principe prese il bambino della Regina
284
1956
l’uomo peloso. Lisabetta prese la chiave, aperse l
285
1956
Mago, aperse la carrozza, prese con sé le ragazze
286
1956
oro. Anche lui la prese a pedate sperando di
287
1956
la spacco. ¶ Il gobbino prese a reggergli un ciocco
288
1956
di netto. Poi lo prese e lo buttò nel
289
1956
è. ¶ E il Re prese ad aspettare un altro
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storia sentita da ragazzo. Prese i libri, cominciò a
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i covoni, la vedova prese anche lei un tizzone
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mica con quel peso –. Prese i secchi, l’accompagnò
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fiume; allora il cane prese il gatto sulla schiena
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l’anello. Il gatto prese l’anello e a
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Turco tornò a casa, prese per mano il figlio
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una tempesta. Il vento prese la nave, la portò
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si vestì da giardiniere, prese tra le braccia un
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Fata, che stava dormendo, prese la corona che era
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Beniamino salutò l’oca, prese le due Regine in
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diede cento scudi, si prese la lepre e andò
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una pecora e si prese un cane. Chiese come
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le pecore». ¶ L’indomani prese con sé i cani
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partito, la più grande prese l’oro da filare
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da filare, la seconda prese l’argento, e la
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le disse: – Vieni, – la prese per mano e la
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ragazza diventata statua e prese a dire: – Ecco, te
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c’era più. Allora prese la cavalla, e via
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tempo. ¶ L’Uomo Selvatico prese la cavalla e via
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ne volete! ¶ Allora Tabagnino prese i suoi arnesi e
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un altro ancora e prese a dargli colpi di
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anche arrabbiato, – disse Tabagnino. Prese i sacchi e scappò
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e lo inchiodò. Poi prese la cassa e la
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dalle due colonne, Stellina prese in mano l’anello
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bello questo giovane, lo prese per cameriere. La Regina
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lo vide se ne prese una cotta da non
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in una città e prese alloggio a una locanda
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il ritratto, lei lo prese, ma appena gli ebbe
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sposerò io. ¶ Il Re prese la Zosa tra le
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appena tiepida. E lì prese a insaponarsi e la
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E lo sposo? ¶ Sandrino prese il suo ritratto di
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il sale, e gli prese un rimorso, un dolore
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che non la trovava, prese un sacco di quattrini
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una borsa di quattrini, prese e se ne andò
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si lustrò gli stivali, prese in spalla il suo
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di quel fiasco, si prese un’arrabbiatura tale che
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mangiò la minestra. Poi prese il fiasco, col manico
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in mano; Pìrolo invece, prese il codino della scrofa
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campo del giorno prima, prese una scala lunga lunga
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e le baciò. Poi prese gli zoccoli e corse
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una bottega da straccivendolo, prese moglie e visse sempre
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uomo andò e lo prese il buio per la
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involte in un pacchetto, prese sottobraccio la giovane e
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dell’acqua, il pesce prese a supplicare l’uomo
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nulla impaurito il giovane prese il cane ed il
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veniva voglia di provare, prese il cavallo, il cane
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e il primogenito le prese il vaso dell’unto
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fiabe sono vere. ¶ Sono, prese tutte insieme, nella loro
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dalla bocca del popolo», prese le mosse dall’opera
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e comuni per esser prese in considerazione. ¶ Mi sono
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naturale, a immagini tutte prese agli agenti esterni, per
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lume e vieni. ¶ Giovannino prese il lume ma non
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andò a caccia. Lo prese un temporale in mezzo
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quel giorno il Re prese Giuanin a suo servizio
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con la lente. ¶ Giuanin prese tutti i regali, disse
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sulle sue ginocchia. E prese a dirgli: – Mago mio
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cambiò in leone e prese a girare tra le
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era addormentata. Allora, lesto, prese la gabbia di cristallo
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sono brutta, – e le prese tanta rabbia che la
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hai obbedito! – disse. La prese di peso, aperse la
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dirle una parola la prese di peso e la
