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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «quella»

nautoretestoannoconcordanza
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loro massima audacia era quella di catturare un pollo
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Non posso più studiare quella roba. Non posso, non
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guerra che avevano provocata, quella sui fronti e quella
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quella sui fronti e quella sulle montagne. Paesi e
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da Arturo, e da quella parte i suoi pensieri
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romana, e arrivavano a quella dei celti carni, che
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sua vitalità somigliasse a quella di Baldo, o degli
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casa. Marta rifletteva che quella villa era un luogo
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non riusciva a capire quella fretta, perché Ivos era
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fiume con le mani. Quella volontà lo saturava, e
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tempo, voleva difendersi da quella parola e dal pericolo
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Che novità era mai quella? Era possibilissimo, perché questi
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si era adattato a quella condizione di nomadismo per
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fornito il mezzo di quella migrazione di popolo. La
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le valli di Carnia, quella di Gorto, quella di
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Carnia, quella di Gorto, quella di Incarojo, quella di
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Gorto, quella di Incarojo, quella di Timau o di
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o i Balcani, che quella era anche una terra
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sentiva d’istinto che quella era la legge più
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cucina orientale né a quella occidentale, ed era prontissimo
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pace. Ripensava soprattutto a quella pallottola dispersa, sparata chissà
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era incapace di sopportare quella situazione di stasi, di
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farlo perché sentiva che quella non era la sua
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sua guerra vera era quella contro i Rossi. Lui
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attendere; gli pareva che quella guerra, che solo due
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per la domaine e quella sorta di castello in
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il suo fiume, combattendo quella guerra sino alla fine
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una battaglia affine a quella sognata dai cosacchi. Ma
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momento dei cosacchi, perché quella coi Rossi era una
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che aveva poi generato quella di kazàk, significava “nomade
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una cosa lontanissima da quella sperata dai cosacchi. ¶ VI
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di aver loro regalato quella terra, che invece apparteneva
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barricata nelle case che quella fosse una delle notti
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in una sola direzione, quella del voler festeggiare. «Vina
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e la fisarmonica, finché quella voglia riusciva a comunicarla
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messo col tedesco, che quella terra aveva invaso, seminando
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lui una volontà precisa, quella di stare comunque con
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si fosse arrivati a quella situazione confusa e insanguinata
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spinta fin lì, in quella valle di montagna di
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che vederlo e analizzarlo, quella specie di vicolo cieco
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bellezza splendente della ragazza. Quella tendenza del bambino fu
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steppa, fosse fallito. Alda quella volta si affacciò alla
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san Martino? O per quella della Madonna di agosto
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l’attirava non era quella dei grandi eventi politici
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nei geli della steppa. Quella ormai era una tragedia
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Coltivava un’idea strana, quella di essere entrata nel
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sangue, in questa o quella valle della Carnia. Il
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pieno di incertezze per quella spedizione che veniva a
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partigiani della valle con quella spedizione era rotta, ed
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era sicuro che con quella spedizione altri misteri si
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casa più grande, probabilmente quella del Salvadi, c’era
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tra la sua e quella gente, invasa e rapinata
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Scostarsi del tutto da quella sarebbe stato, gli pareva
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Ivos, e poi a quella, un po’ meno avara
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si era trasferita in quella di Dunaika e di
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casa, e quindi anche quella del grasso che veniva
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L’unica guerra era quella che si stava combattendo
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tristi e melanconiche, come quella del ragazzo che tornando
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mai nessuno. Sì, era quella, quella e nessun’altra
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nessuno. Sì, era quella, quella e nessun’altra la
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coro Urvàn sentiva spiccare quella di Ghirei e di
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induceva a guardare da quella parte. Ghirei avvertiva scorrere
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ballato spavaldamente come in quella sera. L’istinto gli
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buono nel futuro di quella infatuazione. Tutto rendeva quell
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e le donne di quella terra gli appartenevano per
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intuiva che, sotto tutta quella valanga di no, c
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in crostoni di ghiaccio. Quella almeno era la scusa
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Ghirei giudicò subito che quella era una specie di
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strana storia era mai quella? E lui, per caso
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una strana attrattiva. Persino quella dei “Chlysty”, cui aveva
