Guido Da Verona, I promessi sposi, 1930

volentieri di avermi attribuita quella birbonata ch'è l

alla grande impresa, con quella dolce confidenza in ogni

geniali ed ortodosse di quella del Manzoni. Pensavo che

muore Madame Bovary?, o quella in cui Anna Karenine

nel mio spirito con quella evidenza sempre più pura

aveva nel farsetto, con quella sua carne fragrante, di

suo biascicar paternostri, con quella sua fedeltà incaponita e

acqua di giulebbe, con quella sua rettitudine così tristanzuola

testi scolastici; ossia di quella immortalità per fine stagione

lieta che non sia quella d'andar a finire

bel dì, camminando per quella mite Piazza San Fedele

alla sua tomba, con quella famosa corona di violette

Parnaso, in luogo di quella grande modestia ch'egli

casa Guindani e Bossi, quella ch'io ben ricordo

satira feroce.... altro che quella del Parini! ¶ - S'immagini

batteria di jazz è quella che meglio scandisce la

che non è più quella dei nostri antichi, l

una, signor mio riverito: quella che fa pensare a

ramo, v'è ancor quella di lasciarsi circondare, come

accorto d'essere in quella società come un vaso

poveretto il trovare dentro quella busta tre, soli e

costui, innamorato cotto di quella civetta d'una sua

andare a letto. ¶ Ma quella sera, la corrente essendo

simile bagattella, com'era quella del matrimonio di Renzo

alto, si era levato quella mattina di buon'ora

è sparsa e rilevata quella costiera. A piè del

strana, come ognun vede, quella di far chiudere il

alcuni de' commensali, udendo quella disgraziata allusione ai pescecani

una innocente... ¶ - La barba, quella innocente?... - tuonò il signor

compagnia, in concorrenza con quella della Paulowa. ¶ - Benissimo; e

don Abbondio; ma scelsero quella, per non esser visti

campi, arrivarono vicino a quella casa, e lì si

destra sul piede sinistro, quella sinistra su la mano

gozzo, e che, in quella spedizione a mano armata

il converto di Pescarenico. ¶ Quella sera, nel convento si

mentre s'avviavano, con quella commozione che non trova

disgraziato Renzo non fu quella di, risvegliarsi in un

asilo nel monastero. ¶ - Accostatevi, quella giovine, - comandò la Signora

nella gran vita di quella Milano del Milleseicento, ove

Gertrude, la cagione è quella che vi ho detto

quel giorno, anzi da quella notte, le cose precipitarono

del pollivendolo, così, in quella scompigliata notte, tornavano i

stirpe alquanto inferiore a quella degli antichi Romani. ¶ - Ella

è toccato fare in quella scompigliata notte. ¶ - Ben t

procurarci le grazie di quella madonnina infilzata. ¶ - Badi, - lo

sperperìo della guerra, di quella bella guerra di cui

fate laggiù? Eh, a quella porta! Ohibò! ohibò! Vedo

quale pare una zebra, quella tigre ad latere la

naso, e n'ebbe, quella sera per più del

dito della Provvidenza avesse quella sera in animo di

vedendo altra luce che quella dell'incendio appiccato dai

in un'ondata di quella sorta. ¶ Il cancelliere Ferrer

per questa e per quella strada. Chi andava a

del locale si notava quella sera Adelina Patti, scritturata

domandò la contessa Maffei, quella di Raffaello Barbiera, che

uno scandalo scoppiasse a quella tarda ora della notte

città che doveva essere quella da dove, per l

un de' quali, veduta quella vaga popola, sì robusta

ripugnanza a metter fuori quella parola «Bergamo», come se

di Dio, sorpreso da quella voce in mezzo all

l'esser suo, e quella di dover patire una

voglia di correre, e quella di star nascosto; e

per sentir se vedeva quella benedetta voce dell'Adda

alcuno, e dico tosto: - quella è una locomotiva. Invece

in un canto, con quella faccia tramortita e pesta

un po', brav'uomo: quella città che s'intravvede

Per servire Vostra Eccellenza, quella città è proprio Bergamo

in cambio c'è quella in latino, che prosegue

strade praticate là dentro. Quella che a gomiti e

al convento dei cappuccini. Quella strada era profonda e

bisecolare letargo davanti a quella incantevole vista, - dunque non

della parete; mise in quella stessa cintura il suo

il vero motivo di quella vessazione era il non

gambe. Andò presso a quella panoplia ambulante, e gli

perché ti sei messo quella sottanella scarlatta, quello spolverino

se frammezzo a tutta quella pretonzolerìa non ci fosse

parrocchiana, Lucia Mondella. ¶ - Ah... quella spitinfia!... ¶ CAPITOLO XXIV ¶ Lucia

