Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

d’altezza, fino a quelle lievi e bizzarre di

con esso loro, sempre quelle medesime canzoni dicendo che

non da loro, tutte quelle aristocrazie? ¶ Entrati nel cancello

delle persiane, e come quelle del cancello mangiate dalla

vita, e più precisamente quelle della famiglia, le avevano

una nobile famiglia in quelle terre e il quale

più avido di tutte quelle attrattive che il suo

alcune cose uscite da quelle mani divenute celebri; e

quella bizzarra stanza, da quelle donne i cui corpi

biancheria, essa aveva dimostrato quelle per la decorazione, l

di farle vedere; in quelle proporzioni di sfoggio rappresentano

il prelato disse che quelle erano le due ricamatrici

sostavano alla porta, in quelle visite di gente ricca

che rientravano sotto di quelle non appena eseguita la

la testa dal telaio quelle, prima di guardar lei

ché tutto era di quelle, né col diritto che

che covava contro di quelle non potendolo sfogare direttamente

ogni intervento nel lavoro. Quelle la disdegnavano come lavorante

velenose all’indirizzo di quelle. Fra le parti in

due altre donne, non quelle dello stanzone ingombro di

volta allontanate dal lavoro, quelle donne esemplari, eccezionali, forti

senza garbo civile. ¶ Erano quelle che nella stanza terrena

ed attraenti colline come quelle di Settignano, popolatissime, o

non far breccia con quelle, che non avrebbero dato

e sconvolta come se quelle cose che non erano

venticinque anni prima in quelle vicinanze, e in tal

ritorno alla femminilità. Ma quelle, dal canto loro, erano

che non appartenevano a quelle sfere. E non c

data dalla forza su quelle macchine di sterminio; ragazzoni

delle sorelle mentre passavano quelle, se ne andava dalla

sudarne una a riempire quelle due paginette. E sempre

imminente decisione, tanto che quelle ebbero appena il tempo

prenderne molto allorquando, per quelle fatalità grandiose che pendono

dopo l’altra risposero quelle comprese di profonda pietà

balenato il dubbio, in quelle teste, che delle loro

agiatezza e piacere, considerava quelle donne senza lasciar trasparire

costumi così empi da quelle rovine. ¶ Del viaggio in

Niobe e alternate con quelle che in forma di

a stento dall’aggiungere quelle parole che davano loro

Maria, vedrai…» gli ripetevano quelle non potendosi contenere: «vedrai

un’altra volta dentro quelle infernali gallerie. L’arrivo

a finire lì, su quelle spalle: «che donne! che

a mangiare, tutti su quelle spalle. Ci fa buca

tutto avevano saputo riparare quelle donne straordinarie: «che donne

occhi nuovi e in quelle mani, l’oggetto diventava

qual punto lo riguardassero quelle zuffettine domestiche; e non

sotto quel baldacchino e quelle dorature i suoi primi

se resta infilato in quelle lance?”. Remo sorrideva: no

da restare infilato in quelle lance, bastava guardarlo, lo

Carolina in convulsioni per quelle maledette lance nelle quali

e di colline come quelle della luna. E, curiosa

prigione illustre rispetto a quelle delle povere cucitrici di

cosa importante, essenziale, che quelle vecchie cavalle, anche quando

le sue, vertiginose, e quelle del caso abbastanza imbarazzante

ad agitare con naturalezza quelle membra con le quali

davanti al fuoco di quelle artiglierie rimaneva impassibile, con

invece no, niente da quelle, ma da lui lo

avrebbe fatto male. Ma quelle, invece d’ingelosire si

ed erano cariche anche quelle di Niobe: fiori, frutta

nell’imminente Aprile, quindi quelle di una baronessa molto

le dimensioni insospettate di quelle camicie e di quelle

quelle camicie e di quelle mutande. Quella era la

di trent’anni fa; quelle del corredo rimaste intatte

dell’avversario, e insieme quelle dei parenti che avevano

che se ne avvedessero quelle: ¶ «Un occhio non lo

debolezza, torte in fuori, quelle dette ercoline, fortissime; e

novizio del luogo, incontrandovi quelle ostilità o diffidenze così

una volta disciolta con quelle oscurità e brontolamenti che

parole che uscivano da quelle labbra di donna rozza

non avesse potuto imparare quelle cose difficili e astruse

solitamente di poche parole, quelle indispensabili per le loro

gioie terrene si aggiungevano quelle celesti, le benedizioni che

macchina o almeno perfezionate quelle in corso, ricco a

non si conoscevano in quelle zone. Parlando con le

prezzo, diecimila lire, e quelle si erano rifiutate prima

casa la notte, seguirono quelle, angosciosissime, per quello che

state penose e lunghe quelle prime attese nelle quali

finito per cadere inferme. Quelle non rispondevano neanche, volevano

unica fede. Giudicava tutte quelle inquietudini, smanie e smancerie

non credesse minimamente a quelle sofferenze, prendeva la scena

superiore della casa in quelle ore sacre al riposo

le suggeriva bene: “e quelle dissennate che permettono una

vedere.» ¶ «Che accidenti!» ¶ Riposte quelle minuscole della contessina, tiravano

