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Vincenzo Monti, Iliade [traduzione da Omero], 1810

concordanze di «re»

nautoretestoannoconcordanza
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disgiunse aspra contesa ¶ il re de' prodi Atride e
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l'Atride eroe ¶ il re supremo Agamennón levossi ¶ corruccioso
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rege, o Pelìde. Un re supremo, ¶ cui d'alta
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ai mortali e al re crudele ¶ siatemi testimon, quando
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spregiato in tutto: il re superbo Atride ¶ Agamennón mi
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questi accenti: ¶ Crise, il re sommo Agamennón mi manda
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ed avanti iva il re Giove. ¶ Memore allor del
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a torto offeso ¶ dal re supremo Agamennón, che a
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sul capo del gran re sospesa, ¶ così la diva
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gli altri scettrati ¶ del re supremo ossequiosi. Intanto ¶ il
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trova o duci o re, li ferma ¶ con parlar
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d'improvvisa offesa. ¶ Di re supremo acerba è l
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far qui tutti da re? Pazzo fu sempre ¶ de
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le vomitava ¶ contro i re tutti; e quanto a
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dar di cozzo ai re, né rimenarli ¶ su quella
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vedersi, e dallo stesso ¶ re d'Olimpo spedito, ecco
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nella pugna. ¶ Ma il re de' prodi Agamennóne un
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dire il cavalier Nestorre: ¶ Re delle genti glorïoso Atride
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stanza: ¶ e il gran re de' mortali e degli
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tutta ¶ vedova del suo re piangea la casa. ¶ Primo
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la Diva, e al re conversa, ¶ Padre, disse, che
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tanta riverenza in vista: ¶ re lo dice l'aspetto
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contrade correttor supremo, ¶ ottimo re, fortissimo guerriero, ¶ un dì
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vide un terzo il re d'eccelso e vasto
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Giunto al cospetto ¶ del re vegliardo, sì l'invita
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Giove l'orecchio. Il re dardanio allora, ¶ Uditemi, dicea
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non ti bevi ¶ del re misero il sangue e
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perché moglie ¶ son del re degli Dei. Facciam noi
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de' forti Atride al re cretese ¶ con questo dolce
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Non io, ¶ se il re supremo Agamennóne istiga ¶ alla
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petto ¶ l'armi al re concitato, a tal che
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qua dalla Licia il re dell'arco Apollo. ¶ Così
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e dell'Aurora. ¶ Al re Laomedonte il prence Anchise
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e Dïomede ¶ e il re dulìchio anch'essi alla
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il menò confederato ¶ del re troiano e de' suoi
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a via menar del re Laomedonte ¶ i promessi destrieri
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gentile Abarbarèa. ¶ Bucolïon del re Laomedonte ¶ primogenito figlio, ma
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indovino Eleno, figlio ¶ del re troiano, non volgea per
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chiuse ¶ funeste cifre al re suocero, ond'egli ¶ perir
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al Xanto giunse, ¶ al re de' Licii appresentossi, e
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Al suo ritorno ¶ il re gli tese un altro
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Si rizzò primiero ¶ il re de' prodi Agamennón; rizzossi
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sacrate ¶ mura che al re Laomedonte un tempo ¶ intorno
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così disse: ¶ Padre e re de' Celesti, e noi
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le rispose sdegnoso il re Nettunno: ¶ non sia, no
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e quale ¶ altro mai re di tanti danni afflitto
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polve stesi. ¶ Gioiva il re de' regi Agamennóne ¶ mirandolo
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via menasti, o gran re, la giovinetta ¶ Briseide, sprezzato
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doni che appresti al re Pelìde. ¶ Senza dunque indugiar
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Ulisse, e co' suoi re tanti ei dunque ¶ consulti
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diè l'Atride, ¶ e re villano mel ritolse ei
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accolsero. Primiero interrogolli ¶ il re de' forti Agamennón: Preclaro
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in punto, o gran re, fanti e cavalli ¶ nanzi
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di quest'ora i re duci inopia forse ¶ v
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né s'altri è re più grande. ¶ Così parlava
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di poco ¶ giunti: al re loro e a dodici
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sotto i colpi del re che innanzi a tutti
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dardo in mano ¶ al re di costa, e vibra
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campo ebber tratto il re ferito. ¶ Come dall'armi
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divina, e valoroso ¶ del re Timbrèo scudiero. E spenti
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del comando i nostri re: squisita ¶ è lor vivanda
