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Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «quella»

nautoretestoannoconcordanza
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cosa in testa, è quella. Se lo ricorda il
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È stata trovata in quella stanza, in un mare
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stesse davvero riflettendo su quella domanda. ¶ «Volevo dire… Mamma
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sua piccola mano in quella grande di lui. «Pronta
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alta, braccioli avvolgenti. Su quella poltrona, con lo sguardo
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Floris». ¶ «Oh, mio Dio! Quella che ha ammazzato suo
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Floris?» ¶ «La rovina di quella ragazza è stato Rinaldi
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socia di Gilla in quella storia che aveva messo
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sfogliava le pagine in quella ricerca a un tratto
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casa molto bella… Conosce quella zona?» ¶ «Sì, sono stato
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era nata lì». ¶ «In quella casa?» ¶ «Sì, in quella
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quella casa?» ¶ «Sì, in quella casa, che era la
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Io sono rimasta in quella casa con mio padre
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ora di chi è quella casa e chi ci
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poi la fine, in quella casa dove suo padre
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porta. Immaginò che dietro quella porta ci fosse il
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che conduce al garage. Quella portafinestra dà su un
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dà sul cancello e quella della cucina, che è
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che è lì, dietro quella porta, dà sul garage
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ragionare sulle cose. Io quella ragazza lì non l
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faccia, era sudata. «Figuriamoci, quella i ricchi non li
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il barone, abitavano in quella casa, lei l’aveva
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lo sa lei perché quella ha cambiato cognome?» ¶ «Non
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a conoscenza della polizia. ¶ «Quella! Non sa stare zitta
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molto affettuosa». ¶ «Sì! Buona, quella. Finché passavamo le mance
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ma lei chi è?» ¶ «Quella che per tutti questi
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è?» ripeté Gilla. ¶ «Sono quella che gli scalda il
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Comunque vedremo, a domani». ¶ «Quella sera, con cautela, gli
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Io non guardavo e quella continuava a urlare». ¶ «Grazie
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salvi il collo, a quella lì. Ha ammazzato suo
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hanno raccontato che in quella casa ci abitava una
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altre case simili a quella: in un groviglio di
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madre. Era arrivata in quella casa, per vivere con
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ricordo anch’io, in quella casa erano tutti belli
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e tanti libri. In quella stanza mi sembrava triste
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aristocratico rione Magenta. ¶ Conosceva quella zona. Larghe strade, case
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di Gilla Floris». ¶ «Anche quella lì, ma cosa le
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non so niente di quella pazza, ho solo avuto
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casa di Capalbio e quella in Puglia, la barca
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prepara una cena che quella di Babette può andare
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la conoscevamo tutti. Con quella strega… eh, Iris?» ¶ «Di
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qui di fronte con quella spilungona dell’architetta? Lo
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Gli altri vincono, ma quella mai». ¶ «E la pagava
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far capire che in quella faccenda aveva vinto lui
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ma lei ci credeva. Quella pazza di Gloria… Quella
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Quella pazza di Gloria… Quella dovrebbe conoscere e mandarla
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d’averla incontrata. «Ecco, quella. Che dà i numeri
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queste poverette. Una delinquente, quella. Bene, Gilla diceva che
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file delle registrazioni di quella mattinata. ¶ «Arrivato tutto?» ¶ «Sì
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parlato la sua convivente». ¶ «Quella? La tuttofare? Che cosa
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ha detto di sì. Quella è stata la sua
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stavo con Nuccio, in quella casa che abbiamo arredato
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vi siete sistemati in quella casa, dove lui è
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donna, si chiama Pina? Quella, sì. Una ragazza giovane
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che forse gli piaceva quella ragazza che avevamo in
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Quindici ¶ La mattina dopo quella cena Max Gilardi scese
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ci stanno tutti in quella casa?» ¶ «Abbiamo fatto qualche
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la piazza del Campo, quella del Palio… Lì trova
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riconosce, c’è solo quella. È il terzo locale
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Sì, grazie. Posso avere quella carta?» ¶ Quando arrivò al
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colpì il tono di quella voce. Girò appena la
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l’ospite è sacro». ¶ Quella voce. Stava ridendo, e
