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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «quel»

nautoretestoannoconcordanza
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può architettare; intendendo accreditare quel significato alto, un profumo
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per popolo s’intende quel nucleo non costituito di
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per ricordare che in quel convento venne conservata per
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poteva ammirare ferma a quel cancello, scalpitante d’impazienza
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bene distinti, scendenti a quel cancello sia un tempo
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si vede entrare in quel cancello un prelato importante
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chi potrebbero andare in quel luogo, se non da
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podere; liberazione divenuta, dopo quel passo, sempre più rapida
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oramai per essere in quel genere, la migliore, la
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spiegata l’apparizione a quel cancello dei sacerdoti e
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ammirarla. La dama a quel contatto era divenuta evasiva
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cuore, in previsione di quel turbamento l’aveva osservata
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con commozione struggente durante quel periodo che le separava
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europea; pochi giorni dopo quel cuore pietoso cessava di
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per farsi servire. Seguitavano quel passo indefessamente e, si
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recato un intimo piacere quel giorno), e ch’ella
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di Firenze; giacché in quel podere le riprese contavano
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la ridevano inconsciamente, giacché quel malumore si risolveva tutto
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in buon ordine tutto quel piano; e al piano
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senza volerlo dimostrare disdegnava quel lavoro in cui le
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fra gli astanti, in quel discorso poteva comprendere. Ed
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ragguaglio e giudicando con quel suo tono di lasciar
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le cose fino a quel termine, facendola diventare una
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avendole vedute sempre a quel modo non rilevavano più
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che le veniva da quel contatto sul quale le
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venisse attutita fino a quel punto, nemmeno durante il
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la loro generosità in quel frangente, mentre escogitavano il
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se stesse, più forte, quel “sì” pronunziato tanto spontaneamente
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raffinata e civile. Anche quel sospetto di riso avrebbero
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dare, di dare a quel nipote piovuto dal cielo
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immaginare di ritrovarsi in quel treno con lui? Quali
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sbranare, e che a quel modo vennero trattati i
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di… buone donne!». Su quel punto non le fu
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stringevano il cuore, a quel sorriso che si ripeté
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un ignoto turbamento a quel contatto che si protraeva
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La voracità rimaneva su quel viso una forza pulita
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se si sarebbe ripetuto quel senso misterioso che l
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rispondendo egli calorosamente a quel calore, agli assalti e
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una tale resistenza da quel lato, Teresa e Carolina
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felice di spaziare in quel letto dove avrebbero dormito
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comodamente tre persone: sotto quel baldacchino e quelle dorature
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avrebbe potuto buscarsi a quel modo un raffreddore o
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le altre domeniche, ma quel giorno con altro ritmo
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freno a non oltrepassare quel recinto sentimentale in cui
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Niobe faceva i miracoli quel giorno, poco dopo le
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venuto a Firenze, e quel giorno ci sarebbe stato
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per la figura e quel musetto, una bambina di
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sarebbe finita proprio in quel modo, che le possibilità
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dalla vita volontariamente, e quel punto sarebbe rimasto tale
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della stanza venne confermato quel numero: otto! otto! otto
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strazio di viscere che quel crudo le aveva risparmiato
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camicie e mutandine. Da quel ragazzo intelligente ch’egli
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meticoloso e formalista, senza quel documento non lo voleva
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impedito di rispondere a quel numero: “figlia d’un
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prendere se ne fa quel che si vuole. Le
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naso monumentale: voleva vedere quel che portava via intanto
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Teresa, che fino a quel momento si era mantenuta
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povera donna. E per quel giorno fu il suo
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gioia si divincolava a quel contatto ideale, e per
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quanto adolescente; fino a quel momento ne aveva baciati
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Sarebbe inorridita se di quel turbamento taluno le avesse
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Pensò anzi se di quel fatto non dovesse parlarne
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parlare: «Accidenti a Palle! Quel maledetto Palle!». ¶ Palle è
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la tranquillità virile, attraverso quel dondolamento che celandone l
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tozze di Palle, a quel tempo quattordicenne anch’esso
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ogni rancore. ¶ E da quel giorno si ricercarono sempre
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con quella semplicità e quel candore di cui sono
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amico quello sciagurato zuzzurellone, quel coso brutto e goffo
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no, ma fare di quel ragazzo caduto dal cielo
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nipote doveva elevarsi da quel punto per illuminare il
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il loro signor fidanzato, quel fortunato che esse pure
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sulle spalle. Proprio così quel frullino, quella trottola, quel