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alla vedetta intanto ¶ il re Nettunno che su l
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lui dintorno, ¶ conoscendo il re lor, l'ampie balene
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lì fermi il redituro ¶ re lor che al campo
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case abitava, e il re tenealo in pregio ¶ del
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commessane la cura il re cretese ¶ da quella tenda
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Dëìfobo. — Non una, il re riprese, ¶ ma venti, se
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buoni difensor, rispose ¶ il re di Creta, ha l
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intenzion già data ¶ il re vecchio e l'assenso
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che tu festi al re troiano ¶ alte promesse adempirai
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si strinse addosso al re di Creta, e trasse
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gran fama, ¶ inonorato il re troian lasciava. ¶ Venne a
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fanciullo in fuga il re cretese, ¶ ma fermo stette
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si fêro incontro ¶ i re feriti Ulisse e Dïomede
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s'avvïâr precorsi ¶ dal re supremo Agamennón. Li vide
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mano, e disse: ¶ Sonno, re de' mortali e degli
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soccorrer gli Achivi, o re Nettunno, ¶ e almen per
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tutti al cenno. I re medesmi ¶ Tidìde, Ulisse e
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contro Acamante che del re l'assalto ¶ non attese
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piegar la vittoria il re Nettunno. ¶ Primiero Aiace Telamònio
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e tra loro il re Nettunno. ¶ Vide altrove prostrato
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nocque ai Teucri ¶ il re Nettunno, non fu mio
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Iri veloce, e al re Nettunno ¶ nunzia verace il
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Teucri, ed abitava ¶ col re medesmo che l'avea
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Oh fosse meco ¶ stato re giusto Agamennón! Ben io
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nume di Delo, O re divino, ei disse, ¶ o
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fuggîr visto il trafitto ¶ re lor giacente sotto monte
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Cebrïon che nascea del re troiano ¶ valoroso bastardo. Il
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ad un mortale, al re Pelèo, non sendo ¶ voi
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ad un mortale, al re Pelèo. Ritrosa ¶ ne sostenni
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progenie, Euristèo d'Argo re degno. ¶ D'alto dolor
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mezzo ¶ del parlamento il re si levi, e giuri
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ed Ulisse ¶ e il re cretese e il buon
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obbedïente ei pure il re Nettunno, ¶ tra i maggiori
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Achei. Tremonne ¶ Pluto il re de' sepolti, e spaventato
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uscìa. ¶ Contra Nettunno il re dell'arco Apollo, ¶ contra
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tazze alte promesse ¶ al re de' Teucri, che pur
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Dàrdano fu nato il re d'ogni altro ¶ più
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D'Erittònio nacque ¶ Troe re de' Troiani, e poi
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tu teco stesso, o re Nettunno, ¶ Giuno rispose, se
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ebbe la figlia il re troiano ¶ fra le molte
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frodò la mercede il re crudele, ¶ e minaccioso ne
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cedi ¶ senza contrasto al re Nettun la palma? ¶ Vile
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di combattere solo il re Nettunno. ¶ Non le rispose
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stento i cittadini ¶ il re canuto, che di duol
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d'ira infiammato il re Pelìde. ¶ Giunti i duci
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malgrado. M'accolse il re Pelèo ¶ ne' suoi palagi
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immortali, e donolli il re Nettunno ¶ al mio padre
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sollevavan la polve. Idomenèo ¶ re de' Cretesi gli avvisò
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impedito il cocchio mio. ¶ Re Menelao, mi compatisci, accorto
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appena, presentossi il forte ¶ re Teucro, e Merïon d
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il compagno fedel del re cretese ¶ Merïon. Ma levatosi
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numi, ¶ s'adempia, o re dell'arco, il tuo
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Comparve ¶ improvvisa davanti al re canuto ¶ la ministra di
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e sparve. Riscosso il re dolente, ¶ senza punto indugiarsi
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Ettorre! Oh me infelice! ¶ Re dell'eccelsa Troia io
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Misii illustre dono al re troiano. ¶ Quindi allestiti presentaro
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dolente Ecuba incontro ¶ al re marito, nella man tenendo
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tuo veloce e caro ¶ re de' volanti, e ch
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i corsier che il re canuto ¶ per l'ampie
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alle porte, lasciârsi. Il re discese ¶ verso il campo
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sbigottito disse: ¶ Bada, o re; qui si vuol tutta
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del dorico vallo il re troiano. ¶ Stettegli adunque su
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la fronte, e disse: ¶ Re, così dormi fra' nemici