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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Manzoni, Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica in Italia, 1822

concordanze di «qui»

nautoretestoannoconcordanza
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1822
seguente nota: «S’osservi qui la cagione del divorzio
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ottengano le loro giustizie [18].Qui, come ognuno vede, il
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popolo. Si domanda anche qui se, per popolo, si
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la quale, diremo anche qui, non può servire ad
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di lode. ¶ Si noti qui di passaggio, che il
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o franchi, si comincia qui a veder qualche Italiano
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come s’è detto qui da principio e come
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d’un paese, è qui da lui affermato come
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quali erano queste relazioni? ¶ Qui dovrebbe cominciare la storia
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vera, l’importante storia: qui si sente subito, che
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altre questioni: n’accenneremo qui alcune, per indicar l
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del medio evo; e qui, come nella storia propriamente
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può sapere se accenni qui una costumanza antica del
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ecc. [78] » Non si vede qui chiaramente se il Muratori
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del periodo di cui qui si tratta, si trovassero
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inutilmente, dal Vico. Riferir qui le sue splendide parole
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Riepilogando il detto fin qui, avremo: che una parte
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particolarità e delle altre qui ricordate si vedranno nel
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populi consensu bonos eligant. Qui Muratori soggiunge « adunque all
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questione de’ municìpi, che qui c’entrano solamente per
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questo per occasione semplicemente. Qui ammetteremo, senza fare eccezione
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senza pensare quanto importasse qui la differenza de’ luoghi
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hanno alcun nesso logico. Qui dovevamo notare anche il
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uomo veramente erudito, citato qui, fosse andato a scovare
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da interpretare al lettore), qui un suum e un
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affatto diversi: ne diamo qui, tradotta come si può
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di Liutprando: ne diamo qui la parte che fa
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dovremo parlare di nuovo: qui basterà citarne il principio
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il loro giudice [102]. » Se qui, dico, vogliamo intendere il
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Ora, cos’ha fatto qui l’autore? Senza darsi
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tutto, quale è rappresentato qui. Avremo giudici italiani, e
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generalità; ma c’è qui forse qualcosa di simile
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non siano tutti genuini, qui non importa) menzione veruna
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Sicchè noi non troviamo qui Italiani giudici d’Italiani
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ciò che vuole, e qui e per tutto. Ma
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avrebbe potuto lasciarli fuori qui? come dimenticare che il
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che abbiamo usata fin qui, dobbiamo usarne ancora un
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osservazioni; ma c’è qui qualcosa di particolare, e
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trattato. Ora, noi troviamo qui una proposizione nova, inaspettata
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per confutarla pienamente anche qui, senza entrare in una
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Cosa, dobbiamo ripetere anche qui, riconosciutissima. Argaid, quello sculdascio
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a Ferdulfo, duca (che qui è quanto dir giudice
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finire, dobbiamo fare anche qui un’osservazione già fatta
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particolarità e delle altre, qui ricordate si vedranno nel
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esser queste prove. ¶ Proporremo qui in vece, per occasione
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letterale, e che trascriviamo qui: Ut missi nostri, ubicumque
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o di quali razze, qui non importa) delle diverse
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ministeria exercenda [135]. Quale è qui la parte del popolo
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la parola populus ha qui un tutt’altro significato
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molto tempo dopo; e qui non si tratta d
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distinta e sentita verità. Qui sono rugiade, piacevolezza, pietà
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ubbidiva, osservate [168]. » Non possiamo, qui a meno d’osservare
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Autari figlio di Clefo. Qui, dopo aver detto che
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ha fatto parere che qui si tratti d'un
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È cosa, non dirò qui ammessa generalmente, ma generalmente
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delle forme grammaticali adoprate qui dallo scrittore. Ut tertiam
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ne può dubitare; ma qui si tratta del significato
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obnoxiae licet conditionis, ut qui ad tributa et serviles
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a danno di questo [202]. Qui pare evidente che l
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a que les morts qui ne reviennent point, fanno
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parer duro l’intender qui il tributarii in significato
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la nota etimologia: servi, qui servati sunt, quum eos
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belli [204]. Se non che qui era jure cupiditatis: il
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stati assoggettati. E anche qui, ci pare che l
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dell’interregno medesimo. E qui, come ognuno vede, la
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la riguarda. Ne trascriviamo qui la parte che fa
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viro Cuniberto regi laudavit. Qui ab uxore hoc libenter
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conjugem Hermelindam venire praecepit. Qui exinde noctu, egrediens, Ticinum
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non si deve veder qui una novità, ma la
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questa doppia relazione. Trascriviamo qui di seguito questa parte
