parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

concordanze di «quel»

nautoretestoannoconcordanza
1
1944
arborea semenza riprendevano ancora quel pensiero che i grandi
2
1944
la meravigliosa unità di quel conoscere, la purità silente
3
1944
pervengono all’arco di quel canale, rallentano ivi un
4
1944
ad evitare pillàcchere, di quel fango, ai compagni, alle
5
1944
di pelle, allora, sostituisce quel tanto di suola che
6
1944
Magari di poco: però quel tantino che bastasse a
7
1944
divinato «tendenze reumatiche», in quel collo e in quel
8
1944
quel collo e in quel dispiacere: o magari l
9
1944
da ballo «Amor».7 ¶ In quel punto, in quel trapasso
10
1944
In quel punto, in quel trapasso di luci, annusando
11
1944
su tutta notte, su quel capocrònaca; previvevano nel sogno
12
1944
cento, gli rendevano, in quel punto! – vollero ascoltarlo fino
13
1944
temibili organi dello sgraffignare. ¶ Quel giorno di febbraio il
14
1944
alle genti: che in quel punto, secondo usa di
15
1944
giorni di lasco, a quel grullo,19 dalla su’ nicchia
16
1944
davanti alla tristezza di quel commiato, splendida. ¶ I Cavenaghi
17
1944
dei Cavenaghi-discendenza, ma, quel che è peggio, a
18
1944
Con sta tóss!... Oremai quel che l’è stàa
19
1944
l’è stàa.... e quel che ho fàa, ho
20
1944
verginale maiolica, subito dopo quel malloppo di foglie di
21
1944
non avevano per nulla quel gusto cavilloso e blandamente
22
1944
naso della vittima, e quel fare umiliato, abbandonato, proprio
23
1944
valente sanitario», involto in quel suo càmice bianco-maccheronico
24
1944
impaccio, pareva gravare dopo quel verdetto del Piva sui
25
1944
assonnata si richiudevano, a quel rintocco, nella pietà e
26
1944
la mitezza stentòrea di quel così parsimonioso «picchiettato», d
27
1944
benemerenze! Vedersi trattato a quel modo! «E nipote di
28
1944
mani schermaglianti di su quel pulpito fra scamòni e
29
1944
caretìn37 del Sciscia»: e quel san michele di cadrèghe
30
1944
Basletta aveva progettata e, quel che è peggio, costruita
31
1944
all’andatura elicoide di quel capo d’opera, della
32
1944
non osò nemmeno avvicinarlo, quel bolide, e Astarotte in
33
1944
duo commodori». ¶ 4 «Lana» è quel soffice e grigio intrinsecarsi
34
1944
dopo il carcere) a quel Giovanni Lamberto Tallien che
35
1944
dal popolo repubblicano con quel po’ po’ di fracassi
36
1944
noiato e ristucco di quel borbottato codicillo, apposto così
37
1944
press’a poco a quel modo: se pur facilitate
38
1944
grazie all’Altissimo per quel bel regalo del regno
39
1944
lorchè il fulmine di quel secùro, adibitovi il personale
40
1944
era andata formando in quel complesso di aggrovigliate e
41
1944
giorni di lasco, a quel grullo». Nel calendadario liturgico
42
1944
di «sacro ricordo»: con quel tenace abbarbicamento di tutta
43
1944
degli zii: e da quel giorno in poi tutti
44
1944
i primi convenevoli e quel baciamano un po’ astratto
45
1944
con una certa indulgenza. «Quel ragazzo», soleva concedere, «quel
46
1944
Quel ragazzo», soleva concedere, «quel giovanotto.... sì, quel giovanotto
47
1944
concedere, «quel giovanotto.... sì, quel giovanotto....». ¶ Grande fu l
48
1944
fornivano piena ragione di quel soffiare del vento. ¶ Doralice
49
1944
un’attesa meravigliosa. In quel punto la stupenda innocenza
50
1944
