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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, Il disprezzo, 1954

concordanze di «quasi»

nautoretestoannoconcordanza
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mia moglie, due avvenimenti quasi contemporanei e, come si
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come una nuova inquietudine, quasi un turbamento. Dico, allegramente
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decomposto da una perplessità quasi dolorosa. Ma intanto ho
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anzi con una sensazione quasi di felicità, perché ho
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invece, con tono lamentoso, quasi struggente, mi domanda dove
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esuberante e allegro che quasi non mi accorgo che
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tempo noi vedevamo Battista quasi tutti i giorni, e
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una attenzione trasognata e quasi contemplativa: si sarebbe detto
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verificarono, passarono per me quasi inosservati. In quel tempo
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leggero che ella sembrava quasi preferire che io non
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o in un altro, quasi tutto il giorno, tanto
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gelosa e profonda passione, quasi una fame, che oltrepassava
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questo sogno, per lei quasi più una ragione di
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dolcemente, è vero, e quasi placidamente, secondo il suo
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ero così disperato che quasi provavo del rancore contro
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di solito discreta e quasi timida nei rapporti d
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bacio, con voce bassissima, quasi un soffio inarticolato, seppure
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qualche momento mi ispirava quasi dell’irritazione contro di
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alcun partito, come facevano quasi tutti in quel tempo
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schiarita durò, tuttavia, pochissimo. Quasi subito il cielo della
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e ci si poteva quasi illudere che quel parco
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diventata nervosa, non dormivo quasi niente... almeno andassimo a
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per un momento rimasi quasi stordito e insieme incredulo
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in modo ineffabile e quasi spirituale, comunione dei corpi
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sporsi con uno scatto quasi involontario e l’afferrai
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mi sporsi, l’afferrai quasi con violenza per i
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nei luoghi più singolari, quasi inconcepibili, tali da richiedere
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braccia di Emilia senza quasi poter ricordare come fosse
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con voce sorpresa e quasi incredula: «Hai ragione, si
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appunto come due alpinisti quasi esausti guardano al laghetto
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mediocrità e la sua quasi incredibile ottusità psicologica; tra
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come egli si esprimesse quasi esclusivamente per luoghi comuni
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discretamente l’orologio: era quasi luna. Dissi: «Sta’ tranquillo
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Devi ancora pagare molto?». ¶ «Quasi tutto». ¶ «Scommetto che è
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bassi, con aria di quasi caparbia modestia. Fragile e
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avevo parlato leggermente e quasi scherzosamente; lei mi aveva
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Mi era venuto, inspiegabile, quasi un senso di scoramento
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e l’accettai con quasi eccessiva gratitudine. Pasetti, intanto
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che la tavola ingombrava quasi per intero così che
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fisico e di una quasi malinconica timidezza. Quest’espressione
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me un dolore profondo, quasi un senso di urto
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In altri termini, provavo quasi un senso di incredulità
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ascoltare Pasetti, senza, però, quasi rendermi conto di quel
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quando fui nella strada, quasi d’istinto mi diressi
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da un angoscioso smarrimento, quasi speravo che questo non
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Per un momento ebbi quasi la tentazione di allontanarmi
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pensiero, da un impulso quasi isterico di rabbia e
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è Emilia?». ¶ Risposi, senza quasi riflettere: «Non c’è
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impazienza dolorosa e apprensiva, quasi mi parve che lo
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stanza. ¶ Rimasto solo, provai, quasi, per un momento, un
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finito con un bacio quasi materno, con una carezza
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Provai a questo pensiero quasi un sollievo e guardai
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amore...». ¶ «Ti pare?», domandai quasi lusingato. ¶ «Sì», ella disse
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le divideva l’animo, quasi una specie di processo
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ti sbagli». ¶ Mi venne quasi la speranza che ella
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dall’aria stanca e quasi spossata che traspariva dal
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pensieri rendevano vitrei e quasi strabici. Ogni tanto un
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più. Potevo dunque, pensai quasi sorpreso da questa mia
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un senso di incredulità, quasi di stravaganza. Era inverosimile
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falsa lucidità della mente, quasi sperando di chiarire con
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ad una indagine ragionata, quasi da poliziotto di romanzi
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da me. Emilia era quasi sempre in casa, come
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cena al ristorante, dipendeva quasi esclusivamente da me. Certamente
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pur non amandomi più, quasi certamente ella non aveva
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poi per la sua quasi completa mancanza di immaginazione
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di accento levigato e quasi straniero, poiché Battista era
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stesso spugnosi e leggeri, quasi fossero di cartapesta, come
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statura, sebbene le spalle, quasi a confermare la maestà
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riprese, dopo un momento, quasi commosso dalle proprie parole
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fuori posto, una cosa quasi da vergognarsi. Battista, intanto
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di timbro singolarmente inumano, quasi metallico pure nella dolcezza
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osservò a questo punto, quasi pensosamente, ma come aprendo
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con espressione ossequiosa e quasi adulatrice: «Il signor Battista
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realtà, per la velocità quasi visionaria del ricordo, tutto
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espressione di attesa e quasi di invito. Notai pure
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pure a casa»; uscii quasi di corsa dal salotto
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ritirare l’altro». ¶ Rimasi quasi stordito dalla sorpresa: mi
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irritante di delusione e quasi di cattivo presentimento. In
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nulla. «Beh», pronunziò finalmente quasi con impazienza, «non ti
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più per la forza quasi convulsa con la quale
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Domandai con voce esile, quasi incredulo: «Non te ne
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la sua voce stonava quasi, per non so quale
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in pace». Ci fu quasi un suono di pianto
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una violenta ribellione; e quasi con la speranza di