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ob restaurationem regni, duces qui tunc erant, omnem substantiarum
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unde rex ipse, sive qui ei adhaererent, ejusque obsequiis
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in regno Langobardorum (e qui il sane accenna altrettanto
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concorre a determinarla! Ma qui è il contrario. Intesa
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hospites partiuntur. Ma anche qui osiamo dire che si
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subito nell’antecedente: Duces qui tunc erant, omnem substantiarum
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hospitales sint: quia multi qui sciunt hospitem supervenire ad
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metuunt [236]. Ognuno vede che qui c’è qualcosa di
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que' concili. E di qui le voci, hospitium, hospitale
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ragione del nondimeno comparisce qui chiarissima: i duchi medesimi
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lasciavano viva. ¶ Si dirà qui senza dubbio, e molto
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Romani, ma che (e qui sta il punto vero
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sia permesso di trascrivere qui alcuni passi del Giannone
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nell’occasione di cui qui si tratta. ¶ Per intendere
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ne sarà bisogno, come qui. ¶ [2] Antichità longobardico-milanesi. Dissert
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effecta est, et fllii qui de eo matrimonio nascuntur
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una nuova. La ripartigione qui accennata dallo storico, riguardar
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supporre che si fondasse qui su quel passo, poichè
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c. 2. ¶ [68] L’autore deve qui non tanto addurre per
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scribis hoc prospeximus, ut qui chartam scripserit, sive ad
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scribant ipsas chartas. Et qui aliter praesumserit facere, componat
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di Lotario. La trascriviamo qui da quel capitolare per
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Longobardi... Non c’è qui nulla che possa stornarvi
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Nam nos in hominern qui non a catholicis et
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ce n’è anche qui un’altra al latore
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aequitate servata, debeat terminari. Qui non abbiamo prove materiali
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ad judicem suum vadat, qui habuerint unde, componant solidos
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componant solidos quinquaginta, et qui non habuerint.... ¶ Ideo volumus
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expellere quaesierint, tunc is qui in capite fuerit, animae
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deveniant. Reliqui vero homines qui cum illo in malo
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de Judice ad Judicem qui in loco est... Et
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Sculdais, causam habuerint, ille qui pulsat, vadat cum misso
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si talis homo fuerit qui non habeat unde componere
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praesumant. Rachis, 1. 6, in fin. Qui è conservata la parte
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il confronto intero, trascriveremo qui anche gli altri due
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note alle leggi longobardiche. Qui potrebbe significare ugualmente o
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suo. Et si judex qui fuerit antequam causa altercaretur
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aut de tali homine qui causam suam agere non
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debeat ei dare hominem qui causam ipsius agat. Nam
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volumus quia incertus est qui ei superveniat, aut qualem
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Ducange: e non son qui tutte. Poteva anche significare
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e Langobardis nomine Munichis, qui pater post Petri Forojulianorum
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aliqua revolvatur causatio, tibi qui supra, Lupertiane Episcope, per
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non m’inganno, abbiamo qui il titolo d’una
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Episcopus, vel ejus Successores, qui in tempore fuerint, contra
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pag. 664. Pare, dico, che qui non si possa intender
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accuset: exceptis illis Scabinis qui cum Judicibus residere debent
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banniatur (sia citato), nisi qui causam suam quaerit, aut
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debet; exceptis Scabinis septem, qui ad omnia placita esse
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VI, cap. 24. ¶ [132] Pag. 200. Aggiungeremo qui la formola con la
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sibi justitiam de Donato, qui est in tua Sculdascia
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alios homines, nisi tantummodo qui unum caballum habeant, hoc
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sex. De minoribus hominibus, qui nec casas nec terras
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vero dimittat tres homines qui caballos habeant, ut tollant
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minoribus hominibus dimittantur quinque, qui faciant ei operas, dum
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citata in parte anche qui, alla pag. 19. (Nella parte
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exercenda. Car. M. 1. 55. Trascriviamo qui la formola dell’elezione
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lettore. A ogni modo qui non si vede alcun
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antecessore. ¶ [141] De illis hominibus qui propter eorum culpam ad
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De universali quidem populo, qui ubicumque justitiam quaesierit, suscipiat
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interfectis, civitatibus subrutis, populisque, qui more segetum excreverant, extinctis
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vera lezione, non sia qui altro che un sinonimo
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in suum damnum reputet, qui sua pignora liberare neglexerit
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quoque sua Cn. Pompeio, qui nunquam agrum mercatus est
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Burgund. LIV, I. ¶ ... iis qui agris et mancipiis nostra
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interfectis, civitatibus subrutis, populisque, qui more segetum excreverant, extinctis
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advenientes inter se dividebant. Qui i divisi sono esplicitamente
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interpreti moderni. Reliqui, dice, qui remanserant, partiti sunt, per
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secondare le proprio abitudini: qui in vece è ignoranza