conti a pochissima cosa: quella di giacersi la notte

chiudere la storia di quella giornata senza raccontar brevemente

collo per sottrarsi a quella dolorosa tonsura. Ma era

famigli. Ed entrato in quella sala, egli si mise

la contessa-nonna, e quella buona lana di suo

decina dietro. Per fortuna quella Chrysler non era costrutta

che finalmente, almeno in quella sua parrocchia, egli avrebbe

strada esattamente opposta a quella per la quale doveva

disoccupazione, l'uggia di quella solitudine, il sant'uomo

e, fra l'altre, quella di Bovo d'Antona

altre a parità di quella rattrappita. ¶ Udiva donna Prassede

invito a dimorare in quella casa patrizia concernesse lei

quel giorno predicando in quella certa parrocchia che il

e il medio di quella sua mano che il

Agnese, sinceramente scandolezzata da quella supposizione. ¶ - Il Cardinale rimase

la sua eloquenza, come quella d'altri celeberrimi conferenzieri

non ci trovava tutta quella soddisfazione che s'era

sua porzione, andava spilluzzicando quella assegnata al re di

a voler rivaleggiare con quella dei grandi storici, per

qualcosa di più su quella faccenda dell'assedio di

dotto attaccato ferocemente a quella dell'Alcabizio (al secolo

lei!). ¶ CAPITOLO XXVIII ¶ Dopo quella sedizione del giorno di

oltre Atlantico, per emulare quella, già un po' sfessata

favore d'incaricare di quella spedizione un certo Goffredo

diede al Tadino in quella circostanza. ¶ Egli rispose «che

ma che le dava quella baldanza e quel fegataccio

di quattrini e vedendo quella gran ressa di gente

castello. ¶ La visita di quella nudità fece rimanere don

miss inglese, sdegnata per quella irruzione d'un sacerdote

pericolo. ¶ Nel castello, tra quella moltitudine, formata a caso

gesto sciagurato! ¶ - Quando vedrete quella vostra buona povera Lucia

la peste di Milano (quella, s'intende, che scoppiò

stata la madre di quella campionaria. Di questo libretto

peste di Milano, sopratutto quella descritta dal Tadino e

la nostra opera sarà quella di raddrizzare il pregiudizio

barbiere del luogo, che quella sorte de mali non

peste, aveva egli avuta quella delle serve che avvelenavano

si trattasse invece di quella pasta o colla, per

seguente, mentre appunto regnava quella presuntuosa fiducia, anzi in

don Rodrigo era stato, quella notte, il Cova, tale

abbastanza normale in agosto, quella notte faceva un caldo

t'ho regalata io quella veste da camera.... ¶ - Per

ed i suoi 160 anni, quella birba d'un Innominato

E cos'era poi quella oscura faccenda del voti

don Abbondio, al veder quella faccia punto rassicurante. ¶ - Per

la via Principe Umberto. ¶ Quella sera i milanesardi si

credibile, intendeva egli, con quella scappellata, salutare Leonardo da

Giovacchino Forzano, che in quella settimana (siamo nel 600) aveva

No; Antonio Rivolta, con quella scappellata, salutava la Banca

originalità (un'altra fu quella del suo famoso ventaglio

gli altri ridevano; - è quella di via Tadino. ¶ - Lei

mano sul battente (in quella casa non c'era

malcapitato, per fargli perdere quella maledetta abitudine di ungere

Fu Lucia, che, disoccupata quella sera, e sperando di

a questa e a quella di andarle a prendere

fate lì, voi, con quella faccia da mamalucco! Rendetevi

io non son più quella d'una volta. Voi

Federigo? ¶ - Proviamo. ¶ Il Cardinale, quella notte, era dà eccellente

se la godeva in quella rinfrescata. L'amore e

il nostro buon Renzo, quella mattina, fece una grande

lì il Resegone, con quella sua aria bonacciona, con

cedere. E siccome in quella casa v'era un

Ma era destino che quella sera mezza Milano si

ingannare la noia di quella lettura, si era messa

speranza di aver tranquillità quella sera. Non avevano ancor

di gente nuova in quella sera, memoranda, negligemmo o

aveva inteso dire con quella frase in purissimo «argot