prevenire un cenno di quel Giove-in-famiglia esondante
51
1944
volle rendersi conto, di quel che gli era per
52
1944
vide che Doralice, in quel punto, era tutta rivolta
53
1944
il tono onde pronunziò quel «vostri» parve e forse
54
1944
che Doralice divina, in quel punto, si trasfigurasse, ad
55
1944
de’ timorati e solinghi, quel pandemonio d’un restauro
56
1944
assuefatti com’erano a quel trepestio senza scampo, senza
57
1944
a piene corna da quel capron fottuto d’un
58
1944
il digiuno. ¶ Sicchè a quel richiamo così severo, così
59
1944
tutto quell’arrabattarsi e quel darsi a tribolo in
60
1944
ex-matassina, di cui quel superstite filuzzo testimoniava anche
61
1944
E anche sotto Natale. ¶ Quel ch’è certo, è
62
1944
Dopo due cavallerizze di quel calibro, dopo anni di
63
1944
madre». Ma, ma, ma.... quel corridoio benedetto tutto anse
64
1944
un immigrato lombardo, «se quel ludro non sapeva neanche
65
1944
sta stupida. E in quel nuovo farnetico della resurrezione
66
1944
fragilità estrema: ma in quel giorno si celebravano a
67
1944
Solo la serva, dentro quel rugginoso e fulgurato recinto
68
1944
erano venuti cumulando su quel loro tesoro serruchonese. ¶ Poichè
69
1944
cui la lenza, e, quel che più conta, i
70
1944
sostava a lungo entro quel recinto di fil zincato
71
1944
controcorni doppi, da rompere quel cumulo di assurdità che
72
1944
dietro il filo di quel nome, il colonnello ripescò
73
1944
collega e ufficiale superiore quel soprappiù di precisioni e
74
1944
quale cattiva stampa circondasse quel figlio, così appartato, e
75
1944
di far scale per quel figlio, povera vecchia! e
76
1944
robusto, e ciclistico) con quel suo bastoncello di ciliegio
77
1944
Certo che intorno a quel suo cliente, così fuori
78
1944
i denutriti, i mendichi, quel vizio della gola, che
79
1944
in un uomo, e quel barbaro costume, poi, dopo
80
1944
favola, in aggiunta di quel di sopra, come nel
81
1944
tutto partita vìnta, a quel fuoco dannato del pepe
82
1944
ne detergeva usualmente, con quel zinale color sciacquatura dei
83
1944
salsiera in testa, a quel turpe, si fece mignolo
84
1944
cucchiarate di majonese a quel modo, e a così
85
1944
villa e peri in quel di Lukones, nel numero
86
1944
E i Caviggioni dietro quel comune trepestare, indefessi: laboranti
87
1944
dichiarazioni di nascita rese quel giorno da sedici neo
88
1944
dal calcolo differenziale, era quel che si dice (e
89
1944
di languore di stomaco: quel senso atroce di vuoto
90
1944
annuncio gaudioso della liquidazione: quel felice «dominus vobiscum» che
91
1944
ironici, con un sarcasmo, quel tocco palatale della lingua
92
1944
e dei formati, di quel pregevole recipiente. ¶ 3 In via
93
1944
dell’indomani. ¶ Cena, in quel di Milano e altrove
94
1944
retegis Lyaeo»: detto di quel che hanno in zucca
95
1944
avevano riferito, fino a quel tempo, i giornali, un
96
1944
po’ di sereno su quel volto. «La volontà....», rispondeva
97
1944
il Mare delle Tenebre. ¶ Quel lumignolo così stanco e
98
1944
analfabeta: tanto da dare quel po’ di cocci in
99
1944
se Dio vuole, con quel bioccoletto di spuma. (Le
100
1944
taglio limone-seltz per quel belinone d’un 128!». ¶ Sì
101
1944
tagliava ancora meno di quel di prima. Oh, rabbia
102
1944
la prima boccata di quel fumo d’eccezione, di
103
1944
