Domenico Starnone, Fare scene, 2010

era meno forte di quella di perdermi anche un

mia esperienza facevo morire quella viva. Inventavo azioni e

ero già malato di quella malattia e mi ammalavo

male, era sano. Usava quella rotazione del braccio per

suo volto pallido in quella». Dopo non c’era

suo volto pallido in quella» non fosse molto diverso

suo volto pallido in quella. ¶ Odiavo con tutte le

accese. C’era sì quella cosa eccitantissima che era

che con quelle gambe, quella cassa toracica, quella faccia

gambe, quella cassa toracica, quella faccia e quella scatola

toracica, quella faccia e quella scatola cranica quadrata, le

ce l’aveva con quella bellissima attrice, e nemmeno

figuriamoci: fatti suoi se quella, pur essendo amata da

schermo e rovesciarsi su quella che gli sedeva accanto

fin di bene come quella di Yvonne Sanson. Io

sbalzi di umore. Su quella questione dei tradimenti in

immagine impercettibilmente diversa da quella che la precedeva e

la precedeva e da quella che seguiva, mi sembrava

attenti, cominciarono a fare quella degli spettatori disattenti che

le circostanze avverse. In quella cattiva dei dolori, lunghissima

ma sotto sotto per quella loro destrezza li ammirava

poi diceva che con quella si poteva andare a

azioni rivolte a prendere quella posa non quotidiana. Mio

con la parola fine. Quella giornata meravigliosa finì così

Non potevo crederci che quella cosetta adesso ci contenesse

passava al sorriso come quella di una persona viva

po’ lo ammiravano per quella sua spesa pazza, un

e poi, grazie a quella macchinetta, si incollava il

presa messi insieme, perché quella sì che era proprio

e nemmeno il titolo. Quella lettura fu un’esperienza

vita qui, adesso, e quella nei libri, sullo schermo

stesso emozionantissimo livello di quella in cui Gregory Peck

Certo, la scommessa era quella. Se no che senso

di mezzo profilo – in quella composizione d’insieme che

me stesso: ho visto quella terza persona. Soprattutto quella

quella terza persona. Soprattutto quella, anzi forse solo quella

quella, anzi forse solo quella. ¶ Come adesso, del resto

studio che avrebbero fatto quella parte ugualmente bene se

come era bella tutta quella prole e poi, nel

iniziativa a tirar fuori quella storia degli operai». ¶ Risatina

impossibile, per me, in quella fase: avevo da sgobbare

euro che stavano sotto quella linea misteriosa e dei

sempre a causa di quella ragazza giovanissima e molto

portarla al cacciatore. Ma quella memoria, non so perché

resto del soggiorno. Guardai quella gente prima per come

morta di fresco a quella, mi pare, del suo

dire l’ultima scena, quella del suicidio, mi sentii

strada buttai lì nervosissimo: ¶ «Quella cosa la fa Meryl

i suoi amici di quella specifica azienda ebbe abboccamenti

era stato abbandonato da quella ragazza intelligentissima, e soffriva

futuro potrebbe avere con quella; e infine una volta

una lingua simile a quella registrata dalla telecamera, scrissi

il testo precedente con quella nuova linea di sviluppo

nostri sentimenti tumultuosi. In quella fuori dai gangheri, che

ricca e complessa di quella che può avere questa

dirlo a Raggalli – che quella signora piacente, amante tra

l’amante di Nello, quella che l’aveva lasciato

plurale questa volta è quella giusta, e non perché

Raggalli e me: era quella del bacio che il

che Nello aveva ridicolizzato quella scena – «Bravi, e come

mano come se fosse quella di un obeso. ¶ Qui

di persecutore, ma in quella circostanza la sua spinta

luce e ombra, e quella luce e quell’ombra

e anzi apprendere che quella era la sua natura

la durata reale ma quella del cuore». ¶ Dopo questa

grandissimo Francesco Petrarca, in quella città lagunare era stato

era sentita brutta e quella in cui aveva capito

la battaglia per imporre quella piccola novità, il disorientamento

Quando la incontravo a quella festa o a quel

Ah la grandezza di quella virgola, dissi a Susi