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lei, in una maniera quasi dolorosa per la sua
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ripeterlo così spesso», esclamai quasi mio malgrado, alzando un
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ebbe un primo movimento quasi di sorpresa e di
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in una sua maniera quasi materna: «Ma perché vuoi
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tono di sorpresa e quasi di lode: «Bisogna riconoscere
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Questo colpo mi addolorò quasi quanto la frase: «Non
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dandomi una spinta che quasi mi fece cadere dal
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di pensare poteva definirsi quasi una popolana; e come
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della lingua, senza cercarla, quasi involontariamente. Così, talvolta, appunto
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sua, meraviglia e sembra quasi incredibile. «Io ti disprezzo
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leggero. Questa volta, invece, quasi spontaneamente, evitai di toccarla
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scorgere, o mi sbagliavo, quasi un riflesso di pianto
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si limitò a guardarmi, quasi con apprensione: il mio
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un tratto stranamente ilare, quasi giuliva: «Allora, Emilia, dove
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sentimento giulivo, disinvolto, ilare; quasi mi pareva che volgendo
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di sottrarsi all’abbraccio, quasi con buona grazia e
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la mia voce finì quasi in un accento di
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sonoramente, in modo ricattatorio, quasi a lasciarmi intendere che
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languido, inerte; questa maniera quasi burocratica di riassumere le
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gran freddo; e fui quasi per risponderle che non
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del tutto inaspettata. Balbettai, quasi incomprensivo: «Vuoi lasciarmi?» ¶ «Sì
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impediva, nonché di pensare, quasi di respirare. Tutta la
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momento rimasi attonito e quasi incredulo. Poi guardai alla
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tempo stesso, un senso quasi di ipocrisia. Come se
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Poi domandò, in tono quasi consolato: «E quando si
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mi limitai a guardarla, quasi furtivamente, mentre ella si
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ella si levò subito, quasi spaventata, e uscì in
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due mesi». ¶ Guardai Emilia, quasi macchinalmente; e notai sul
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la pelle»; così dicendo quasi la trascinava verso la
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osai contraddirlo; e per quasi un’ora corremmo in
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cambiava in un blu quasi violetto sul quale correvano
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una psicosi. Mi dissi, quasi a conclusione di queste
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una vigna rigogliosa piantata quasi nella sabbia e poi
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avvertivo inutile. E infatti, quasi subito, mi giunse la
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stringerla per il braccio, quasi avesse temuto che fuggisse
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intorno all’isola. Era quasi il tramonto e all
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luogo e mi sentivo, quasi con meraviglia, per la
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Battista, che ci precedeva quasi ostentando la sua parte
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giù per il salotto, quasi senza rendermene conto. In
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la mia mente tornare quasi mio malgrado al suo
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marito e impallidisce e quasi sviene e poi gli
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del mio sogno. Perché? Quasi cercando di ottenere una
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d’animo stupefatto, senza quasi rendermene conto mi staccai
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già seduti a tavola, quasi a metà della cena
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a meno di ricordarmi, quasi involontariamente, che quest’uomo
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lei in un sentimento quasi di simpatia. A questo
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così mi parve, sembrò quasi compiacersene come di un
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apposta questa frase sibillina, quasi con un sentimento vendicativo
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definitiva e irrevocabile. Insistetti, quasi incredulo «Tu pensi veramente
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di ripresa. Dissi invece quasi timidamente: «E cosa farai
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imprevista, con una voce quasi di pianto: «Ma perché
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rinnovato, acuto dolore, sentii quasi subito la chiave girare
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di Ulisse, è disgustata, quasi incredula... Ella protesta, si
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che scriverlo». ¶ Lo interruppi, quasi con violenza: «Senta, Rheingold
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essere intelligente, oggettivo, direi, quasi, scientifico... Naturalmente», proseguì Rheingold
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sentiero ombroso non passava quasi nessuno: appena qualche ragazzo
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là di un blu quasi violetto, più lontano verde
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davvero in pericolo. Poi, quasi d’istinto, pensai ad
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riflessione che, in maniera quasi maliziosa, toglieva alla mia
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Tra questi pensieri, senza quasi rendermene conto, ero tornato
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mi avesse amato. Dissi, quasi pensando ad alta voce
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concorso della nostra volontà, quasi inconsapevole. Tutto ad un
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A colazione non parlammo quasi. Il silenzio pareva penetrare
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e ci rendevano lontani, quasi che tutto quell’azzurro
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altra parte, mi facevo quasi un puntiglioso dovere di
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Ma dal sollievo crescente, quasi dalla gioia che provavo
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aveva portato da Roma Quasi d’istinto aprii l
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confrontando il suo atteggiamento quasi disperato di quel giorno
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e con un gesto quasi automatico, in cui si
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e il carattere generico, quasi di luogo comune, delle
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sola con il produttore. Quasi a confermare queste mie
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dissi con voce lenta, quasi compitando, «tu ti sei
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si liberò di me, quasi furiosamente: «Io non parto
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per una sola persona. Quasi subito, a confermare i
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mi comunicavano questi pensieri, quasi meccanicamente mi alzai e
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lo dimostravano gli sguardi quasi di ammirazione che ella
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com’ero. Mi addormentai quasi subito, perché non credo
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in un caffé, e, quasi con mia meraviglia, perché
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immersa in un’oscurità quasi completa e bisogna abituare
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svenissi perché rimasi immobile, quasi senza sentimento, un tempo
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uno per uno, soffermandomi quasi con voluttà su quelli
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spiaggetta sotterranea, mi appariva quasi impossibile a rintracciarsi. Che
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piazza, mi avviai subito, quasi di corsa, per il
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sorprese e mi ispirò quasi la speranza di una
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punto, di non avere quasi più niente da dire
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vertebrale. Ella era morta quasi senza accorgersene. ¶ Faceva un