Gian Pietro Lucini, Nuove revolverate, 1913

venne e per dove s'avvia; da chi ha

tutte le degenerazioni che s'inturgidano come dei tumori

al giorno; collo sfuggirlo s'abbattono nella morte; si

invoco dal Futurista. Perché s'io non sono con

chiave d'annunziana, o s'addestrano all'aggiotaggio; quando

essi abbajno, squittiscano, guaiscano, ¶ s'inuzzoliscano contro la luna

allora il pachiderme politico s'irrita e si muove

inverno e primavera ¶ ciascun s'appresti ¶ d'una falsa

vigliacchi, sotto il pungolo, ¶ s'aggiogarono a paja Buoi

apparizione la bella rifugiata s'acconcia le treccie, ¶ ed

oro e d'argento, s'ella si sporge in

Qui il Toro non s'affronta col Leone, ¶ né

la parata ¶ di chi s'addestra, intorbida e ripesca

Gavarny. ¶ È colui che s'adagia ¶ sulla bigia bambagia

o, sopra il meretricio, ¶ s'ingrossi la sportula, percentuale

corda ed il trespolo s'avessero a spezzare? ¶ Un

carni sanguinose e rotte, ¶ s'Ella cadrà allo slancio

No!... ¶ Per l'occasione s'incalorí di un tratto

turbolenti: ¶ una marcia reale s'intona ¶ sullo sgambetto della

una salva d'applausi; ¶ s'incomincia cosí colla pragmatica

La danzatrice torna, gira, s'imposta e sta, ¶ col

sotto le lune elettriche, ¶ s'esalta il vuoto delle

si stiran dalla noja, ¶ s'accuccian sullo strame d

per la tormenta popolare s'addestra ¶ ventre maligno a

piú? ¶ Carmen molto compunta, ¶ s'affaccia alla ribalta. ¶ Ma

spente; ¶ la serenata aspra s'arroca. ¶ - E là che

te; ¶ olè, olè! ¶ Sarcofago s'appresta in mezzo ai

Contrapas e la Sardana; ¶ s'intreccian le figure maliziose

ne accorga il fegato; ¶ s'appresti un cataplasma; ¶ schiamazzin

cataplasma; ¶ schiamazzin le fanfare, ¶ s'intoni il benedicite, ¶ strepitino

romanzo, ¶ nelle tragedie infuria, ¶ s'inciela nei misteri; ¶ ma

in bei versi latini, ¶ s'acconcia alla seggetta, ¶ sorbisce

meriggio, mormora ¶ freddo e s'increspa sotto alla terrazza

come un palafreniere. ¶ Nonnina s'impazienta; non è canuta

alla cieca. ¶ La Bimba s'arresta: il mondo si

pietà. ¶ Il Nonno cavaliere s'impantana nelle cuccie servili

inerzie puerili e lagrimate ¶ s'accucciano nel grembo del

fin quando li uomini s'odieranno, ingannandosi? ¶ Soggiogate all

di passione eterna; ¶ occhi, s'alterna la lagrima allo

por davanti un rimprovero, s'acconcia a serbarsi, colla

resto è ben noto; s'affatican le braccia sul

annojate dello stagno. ¶ Né s'aderga l'oscuro paviglione

neve di sangue! ¶ Stagno s'incurva, s'inlivida ai

sangue! ¶ Stagno s'incurva, s'inlivida ai fiocchi; ¶ riassorbe

di Sant'Onofrio, 149. ¶ ...Ella s'agite et cambre ¶ Les

senza vita e prode, ¶ s'ingioconda al sorriso dell

al sorriso dell'Aprile, ¶ s'apre, suade, fremita e

il legno della Croce ¶ s'imbottona di rose, ¶ palpita

vien prototipo dio repubblicano, ¶ s'accomuna col Cristo alla

e risuonan di denari, ¶ s'io non ho nulla

e il sereno ¶ e s'inciarpan pudichi il pipí

