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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

concordanze di «quella»

nautoretestoannoconcordanza
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è la città? ¶ – Sì. ¶ – Quella che si vede laggiù
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prima volta. ¶ – Guardate, guardate quella nuvola di polvere che
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gli altri, compresi che quella era la vita. Ascoltai
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filosofia leggera, leggerissima, era quella che poteva arrivare fino
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poco a poco da quella spira calda che saliva
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fumo. ¶ – Chi lo sa. ¶ – Quella di non voler far
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una materia diversa da quella di tutti gli altri
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spegnersi sotto a me quella dolce conversazione che mi
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l’ultima mia opera, quella che mi ha valso
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potete osservare, signor Perelà, quella è una dama del
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sua mistica colonnetta, vedete quella rosa purpurea che sembra
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rosa.» ¶ – Che cosa dice quella signora? ¶ – «Prendete, il fiore
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lingua. Scherzi pure con quella degli altri, ma attento
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una sorte troppo dura quella di ascoltare. ¶ – Ascoltare sempre
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arte... se non è quella del canto... I signori
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gran cretino. ¶ – Mia cara, quella volta tu fosti d
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caso, non ha importanza, quella sconsiderata non sa quello
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amico, io sono proprio quella che per dovuto riserbo
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mai. Io sono ancora quella candida fanciulla che l
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tutti a lei in quella maniera? ¶ – Non si sa
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è in me di quella grazia e apparente dolcezza
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volte ero passata per quella via dove abitava l
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nascondono insospettate anomalìe. Ebbene, quella ciambella dove soltanto un
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signor Perelà, io sono quella ciambella. ¶ – Non è vero
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Io ho sulle corna quella faccenda di Carlomignolo. ¶ – Insomma
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al tempo stesso, di quella ricchezza che in miglior
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e già invasa da quella inesplicabile e naturale vergogna
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un esempio celeste di quella purità a cui nessuno
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dalla mia, e da quella volta ci incontrammo ogni
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Lo seguii, e fummo quella sera due morti che
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d’angelico scendeva su quella faccia che in una
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dove era voluto andare quella volta, e dove era
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si ferma, poveretta, come quella mattina. ¶ – Se sapeste, corsero
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incontrò la prima volta, quella notte di luna. ¶ – Se
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non ha detto nulla? ¶ – Quella dispettosa di Nadina. ¶ – Enos
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la sua Regina raccoglie quella spada e sparisce, ponetela
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spade: la Regina raccoglie quella spada e sparisce. Mettetela
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del recinto. ¶ «Domani, forse, quella porta s’aprirà ancora
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non c’è che quella stupida di Nadina che
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sapete com’è fatta quella donna? ¶ – Sciocchina. ¶ – E noi
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quando arrivò entrò da quella porta. ¶ – Ah, sì? ¶ – Come
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metteranno la firma sotto quella di Perelà. ¶ – Terzo membro
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sai com’è fatta quella donna, purché non vada
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Certamente è una piuma quella che sostiene l’universo
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Oggi è questa, domani quella. Dopodomani credete che cambi
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amore. Ahimè! Io sono quella... che non amò. Vi
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orribile difficoltà d’incontrarla quella persona nella vita che
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con un’immagine, con quella voce, non ho bisogno
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per una sola ragione: quella donna che vi fece
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le trabocca di gioia, quella donna è felice. Ed
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cos’è? ¶ – Peccato è quella cosa che non si
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Per un caso straordinario quella persona era in possesso
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terrore continuo d’incontrare quella persona. Lo stato d
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a questa cosa: «eccola, quella faccia la vedrò davanti
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vi avranno informato di quella benefica bancarotta, ma sentivo
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un uomo come voi quella dei pazzi è la
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protettrice. La torre è quella che vedete. Non appena
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finalmente all’ultima volta, quella che sostiene il torrione
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grande fatica e difficoltà quella porta viene smantellata e
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l’uno invoca tacitamente quella dell’altro sperando ognuno
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vi domando come poteva quella coscienza travolgersi a un
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uccidere a capofitto, ma quella parolina era bene farla
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suo aveva soltanto accettato quella carta senza mai restituirne
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i raggi del sole, quella faccia che mentre lo
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tutto immerso, attratto in quella luce abbagliante. ¶ Suonò mezzogiorno
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con la Reggia, come quella mattina all’alba si
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Le solite beghe di quella combriccola, cose che non
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Reggia là in mezzo, quella che una bizzarra fatalità
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lui una medesima sensazione, quella che provava oggi sentendo
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case lontane gli sembrarono quella, ma non ne fu
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sono del Re, e quella che si vede tutta
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i loro peccati. In quella casa tutta rosa vengono
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parola, sia almeno ascoltata quella di una donna. ¶ – Questo
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pieno processo. ¶ – Con tutta quella plebaglia. ¶ – Se ci pigliano
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Chiudete la bocca a quella donna! ¶ – Prendetela di peso
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in tasca per ammazzare quella donna? ¶ – Nessuno è capace
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da poco è mai quella. ¶ – Vili, uno più dell
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nuova di zecca. O quella non era un’idea
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da due sbarre. Da quella il recluso avrebbe ricevuto
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un vivo. ¶ Guardando per quella feritoia bisognava abituare l
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sopra un ripiano di quella vetta. Di lassù si
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bun. ¶ La tendina di quella carrozza s’apre a