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sapeva come sbarazzarsi, in quella casa così pulita che
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alla morte dalla natura. Quella riflessione occasionale di Ivos
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vecchio Haha a portare quella notizia alla villa, mentre
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con i cosacchi era quella di non farsi vedere
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Alda potessero venire da quella parte. ¶ Credevano di neutralizzare
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in chiunque abitasse in quella casa. Lui sapeva da
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erano tranquilli. Sentivano che quella storia non era cominciata
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Tutti volevano fuggire da quella casa della malora. Invece
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una scura malinconia per quella sagra della morte, che
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si ritrovava affatto in quella faccenda. Per lui l
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che diventava terra come quella della fossa che lo
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fosse riuscito a superare quella situazione strozzata e senza
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valle del Tagliamento, in quella di Gorto, in quella
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quella di Gorto, in quella di Incarojo, di Timau
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fuori del tempo, come quella di un sogno che
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cosa da fare era quella di continuare, finché fosse
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e quindi per lui quella strategia era la più
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una festa che ricordava quella che si faceva nelle
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colpo di mano proprio quella sera. O meglio, in
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l’aspettavano anche in quella sera, in cui tutti
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pentì di essersi dimenticato quella sera della possibilità dell
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La maledizione sua e quella di Gavrila era cominciata
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che non somigliava a quella di nessun popolo della
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eccellenza, la Spia assoluta, quella che rappresentava e impersonava
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definitivo. ¶ XV ¶ Lo sfascio ¶ Quella convinzione tornò in mente
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sfasciato e disperso in quella notte, e che i
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madre di Ugo e quella di Alda si attirarono
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della guerra, ma anche quella della vita stessa e
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perché sia lei che quella avevano l’aria di
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avvenuti in questa o quella valle, di vittime e
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abituarsi a vivere senza quella speranza. E l’umanità
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Delle due, specie di quella che pareva pazza del
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volava via, e riaffiorava quella musulmana, fatalistica e senza
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la loro, che essi quella legge la rifiutavano, arrossendo
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tornò a uscire in quella notte di battaglie remote
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spie qualsiasi di sofferenza. Quella donna enigmatica, d’incerta
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di agnello, bianca come quella degli Atamany e dei
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a guardare in silenzio quella desolazione. V’era persino
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importanza, perché capiva che quella era una canzone sui
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la sua sorte era quella di essere un nomade
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decisero di ritirarsi da quella parte. ¶ Ora Marta, col
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la sua sorte da quella degli altri. La separazione
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della guerra e di quella ripresa del loro nomadismo
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le valli della Carnia, quella di Gorto, quella d
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Carnia, quella di Gorto, quella d’Incarojo, la Valcalda
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certa e vera era quella lunga marcia nel freddo
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giorno della venuta in quella terra, perché erano nemici
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sua piccola battaglia personale, quella che aveva sempre scorto
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tavoletta di abete, perché quella di Luca non fosse
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sulla strada ghiacciata. In quella si sentì il ronzio
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mandarli, alla fine di quella quarantena carica di incognite
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Stalin era stata proprio quella, la consegna di tutti
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senzapatria, e voleva sfruttare quella condizione nel modo più
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tutti i componenti di quella famiglia, era rimasta stranamente
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l’altra, per trovare quella di sua piena soddisfazione
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adesso avesse sul capo quella specie di vello di
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personale e sottile, e quella gente non badava più
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Allora Vento raccontò a quella gente le vicende di
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capire il mistero di quella donna. Stavano già sdrucciolando
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di inconsueto. Pensò che quella era la sera dei
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po’ il paio con quella in cui lui aveva
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distrutti, e così anche quella patria da nulla gli
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più. Doveva accontentarsi di quella patria sostitutiva che erano
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invecchia la gente, specie quella abituata a pensare. Solo
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suoi incendi. La sua, quella di Marta e di
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tentare di fargli tagliare quella selva arruffata di capelli
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in lui fosse avvenuta quella inaudita metamorfosi e quel
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nostra era la memoria, quella che si conservava quando
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appena, aveva perso anche quella. Doveva ritrovarlo, non poteva
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era quasi scomparsa, perché quella donna che stringeva tra