tra medio e indice, quel bicchierino giallo sulla tavola
104
1944
bicchierino giallo sulla tavola, quel polsino, quei gemelli da
105
1944
solito, e così anche quel sabato. In età buona
106
1944
L’ombre domestiche di quel barbugliante averno, in un
107
1944
stata di quello là, quel brutto demonio d’un
108
1944
di terzo grado,... a quel pilaton.... d’on narigiatt
109
1944
forbitezza e italianità di quel «Giuseppe», di placare il
110
1944
in un colpo.... Ma quel ch’el m’a
111
1944
con quelle gambe, con quel bastone, da una sala
112
1944
vouèi, l’a ciapàa quel bon....». ¶ E le fece
113
1944
era un Guerra pedagno. Quel che ci voleva per
114
1944
Croce o di Sciaccaluga. Quel mareggiare di bipedi corso
115
1944
Corso Monforte, che in quel punto, poco avanti la
116
1944
negli occhi. E tutto quel decoro, gessoso e gelido
117
1944
tutto quello che bisognava. Quel che ghe voeur, ghe
118
1944
Quadronno e del Pasquirolo quel zinzino di scandolo che
119
1944
Elsa, dalla goffaggine di quel tripudio, le pareva di
120
1944
Il capo-tribù, in quel punto, brandeggiò il testone
121
1944
Archetti pazzerelloni, elettrizzati da quel po’ di colofonia, vellicavano
122
1944
allargar le gambe a quel segno. Otto architetti, tutti
123
1944
di capello stirati su quel cranietto secco secco, come
124
1944
Provincie Lombarde. ¶ Ventidue banche, quel giorno, otto assicurative incendi
125
1944
se pure esalate in quel momento verso liberi ippocàstani
126
1944
altri, a istigazione di quel piccolo Putifarre del sinfoniale
127
1944
nel fasto inopinato di quel purgante aprilano, che affettava
128
1944
tribale. Il Fofò Foroposo, quel pomeriggio, agì, senza volere
129
1944
allora pitturati in giallo: (1895-1905). ¶ 33 «Quel che ghe voeur, ghe
130
1944
ci vòe, ci vòe: quel che ci vuole, bisogna
131
1944
monti del savonese, in quel di Varazze. Animo eminentemente
132
1944
E’ conferiscono alla sinfonia quel tanto di grascia o
133
1944
il letamaio. Per estensione, quel condotto verticale ricavato nel
134
1944
Pezzoli.7 ¶ E quell’irruente, quel troppo facile, e dunque
135
1944
Talchè pareva ora, con quel lampo mollo de’ duo
136
1944
il cognome illustre in quel modo.... in quel tal
137
1944
in quel modo.... in quel tal modo.... che solo
138
1944
precipiti e parallele di quel casus, le era sembrato
139
1944
ne vien suggerita da quel bernoccolo romanzatore che ci
140
1944
e ad esprimergli, con quel sorriso, la loro gratitudine
141
1944
non lasciar adito, in quel luogo e in quel
142
1944
quel luogo e in quel punto – verso i bulbi
143
1944
Parco, al transito, con quel parasole dietro la magnificenza
144
1944
la materna perorazione di quel saluto: e il parasole
145
1944
c’è?... Lascia stare quel ginocchio!... Ti sei fatto
146
1944
meccanizzata anche più da quel trauma. ¶ «È passato anche
147
1944
sincronici l’andare di quel figuro, vagolante e a
148
1944
ma rise dell’iperbole. Quel riso da furba era
149
1944
T’interessi forse di quel disgraziato?», disse l’Adalgisa
150
1944
melensa giravoltò. Elsa, in quel punto, abbassò il capo
151
1944
volto. Quell’impeto e quel vigore de’ capegli, dalla
152
1944
qualche cosa.... ad abbandonare quel ritegno.... Tànt e tànt
153
1944
suo essere indicibilmente elegante: quel che di ignaro, di
154
1944
noi ad aggettivarlo in quel modo. Cioè i motivi
155
1944