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di donna fosse, se quella giovialità che ostentava fosse
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sue mani. Io sono quella che è arrivata dopo
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pistola del nonno ferroviere, quella stessa, se ho capito
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niente di sicuro, che quella pistola fosse a casa
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si fosse pentita di quella telefonata. «Siamo davanti alla
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minore di mia madre». ¶ «Quella che cantava?» ¶ «No, quella
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Quella che cantava?» ¶ «No, quella era zia Beatrice, ti
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E quest’altra zia?» ¶ «Quella di Ravenna? Tu non
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La sua risata, con quella bocca aperta e la
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dedizione completa e prepotente. Quella era la donna che
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la mia vita e quella degli altri, qui. Non
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troppo protettivo. Perché proprio quella sera l’aveva chiamato
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Ravenna da sua zia, quella che è rimasta. Poi
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te l’ho mostrata… quella dei gioielli di Tiffany
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bello, ma bello davvero. Quella donna rumena che hanno
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quando ho deciso che quella fase della mia vita
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Sì, al pianterreno, da quella parte». ¶ «Zio Nuccio aveva
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una risata. ¶ «Puoi abbassare quella vociaccia da cornacchia? Non
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persona, sa? Non meritava quella fine. Sì, la macchina
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qui, a mezzogiorno, con quella ariusa… la Pina, la
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piccola. Una macchina di quella cilindrata, non una Porsche
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Gilardi alla ragazza. ¶ «Chi, quella del foulard? Come nei
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andata anch’io da quella parte. Io lavoro, insomma
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di lì, ma prendo quella di fronte. Erano passate
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E come lo sapeva quella lì, che la casa
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qui a litigare su quella scema che si era
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lei dà retta a quella lì, non tira sera
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che stavano parlando? Magari quella le ha chiesto un
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te la chiudi mai quella boccaccia». ¶ «So io con
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cosa gliela chiuderei, a quella…» intervenne l’amico. ¶ «Stronzi
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domanda, signorina…» ¶ «Sì, a quella lì». ¶ «E taci! Se
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venire con me… Vede quella signora in divisa? È
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di nonna Angelica» bisbigliò. ¶ «Quella?» ¶ «Sì, quella. E anche
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Angelica» bisbigliò. ¶ «Quella?» ¶ «Sì, quella. E anche il tavolino
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Carolina». ¶ «Sono contenta». ¶ «Dietro quella porta c’è la
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lo zio erano da quella parte, non qui davanti
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è in Spagna per quella storia dei capitali… hai
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invece, sono lì, in quella valigia in corridoio». Olga
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un film… Gilla con quella pistola voleva suicidarsi». ¶ «Possibile
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Quale?» ¶ «Che Gilla, in quella stanza, non fosse sola
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e il fazzoletto, in quella destra il cellulare. Di
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a un tirassegno in quella giostra nei pressi del
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materna della Floris, probabilmente quella che le ha dato
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e le risposte. ¶ «Sì. Quella ragazza non sa con
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mi sta dicendo che quella fanciulla tutto pepe non
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avrebbe mostrata ad Aurora, quella notte in camera matrimoniale
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Ignorantella… Ti va bene quella gelateria sulla piazza?» ¶ «Perfetto
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di sicuro che era quella?» ¶ «Sì, di sicuro. Sono
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l’unica rimasta di quella strampalata storia di famiglia
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ci potrà dare…» ¶ «Sì… Quella figlia! Non so darmi
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anche, erano soli in quella stanza. Ce l’hanno
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mettono nei pasticci per quella pistola maledetta… Te l
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ne ha fatti anche quella vecchia? La colpa non
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Immaginò che fosse stata quella stranezza a incuriosire sino
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miei genitori, insomma… lui quella storia non la voleva
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lui che c’era quella pistola, l’avete sentito
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Aveva una testa anche quella ragazza lì, chissà da
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che era nel pacco…» ¶ «Quella è la verità». ¶ «Anche
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soddisfatto dall’esito di quella visita. ¶ «Sì, niente di
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Lei sa che in quella casa io non sarei
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e grandi fogli disegnati. ¶ «Quella è la bottiglia dello
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era che non andava?» ¶ «Quella terrazza. Io ero terrorizzata
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Io ero terrorizzata da quella terrazza». Si era portata