della contessina, tiravano fuori quelle di una marchesa di

incanto dei fiori su quelle vecchie labbra e: “Remo

dell’interesse suscitato in quelle che credendolo col pensiero

senza neppur voltarsi. E quelle alla loro volta filavan

sue vendette anche con quelle; le facevano tornare cinquanta

le proprie ricchezze; o quelle, con ottime gambe, l

macchine molto diverse da quelle con le quali egli

pure esercitava talune di quelle attività, era vogatrice forte

che ridesse anche con quelle. ¶ «Bravo, ora sì, così

per farlo passare in quelle dei giovani. Palle lo

due poco di buono quelle?» ¶ E Remo rispondeva invariabilmente

può sapere? Chi sono quelle befane? Di dove sono

brevissima, riserbandola tutta per quelle belle. E lui stesso

dov’era? Parevano domandarsi. Quelle fughe affascinanti e misteriose

cose per farsi capire, quelle cose che avevano sempre

se avesse trovato di quelle che danno tutto per

aumentavano tutti i giorni quelle dei creditori che non

svolgevano in musica come quelle dei melodrammi. ¶ Se n

di pratica energia in quelle grida, e quanto di

di vita dopo che quelle avevano sentito girar la

delle frutta. Anche in quelle circostanze il nipote concedeva

udissero l’invito e quelle parole frivole che suonavano

un richiamo carezzevole: ma quelle non ci pensavano neppure

andare a spasso in quelle condizioni: altro che spasso

il caso di chiamare quelle due sciagurate che non

legge.” Quei rumori e quelle voci per le scale

suoi occhi. Erano proprio quelle le sue padrone? ¶ «Ero

zie giravano e rigiravano quelle cartoline, le osservavano attentamente

avevano sentito loro, con quelle poche parole fredde e

pura necessità) «ci sono quelle belle e quelle brutte

sono quelle belle e quelle brutte, e le brutte

poteva essere una di quelle vecchie rimpiccicottate che seguitano

esteriori affacciavano dubbi su quelle morali: ¶ «Sarà una ragazza

Non sarà una di quelle?…» ¶ «Che provenienza avranno le

fosse difficile fondere insieme quelle forze eterogenee, interveniva sempre

almeno il doppio di quelle che ha fatto a

l’idillio anche in quelle due donne che molto

s’era registrato in quelle contrade. Sulla piazza e

avanzare un piede, aspettando quelle undici che non arrivavano

irruenze del jazz, trovò quelle melodie intonate perfettamente, e

parola dolce, una di quelle che il fidanzato le

ella afferrasse taluna di quelle parole che offrivano l

bye! Good bye!”. Ma quelle non la vedevano e

che si sfacevano in quelle nebbie. ¶ La partenza era

le strinse insieme forte. Quelle si lasciarono prendere, mettere

con le braccia penzoloni, quelle braccia che tra una

oltre i mobili e quelle mura alle quali si

Una volta staccate da quelle, se fossero riuscite a

aspre e cattive. Tutte quelle donne di lusso che

dalle vicende della vita. Quelle donne egoiste non erano

stata già pronunziata in quelle circostanze. Non riusciva a

non le conoscono loro quelle donne; alla contessa piaceva

avevo comprate io di quelle buone, di lino, leggere

pena di saperlo in quelle lenzuolacce casalinghe, non aveva

è che mentre in quelle delle zie Remo era

sempre vestito perfettamente, in quelle di Niobe era in

a questo modo.» ¶ Più quelle lo fissavano avide. ¶ «Capiranno

Carolina si smarriva in quelle dichiarazioni Teresa, davanti alla

guardare le fotografie. Da quelle di Niobe passavano alle

meticolose. E poi vedevo quelle che mandava a loro

diede a gambe. ¶ E quelle inseguendola fin nella strada

davvero perché stringessero tanto quelle sbarre, l’eccitazione dei

aveva tanto mai allungate quelle facce da toglier loro

tirare un ingrandimento da quelle piccole» aggiunse Niobe per

camicie di lusso, di quelle fatte proprio col fischio

afferrare molestamente; ma dopo quelle repulse, tanto naturali e

accolto la nuova cliente quelle donne abituate a trattare

Avresti detto che tutte quelle donne, come un esercito

fortuna le differenziavano da quelle, e che per il

abbiamo fatto, noi, a quelle smorfiose?» ¶ «È colpa nostra

ci hanno con noi quelle due sbrèndole, quelle ciuffèche

noi quelle due sbrèndole, quelle ciuffèche, quelle cirimbràccole, quelle

due sbrèndole, quelle ciuffèche, quelle cirimbràccole, quelle cispose?» ¶ E

quelle ciuffèche, quelle cirimbràccole, quelle cispose?» ¶ E le sorelle

camicia a una di quelle.» ¶ «Non glie la cucirei

vicino e alla luce quelle piccine, staccando i quadri