Vittorio Alfieri, Oreste, 1782

di Pilade ¶ Scena, la Reggia in Argo ¶ ATTO I

io vivo, entro tua reggia, al fianco ¶ d'iniqua

dagli occhi: omai la reggia ¶ vo' serenar; con lei

Me caccia pur; fia reggia ognor di pianto ¶ quella

sì; questa è mia reggia. — Oh gioia! ¶ Pilade amato

grida ¶ tutta intorno la reggia. Oh! ben sovviemmi: ¶ Elettra

l'ombre, ¶ mura di reggia son; sommesso parla: ¶ ogni

esce una donna della reggia. Or vieni ¶ meco in

ei torni, entro la reggia starvi ¶ potrete ad aspettarlo

ogni passo in questa reggia; e forza ¶ ti fia

assai parlammo: io nella reggia ¶ rientrerò non vista: ad

il concedi, entro la reggia il piede, ¶ di lui

or sta fuor della reggia Egisto. ¶ Pilade ¶ Ma torneravvi

smanioso, tutta ¶ ricercavi la reggia: allor quel ferro, ¶ che

messi ¶ stanno in tua reggia. La feroce nuova ¶ darmi

in breve. Entro mia reggia ¶ statevi intanto; e guiderdon

In Argo, entro mia reggia, ¶ perfida donna, il mio

ove vai? deh! nella reggia il piede ¶ ritorci: alto

armi ei cinge la reggia: è certa omai ¶ la

ei pria fuor della reggia. ¶ Pilade ¶ Che agli Argivi

uccideste? ¶ Pilade ¶ Ei della reggia ¶ fuggì, pria ch'io

venissi. ¶ Oreste ¶ Ei nella reggia ¶ si asconde: io nel

Un'altra volta ¶ la reggia tutta rimbombare io sento