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gli stavano intorno, e prese per la via del
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sopra un tavolino. La prese e fece per tornar
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delle tasse, il ragazzo prese il miglior mulo dalla
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una focaccia. Il pastore prese la focaccia al volo
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fiori e lei li prese al volo. ¶ L’indomani
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palazzo di cristallo e prese un cavallo di cristallo
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ramo. Passò un corvo, prese la collana e volò
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in mezzo al bosco. Prese una squadra di dame
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giù dall’altissima torre. Prese a camminare per il
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finestra della Principessa. Lei prese subito il libro, lo
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di nuovo Re Crin prese a fare il cattivo
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sua signora. E lei prese a carezzarlo, ad asciugarlo
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alla coda della mula, prese la cintura e andò
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con loro, ma lui prese commiato, e continuò il
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lui non volle niente, prese commiato, e andò via
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lupo. ¶ Allora il fabbro prese il martello e i
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viene a mangiarmi», pensò. Prese un paiolo d’acqua
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Re. ¶ Il Re lo prese in parola, e lo
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di non tradirci. ¶ Gàmbara prese la borsa e disse
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Allora la più piccola prese una torta e la
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chiodi. Il lupo la prese al volo e la
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Girò il cavallo, e prese la via del ritorno
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un bel giovane; subito, prese il suo fazzolettino più
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tirarla su; alla fine prese un lenzuolo dal letto
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il falegname cambiò idea. Prese il tallero e disse
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e mamma non volessero, prese un po’ di roba
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tagliò i capelli, le prese tutte le sue vesti
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su un tavolino. Poi prese il coltello e lo
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io non le ho prese, posso giurarlo! ¶ E il
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mia fortuna –. E così, prese e se ne andò
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Re di Danimarca allora prese una corda e la
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furie. Ma la ragazza prese a piangere, a sospirare
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Margheritone, l’indomani mattina, prese un tagliere e una
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tagliere e Pierino Pierone prese la mezzaluna, le tagliò
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fu allontanato, la Marchesa prese la sposa, le portò
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alla nipote, e si prese tutte quelle belle cose
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il compare, e si prese il mulo. Ma l
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morto, vedendolo arrivare, lo prese per uno spirito. ¶ Il
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cavallo, e il Re prese con sé un gran
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dalla finestra! – e la prese per la coda. ¶ Appena
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mi vedrai più… – e prese la porta. ¶ – Perdonami, Giovannuzza
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un po’ di maccheroni –. Prese il piatto, s’arrampicò
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staccò dal corpo e prese il volo cantando. Il
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dirgli: – Grasso d’avanzo! –» Prese il suo bastone, lo
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tre giorni, il Re prese un po’ d’esercito
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una piccolissima borsa, si prese mattone e borsa e
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di fame com’era, prese un pane, se n
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il canestro e lui prese licenza baciandogli il ginocchio
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faccio vedere io, allora! – Prese una zappa e menò
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pagare. ¶ Per ultimo si prese anche una bella berretta
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e cento si fece: prese un bastone e suonò
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calde dalle legnate e prese a camminare per la
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ancora avute se le prese. ¶ Allora Giufà capì che
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Giufà uscì di casa, prese a fargli cadere manciate
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di Peppino, a Mariaorsola prese uno svenimento. Si mise
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dal letto. ¶ A Peppino prese uno svenimento. Lo misero
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tornare in vita Mariaorsola!» Prese un po’ di quell
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suo mantello e la prese a braccio. ¶ – Cos’è
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quel giorno il Re prese a tenere Peppino sempre
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maccheroni nel canestro, poi prese la padella e fregò
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senza farsi sentire, lo prese per le caviglie e
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solito tono supplichevole, e prese a sghignazzare e a
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io la mia figura!» ¶ Prese uno stecco, l’intinse
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divenne sana. Poi ella prese l’aspetto d’una
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rimasto sul lastrico». Lo prese da parte e gli