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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

concordanze di «romanzo»

nautoretestoannoconcordanza
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1965
ricavarne più tardi un romanzo: cioè come raccolta di
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1965
per servire a un romanzo da farsi. Ma poiché
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non ho scritto il romanzo direttamente, senza farlo precedere
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il diario prima del romanzo. ¶ In principio dunque ci
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1965
alla scrittura di un romanzo, vecchia ambizione della mia
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mia vita. In questo romanzo avrei narrato la storia
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affrontare la composizione del romanzo. Ma proprio allora avvenne
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1965
cioè la scrittura del romanzo in cui riponevo tutte
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a farmi scrivere il romanzo. Debbo qui notare un
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un fatto importante: il romanzo era stato incominciato e
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felicemente coniugato. Infatti nel romanzo il mio rapporto con
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1965
aprii lo scartafaccio del romanzo e cominciai a battere
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1965
tuttavia essere frainteso. Il romanzo poteva dirsi riuscito e
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spogliato. Naturale che un romanzo in cui si cercava
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Per tornare al mio romanzo: io sentivo che il
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1965
dovevi dedicarti al tuo romanzo. Ma tu il romanzo
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romanzo. Ma tu il romanzo non lo scrivi. Che
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e a fumare? Il romanzo non lo scrivi, ma
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scrivere, un giorno, un romanzo. Pian piano, con gli
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con gli anni, il romanzo era diventato per me
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ero convinto che il romanzo era il solo luogo
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dire, inevitabile, se il romanzo era davvero un romanzo
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romanzo era davvero un romanzo. Ora, mi veniva spesso
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domandarmi, come mai il romanzo mi si era rivelato
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questa domanda stava nel romanzo medesimo; o meglio, nelle
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giorno a scrivere un romanzo, cioè di arrivare alla
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lepre: l’inautenticità del romanzo derivava dal fatto che
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tanto pensavo al mio romanzo, ripigliando la riflessione al
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in questo modo: “Il romanzo come storia, come vicenda
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se ti riesce il romanzo senza storia, senza vicenda
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vicenda, senza dramma, il romanzo in cui non succede
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giorni. Nel tuo primo romanzo hai voluto raccontare un
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modo, avrei ricavato il romanzo, cioè una narrazione oggettiva
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Sarebbe stato, dopo il romanzo dell’inautentico proprio dell
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proprio dell’azione, il romanzo dell’autentico proprio del
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sembravano utili per il romanzo che intendevo ricavarne; e
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detto, di ricavare un romanzo dal diario. Dunque era
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affrontato la scrittura del romanzo. Così non facevo che
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ricavarne più tardi un romanzo, era scaturita l’idea
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ricavarne in seguito un romanzo anch’esso privo di
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eccezionale, di incredibile. Il romanzo che avevo sperato di
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tran tran quotidiano, questo romanzo poteva dirsi in partenza
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ne avessi ricavato un romanzo, questo romanzo sarebbe stato
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ricavato un romanzo, questo romanzo sarebbe stato proprio del
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autore di un simile romanzo, sarebbe stata ingiustamente attribuita
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tardi a trasferire nel romanzo, queste cose non erano
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nelle pagine di un romanzo, la situazione in cui
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idea di scrivere un romanzo che giudicavo in anticipo
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ricavarne più tardi il romanzo, ho avvertito nel mio
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Da una parte il romanzo che avrei ricavato dal
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e conseguentemente ricavarne il romanzo. Che fare dunque? ¶ Dopo
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insomma? Di scrivere un romanzo? Oppure di rimettere in
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impediva di scrivere il romanzo senza dramma che avevo
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progettato; il progetto del romanzo senza dramma mi impediva
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mi ero fatta del romanzo come modo di intendere
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più tardi ricavato un romanzo. E intanto, di fronte
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stesso tempo scrivere il romanzo. Ho pensato pure che
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la vita e il romanzo. Non era un nesso
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deciso di intitolare il romanzo che avrei più tardi
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1965
Si tratta di un romanzo che sto scrivendo.” ¶ “E
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anni fa scrivevo un romanzo?” ¶ “Sì.” ¶ “Beh, l’ho
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di che genere?” ¶ “Il romanzo racconta la storia del
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come si chiama il romanzo?” ¶ “L’attenzione.” ¶ “Proprio tu
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accinto a ricavare il romanzo dal diario, da distinguerli
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tragedia di Edipo nel romanzo ci sarebbe stato bene
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passerò a ricavare il romanzo dal diario, vedrò se
