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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «quella»

nautoretestoannoconcordanza
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estate. ¶ In virtù di quella mia innocente consapevolezza, cercai
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già la Germania, compresa quella lingua incomprensibile che la
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beni! ¶ Tra tutti, in quella stazione desolata, era stato
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della mia vita. ¶ Eppure, quella per noi si era
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sfilza di occasioni mancate. ¶ Quella di Pietro fu l
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era la spesa per quella sera: pomodori e pane
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della loro importanza. Io, quella sera, riuscii nel mio
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non volerla in casa, quella lì!» ¶ «Nonna, andiamo, che
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eterno, e per dirle quella frase che sentivo esprimere
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altre presenze oltre a quella di mia madre. Solo
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tavola senza troppa voglia. Quella sera, inutile negarlo, nessuna
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pensai, per trovare conforto. ¶ Quella sera, il manto stellato
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mai tagliato i capelli. Quella stranezza era il suo
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In pochi istanti, tutta quella massa di fili argentati
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che viveva a Torino. Quella donna era la prima
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Università» ci stava dicendo. Quella, insomma, era una laurea
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le faceva notare quanto quella pratica fosse pericolosa per
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stava pagando cara tutta quella spavalderia. «Era meglio cercare
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osservavo Nora ricamare. Con quella strana domanda, cercavo di
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Un po’ meno in quella di mia madre, nata
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sentiva dire fandonie di quella portata, tenendole il muso
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non solo di Leto, quella di anteporre al nome
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e maiali. ¶ In seguito, quella di andare da lei
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quasi tutte chiuse, tranne quella di Rosina, l’evangelista
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di impazzire. ¶ Anche in quella giornata, così tragica per
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senza affacciarsi dal treno? Quella dimenticanza aveva ferito il
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una nuova vita. ¶ Con quella convinzione ci era montato
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varietà bianca che in quella scura. U ceusu, lo
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il papà abbondava di quella virtù. Forse l’essere
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averne voglia. Aveva ripetuto quella frase più volte, come
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uscito in strada. ¶ In quella scena vissuta da spettatrice
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che erano seguiti a quella enorme delusione, la ragazza
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ha dato ascolto a quella strega di sua madre
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i miei problemi. Anche quella mattina mi sentivo così
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annegare. ¶ E poi, ghiacciata, quella mattina mi era risalita
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curva, l’ultima di quella strada che dalle spiagge
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bottiglia dell’acqua e quella del vino; i cucchiai
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Non riuscivo a capire quella parsimonia nell’utilizzo delle
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di tenerezza non consumata, quella che appartiene alla nostra
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mi veniva da vomitare. Quella delizia di cioccolato e
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potesse essere felici, in quella baraonda, sembrava piuttosto accettabile
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sfilava nella prima barca, quella con i paramenti preparati
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croce e altre bazzecole. ¶ Quella sera avevo scoperto quanto
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i piedi nella sabbia quella sera avevo capito che
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seconda mamma, ma adesso quella responsabilità mi pesava sulle
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stretto ancora di più, quella sera, se avessi saputo
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e papà. Per consentirsi quella gioia mancavano le certezze
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in pochi minuti. Da quella volta, lei aveva giurato
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ancora di più in quella piccola reggia del piacere
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ero fuori casa. Proprio quella mattina, avevo accompagnato Nora
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io stentavo a crederci. Quella mattina stava offrendo il
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di farsi capire da quella gente parlando a gesti
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tutto, ero incuriosita da quella nuova esperienza, e aspettavo
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da giorni. All’improvviso quella donna era riuscita a
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sei Lucia Di Florio, quella con i genitori emigrati
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e altre infelici in quella condizione, non aveva un
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quindi l’interesse per quella materia volava via con
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cruccio. Non voleva sentirla quella diceria. Infatti commentava, dopo
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sua vera essenza era quella della fine del matrimonio
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fare la fuitina. Da quella fuga amorosa, trasformata in
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e le proprietà di quella famiglia. ¶ Quando la mattina
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sarebbe piaciuto andare oltre quella conoscenza di sagome attraverso