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come se le dolesse. «Quella terrazza… ma piaceva a
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a farci stare tutta quella roba qua dentro?» ¶ «Abbiamo
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sua camera da letto, quella che era stata di
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finché era rimasto in quella casa; la scaletta che
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stanze dei bimbi e quella di Anja, oltre a
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la sua vita e quella dei nostri figli a
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ora lui e ora quella signora sconosciuta che le
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siamo in parecchi e quella è la casa anche
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capire quanto le mancasse quella madre un po’ bizzarra
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sarai anche tu in quella casa con i cavalli
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di cui aveva parlato quella Bianca, a Milano. Lenti
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cui ci ha parlato quella tale Bianca, a Milano
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era sempre stato, con quella sola cosa in più
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avrei immaginato che in quella casa ci fosse tanto
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terzo piano piuttosto che quella troppo grande e superaccessoriata
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devo fare? Per noi, quella che avevo giù andava
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avevo giù andava bene, quella voglio». ¶ «Va bene, l
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andare a dormire in quella casa, c’è una
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conducendo delle indagini su quella casa». ¶ «Che cosa ci
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renderlo più allegro… In quella casa hanno pianto tutti
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farla ridere. ¶ E su quella promessa si salutarono. ¶ In
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occhialoni che aveva descritto quella ragazza a Milano?» ¶ «Sì
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ti sposa atté?» ¶ «Lei, quella che hai mandato in
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cambiato. Io la benedico quella Lilli, davvero. Ora Tonio
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farà piacere. Dimmi: davvero quella storia americana non ti
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delle tue osservazioni su quella portafinestra che nessuno aveva
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Ti sarà difficile riconoscere quella donna». ¶ «Ci proverò». ¶ Quando
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le avevo precedute su quella strada di strategie matrimoniali
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corretta… e non fare quella faccia, neanche tu vai
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stava sorridendo. Gli piaceva quella ragazza, ormai ultratrentenne, che
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capito bene, Amanda Scotti, quella della fabbrica Scotti. Bianca
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ha visto uscire da quella macchina e parlare con
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una boccaccia. «Sono io quella lì». Si tolse gli
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neh? Giratevela come volete. Quella suo padre non lo
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certo. Si prepari, perché quella se lo può permettere
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Grazie, ciao’. ¶ Tuttavia per quella cosa che gli ruminava
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dei nostri componenti elettronici». ¶ «Quella è stata l’unica
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conosceva Giuseppina Resnati? O quella era corsa a telefonarle
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non fosse sola in quella stanza. E che forse
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fu il ritorno a quella vita che aveva dimenticato
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quale, ora accanto a quella donna ancora giovane, dai
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mi preoccupi davvero…» ¶ Trentanove ¶ Quella sera Gilardi arrivò a
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per la testa. ¶ «È quella signora che è venuta
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ospedale ferita. Mi ricordo quella corsa pazza attraverso la
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diede l’indirizzo, in quella parte di Napoli dove
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lei è arrivata con quella sua risata contagiosa, i
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una sola, ed è quella. Me l’ha insegnato
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mossa del matto affogato, quella mossa per cui aveva
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suo pensiero era a quella ragazza che ora avrebbe
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si ricordò di quando quella cosina minuta, graziosa e
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allora aveva imparato che quella ragazzina timida aveva una
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nastro dei bagagli, con quella sola borsa sulla spalla
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la casa nella tenuta?» ¶ «Quella è la casa dei
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Sostenuta, ostile. Gelosa di quella zia Olga che papà
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tu ora stai con quella?» ¶ «Quella si chiama Olga
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ora stai con quella?» ¶ «Quella si chiama Olga De
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Neanche con tua moglie, quella che t’hanno ammazzata
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hanno ammazzata? Neanche con quella?» Il tono era aggressivo
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sentimenti, questa più di quella ma meno di quell
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e di non chiamarla quella. Perché qualunque cosa tu
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è uguale oggi a quella che era vent’anni
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Allora… Io ho conosciuto quella…» disse in inglese, usando
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avesse fatto testamento, e quella era figlia sua, legalmente