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delle informazioni per il romanzo che sto scrivendo.” ¶ “Ah
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scrivendo.” ¶ “Ah, già, il romanzo.” ¶ “Questo romanzo l’avevo
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già, il romanzo.” ¶ “Questo romanzo l’avevo incominciato esattamente
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io ti risponderò.” ¶ “Il romanzo raccontava la nostra storia
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per scrivere il mio romanzo...” ¶ “Ah, già il romanzo
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romanzo...” ¶ “Ah, già il romanzo.” ¶ “Non ci credi al
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ci credi al mio romanzo?” ¶ “Ci credo e non
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pretesto, di questo tuo romanzo, per fare o non
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risparmiarti per scrivere il romanzo. E non era vero
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era vero niente: il romanzo non lo scrivevi e
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e volevi scrivere un romanzo su noialtri della borgata
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preziose per il mio romanzo.” ¶ “Ah, il romanzo. Pensa
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mio romanzo.” ¶ “Ah, il romanzo. Pensa che me n
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certe informazioni indispensabili al romanzo.” ¶ “Me l’hai detto
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serio voler scrivere un romanzo?” ¶ “Sì, lo sarà, non
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niente, cioè scrivere un romanzo, vuol dire fare qualche
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cioè che, il tuo romanzo, se mai lo scriverai
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non esiste. Il tuo romanzo, sei tu stesso. Dipende
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volevo costruire il mio romanzo? Purtroppo è stato una
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dramma. Volevo scrivere un romanzo senza storia, annotando giorno
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ricavarne più tardi un romanzo, è che la mia
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e comunque irreparabile il romanzo che mi riservo di
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infallibilmente il mio futuro romanzo verso il fumetto o
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fumetto o verso il romanzo di appendice?” ¶ Qui, credo
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ricavarne più tardi un romanzo: il progetto non funziona
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poi di riportarle nel romanzo, il che sarebbe una
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ho già detto: il romanzo è diventato col tempo
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realtà la mediazione del romanzo. ¶ Questa riflessione mi è
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diario, o meglio al romanzo che ne voglio ricavare
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io pensi ad un romanzo da scrivere nel momento
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che per me il romanzo è come ho già
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che l’idea del romanzo è diventata per me
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Senza l’idea del romanzo non potrei resistere alla
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più tardi scrivere il romanzo. ¶ Già, perché io sento
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diario in quelle del romanzo, farebbe fatalmente deviare quest
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Così, il progetto del romanzo mi ferma, proprio come
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un capitolo del mio romanzo che ieri sera ho
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diario e quindi nel romanzo. ¶ Ecco dunque il capitolo
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la tua idea del romanzo non come genere letterario
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tua condotta. E il romanzo ti serve da pietra
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fatto nel mio immaginario romanzo un simile paragone e
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grato al progetto del romanzo il quale mi aveva
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come. E il tuo romanzo, se mai lo scriverai
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io scrivevo il mio romanzo accettando per buone le
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recente. Oggi, invece, il romanzo lo ricaverò dal diario
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che il progetto del romanzo, come ho già detto
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pietra di paragone del romanzo. Cioè scrivendo in questo
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sicura efficacia in un romanzo, resta pur sempre un
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potrà essere inclusa nel romanzo senza danni, anzi con
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a suo tempo il romanzo che avevo scritto sul
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affronterò la stesura del romanzo, alcune aggiunte e sviluppi
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genitori dal diario nel romanzo. Qui non c’era
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quando avrei scritto il romanzo. Soltanto allora avrei visto
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sempre in vista del romanzo che intendo ricavarne. ¶ Stanotte
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ambizione di scrivere un romanzo. Bene, questa ambizione ce
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per scrivere il mio romanzo.” ¶ “Un romanzo? E che
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il mio romanzo.” ¶ “Un romanzo? E che romanzo è
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Un romanzo? E che romanzo è?” ¶ “È la storia
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come si chiamerà questo romanzo?” ¶ “Si chiamerà: L’attenzione
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non voglio scrivere un romanzo su una ruffiana.” ¶ “E
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cosa?” ¶ “Voglio scrivere un romanzo sull’attenzione.” ¶ Finora Consolo
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si tratta di un romanzo, va bene, è opera
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tu non scrivessi alcun romanzo, beninteso nell’interesse del
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E lascia stare il romanzo sulla ruffiana. Ricordati quello
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non trasferire anche nel romanzo. ¶ Dunque, a quanto sembrava
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dal momento che un romanzo senza azione non era
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azione non era un romanzo. Ma tra l’azione
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tra l’azione nel romanzo e l’azione nella
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funzionava”; mentre invece un romanzo inautentico era un brutto