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voltare lo sguardo verso quella casa. Temevo che, girandosi
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domandai il significato di quella frase, lei non rispose
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una zampetta storta come quella di Nora, aveva diritto
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lei ora piangevo io. ¶ Quella maledetta casa, da esibire
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proprietà. ¶ Ma io di quella casa non mi fidavo
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a tal punto da quella strana visione, che invece
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Arrivai quasi a sfiorare quella maledetta carrozzeria e… uno
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onore di assecondarla. ¶ Infatti, quella sera arrivarono in tanti
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fece altri commenti, per quella sua naturale propensione a
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esperta del mestiere!» ¶ Di quella risposta decisa, Donna Peppina
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le poesie della nonna ¶ Quella stessa notte dell’11 novembre
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passatempo, e invece in quella sua particolare capacità c
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buffi i defunti con quella fascia di stoffa stretta
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però, che oltre a quella macabra occupazione, Maria Amoroso
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bolle d’aria ¶ Dopo quella nottataccia passata in casa
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senza preavviso, e anche quella volta io non c
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una realtà largamente diffusa quella dell’emigrazione, constatarlo non
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aveva ragione lei. ¶ Di quella casa ricordo solo un
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di non avvicinarmi a quella casa? ¶ Per fortuna nessuno
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risparmiata l’evoluzione di quella vicenda. Del resto, il
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Teresa, dimenticando per sempre quella frase: Zitta, figlia di
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pece. ¶ Feci un sogno quella notte. Il mare era
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io, una volta appresa quella strana credenza, mi augurai
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acciaio, la fine di quella indispensabile mattanza. E quando
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non tornarono presto da quella città. E quando lo
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si era fissata con quella strana idea: farmi tagliare
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Rita. ¶ «La famiglia di quella povera picciridda abita in
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A lei piaceva molto quella storia del monarca che
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tutte le domande, compresa quella sulla mia famiglia, alla
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dopo una settimana da quella insensata decisione. ¶ Per certi
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E della sua gamba, quella che trascinava dal giorno
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tavola, e un po’ quella novità mi straniva. Non
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coperta della prima notte, quella lavorata a cinquecento, qualcuna
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azzurro del cielo di quella mattina. Era dicembre, tuttavia
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Non nascondo che ancora quella mattina mantenevo in vita
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dispiaciuta quanto noi per quella povera anima che non
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che lei si aspettava quella domanda. Infatti la risposta
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passato di mio padre. ¶ Quella parola sinistra pronunciata dalla
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attraverso esempi articolati, che quella parola veniva usata per
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nostro palpitante rapporto. ¶ Forse, quella mia preferenza dipendeva anche
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smettevamo fino a quando quella povera malcapitata non scompariva
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fornello, mi sembrava estasiante. Quella era la mia cuccia
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sarcastica. ¶ Il pensiero di quella svergognata era la sua
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che per colpa di quella donnaccia lei aveva perso
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sapere a chi appartenesse quella zampa d’elefante. E
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la nonna. Dentro a quella tana per fumatori incalliti
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mi avete salutato con quella faccia scura?» ¶ «Quando, Salvatore
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comparve anche un sorrisetto. ¶ «Quella non vuole capire che
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Dobbiamo solo insegnare a quella malafìmmina un po’ di
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zia. ¶ Alla nonna invidiavo quella sua rispettabile capacità di
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Natale ¶ La professoressa Aida quella mattina sembrava di ottimo
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genitori. Solo io ero quella sempre sola, perché, inutile
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come gli altri, insomma. ¶ Quella sera indossavo un vestito
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gradire. In serate come quella nessuno pensava a rinunciare
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nemmeno un rimprovero. Strana quella tolleranza. Poi, all’improvviso
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disse che lei da quella sera non avrebbe recitato
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senza fretta; contente proprio. Quella felicità che io mi
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lei, per vendicarsi di quella falsità, rispondeva sputando per
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fare i conti con quella curiosità eccessiva! ¶ Passavo il
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detto una bugia oltraggiosa. Quella mattina non avevo studiato
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E chi, se non quella disgraziata che era venuta
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di interesse. E per quella gentaglia invece il denaro