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era a Milano, in quella casa, e viveva con
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ho fatta breve. Ma quella donna è rimasta da
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tutti i particolari di quella relazione, per convincermi che
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che somigliavo al barone… Quella donna mi ha portato
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quattro. Ho capito che quella serva forse mi stava
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d’accordo, arrivo in quella via… Rovi? Sì, quella
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quella via… Rovi? Sì, quella. Fermo la macchina, scendo
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interessavano le storie di quella tizia, io pensavo a
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io sono entrata in quella casa…» ¶ «Dalla portafinestra che
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lei è entrata da quella portafinestra che dà sul
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non era andata in quella casa per uccidere, ma
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dalla borsa di Gilla, quella donna in ginocchio, che
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la pistola in terra. Quella pistola. Forse l’ha
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di essere stata in quella stanza. Il barone è
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parlato in inglese, forse quella donna non ha neppure
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preso la pistola. Vede quella donna estranea che urla
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Nessuna certezza, se non quella che il barone era
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Gli piaceva camminare in quella parte di Napoli in
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sì con la testa. ¶ «Quella scema ha chiacchierato, vero
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ha telefonato la figlia… quella che l’ha ammazzato
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c’entra niente con quella figlia che l’ha
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Quando l’ha rivista?» ¶ «Quella voleva vedere il barone
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Anch’io pensavo che quella Gilla sarebbe arrivata con
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corresse. ¶ «Sì, è lei quella della foto, sì… foulard
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la portafinestra. Ho sentito quella che urlava… e sono
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dove arrivavano gli strilli… Quella era in terra, il
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senza capire. «Perché in quella situazione è corsa ad
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sono andata dalla portinaia. Quella era già lì, con
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come ci ha suggerito quella Bianca?» ¶ «Laura, mi piacerebbe
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distrutto la vita di quella bambina andando a letto
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da lei. Adesso capisco. Quella scema ha raccontato d
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nervoso e impreparato a quella confusione. ¶ «Il Natale è
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un po’ aiuta». ¶ A quella tavola nessuno sembrava veramente
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Ma venga avanti, prenda quella sedia… Accidenti, è il
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bettole e i vicoli. Quella era la Sicilia che
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parte della Sicilia?» ¶ «Non quella che mi hai mostrato
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mi hai mostrato tu. Quella era la Sicilia dei
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terra». ¶ «Io adoro te». ¶ Quella sera non faceva freddo
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vita è stata come quella di Ulisse?» ¶ «Perché no
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d’Italia ricomincerà da quella terra. Sono più felici
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ora, si preparava a quella festa che poi avrebbe
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di quel giorno, di quella pistola, di quell’uomo
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punto di odiarlo? Di quella ragazza vestita di nero
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cosa avrebbe ricordato di quella bambina che la stava
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dipenderà da lui. Buongiorno». ¶ Quella notte non dormii. Ripresi
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pensare? ¶ Prima di sollevare quella pistola e di puntarla
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fretta. Volevo sbarazzarmi di quella pistola e di tutto
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mi sembravano antichi. ¶ In quella stanza c’erano i
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caldo». Papà rise ancora. Quella voce, quella erre in
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rise ancora. Quella voce, quella erre in gola. Quel
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ho tentato». Mentivo, ma quella era una domanda alla
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morti. Zia Beatrice…» ¶ «Oh, quella!» ¶ «Ti ha amato, papà
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pensai che fosse per quella Pina, che forse sarebbe
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volta in modo cattivo. Quella risata fu come un
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la testa. Sembrava commosso. «Quella poesia che recitavo quando
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anni. Aveva ragione Pina, quella donna ha sempre ragione
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strappano a forza da quella stanza, da mio padre
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con i piedi contro quella porta perché mio padre
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urlo perché qualcuno apra quella porta. Forse. Ho le
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Erano in due, in quella stanza…» ¶ «In tre» disse
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entrata anche la Resnati: quella che ha mentito di
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stato anche spaventato da quella pistola. Gilla barcolla e
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è mai entrata in quella stanza». ¶ «E ora che