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inautentico era un brutto romanzo e non “funzionava”. ¶ Improvvisamente
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che ne verrà al romanzo in cui sarà tenuto
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la coscienza e il romanzo sono una sola cosa
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scena ipotetica del mio romanzo in cui avevo immaginato
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esclamare: “sono cose da romanzo di appendice, da melodramma
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tempo si ricavava il romanzo d’appendice da una
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tutto simile ad un romanzo d’appendice e al
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ormai imminente del mio romanzo. Ma i miei pensieri
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dunque, implicitamente, pure il romanzo che avevo intenzione di
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al diario come al romanzo? ¶ Ma poiché si trattava
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immaginare il finale del romanzo, tanto valeva, invece di
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una possibile conclusione del romanzo; ma anche e soprattutto
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nelle pagine di un romanzo. Ero io che odiavo
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pur sempre di un romanzo e non della vita
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a conclusione del mio romanzo? Ho esitato a lungo
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nella vita né nel romanzo; ma stava a indicare
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diario e dunque del romanzo, sarà, provvisoriamente, la mia
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come materiale per il romanzo che intendevo scrivere più
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diario, di preparare il romanzo? O non piuttosto perché
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accinto a scrivere il romanzo, avrei dovuto allora non
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ricavarne più tardi un romanzo, di tenere il diario
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proprio il progetto del romanzo buttava per aria il
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un giorno scrivere il romanzo, dovevo ammettere che non
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soltanto il progetto del romanzo a farmi tenere il
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adesso il progetto del romanzo mi costringeva ad ammetterne
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progetto di ricavarne un romanzo. Così mi ha domandato
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domani per scrivere il romanzo?” ¶ “Sì e no.” ¶ “Perché
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quando avessi scritto il romanzo.” ¶ “Sì, me l’hai
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che cosa succederebbe del romanzo.” ¶ “Che vuoi dire?” ¶ “Voglio
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sarà impossibile scrivere il romanzo.” ¶ “Ma insomma di che
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di rappresentarti nel mio romanzo, se mai avrò la
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di rappresentarti nel mio romanzo nasce e finisce nella
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adatte a chiudere il romanzo, anche se profondamente diverse
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sapere se concluderò il romanzo con la confessione. Oppure
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potrò mai scrivere il romanzo: la scena della mia
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Così il progetto del romanzo soprattutto a questo era
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adatte a chiudere il romanzo; ma ciascuna con un
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conferisce a tutto il romanzo il carattere di una
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a Baba introduce nel romanzo una nota demistificatoria. Come
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della confessione, trasferisce il romanzo dagli avvenimenti reali alla
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conclusione io avrò un romanzo drammatico, con la seconda
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il dramma di un romanzo. ¶ Adesso qualcuno vorrà sapere
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più semplicemente scrivere un romanzo. Ed è vero che
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si può scrivere un romanzo se non dicendo la
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il giornalista.” ¶ “E il romanzo che pensavi di ricavare
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rinunziare a ricavarne il romanzo come era stata dapprima
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doveva essere trasferita nel romanzo: si trattava, in fondo
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romanziere mentre riflette sul romanzo che scriverà, cose che
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magari a scrivere il romanzo, ma che, ovviamente, non
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poco restava per il romanzo vero e proprio. Durante
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che io ricavassi un romanzo dal diario; senza accorgermene
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senza accorgermene io il romanzo l’avevo già scritto
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avevo già scritto. ¶ Questo romanzo non era che il
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enunciato come ipotesi. ¶ Il romanzo che avevo progettato di
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che dovesse essere un romanzo normale con un protagonista
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in realtà era un romanzo bell’è pronto, aveva
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letteraria ossia, appunto, il romanzo che intendevo ricavarne più
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ricavarne più tardi. ¶ Il romanzo insomma era il vero
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il diario era un romanzo bell’e pronto perché
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la storia di un romanzo che progettavo di scrivere
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resi conto che il romanzo protagonista del diario, non
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diario, non era un romanzo qualsiasi ma, come ho
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era vero, che un romanzo non può non essere
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si prestasse meglio del romanzo che avrei potuto ricavare
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che sarebbe stato il romanzo stesso: qualche cosa che
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perché avrei scritto il romanzo. Era meglio conservare questo
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compare in forma di romanzo non è infatti che
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anche il titolo del romanzo che avevo in mente