ricamato, ¶ non annusava rapé: ¶ s'annunciava in un soffio

seta ivoire l'investa, ¶ s'arresta e dipinge, trasparente

nottambulo a due voci ¶ S'è che moà ge

el loeugh de coccé s'el gh'ha el

gorgoglio; oh, che sollievo:... ¶ s'apre la cataratta, erompe

mi riesce dai precordii, ¶ s'abbatte alla chiostra dei

sul colloquio, impausa, Canzone; ¶ s'affaccia, nella Notte, la

Pubblico, ¶ dove i sospiri s'intrecciano sulli imbrogli patetici

E che?... e che?... S'intorbida la luna? ¶ Tremula

piú. ¶ Tra due fumajuoli, s'incorna, ¶ fremita coll'istante

sul labro, ¶ che pare s'accontenti e pur rode

sapido il caffè ¶ e s'aumenta un salon pompadour

d'un cielo che s'imbruna, ¶ al malioso fascino

ogni umiltà per me s'incresta aggressiva e superba

seta à-trois-reflets; ¶ s'ingangrena all'occhiello la

Ma, quando la notte s'affolta, ¶ tornano a me

che vorresti di piú? ¶ s'incontrino i due poli

Amica, usciamo, ti pare? ¶ s'apprestano le cene, ¶ si

on est les pauv's 'tits Fan-fans ¶ Les

RICTUS, Farandole des pauv's'tits Fan-fans. ¶ Notizia

vagire! ¶ La culla instabile s'affida all'evento? ¶ Per

fresca, se il sole s'incontra col Leone, ¶ torrido

al motivo dei venti, ¶ s'arrampica la vite bacchica

vite bacchica e pingue, ¶ s'inradican le spesse pinete

espanso protende l'ombría; ¶ s'affondano i bruni tentacoli

il mare. ¶ La scia s'imbruna; ¶ s'affonda il

La scia s'imbruna; ¶ s'affonda il remo muto

scernono; si fanno lena: ¶ s'alzano, s'ancano, sporgono

fanno lena: ¶ s'alzano, s'ancano, sporgono il ventre

rosso fior delle labra s'accende ¶ al rosso del

ostrica a Dio. ¶ Ciascun s'empia il polmone di

per cui il feudo s'insempra e si infutura

dal Dazio-Consumo, che s'impinguano ¶ sopra il per

sessi si confondono e s'intrecciano, ¶ il parente e

parente e il marito s'oblia ¶ in folli danze

grembo della Provvidenza: ¶ dove s'interzan le pratiche ascetiche

Swinburne ¶ For thee man's spirit stood ¶ Disrobed of

della guerra alla lira s'intona. ¶ Magnifico il Poeta

Maestro, a noi. ¶ Ma s'io piego e manco

nella crisi, divina realtà; ¶ s'inghirlanda di fiamme e

petto di sangue: ¶ sangue s'infiora ed estua. ¶ Tutti

d'odio colla fucileria. ¶ S'abbioscia, persiste, nel cuore

ultime d'autunno intenerite ¶ s'affacciano alla luce, ¶ di

passo: ¶ fuga le tenebre, s'erge ¶ dai sandali alati

e vola: ¶ splendi parola! ¶ S'affoltano, sul mondo, le

ricomporsi nella antologia. E, s'io oggi avessi mai

lunga promessa nell'aspettar s'inlievita di mortale ragione

tardiva roccia lariana, ¶ Lambro, s'inlanguidiva, sui greti bianchi

mistero; ¶ nel pantano politico s'annidano ¶ le rane gracidanti

corda o le tavole ¶ s'avessero a spezzare? ¶ La

come pietre preziose, perché s'irradiano alle vostre sofferenze

No. ¶ Per l'occasione s'incalorí d'un tratto

la danzatrice torna, gira, s'imposta e sta, ¶ col

sotto le lune elettriche, ¶ s'esalta il vuoto delle

si stiran dalla noja, ¶ s'accuccian sullo strame d