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giorno, per colpa di quella brutta parola, io te
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che di farabutti come quella disgraziata di cui non
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è stato a dire quella parola brutta. È Teresa
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ricordare come all’inizio quella di mio padre e
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di stordirci le orecchie. ¶ Quella festa era una tappa
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settimana, e vuoi perché quella Madonna dal volto infantile
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e processioni. Nell’ultima, quella sul lungomare, c’eravamo
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piangere come un disperato. ¶ Quella macchia di sangue per
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bar, che con tutta quella confusione stavano facendo incassi
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mi aveva raccontato che quella donna da giovane era
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entravano niente con tutta quella bella atmosfera di gioia
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di teste tutte uguali, quella della madre di Rita
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Ma il dolore di quella donna parlava una lingua
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ti nni isti?». ¶ Guardavo quella piccola bara circondata di
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capelli. E la gamba, quella guasta, non era più
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bene, insomma…» ¶ All’istante quella frase mi provocò un
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già cosa stesse rimuginando. ¶ Quella sua reazione era dettata
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di Rita. Per me quella donna non aveva un
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un po’ seduta con quella donna, quindi andai via
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solo una cosa di quella routine alla quale non
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a piangere. ¶ Sarà stata quella sedia vuota accanto alla
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dovevano dileguarsi insieme da quella galera senza grate. Sì
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è una povera vecchia!». ¶ Quella ricerca di complicità non
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pescatori alle sue richieste. ¶ Quella mattina aveva appuntamento con
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invece, grazie al cielo, quella domenica decise di ignorarlo
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madre in casa. E quella era una gran fortuna
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mamma. Tenni in mano quella busta grande e gialla
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segreti e aspirazioni, come quella di comprarsi un giorno
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altra abitudine irrinunciabile era quella di recarsi al cospetto
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di Leto era venuta quella fissa da qualche tempo
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fosse venuto a Leto quella sera, Emilia replicò che
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bacio, abbracciarla. Provavo per quella donna un affetto che
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un solo passaggio di quella mattina, anzi, è come
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la nostra casa da quella della coppia, meditai su
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arrogante. ¶ E Pina proprio quella mattina era andata dal
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che finisse presto. In quella stanza si era messo
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a tutti, pure a quella buttana di tua nonna
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mi domandai se davvero quella parola potesse spiegare tutto
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provato a ribellarmi a «Quella Cosa Senza Senso», eppure
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perché avevo bussato a quella porta? ¶ Perché non avevo
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treno. ¶ Appena arrivate in quella grande stazione, rimasi a
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la mia famiglia e quella nuvola nera che ogni
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sostenuta dalla nonna in quella decisione definitiva. Sarei rimasta
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mia sorte. E in quella casa semplice, dove regnava
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me era ancora in quella casa maleodorante. Ghiacciata dallo
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per l’opportunità di quella vacanza. ¶ Ci salutammo promettendoci
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mio fratello era venuta quella strana smania del far
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stavamo vivendo. Avrei incontrato quella bestia, prima o poi
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volta di Roma. Strana quella notizia: la zia non
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occhi si fermavano su quella porta – l’entrata dell
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visto le bellezze di quella terra, e per quanto
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E fu proprio da quella postazione che la nonna
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di non parlare di quella cosa con nessuno della
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pochi mesi a parlare quella lingua tagliente e dura
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discorso senza interruzioni in quella lingua complicata. ¶ Mutter, ich
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evitarono di parlarmi di Quella Cosa Brutta. ¶ Per non
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mantenere il riserbo su quella cosa: «D’ora in
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mistero del suo insulto. ¶ Quella parola che mi aveva
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silenzio? ¶ Dal racconto di quella mattina, venne fuori ancora
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se l’aspettava proprio quella visita. Nonostante le continue
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e le aveva fatto quella bella sorpresa. Ma si
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ma non è così. Quella benedetta casa da costruire
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di Maria Amoroso!» Urlava quella sua speranza nei momenti
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sento ancora così chiara quella voce potente. ¶ Mio fratello