animo nostro, e in quel declino dell’ora, un
156
1944
in lei, doveva convogliare quel suo sangue verso il
157
1944
le spiegò allora, giustificandosi, quel «sciupata». Non intendeva dimagrita
158
1944
si voltavano tutti.... come quel stüpid kì, vàrdel,... che
159
1944
che è secca.... Con quel cavallo da funerale.... Se
160
1944
le facesse passare tutto quel che ho passato.... patire
161
1944
che ho passato.... patire quel che ho patito.... ¶ «Ecco
162
1944
mi ha detto dietro!... quel serpente....». ¶ NOTE ¶ 1 «Catenaria» è
163
1944
il vento: e per quel zoccolacchiare inane ed aereo
164
1944
Vedova.... padrona di fare quel che volevo.... dopotutto.... Ed
165
1944
disgrazia, una debolezza «di quel benedetto Carlo». E l
166
1944
inghiottì senza batter ciglio quel difficile «alludi». ¶ I ragazzi
167
1944
L’Adalgisa, stavolta, seguì quel ciclista con l’occhio
168
1944
ordine della società. Dopo quel po’ po’ di sermoncino
169
1944
Sciensa», così assicurava. ¶ «Come quel giorno.... ch’el m
170
1944
polli. Il dolce piano, quel pomeriggio, nel sole fulgidissimo
171
1944
sguardo, e quella mano, quel braccio ch’ella aveva
172
1944
tendenza all’ingiù. ¶ «Ah! quel pigìdi, quel pigìdi!», sospirò
173
1944
ingiù. ¶ «Ah! quel pigìdi, quel pigìdi!», sospirò l’Adalgisa
174
1944
non si può discutere, quel che ghe voeur ghe
175
1944
parrucca di donna Eleonora: «quel Carlo!». Dove la sabbia
176
1944
appo i Silfoidi, e, quel che più conta, il
177
1944
obbrobrio del ricordo: di quel dispregio plebeo così turpemente
178
1944
sotto garze celesti, con quel suffumigio sott’occhio, del
179
1944
cosa, ogni ingrediente di quel fasto e di quel
180
1944
quel fasto e di quel frastuono impennacchiati di struzzo
181
1944
con quelle creature, con quel popolo in fase di
182
1944
quella pianta così gagliarda, quel cestello del corsetto, ricolmo
183
1944
un ventaglione di struzzo; quel garbo dei fianchi.... e
184
1944
lucore delle sue sete, quel pathos e quella gonna
185
1944
educatori, lo guidava in quel luogo: le ammalate, (e
186
1944
un vocione compiaciuto: estasiando quel pelabrocchi27 d’uno zio
187
1944
al quart pian: dopo quel moncone di torre ch
188
1944
e lo strascico, con quel volto leggermente proteso e
189
1944
e quella dolcezza e quel languore di 22 secondi – occasionava
190
1944
dell’Adalgisa eseguiti in quel torno, e da quella
191
1944
adeguato alla profondità di quel pozzo: togliendone all’ultimo
192
1944
col residuo emisfero di quel pallone verde cupo: dandone
193
1944
anime, i nomi: perchè quel B stava per diventare
194
1944
scarpe ai piedi, in quel punto, anzichè le ciabatte
195
1944
è giò tanto de quel fond.... che te pòdet
196
1944
alzò le spalle, «.... per quel che me renden a
197
1944
cünt!... Ha!... E per quel che me renden!...». ¶ Aveva
198
1944
un più spaventoso gastigo. Quel tono che fa così
199
1944
animo, sprofondare la Libia. Quel «va a cà toa
200
1944
lui quella creatura inviperita, quel corpo stupendo, caldo. Povera
201
1944
l’architettura dell’io, quel rubesto edificio o, per
202
1944
neanche le mutande?... E quel mort de famm d
203
1944
e un Sèvres, a quel ritratto tutt’occhî, tutto
204
1944
naso, tutto baffi, a quel «Guigoni & Bossi»52 così vivo
205
1944
Leggivi a pagine 463-466. In quel Tesoretto, pagine 449-478, buona parte