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quel frullino, quella trottola, quel granello di pepe, quello
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signora Cherubina che in quel giorno idillico e memorabile
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cui eloquio erasi appannato quel giorno, smorzato, coperto di
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aver fra i piedi quel maledetto Palle. ¶ Non appena
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la barca, proprio in quel momento ci accorgiamo (un
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contenuto e composto, e quel leggerissimo tono di canzonatura
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gioia che le arrecava quel servizio, s’era lasciata
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stanza, erasi comportato in quel costume con tanta naturale
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via con Palle: “con quel maledetto Palle. Con quel
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quel maledetto Palle. Con quel brutto muso di Palle
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Le Materassi invece a quel racconto, a quella fede
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E Niobe, lasciando intatto quel campo di battaglia che
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aver sofferto troppo di quel male era immune dal
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quale era stato imposto, quel “lei” che tutti gli
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come esse spiassero in quel canto per sorprendervi un
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e la sorpresa di quel conto. Si trattava di
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dal primo piano: ¶ se quel guerriero ¶ io fossi se
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far sapere chi fosse quel giovane che si trovava
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scoppiare. Ella aveva a quel tempo una casa a
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sommità delle gambe in quel calice profumato di cui
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scappare un arnese di quel genere. ¶ La contessa oramai
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cosa si deve fare?”. ¶ Quel giorno, dopo il desinare
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di sé. Fino a quel giorno si era trattato
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il loro dubbio e quel nome. Passarono due giorni
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relazioni con donne di quel genere, non vogliamo più
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rotta in due. ¶ In quel preciso momento Palle era
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va bene.» Ripeteva a quel gesto risoluto, simile alla
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di trovarlo lì a quel modo e con quel
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quel modo e con quel pacco. ¶ «Volevo fermarmi proprio
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È l’amica di quel giovane che è con
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lacrime rattenute fino a quel momento. ¶ «Dunque è proprio
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aveva sorpresi insieme. E quel contado certi intingoli non
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gli domandassero quale fosse quel dovere. Non lo sapevano
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riparassero col matrimonio a quel peccato di anticipo preso
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anzi, sfuggendo per ottenerlo. Quel giorno la sua faccia
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e bestemmie. Era in quel dolore che le fanciulle
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sbarrando la strada a quel pezzetto di carta che
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invece di lasciarlo, in quel profondo smarrimento di tutto
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più. Venivano rinchiuse in quel tugurio ripugnante: si era
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dalle finestre? Stavano anche quel giorno appiattate dietro il
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per vederlo scendere? ¶ Anche quel giorno passò mezz’ora
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davvero un usignolo in quel silenzio campestre: non poteva
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due bambine malate su quel letto, e tenevano gli
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ad ammirarle. E in quel momento di sospensione che
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che avessero compreso in quel momento come tutte le
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fidanzato?» ¶ «Lo sa Iddio quel che almanacca.» ¶ Non c
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L’hanno avuta con quel nipote.» ¶ «Sono state fresche
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nel sentir pronunziare a quel modo una parola grandiosa
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tanto bene. Viveva in quel riso la sua anima
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essere la fidanzata di quel giovane che da dieci
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poveri potessero festeggiare degnamente quel memorabile giorno. ¶ Lo chèque
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sarebbe potuto dire che quel giorno c’era la
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mantenute, e che in quel giorno, per un passaggio
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della canzonatura. Parve in quel modo rispondere agli screanzati
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che nella folla, dopo quel primo e tanto spontaneo
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parroco, officiando, legandolo in quel vincolo sacro e indissolubile
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aveva elargito la sorte. Quel ragazzo era il tronco
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quanto in preda a quel penoso torpore gli si
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concessi agli altri in quel dato punto, possono valere
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chi sa…» ¶ Era in quel “chi sa…” tutto lo
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della voce era in quel momento di vera compiacenza
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i loro sguardi. Da quel momento non avrebbero guardato
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la forza di togliersi quel vestito, sentivano il loro
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riuscite a sottrarsi a quel dovere dello spirito che
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quasi avessero costruito con quel legno la loro cassa
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soccorso.» ¶ Parve smarrirsi in quel pensiero e ritrovandosi riprese
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incanto. Teresa respirava su quel dubbio mai sopito. La
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ma tutto nudo a quel modo… non si poteva
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prima di potere affrontare quel pezzetto di carta. ¶ «Era
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guardare le fotografie di quel furfante che con tanta
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esse la forza, dopo quel violento intervallo, di guardarla
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ma senza volerlo dimostrare. Quel silenzio che precede un
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aveva partorito il topo. Quel pentimento venuto all’uscio
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avevano sentito fino a quel turbinoso momento. “Ah! Ah
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lui, di ricoprire Palle: “quel maledetto Palle!”. ¶ Le contadine